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Trashmania natalizia

Coloriamo di sangue le palle di Natale con alcuni titoli oltre il limite del trash

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   12/12/2014
Onechanbara Z2: Chaos
Onechanbara Z2: Chaos
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Avvertenza contenuti per adulti

Il seguente articolo contiene materiali che potrebbero scioccare le menti dei più piccoli facendoli diventare dei fan di Gigi D'Alessio. Se ci tenete alla salute psichica dei minori che vi sono accanto e che magari avete generato, fategli interrompere la lettura in questo preciso punto. Gli altri lascino pure ogni speranza.

I perché e i ma

Trashmania natalizia

È Natale e son tutti più buoni perché prima di fare sesso si tirano addosso lo zucchero a velo del pandoro. Benvenuti in questo speciale pre-natalizio che speriamo riesca a farvi mangiare meno torrone alle mandorle, che fa davvero male, come dice sempre il medico a Pianesani prima di iniziare le sessioni di bondage. Lo sappiamo che voi vorreste avere consigli sui giochi belli da comprare per essere felici durante le feste, ma visto che secondo una profezia magiara, raccontata da un vecchio saggio in trance in un pub di Boston dopo aver bevuto dieci birre da un litro, il mondo sta per finire, è meglio che spendiate i sudati soldini di chi vi mantiene in tutti i titoli di questa lunga carrellata, anche quando sono gratuiti. Fate voi il prezzo, basta che spendiate. Prima di parlarvi di cotanti capolavori, titoli coraggiosi in cui gameplay e aerofagia vanno di pari passo, vediamo di illustrare alcuni dei cretin... criteri che ci hanno spinto a selezionarli:

- Siamo stati corrotti dagli sviluppatori o dai publisher o dagli sviluppublisher con sacche di sangue finto e foto di donne nude che leccano enciclopedie.

...non vi basta come criterio? A noi è sembrato sufficiente. In realtà ce ne sono altri, ma, anche se abbiamo deciso di illustrarveli, considerateli come secondari e assolutamente aleatori (tanto lo sappiamo che non leggerete niente e guarderete solo i video, quindi che ci importa?):

- Disponibilità del gioco sul mercato. Non sia mai che dopo averne letto non possiate giocarci in modo legale, altrimenti perdereste una delle caratteristiche essenziali che rende fantastico il filone: la consapevolezza di aver buttato dei soldi veri. Sappiamo che esistono grandi videogiochi trash del passato di cui bisognerebbe parlare ogni giorno invece di perdere tempo con l'ennesimo Assassin's Creed o l'ennesimo Call of Duty, ma molti sono irreperibili in modo lecito, quindi non ci potete sprecare denaro sopra.

Trashmania natalizia

Insomma, premete F per scoprirvi le natiche e accettate il destino che il destino ha scelto per Destiny (questa frase è stata sponsorizzata da Activision, sappiatelo).
- Trash allo stato puro. I titoli senza peni rotanti, senza divinità irrise, senza dittatori nudi e senza donnine lascive sono stati automaticamente cestinati, perché considerati non adatti allo speciale. Suvvia, abbiamo un'etica in fondo. Molto in fondo.
- Abbiamo condotto serissimi test di mancanza di ogni pretesa intellettuale e di rischio di offesa delle minoranze a ogni singolo gioco. Tutti quelli che hanno ottenuto meno di uno sulla scala Sarkeesian e più di dieci sulla scala Pianesani sono stati presi in considerazione.
- Infine, ci siamo affidati al nostro intuito e alla nostra completa mancanza di gusto, termometri insostituibili ogni volta che vogliamo scrivere uno speciale fallimentare come questo.

Insomma, di nostro possiamo garantirvi di non aver fatto assolutamente nulla per non mandare in vacca il proposito di proporvi il peggio del peggio in termini di contenuti che il mondo dei videogiochi abbia da offrire, con la consapevolezza che qualcuno di voi, magari un futuro serial killer, potrebbe trovare divertentissimo dedicare ore della sua vita a questa roba.

