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Ritorno ad Hoenn

Abbiamo provato Rubino Omega e Zaffiro Alpha e parlato con Junichi Masuda e Shigeru Ohmori di Game Freak

PROVATO di Umberto Moioli   —   14/10/2014

Ci troviamo a Francoforte, all'interno della sede di Nintendo of Europe, e stiamo giocando da un paio d'ore Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha, in attesa di poter intervistare Junichi Masuda e Shigeru Ohmori di Game Freak. Come prevedibile, il senso di familiarità con il titolo è totale: sappiamo cosa fare, dove andare e quello che ci attende, eppure i minuti scorrono veloci combattimento dopo combattimento, cattura dopo cattura. Le ragione di tanta confidenza con il prossimo, imminente capitolo della serie sono facili da intuire: in Pokémon non cambia mai nulla, almeno superficialmente. Ma la formula è così rodata e coinvolgente che ancora oggi, mentre ci avviciniamo al ventennale del brand, milioni di giocatori non riescono a posare sul tavolo la loro console portatile, si immergono in ciascuna nuova avventura quel tanto che basta da grattare quella patina sempre uguale a se stessa per raggiungere le grandi e piccole novità che distinguono un'iterazione dalla precedente. Differenze che finiscono per fare la differenza tra un capitolo apprezzato e uno indimenticabile, come molti considerano Rubino e Zaffiro, di cui l'oggetto di questo articolo è una sorta di remake.

Vecchi e nuovi fan potrebbero avere diverse motivazioni per tornare ad Hoenn ancora una volta

Un mondo da (ri)creare

Avviata una nuova partita, Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha lascia pochi dubbi sulla sua natura di remake: il nostro alter ego, che al solito può essere maschio o femmina, si è appena trasferito nella piccola Albanova da cui partirà per intraprendere la carriera di allenatore spostandosi di città in città nella bellissima regione di Hoenn, sfidando i capi palestra, incluso il padre, Norman, che gestisce quella di Petalipoli, e allargando contemporaneamente la sua collezione di Pokémon.

Ritorno ad Hoenn
Ritorno ad Hoenn

Fatta la nostra scelta tra l'usuale terzetto di possibilità - Treecko, Torchic e Mudkip in questo caso - non ci resta quindi che addentrarci in un'avventura che sulle prime sembra la copia-carbone di Rubino e Zaffiro, anche se Junichi Masuda ci tiene a precisare che le differenze non tarderanno a mostrarsi: "l'originale è stato usato come punto di partenza, anche dal punto di vista narrativo. Abbiamo però pensato che non fosse abbastanza ripercorrere le vicende di allora per creare qualcosa di interessante, quindi ne abbiamo approfondito certi risvolti, cambiato diversi aspetti e aggiunto interi filoni narrativi che, ad esempio, coinvolgono la spiegazione sull'origine delle Mega Evoluzioni. Ciascuna delle due versioni ha inoltre un team diverso, come allora, Team Magma e Team Acqua, che tornano ciascuno con i propri influssi unici e inediti sulla trama". Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha sono anche fortemente imparentati con X e Y, legame che Game Freak vuole declinare creando dei ponti narrativi tra i due, ad esempio sotto forma di personaggi che compariranno a sorpresa per dei cammeo. Anche visivamente, il prossimo episodio non intende certo tornare al 2003 e prende di peso il motore grafico di X e Y come base di partenza, quindi lo utilizza per ricostruire in 3D la regione di Hoenn lavorando, ci viene spiegato, in particolare sulla palette cromatica per ricreare il feeling di un tempo. Graficamente non siamo quindi al cospetto di una rivoluzione, anzi ci è sembrato che poco sia cambiato, però il risultato è ancora una volta gradevolissimo e certi scorci, soprattutto quando la telecamera abbandona la posizione dall'alto, valorizzano al massimo il non certo incredibile hardware nascosto sotto la scocca del Nintendo 3DS. Se ve lo state chiedendo, l'effetto stereoscopico che distingue lo schermo superiore non ha invece subito particolari aggiustamenti, perciò anche qui ci saranno certe ambientazioni e situazioni compatibili che lo sfrutteranno, mentre altre no.

Incontri primordiali

In termini puramente ludici, Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha permutano gran parte delle novità di Pokémon X e Y, lavorando di scalpello ove necessario per non lasciare del tutto il gameplay invariato. I combattimenti vengono condizionati da elementi come l'aggiunta delle Primal Reversion, che regalano un ulteriore livello di profondità all'azione, e sono stati inseriti degli effetti meteorologici che influenzano lo svolgimento della battaglia. Fin dall'annuncio, le prime hanno in modo particolare solleticato la fantasia degli appassionati e per questo abbiamo chiesto a Junichi Masuda e Shigeru Ohmori di spiegarci un po' meglio come funzionano e quale origine hanno: "le Mega Evoluzioni introdotte con X e Y vengono attivate dal rapporto speciale che si forma tra l'allenatore e i suoi Pokémon. Le Primal Reversion non hanno invece nulla a che vedere con l'allenatore, sono un retaggio della storia ancestrale della regione di Hoenn e della reale natura dei Pokémon.

