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Un mese sulla Virtual Console - Agosto 2014

Fire Emblem scontato! Non c'è altro? Pazienza, per ora...

RUBRICA di Alessandro Bacchetta   —   12/09/2014

A quasi due anni dal lancio del Wii U e a più di uno da quello della nuova Virtual Console, possiamo ufficialmente dirci insoddisfatti. Il predecessore su Wii era stato un ottimo servizio, ma soprattutto ben progettato: uscite regolari - almeno per i primi anni - varie console contemplate, titoli provenienti da tante epoche diverse. Passi il fatto che su Wii U non si sia minimamente pensato di aggiornare i prezzi, unico autentico punto debole dell'edizione antecedente, però è inammissibile che Nintendo sia tornata indietro anche su tutto il resto: sia dal punto di vista concettuale, perché la disposizione del software è più caotica, oltre che meno varia e regolamentata, sia da quello pratico dell'offerta, perché in relazione ai tempi i titoli inseriti sono molti di meno. Chi sperava di poter acquistare i giochi del GameCube - sobillato tra l'altro dallo stesso Reggie, quindi non proprio una speranza vana - si è ritrovato con un catalogo addirittura deprivato del Nintendo 64, e quindi senza Super Mario 64 e Ocarina of Time, due tra le opere più richieste e vendute sulla Virtual Console di Wii. Anche i sogni riguardanti gli acquisti a lungo termine, cioè legati all'account e non alla piattaforma, per ora sono rimasti tali: probabile che Nintendo in futuro possa muoversi in questa direzione, ma al momento tutto tace. E tutto tace anche sul resto, Nintendo 64 compreso. Si stanno limitando a pubblicare sei o sette titoli al mese, così da non lasciar morire il servizio, ma senza un piano chiaro - lo stesso Nintendo DS, annunciato diverso tempo fa, non ha ancora trovato spazio. L'impressione è che Nintendo stia studiando qualcosa, un piano stratificato per rilanciare la Virtual Console... non si spiegherebbero altrimenti le risposte evasive che sono arrivate sin dall'E3 2014; a questo punto però, purtroppo, non è impossibile che decidano di metterlo in pratica a partire dalla (dalle?) prossime console. Prima di passare ai giochi del mese, per non deprimervi troppo, segnaliamo che attualmente sono in atto degli sconti su alcune saghe storiche Nintendo... Fire Emblem compreso.

Sasso-carta-forbice! Ascia-spada-lancia! Mor-ra Nin-ten-do! Seriamente, Fire Emblem è eccezionale!

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1985/1987
Sviluppato da R&D1 pubblicato da Nintendo

Mach Rider (NES)

Mach Rider è uno dei tanti giochi di metà anni '80 ai quali è strano, oggi, associare il nome Nintendo. Sia perché dal punto di vista creativo l'azienda kyotense coincide ormai con EAD, ex R&D 4, sia perché generi simili ha semplicemente smesso di trattarli fin dalla generazione dello SNES. Mach Rider è un gioco di moto, e anche di corse, ma non ha niente da spartire col mondo dei Gran Premi:

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qui si brucia l'asfalto contro il tempo, evitando gli ostacoli, ma soprattutto alla caccia degli alieni infingardi che hanno invaso la terra. In poche parole potremmo dire che si corre e si spara, e lo si fa in contemporanea, in dei tracciati pieni di curve, oltre che puntellati di intralci di vario genere (barili, ad esempio). Questa modalità principale, con una decina di ambientazioni, si ramifica in due sezioni subordinate più classiche e accessibili: una senza "vite", e una addirittura priva di nemici. Prevedibilmente Mach Rider dà il meglio di sé in quella descritta inizialmente, la più particolare e consona al concept, l'unica che lo rende degno di essere ricordato. A differenza di molti altri titoli R&D1, in questo caso i controlli sono reattivi e precisi. Che è sempre un bene, soprattutto volendo rigiocare software così datato.
Voto: 6,5/10

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Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1989/1991
Sviluppato da HAL Lab pubblicato da HAL Lab

Adventures of Lolo (NES)

Lolo è ancora conosciuto dai giocatori di oggi per due motivi. Il primo è che, prima che Kirby prendesse il sopravvento, era lui la sfera principe di HAL e Nintendo tutta. Il secondo, alquanto tragico, è che i recenti The Legend of Zelda patrocinati da Aonuma sarebbero più vicini a una trasposizione tridimensionale di Lolo che a quella dell'originale, gloriosa leggenda di Miyamoto.

