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Dante, fatti da parte

La nostra prima prova con la versione definitiva del gioco

PROVATO di Antonio Fucito   —   04/09/2014

Più di quattro anni or sono un nuovo action, Bayonetta, ed una nuova eroina, dal nome omonimo, hanno fatto capolino su Xbox 360 e (con una pessima conversione) PlayStation 3, conquistando immediatamente il nostro cuore videoludico e scalando rapidamente posizioni nel genere. Per essere un titolo di Platinum Games anche le vendite non sono andate affatto male, ma nonostante questo si è temuto che un seguito non sarebbe mai arrivato. Nintendo però ci ha visto lungo e si è assicurata l'esclusiva di Bayonetta 2; noi siamo qui per condividere le nostre prime impressioni con la versione definitiva del gioco, per accompagnarvi fino alla recensione futura.

Dante, fatti da parte

La protagonista si è tagliata i capelli per l'occasione - supponiamo anche per scelta degli sviluppatori allo scopo di gestire meglio le risorse tecniche a disposizione - ma non ha perso una virgola della sua sensualità, del suo sarcasmo e della sua cattiveria al servizio del bene, con la sua tuta in lattice in grado di trasformarsi ed evocare demoni, i tacchi giganti ed i pugni di tutti i tipi per accompagnare le combo più spettacolari. Nel menu principale abbiamo scorto un paio di modalità ancora non disponibili, possiamo invece segnalare la presenza dei testi e dei sottotitoli in italiano con la possibilità di selezionare il doppiaggio tra lingua inglese e giapponese: una chicca per gli amanti del genere e gli estimatori delle produzioni del Sol Levante. Il titolo che abbiamo scelto per questo articolo non è casuale, Bayonetta può essere vista per larghi tratti come controparte femminile del mitico Dante di Devil May Cry: è esagerata fisicamente e atleticamente, ha sempre la battuta pronta, si esibisce in combattimenti spettacolari e in situazioni al limite del surreale. Ed infatti appena comincia la storia, il gioco ti sbatte in faccia un caos esagerato: un combattimento in cielo contro gli angeli pieno di esplosioni che viene interrotto ripetutamente da avversari più grandi che mandano letteralmente in pezzi lo scenario e dove è possibile familiarizzare col sistema di controllo, senza preoccuparsi dell'energia vitale. Dopo questo tripudio di colori abbiamo ritrovato nel prologo Bayonetta mentre fa shopping a New York con i conosciuti (da chi ha giocato il primo capitolo) Enzo, Jeanne e Rodin; ad un certo punto alcuni Jet che sarebbero dovuti essere lì per una parata creano il caos e attaccano la popolazione. È il momento di entrare in azione, e dopo aver visto Bayonetta prendere letteralmente a calci un aereo per non farlo schiantare contro un palazzo, è partita una sequenza di intermezzo dove succede di tutto, e che ha fugato anche qualsiasi nostro dubbio in termini di adattamento e censura: le parolacce si sprecano e la protagonista ammicca in continuazione con primi piani sul sedere, numerosi vedo, non vedo e la trasformazione del semplice vestito di Bayonetta mentre fa shopping alla sua iconica tuta in lattice, con un momento degno di un film erotico.

La nostra prima prova con la versione definitiva di Bayonetta 2: Wii U è pronto ad accettare la sfida

Provaci ancora Bayo

L'essenza del predecessore è rimasta intatta, comprese le lunghe sequenze di intermezzo surreali già citate: anche Bayonetta 2 parla di angeli e demoni, luce e oscurità, mentre gli umani rappresentano il caos. Per combattere i nemici la protagonista si esibisce in un bacio sensuale che apre il portale per il purgatorio, all'interno del quale gli avversari sono visibili mentre gli umani possono vedere solo gli effetti delle distruzioni derivate dagli scontri. Mentre scalpitavamo per giocare è arrivato il primo momento di relax con una sezione dedicata al classico tutorial che illustra i comandi e le combinazioni. Il sistema di combattimento di primo acchito sembra essere simile al precedente capitolo, ma lo rinfreschiamo per i nuovi adepti del titolo action di Platinum Games. Bayonetta ha a disposizione due pistole piantate nei tacchi che possono essere utilizzate col tasto Y del GamePad e alla fine di altre combo; con X è possibile sferrare i pugni (o utilizzare l'arma principale), con A i calci e con il tasto B eseguire il salto singolo e doppio.