Sviluppatore: Giochi Penosi
Anno: 2012
Piattaforma: PC
Sito ufficiale

Grezzo 2: Una magica avventura

Uno speciale dedicato al trash non può che iniziare che con Grezzo 2, l'unico gioco della decina di cui non vi possiamo proporre nemmeno un filmato, visto il tasso di bestemmie contenute in ogni fotogramma. Accontentatevi della nona di Beethoven, scritta appositamente per descrivere la gioia di averci giocato per ore e averlo finito. Che dire sul "gioco penoso" se non che si tratta dello sparatutto in prima persona più bello di sempre in cui il Papa diventa un'arma, Emilio Fede un nemico, le vecchiette vengono uccise a palate in faccia e Padre Pio a colpi di fucile a pompa. Ci sono pure Vasco Rossi, degli orsi giganti, delle ragazze in bikini, palestrati, blasfemie assortite, sangue ovunque e... Magalli! Insomma, la ricchezza di contenuti e i continui riferimenti alla cultura televisiva italiana, trash per definizione, lo rendono perfetto oltre ogni possibile critica. Non avrebbe davvero senso attaccarlo perché è di cattivo gusto o perché sembra violare leggi con ogni pixel renderizzato sullo schermo: pensate davvero che chi lo ha sviluppato non se ne sia reso conto?

Sviluppatore: Mutant Games
Anno: 2014
Piattaforma: PC, iOS
Sito ufficiale

Fist of Jesus

Spesso i videogiochi trash sono sviluppati da chierichetti frustrati. Per questo il buon Gesù è uno dei loro soggetti preferiti. In effetti solo in questo speciale è presente in almeno quattro giochi. Più che una forma di ribellione sembra una vendetta, ma non trascendiamo. Fist of Jesus nasce da un mediometraggio splatter amatoriale pubblicato su YouTube, in cui Gesù scatena un'orda zombi provando a far risorgere Lazzaro. Lui, insieme al fidato Giuda pre-trenta denari, è l'unico che può fermare il male che incombe sul mondo, a colpi di attacchi miracolosi e pesci in faccia. Partendo da un soggetto così intenso e profondo, Mutant Games ha confezionato un picchiaduro dignitoso in cui bisogna rissare con legioni romane zombi, cowboy zombi, piovre giganti e il buon Lazzaro. Non mancano momenti memorabili come duelli western tra Gesù e i cowboy zombi, vacche che cadono dal cielo, Giuda che lancia onde Kamehameha, pani e pesci moltiplicati alla bisogna, fatality e altre assurdità di alto livello che ben si sposano alla perfezione con la grafica stile cartoon.

Conosciamo dieci giochi ultra trash in questo speciale pieno di sangue e bikini.

Sviluppatore: MDickie
Anno: 0
Piattaforma: PC
Sito ufficiale

The You Testament

Un picchiaduro 3D con protagonista il Vangelo, Gesù compreso, in cui si gira per i luoghi iconici del testo sacro picchiando persone a caso, abbracciando persone a caso e ammirando personaggi modellati a caso, con occhi inquietanti e animazioni inquiete. The You Testament è talmente brutto che non si capisce neanche se sia un titolo parodistico vero e proprio o se il buon MDickie facesse sul serio quando lo stava sviluppando. Che abbia provato a spedire importanti messaggi al mondo dei vivi travestendoli da questo orrore che chiunque può scaricare gratuitamente dal suo sito ufficiale? Che la salvezza dal fuoco eterno sia nascosta da qualche parte nel codice del gioco? Che il senso di scoramento provato giocandoci sia in realtà il senso di colpa per l'abbandono della via rivelata da MDickie, mescolando la Bibbia a un film di Chuck Norris? Poco importa, davvero. Ora abbracciamoci tutti diffondendo quell'amore che solo un'opera tanto vicina al sublime può scatenare.