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Adventures of Lolo è un puzzle game, ma effettivamente fornisce un'interpretazione particolare del genere, non dissimilmente da quanto Pikmin abbia fatto, in tempi recenti, con gli RTS: oltre a proporre un'ambientazione fantasy (più o meno), Lolo è un gioco che garantisce lo sviluppo e il controllo del protagonista, cosa rara per questa tipologia di software, e declina ogni caratteristica action in salsa puzzle. Uno stage dietro l'altro, a schermata fissa, a studiare come poter imbrigliare i nemici: il tutto mentre si cerca di recuperare i vari pezzi di cuore sparsi per il livelli, così da poter sbloccare l'onnipresente scrigno e proseguire nell'avventura. Con l'ottimo pulsante "select" adibito a ricominciare lo stage in caso di stallo - oltre che occasionale generatore di imprecazioni se premuto accidentalmente. Per tutte queste ragioni Lolo è un gioco d'avanguardia ancora oggi, e in effetti chi ha apprezzato Skyward Sword potrebbe notare alcune somiglianze: dove altro potreste trovare del resto, nel 2014, un puzzle game con la parola "adventures" nel titolo?
Voto: 7/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1990
Sviluppato da Technos Japan Corp. pubblicato da Aksys Games

Double Dragon II: the Revenge (NES)

La bella notizia, almeno negli anni '90, era che finalmente, dopo una triste conversione come quella del primo episodio, su Double Dragon II era stato integrato il multiplayer cooperativo a due giocatori. Nel 2014 la caratteristica è rimasta inalterata perciò, nonostante il voto simile, ve lo consigliamo comunque più del capostipite. E ve lo consigliamo addirittura caldamente se amate gli hack'n'slash, perché è una pietra miliare del genere.

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Detto questo, e osservati i dovuti ossequi, bisogna pur dire che Double Dragon II non è invecchiato bene: i nemici sono ripetitivi e poco numerosi - mai più di due su schermo - e, soprattutto, i controlli rappresentano tuttora un incubo. Oltre alla solita croce direzionale destinata ai movimenti, A è adibito ai colpi verso destra, mentre B verso sinistra: dato che molto spesso (com'è ovvio) bisogna attaccare davanti a sé, questa caratteristica apparentemente innovativa risulta quantomeno macchinosa. A questo sommate le varie sezioni platform che si incontrano proseguendo nell'avventura (alquanto abbozzate) e, soprattutto, la necessità di affrontarle premendo contemporaneamente A e B: non solo l'interazione è imprecisa, ma anche una lieve asincronia nell'input dei comandi comporta un errore fatale. Nel complesso, ciò che possiamo tuttora tributare a Double Dragon II è il prestigio storico, cosa che nessuno mai potrà negargli.
Voto: 6,5/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 6,99 Euro
Uscito nel 2004
Sviluppato da Capcom pubblicato da Capcom

Mega Man Battle Chip Challenge (GBA)

Capcom è nota come la regina dei sequel, purtroppo più per la quantità che per la qualità degli stessi. Mega Man ne è l'esempio più eclatante: seguiti su seguiti, realizzati pedissequamente per esaudire i desideri (o presunti tali) degli appassionati. Ma questo Battle Chip Challenge è un azzardo anche per gli stessi standard Capcom: non è un semplice spin-off della serie principale, ma uno spin-off dello spin-off.