Ritorno ad Hoenn
Ritorno ad Hoenn

Facendo affidamento su questa energia primordiale, risultano inoltre ancora più potenti, dando accesso temporaneamente a possibilità prima impensabili". Per quanto riguarda il numero di Pokémon coinvolti da questa inedita forma evolutiva (involutiva?), per ora Nintendo e Game Freak parlano unicamente di Groudon e Kyogre, perché vogliono che siano i giocatori a scoprire mano a mano altre eventuali sorprese. Ci sono però anche delle novità che coinvolgono le Mega Evoluzioni: Rayquaza, protagonista della copertina di Pokémon Smeraldo, sarà ad esempio dotato per la prima volta in assoluto di una Mega Evoluzione. Spostando lo sguardo dallo schermo superiore a quello inferiore, l'introduzione più importante ed evidente è quella del Multi Nav: un dispositivo che assolve più funzioni ed è dotato di diverse app, come l'utilissimo Dex Nav. Attivando questo radar, la mappa farà posto ad una rappresentazione stilizzata dell'area che stiamo percorrendo, ci mostrerà quanti Pokémon sono presenti e quali abbiamo già individuato, rendendo molto più semplice il processo di cattura e quindi il completamento della collezione. Unendo queste informazioni alla possibilità di osservare, di tanto in tanto, dei Pokémon che spuntano dall'erba alta e a quella di avvicinarsi lentamente con una leggera pressione sull'analogico, ci è parso di capire che gli sviluppatori abbiano cercato di rendere meno frustrante e casuale la fase di esplorazione, senza però di fatto togliere nulla in quanto a profondità e longevità. E a tal proposito, sembra che sia arrivato forte e chiaro il messaggio di chi si è lamentato per la non incredibile offerta di X e Y sul lungo andare: non siamo riusciti ad estorcere dei dettagli specifici al due nipponico, sempre abbottonatissimo, ma la promessa è che "con Rubino Omega e Zaffiro Alpha abbiamo posto grande attenzione ai contenuti post game. Non voglio rovinare la sorpresa ma è importane che i fan capiscano che sappiamo il loro desiderio di esplorare la regione una volta terminata la storia e che crediamo che questa volta non ne resteranno delusi". Uno spunto su quelle che saranno le attività una volta completata l'avventura ci arriva però dalla risposta alla nostra domanda riguardante il design della regione di Hoenn: "nell'originale i temi erano la terra e l'oceano, a cui in questo nuovo capitolo viene aggiunto anche il cielo. Questo si tradurrà nella possibilità di volare sull'intera mappa di Hoenn in tre dimensioni e atterrare dove si preferisce, esplorando liberamente e soprattutto potendo visitare aree prima inaccessibili".

Un'esperienza da condividere

Accanto all'esperienza single player, anche in Rubino Omega e Zaffiro Alpha non mancherà una corposa offerta di extra che, partendo dall'esperienza in solitaria, sconfinerà online per permettere di giocare in compagnia degli amici. Non abbiamo dettagli relativi alle opzioni che coinvolgono gli scontri online, che a questo punto dovremo verificare in fase di recensione, ma ci siamo in compenso fatti spiegare qualche dettaglio sulle Super Basi Segrete: "in passato sono state un elemento importante per permettere ai giocatori di condividere le loro esperienze, ma la necessità del cavo di collegamento rendeva la cosa piuttosto macchinosa.

Ritorno ad Hoenn
Ritorno ad Hoenn

Potersi connettere via internet ha cambiato le carte in tavola e ci ha permesso di espandere quel concetto di base. Ora l'utente dispone di un codice QR da condividere sui social media per invitare chiunque a fargli visita. Con gli amici si possono creare dei team per renderle ancora più ricche e fare in modo che diventino la propria versione personale delle palestre". Queste stanze, da arredare a piacimento con gli oggetti reperibili durante le scorribande per Hoenn, avranno un ruolo fondamentale nell'esperienza social del nuovo capitolo, ma non saranno l'unica caratteristica a beneficiare della maggior connettività del Nintendo 3DS. Un altro importante elemento legato all'online riporta ancora una volta al Multi Nav presente sullo schermo inferiore e si attiva premendo l'icona TV Nav: "anche questa è un'idea che viene dal gioco originale dove era possibile connettere due dispositivi per scambiarsi dati e vedere quello che stava facendo un amico, idea che abbiamo ripreso e potenziato portandola online". Qualora un collega allenatore dovesse trovare un'area segreta, tra l'altro, questo evento ci verrà notificato proprio dal TV Nav dandoci modo di farci strada verso lo stesso punto della mappa. Dato che non si vive di soli combattimenti ed esplorazione - e per rimarcare la natura di remake di Rubino Omega e Zaffiro Alpha - torna anche il graditissimo extra Gara Pokémon: un contest che ancora una volta sarà diviso in due momenti differenti, la valutazione preliminare e poi l'esibizione vera e propria, e che beneficia di alcune piccole aggiunge come la possibilità di far mega evolvere la creatura prescelta per ottenere ulteriori riscontri dal pubblico. Il tutto da soli, negli spazi dedicati all'interno delle città, oppure anche online. Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha è quindi tutto quello che uno dei migliori capitoli della serie già era una decina (e passa) di anni or sono, più le introduzioni tecnico-ludiche dell'ultima generazione di Pokémon e l'ulteriore aggiunta di una manciata di novità, sempre graditissime. Se le promesse riguardanti il post-game dovessero venir soddisfatte, vecchi e nuovi fan potrebbero avere diverse motivazioni per tornare, dal 28 novembre, ancora una volta ad Hoenn.

CERTEZZE

  • Torneremo a esplorare Hoenn, rifatta in tre dimensioni
  • Sistema di gioco solido e ultra rodato
  • Le Primal Reversion
  • Molte funzioni degli originali sfruttano la connettività di Nintendo 3DS

DUBBI

  • Per novità rivoluzionarie, bussare altrove
  • Post-game da verificare
  • L'effetto 3D ancora a mezzo servizio