Dante, fatti da parte

Le combo prevedono diverse sequenze di tasti come ci si aspetterebbe dal genere, comprese quelle con il dorsale inferiore sinistro ZL, mentre è possibile eseguire le piroette con l'analogico sinistro. Le combinazioni più spettacolari finiscono sempre con un pugno o un colpo di tacco generati dalla tuta della protagonista (che nel frattempo rimane seminuda), e per questo sono le più letali. Il protagonista del sistema di combattimento è però rappresentato da ZR, il dorsale inferiore destro, che attiva la schivata: se eseguita nel preciso istante nel quale il nemico sferra l'attacco, permette di attivare il cosiddetto Sabbath temporale, che rallenta l'azione per qualche istante con tutti i benefici del caso. Il suo utilizzo non è banale ed è anche quello che ha reso il primo capitolo eccezionale: una volta acquisita una certa dimestichezza è possibile far danzare letteralmente la protagonista principale da un nemico all'altro, in una sequenza infinita di combo spettacolari e distruttive. Dopo un certo numero di colpi messi a segno si riempie un'apposita barra che attiva la forza interiore della protagonista e anche qui succede il finimondo sullo schermo tra i colpi dell'eroina e quelli degli avversari. Un altro elemento cardine di Bayonetta è l'estrema spettacolarità e il susseguirsi degli accadimenti sullo schermo: nel solo prologo abbiamo dovuto combattere un nemico in corsa mentre distruggeva il ponte di Brooklyn, poi abbiamo danzato in volo tra jet e macerie, per arrivare infine a combattere un altro boss insieme a Jeanne e farlo a pezzi con la forza interiore demoniaca rilasciata dalla protagonista principale. Che poi le si è rivoltata contro! Una sorta di drago con coda che ha avvolto un grattacielo e che abbiamo combattuto in volo grazie alle ali di Bayonetta, mentre tra contrattacchi e mosse speciali, lo scenario cadeva a pezzi. Ogni capitolo del gioco è diviso in versetti, ognuno dei quali dà una valutazione e un certo numero di Aureole in base alle proprie prestazioni - proprio come succede nel prequel - le quali possono essere spese nelle Porte dell'Inferno per abilità, armi, oggetti e tesori.

Dante, fatti da parte

Il gioco può essere affrontato in alternativa con i comandi tattili per un'esperienza più casual; i livelli di difficoltà sono chiamati apoteosi e sono tre. Noi abbiamo provato quello intermedio e ci è parso in linea col primo Bayonetta, tenendo conto che il gioco ha la fortuna di avere un sistema che porta a migliorarsi e rigiocare i livelli allo scopo di ottenere un grado superiore e più Aureole per sbloccare tutti gli extra presenti, cosa impossibile dopo un sola partita. Il primo capitolo del gioco ci ha fatto assaggiare la trasformazione in pantera della protagonista per muoversi velocemente e sezioni di esplorazione più pronunciate comprese quelle sott'acqua, per raccogliere oggetti come i famosi lecca lecca che ripristinano energia ed aumentano attacco e difesa. Questo capitolo è ambientato ai piedi di una montagna che nasconde il passaggio infernale - all'interno del quale Bayonetta deve recarsi per salvare la sua amica Jeanne - e propone un bellissimo scorcio con una sorta di palazzo reale circondato da un giardino di acqua e un'imponente montagna sullo sfondo. Bayonetta 2 è dotato sicuramente di un comparto grafico migliore rispetto al predecessore, soprattutto in termini di gestione delle fonti di luce, varietà di alcuni scenari ed effetti particellari. Rimane inoltre ottimo l'impianto artistico soprattutto nella realizzazione dei personaggi, sui generis e quindi non per tutti i gusti, e dei nemici, con gli Angeli che hanno uno stile tra il disturbato e il surreale che a noi piace tanto. La risposta ai comandi è perfetta e il titolo gira per buoni tratti a sessanta fotogrammi per secondo; i maggiori cali si hanno nelle sequenze di intermezzo, ma questo anche perché sono spesso fuori di testa sia in termini di regia, sia per le esplosioni su schermo e la comparsa di nemici sempre più grandi che appaiono in continuazione. L'immagine rimane un po' sporca soprattutto in alcuni frangenti dove è più contrastata, ma ci troviamo senza dubbio dinnanzi ad uno dei titoli più belli da vedere su Wii U. Per adesso ci fermiamo qui, ma non disperate che c'è ancora tanto da dire sul gioco, sulla storia e sulle nuove modalità, prima di giungere alla fatidica recensione. Noi saremo in prima linea a raccontarvi tutto; buttate un occhio su Multiplayer.it nei prossimi giorni!

CERTEZZE

  • Il sistema di combattimento rimane eccezionale
  • Graficamente tra i massimi esponenti di Wii U
  • Un titolo adulto e divertente

DUBBI

  • Ci saranno reali novità rispetto al primo capitolo?