69

Linea dura senza paura

La beta di Battlefield Hardline è sbarcata su PlayStation 4 in concomitanza con l'E3. L'abbiamo provata per voi

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   18/06/2014

Poliziotti contro criminali: la visione di Visceral Games è piuttosto semplice ma indubbiamente ricca di potenziale, come qualsiasi idea che venga supportata da una struttura all'altezza delle più grandi aspettative.

Linea dura senza paura

In questo caso specifico il "vestito" è quello di Battlefield 4 e del potente Frostbite 3, che garantisce come da tradizione scenari ampi e interattivi, capaci di svilupparsi in qualsiasi direzione mentre per le strade si sprecano gli scontri a fuoco fra gruppi rivali, a piedi o a bordo di numerosi veicoli differenti. Battlefield Hardline è una scommessa, come sempre accade; ma una scommessa che ha ampie probabilità di essere vinta, considerati i valori in campo e l'esperienza del team autore di Dead Space, coadiuvato peraltro da DICE per tutto ciò che concerne i meccanismi multiplayer, il netcode e le questioni prettamente tecniche riguardanti il motore grafico. Non proprio una garanzia granitica, diranno i detrattori dell'ultimo Battlefield, viste le ben note problematiche che tuttora affliggono il quarto capitolo della serie proprio nei suoi risvolti online e nell'implementazione di una hitbox spesso e volentieri imprecisa. E allora passiamo a una verifica sul campo, visto che la beta di Battlefield Hardline è stata lanciata in concomitanza con l'E3 e ci mette a disposizione uno scenario e due modalità per testare la bontà di questo nuovo progetto. Scegliete una classe, mettetevi alla guida di un veicolo e si parte.

Il campo di battaglia

Bastano pochi minuti per capire che Battlefield Hardline non si presenta come una vera rielaborazione del franchise d'origine, quanto più come una variazione sul tema che utilizza però i medesimi concetti. Questo per dire che i fan dello sparatutto DICE si troveranno fin da subito a proprio agio con il gameplay, il layout dei comandi e il feeling in generale; e che ciò sia un bene o un male dipende naturalmente dai gusti personali.

Linea dura senza paura

La location inclusa nella beta si chiama "High Tension" ed è uno scenario urbano ambientato nel bel mezzo di Los Angeles, in verità non particolarmente ampio (basta poco per incorrere nei limiti della mappa, a bordo di un veicolo) ma dotato di un ottimo sviluppo verticale fra sotterranei, scale interne, strade sopraelevate e grattacieli. Questi ultimi possono essere visitati in un numero limitato di piani, utilizzando l'ascensore o le scale, ed esplorati fino alla loro sommità, in attesa magari che passi un elicottero a recuperarci. È interessante come persino lì in alto ci sia spazio per furiose sparatorie, anche da tetti di edifici diversi utilizzando i fucili di precisione. In tale frangente entrano peraltro in gioco i rampini, che troviamo comodamente sul posto e che ci permettono di creare dei passaggi rapidi da un tetto all'altro (a patto che si trovi più in basso), così da tendere un'imboscata a eventuali nemici che vogliano bersagliarci da lontano. Come da tradizione per Battlefield, lo scenario si produce in due eventi spettacolari ma fondamentalmente scriptati: nel primo caso l'attacco al furgone portavalori che da il via alla modalità Heist, con il veicolo che precipita da un cavalcavia e si schianta nella strada sottostante, pronto per essere assaltato dai criminali; nel secondo caso un'enorme gru che può essere attaccata e che a un certo punto si spezza, crollando addosso a un palazzo in una pioggia di detriti e creando dunque una sorta di ponticello per chi volesse guadagnare rapidamente l'accesso all'edificio.

Fra spigoli e incertezze, la beta di Battlefield Hardline mostra il potenziale dello spin-off Visceral

Guardie e ladri

Due modalità per trentadue giocatori e quattro classi garantiscono alla beta di Battlefield Hardline una discreta varietà, seppure sia evidente la mancanza di situazioni che pure erano state pubblicizzate da Visceral Games, su tutti gli inseguimenti per strada o la presenza di una co-op alla Payday. Speriamo che il team di sviluppo stia considerando entrambe le cose, magari da inserire in apposite modalità. Nella già citata Heist tutto parte da un colpo a un furgone portavalori, che i criminali hanno il compito di raggiungere rapidamente e svuotare del denaro per poi fuggire verso la salvezza, laddove invece i poliziotti devono cercare di fermarli e recuperare il maltolto. Si tratta di una modalità interessante nella prima fase, con serrati scontri a fuoco in prossimità del blindato in fiamme, che va scoperchiato utilizzando una carica d'esplosivo e implica dunque un certo periodo d'attesa in cui bisogna difendere la posizione.