Sviluppatore: Tamsoft
Anno: 2008 (inizio serie)
Piattaforma: Varie
Sito ufficiale

Serie Onechanbara

Le vecchie console davano molte soddisfazioni ai cultori del trash. Tra ragazze giganti seminude che distruggevano città, zanzare in cerca di sangue, giochi di corse con protagoniste delle prostitute e testimonial della Pepsi terrificanti, c'era materiale davvero per divertirsi alla grande senza compromessi. Le macchine più moderne non offrono purtroppo un panorama paragonabile. La colpa è da attribuire soprattutto all'aumento dei costi di produzione dei singoli giochi, che ha reso improponibile dedicare risorse alla realizzazione di produzioni assurde e dal pubblico necessariamente limitato. Fortunatamente qualcosa si muove ancora. Soprattutto il Giappone continua a sfornare titoli dolcemente di cattivo gusto, come quelli della serie Onechanbara, caratterizzati da ragazzette dai costumi improbabili che combattono contro nemici terrificanti ammazzandoli in caleidoscopiche fontane di sangue. Per dire, l'ultimo episodio, pubblicato su PlayStation 4, offre dei costumi speciali che coprono le parti intime con delle banane. Come si fa a non amare tanto coraggio rappresentativo che trova sicuramente ispirazione nell'opera pittorica dell'Arcimboldo, o in una puntata estiva di Studio Aperto?

Sviluppatore: Dreamlore
Anno: 2009 (inizio serie)
Piattaforma: PC
Sito ufficiale

Serie Stalin vs. Martians

Stalin nudo nella doccia, con il Cremlino tatuato sulla schiena e il petto villoso in bella vista, si prepara ad affrontare la nuova minaccia aliena fumando la sua pipa (sotto la doccia?) nel trailer di presentazione di Stalin vs. Martians 3, titolo che purtroppo non è riuscito a ottenere la cifra richiesta su Kickstarter per diventare realtà. Peccato, perché sembrava un action interessante che avrebbe potuto ridare vera gloria alla figura del dittatore paranoico assassino e ballerino che si confronta con i marziani. I primi due capitoli della serie sono degli strategici in tempo reale con personaggi improbabili e un doppiaggio con accento russo ridicolo, il terzo doveva essere un action, ma chissà se diverrà mai realtà. Il mondo potrebbe aver perso un'opera irripetibile.

Sviluppatore: Nosotek
Anno: 2014
Piattaforma: Browser game
Sito ufficiale

Pyongyang Racer

Prima di giocare a Pyongyang Racer eravamo contrari a ogni forma di assolutismo politico. Poi abbiamo potuto ammirare un prodotto così bello e rifinito, il primo e a quanto ci è dato di sapere unico sviluppato in Corea del Nord, e abbiamo cambiato nettamente idea, diventando fan sfegatati del Caro Leader e della sua discendenza. Apparentemente questo concorrente di Forza Horizon 2 non ha nulla di trash. Non lasciatevi ingannare, perché in verità sprizza creatività e cattivo gusto da ogni poligono. Ad esempio nella quasi totale assenza di traffico, nei barilotti di benzina posti lungo la strada, nei monumenti di Pyongyang da vedere mentre si corre, dalla vigilessa che ci dà ordini redarguendoci se commettiamo qualche infrazione, nei continui riferimenti al regime, cui viene fatta una propaganda spietata con cartelloni e riferimenti grafici vari sputati nel browser a ogni accelerazione del veicolo. Insomma, cosa c'è di più trash di un videogioco che teoricamente dovrebbe promuovere il turismo di una città e finisce solo per essere la goffa rappresentazione di un sistema di potere politico decadente e corrotto, quanto violento? E poi è approvato da Razzi.

Sviluppatore: Creative Edge Studios
Anno: 2010
Piattaforma: PC
Sito ufficiale

Warriors of Elysia

Quando siete in crisi creativa solitamente che fate? Bravi, aprite un sito con donne nude e vi dedicate al rilassamento autoprodotto. Gli sviluppatori di Warriors of Elysia devono aver pensato di poter unire con successo il suddetto rilassamento a un picchiaduro a incontri stile Street Fighter, ottenendo un gioco dall'appeal irresistibile. Ci sono riusciti? Assolutamente no, visto che hanno tirato fuori uno dei picchiaduro più fetidi di sempre. In realtà è il seguito di un altro picchiaduro altrettanto fetido, Bikini Karate Babes, che almeno aveva la decenza di raccontare nel titolo quali sono i suoi contenuti. Figuratevi che la prima volta che abbiamo visto delle sequenze di gameplay di Warriors of Elysia pensavamo fossero il pesce d'aprile di qualche erotomane, invece la lotta per la successione al trono è gameplay concreto, così come sono concrete le ragazze dagli attributi ballonzolanti che se le danno di santa ragione con animazioni al limite della denuncia penale. Fortunatamente c'è la modalità spettatore che consente di tenere le mani libere e il cervello attivo.

