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L'inverno alle porte

Siamo scesi sul campo di battaglia del nuovo episodio della serie di Total War, dedicato a uno dei personaggi più carismatici della storia

PROVATO di Stefano F. Brocchieri   —   25/09/2014
Total War: Attila
Total War: Attila
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Con il recente rilascio di Imperator Augustus a corredo dell'Emperor Edition di Rome II sembrava che solo una porzione marginale della forza lavoro di Creative Assembly fosse rimasta libera dal crunch time a cui lo storico team di sviluppo inglese sarà verosimilmente sottoposto da qualche tempo, in vista dell'imminente uscita di Alien: Isolation.

L'inverno alle porte

E invece ci sbagliavamo. Qualcosa di più grosso e ancora più belligerante bolliva in pentola, qualcosa di cui non solo siamo stati invitati a dare un'occhiata in anteprima, ma di cui abbiamo potuto avere anche un piccolo assaggio giocato. Si tratta di Total War: Attila, episodio stand alone della saga strategica che ha reso lo studio con sede ad Horsham, West Sussex, uno dei più apprezzati e longevi al mondo nonché uno degli asset più remunerativi a disposizione di Sega, che vedrà la luce in un momento ancora imprecisato del prossimo anno.

Total War: Attila è stato appena annunciato ma l'abbiamo già provato: ecco la nostra anteprima!

È finita la pacchia

Total War: Attila racconta di tempi oscuri. Siamo nel 395 d.C. e, come la storia ci ha insegnato, Roma non è più il centro del mondo già da un pezzo, visto che da qualche decennio in famiglia sta ascendendo un altro astro, Costantinopoli, che proprio a partire da quell'anno si sarebbe separata ufficialmente dalla sorella maggiore, con la nascita ufficiale dell'Impero Romano D'Oriente.

L'inverno alle porte

Come se la situazione in casa non fosse abbastanza critica, tra problemi politici, tributari e militari, carestie e altri flagelli che fanno scricchiolare le fondamenta di un regno ipertrofico e non più granché talentuoso nell'amministrarsi, tra i due imperi ce n'è un terzo che sembra poter cominciare a godere, eccome. Si tratta degli Unni, popolo che in quel periodo ha conosciuto la sua massima espansione, grazie alle gesta di uno dei leader più trascinanti della storia, una figura così ingombrante che i suoi contorni spesso sfumano nella leggenda e nel mito, Attila. Un personaggio il cui fascino e magnetismo sono ben catturati dal filmato di presentazione in computer grafica che ci è stato mostrato, eccezionale per realizzazione tecnica, mano registica e, non ultima, "performance interpretativa", che introduce davvero bene il tipo di furia che si sta per scatenare in direzione dell'Europa Meridionale mentre dalle parti del Colosseo non si riesce più a stare dietro al conteggio delle bocche da sfamare e dei confini da difendere. Premesse piuttosto trascinanti, che perdono però parte della loro grandissima carica nel momento in cui si apprende che i barbari capitanati dal "Flagello di Dio" non figureranno tra le fazioni controllabili. Già. In realtà sembrerebbe che al vaglio ci siano ancora diverse opzioni, ma attualmente l'intenzione del team creativo è quella di mantenere Attila come fattore catalizzante di pericolo, un'ombra incombente o, per usare le esatte parole usate per aiutarci a inquadrarlo, "l'uomo nero".

Pensare alla vita

Lo Studio Communication Manager Al Bickham, il Lead Artist Pawel Wojs e altri ragazzi di Creative Assembly con ruoli chiave nel progetto con cui abbiamo parlato ci hanno fatto capire tuttavia che sussistono molti altri motivi di interesse potenziale per il gioco. Significativo, innanzitutto, come ci tengano a definirlo uno "strategico survival". Quello su cui sono al lavoro è difatti un episodio volutamente molto impegnativo, pensato con un occhio di riguardo per i fan più irriducibili della serie.

L'inverno alle porte

A questo si sommano alcune caratteristiche suggerite dal particolare contesto, tra cui spicca la malattia: su alcune città può vedersi annidata una nuvola melliflua, segno che è in corso un'epidemia. Non si tratta di un semplice fattore statistico e statico, ma di una variabile dagli attributi mobili e attivi: il morbo può infatti spostarsi di centro abitato in centro abitato, legarsi alle truppe, che potrebbero diffonderlo inconsapevolmente per le proprie terre, o essere anche usato scientemente, come risorsa di battaglia, provando a trasmetterlo al nemico, magari come extrema ratio durante un assedio in cui non stanno rimanendo molte altre frecce al proprio arco.