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Nella puntata scorsa, quella relativa al mese di luglio, abbiamo elogiato il primo capitolo di Mega Man EXE/Battle Network, un ibrido riuscitissimo tra action e RPG. Questo episodio tangenziale tenta di arricchire quella ispirata ambientazione, ma lo fa in modo approssimativo e, soprattutto, proponendo delle meccaniche poco interessanti: i combattimenti, punto focale dell'esperienza, qui sono allo stesso tempo accentuati e sviliti. Accentuati perché, di fatto, in questo caso costituiscono il gioco stesso. Sviliti perché, viceversa, sono privati del loro speciale mix tra action e strategico. In questo titolo infatti bisogna pianificare il combattimento, prevedendo le mosse del nemico e preparando il proprio set di attacchi, così da poter poi assistere allo scontro: quasi un Mega Man manageriale, in pratica. Purtroppo, l'opera nella sua interezza non oltrepassa mai la soglia della superficialità.
Voto: 5/10

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Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 6,99 Euro
Uscito nel 2004
Sviluppato da Intelligent Systems pubblicato da Nintendo

Fire Emblem (GBA)

Se non lo avete già provato, vi consigliamo caldamente di acquistare questo gioco. È stato il primo Fire Emblem ad approdare in Europa, e forse questo non vi dice molto, ma si tratta davvero di uno dei migliori strategici a turni che possiate gustare. I personaggi sono interessanti, grafica e design ancora di più, la storia è ben scritta e anche la colonna sonora se la cava discretamente.

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Ma sono gli ingranaggi stessi del gameplay a rendere il tutto speciale, una sorta di scacchi in chiave videoludica, con l'ovvio vantaggio di presentare scenari costantemente diversi. Le caratteristiche condivise con altri capolavori Nintendo sono poche, ma una esiste sicuramente, ed è importante: le dinamiche degli scontri sono filtrate da una gerarchia semplicissima, paragonabile a quella di sasso-carta-forbice. Una base essenziale e intuitiva quindi, che contestualizzata nella complessità del gioco garantisce una profondità sconcertante. Vi segnaliamo anche una notevole difficoltà - sperando possiate apprezzarla - ma soprattutto un'inusitata delicatezza nell'affrontare il tema della morte, visto che in Fire Emblem, non importa quanto lo abbiate sviluppato, coccolato e quanto abbiate creduto fosse importante, qualsiasi membro della vostra squadra venga ucciso... be', non potrà tornare. Un esempio di maturità raro, estremamente raro nel mondo dei videogiochi - tentate di non rovinarlo facendo i furbetti con i save state.
Voto: 8,5/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 6,99 Euro
Uscito nel 2004
Sviluppato da Camelot pubblicato da Nintendo

Mario Golf: Advance Tour (GBA)

Mario Golf su Game Boy Advance non è molto diverso da qualsiasi gioco del genere uscito prima e dopo di lui: l'impatto sulla pallina è sempre gestito da due cursori, uno per la potenza e uno per la precisione, da fermare al momento giusto.

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La mappa si presenta con una visuale dall'alto, mentre al momento del colpo l'inquadratura si sposta direttamente sul personaggio, con la possibilità - addirittura! - di alterare la posizione dell'impatto durante lo swing. È, in generale, un arcade ben scolpito. Ma dove eccelle, e in questo modo si è anche appropriato del ricordo dei giocatori, è nel mescolare quest'ottima base arcade con un innato spirito RPG: non diversamente dal coevo Mario Tennis, oltre alla modalità principale basata sui personaggi Nintendo, questo Golf offre un'accademia sportiva in cui far crescere il proprio personaggio. Aggiornando costantemente le proprie statistiche, migliorando i propri record e avversando rivali sempre più forti. Oltretutto, a differenza degli altri titoli per Game Boy Advance, in questo caso è sopravvissuto il multiplayer anche su Wii U: il motivo è semplice, piuttosto che utilizzare due console diverse - volendo - si poteva sfruttare la stessa macchina anche per turni diversi.
Voto: 7/10