Sviluppatore: Stegersaurus Software
Anno: 2014
Piattaforma: PC
Sito ufficiale

Mount Your Friends

Il titolo non vi dice nulla? Montare gli amici... No, non è un simulatore di redazione di Multiplayer.it. Dai che ci arrivate. Ancora no? In Mount Your Friends si guidano dei muscolosissimi omaccioni in mutande che devono essere impilati sopra i loro colleghi sfruttando un sistema di agganci sui quattro arti sporgenti. A caratterizzarli non è solo l'essere seminudi, ma anche l'avere tutti un quinto arto sporgente roteante. Sì, avete capito bene, gli gira il... gli girano le... Qualcosa gira. Qual è la funzione di cotanto vezzo estetico sul gameplay? Assolutamente nessuna, a parte fungere anch'esso da potenziale aggancio (come del resto ogni angolo dei corpi). L'obiettivo del gioco è impilare più omaccioni possibili per andare sempre più in alto. Nella modalità classica bisogna agganciare ogni omaccione prima dello scadere di un timer, facendogli superare la quota raggiunta con il precedente. Altre modalità offrono scenari puzzle che richiedono manovre precise per essere superati, oppure delle prove a tempo in cui vince chi impila più omaccioni prima dello scadere del tempo. Ovviamente i cosi roteanti sono presenti in ogni modalità, altrimenti che gioco ultra-trash sarebbe? Figuratevi che è stato anche finanziato tramite Kickstarter.

Sviluppatore: D-Dub
Anno: 2011 (BoneTown) - 2012 (BoneCraft)
Piattaforma: PC
Sito ufficiale

BoneTown e BoneCraft

I due titoli di D-Dub sono la rivelazione degli anni in cui sono usciti, roba che Grand Theft Auto V impallidisce al confronto. BoneTown inizia con il protagonista svegliato da una pioggia dorata di un improbabile ciccione, prosegue con una fellatio-tutorial, quindi immette in un vortice fatto di violenza senza senso, droghe da assumere e far assumere, sesso contro noti e ignoti, razzismo progressista, pompelmi di prostitute con la dentiera e ogni altra follia trash che possa venirvi in mente. C'è anche un cameo di Ron Jeremy a valorizzare il tutto intellettualmente. Bonecraft, il seguito ideale, si getta invece sul fantastico pescando a piene mani dall'immaginario di Blizzard, trasformandolo però in una frenetica corsa all'accoppiamento di una ciurma di arrapati spaziali con razze aliene vogliose, compresa la classica principessa del castello, che si trova proprio in quello dove andrete a dilettarvi nell'orgia finale. Poteva mancare la cyber-ninfomane che va attenzionata sessualmente per salvare la partita? Assolutamente no. Il riciclo di animazioni, texture e pistolini tra i due titoli è totale, ma vi confessiamo che non ci sono affatto dispiaciuti, al punto che ve li consigliamo come regali di Natale alternativi per la zio single, al posto della solita cravatta con disegnate sopra donne nude.

Sviluppatore: Necrostorm
Anno: 2014
Piattaforma: PC
Sito ufficiale

Death Cargo

Death Cargo si è dimostrato trash sin dalle modalità con cui è stato distribuito, al punto da essere diventato un caso internazionale (qui trovate tutte le varie notizie che gli abbiamo dedicato). Quando finalmente il gioco si è palesato sui computer dei videogiocatori che lo hanno acquistato, si è mostrato essere perfettamente in linea con le altre produzioni di Necrostorm. Come picchiaduro a incontri in sé non è un granché. Anzi, è peggio, viste le animazioni grezze, le collisioni ipotetiche, la ripetitività del gameplay, la mancanza di una qualsivoglia strategia di combattimento e la poca varietà dei lottatori. Ma la quantità di scene splatter genuine, con corpi squartati in ogni modo possibile e immaginabile e con il succo di pomodoro schizzato in ogni dove, ce lo rendono simpatico. Anche perché si tratta di un gioco italiano (il secondo dello speciale, ne siamo fieri). Insomma, se vi piace la violenza gratuita e immotivata e avete una sorellina da impressionare, fateci un pensierino.