L'inverno alle porte

Sarebbe comunque il caso di parlare al plurale, visto che sotto la definizione in-game di "Malattia" ricadranno varie patologie, con diversi effetti concreti, che potranno caratterizzarsi per un'azione rapida e flagellante piuttosto che per un'incidenza lenta e debilitante o per la diffusione del contagio, che potrà colpire tutti indistintamente o concentrarsi solo su un determinato tipo di individui. Sulla stessa linea si segnala un'altra novità come la possibilità di abbandonare una città, portandosi via risorse e oggetti di valore, per non lasciare nulla a un invasore in arrivo quasi certamente destinato alla vittoria, radendola al suolo. L'effetto a video scelto per la sua rappresentazione, simile a quello della detonazione di un ordigno nucleare, è un po' anacronistico, ma in Creative Assembly ci hanno assicurato quantomeno che era una pratica effettivamente usata ai tempi. Durante la breve missione che abbiamo potuto provare, ambientata sulla costa est dell'Inghilterra, dove un nostro centro abitato veniva attaccato dai normanni, siamo stati devastati a più riprese, game over dopo game over, ma siamo comunque riusciti a mantenere la lucidità necessaria per accorgerci di un paio di altre nuove entrate: le barricate e il fuoco dinamico. Le prime consentono di fortificare la difesa di certi passaggi, nel tentativo di rallentare o deviare l'avanza avversaria. Il secondo l'abbiamo visto attecchire nelle zone di impatto delle catapulte avversarie, cominciando a "mangiare" alcune strutture adiacenti, talvolta con esisti devastanti, che in Campagna saranno permanenti, provocando più di un grattacapo a livello economico e gestionale per essere sanati.

La storia siamo noi

Total War: Attila apporta miglioramenti e rifiniture al comparto tecnico e artistico di Rome II. Nella pre-alpha che ci è stata mostrata si poteva notare innanzitutto un generale aumento del livello di dettaglio, grazie all'impiego di texture e normal map più definite, così come della "finitura" degli shader dedicati al mare, che risulta più particolareggiato e vivido. Decisamente apprezzata l'implementazione di "diversi sistemi di illuminazione", calibrati in maniera da meglio calzare visivamente allo stuolo di regioni abbracciate. Per fare un paio di esempi, l'Africa appare ora spiccatamente tersa e luminosa, mentre spostandosi in Inghilterra la fotografia si fa percettibilmente più spenta e spuria. Come segno di un generale irrobustimento del motore grafico si pongono poi i livelli di zoom out ulteriori applicabili alla mappa, che consentono adesso di avere una visuale più ampia, globale, e di grande impatto estetico.

L'inverno alle porte

Un punto di vista che con ogni probabilità tornerà utile nell'approcciare un territorio che si preannuncia geograficamente più esteso di quello di Rome II, sul quale Creative Assembly promette di addensare tanti, tantissimi contenuti, riservandosi tuttavia di svelarli con calma, nei mesi a venire. Tra le caratteristiche di cui si ha conoscenza ad oggi, il nostro ultimo pensiero va al Record, un giornale dove vengono archiviati gli accadimenti che ci riguardano, rappresentando di fatto un libro di storia che si costruisce via via, dinamicamente, in cui si racconta come l'abbiamo forgiata con le nostre gesta. Un discorso che assume, se vogliamo, un significato più profondo e universale: in un titolo che può arrivare a 80-100 ore di Campagna può venire naturale aver voglia, a un certo punto, di fermarsi a riflettere su come si possa essere arrivati alla situazione attuale, guardarsi indietro per vedere cosa si stava combinando 60 ore fa piuttosto che focalizzarsi su ciò che è successo in una determinata circostanza, ricavandone spunti per soppesare certi perché e certi percome da cui trarre eventualmente qualche preziosa indicazione per il futuro. È la lezione migliore che può offrire un titolo a sfondo storico: insegnare il valore della storia, a prescindere dal periodo specifico a cui si riferisce.

CERTEZZE

  • Più esteso di Rome II
  • Motore grafico rifinito
  • Diverse novità interessanti...

DUBBI

  • ...il cui impatto andrà soppesato per bene
  • Attila non sarà giocabile