Linea dura senza paura

Quando i criminali entrano in possesso del bottino e si danno alla fuga, lo scenario si sposta verso il grattacielo principale della mappa, che va "scalato" fino al tetto in attesa dell'elicottero, creando anche lì situazioni potenzialmente divertenti e intrise di una tattica spicciola che si concretizza negli appostamenti che è possibile imbastire su ogni piano, magari davanti all'entrata degli ascensori o finanche sulla sommità dell'edificio. La seconda modalità, Blood Money, l'abbiamo trovata però più interessante e frenetica: in questo caso la situazione è quella di un colpo a una cassetta di sicurezza piena di soldi, che vanno recuperati in quantità variabili (più tempo ci si intrattiene e più dollari metteremo in tasca, ma prendendoci tutti i rischi del caso) e portati presso un hotspot perché vengano stoccati, andando a costituire il punteggio sulla cui base verrà determinata la vittoria o la sconfitta di un team. Criminali e poliziotti si ritrovano a perseguire il medesimo obiettivo (anche se nel caso delle forze dell'ordine il denaro viene chiaramente "recuperato" e non rubato), facendo anche qui uso di svariati veicoli e possibili strategie. Fra queste ultime vanno di gran moda l'appostamento sul tetto dell'edificio in cui si trova la cassetta di sicurezza, così da poter bersagliare chiunque vi si avvicini per prendere del denaro, o il controllo dell'hotspot nemico con varie unità o addirittura con un mezzo blindato, mandando in frantumi i sogni di gloria di chi riesce a raggiungere la meta con le tasche piene di quattrini pronti per essere messi al sicuro. In entrambe le modalità il respawn è infinito e può essere effettuato in punti differenti della mappa, a seconda della posizione dei compagni. I punti di partenza di poliziotti e criminali sono due garage in cui sono presenti dei veicoli (dalle auto di diverso tipo alle moto, dai furgoni semplici ai blindati) con cui è d'obbligo percorrere la distanza che ci separa dalle zone calde dello scenario, magari insieme ad alcuni compagni perché ci diano man forte nel mezzo di un'incursione ad armi spianate. Come detto, questo particolare aspetto dell'esperienza non viene granché valorizzato all'interno della mappa High Tension, ma ci sono indubbiamente le potenzialità per mettere in scena spettacolari inseguimenti nella versione finale del gioco. Vedremo.

La classe non è acqua

Alla beta di Battlefield Hardline non mancano alcuni spigoli, ad esempio durante i nostri test abbiamo riscontrato grossi problemi di lag sui server americani, tanto che addirittura non si riusciva ad abbattere i nemici neppure con un colpo di fucile a bruciapelo, e per fortuna gli sviluppatori hanno inserito un browser che consente di scegliere il proprio match in base alla zona geografica e al numero di utenti presenti. Risulta inoltre inspiegabile il fatto che fra una partita e l'altra non sia possibile dedicare del tempo alla personalizzazione delle classi, creando inutili tempi morti che vanno poi recuperati invece di effettuare un rapido spawn sulla mappa.

Linea dura senza paura

A proposito di classi, le categorie scelte da Visceral Games rispecchiano alla fine quelle del tradizionale Battlefield: Operator è il tipico fuciliere dotato di default di un AKM e di una .38 SNUB; Mechanic è l'unità di supporto, con mitragliatrice leggera UMP-45 e pistola 92FS; Enforcer si presta agli scontri ravvicinati, grazie alla possibilità di imbracciare vari fucili a pompa e una HK45C; Professional, infine, è il tipico cecchino con un R700LTR di precisione e una mitraglietta TEC-9 come arma secondaria. In base al denaro guadagnato durante le missioni è possibile acquistare nuove armi ed equipaggiamento, nonché dotare gli eventuali veicoli di cannoni e mitragliatori, disegnando dunque un arsenale che si presti a qualsiasi occasione. Il sistema di progressione adottato in tale frangente non è dunque rivoluzionario ma funziona molto bene e sicuramente offrirà ulteriori sfaccettature da qui alla release ufficiale. Ciò che invece necessita senz'altro di una limatura è il comparto tecnico, perché quello che abbiamo visto nella beta su PlayStation 4 non ci ha assolutamente convinto. Ci riferiamo, nello specifico, a un frame rate molto ballerino, che tiene i 60 fps solo in rare occasioni al chiuso ma, complice magari la latenza di qualche utente svantaggiato, negli scontri a viso aperto in esterna scende parecchio, diventando in alcuni sporadici casi addirittura ingiocabile. La risoluzione di 1600 x 900 pixel è la stessa utilizzata per Battlefield 4 sulla console Sony, e dispiace che non sia ancora stato possibile spremere di più l'hardware next gen per arrivare ai 1080p. Tuttavia se il prezzo da pagare per dettaglio ed effettistica è un frame rate ballerino, ben venga una risoluzione minore, facendo però attenzione alla qualità delle superfici anche e soprattutto nelle riprese dall'alto: la schermata di caricamento che mostra la skyline di Los Angeles, così piatta e spoglia, fa tanto, tanto old gen.

CERTEZZE

  • Grande potenziale
  • Alcune situazioni intriganti
  • Buona resa delle classi e degli upgrade

DUBBI

  • Tecnicamente ballerino
  • Riuscira a mantenere tutte le promesse?
  • Bilanciamento tutto da verificare