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Storie di sopravvissuti

Si torna a sparare in una Russia post-apocalittica, che per certi versi conosciamo già

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   13/01/2015

Survarium ha una storia travagliata. Giocandoci è impossibile non pensare alla serie S.T.A.L.K.E.R. e a quanto molti degli elementi che compongono il background di gioco gli somiglino. Non per niente lo sviluppatore, Vostok Games, è nato da transfughi di GSC Game World, in seguito al fallimento dello studio. Ci sarebbe molto da dire su come la strana chiusura di GSC abbia prodotto una guerra intestina tra ex-sviluppatori per piazzare sui loro progetti la patente di "seguito spirituale di S.T.A.L.K.E.R.", ma finora l'unico arrivato sul mercato è proprio Survarium, mentre gli altri sono rimasti a livello di nebulose idee e disastrose campagne di crowdfunding. Non rimane che da scoprire se un titolo multiplayer free-to-play sia in grado di rendere giustizia alle atmosfere e alla profondità di quello che viene giustamente considerato un classico tra gli sparatutto in prima persona per PC (intanto scaricatelo dal Sito Ufficiale e provatelo).

Sopravvissuti

Storie di sopravvissuti

Fate correre l'immaginazione e calatevi nei panni di un sopravvissuto a una catastrofe che deve lottare giornalmente per sopravvivere, aggirandosi tra i resti di quella che un tempo era la sua civiltà. Parte di una delle fazioni in lotta, dovete eliminare le fazioni rivali per assicurarvi le risorse necessarie al sostentamento, risorse sempre troppo poche e rade. Insieme alla vostra squadra vi aggirate per villaggi deserti con porte rotte, pareti delle case sfondate dalle bombe e dalle intemperie, luoghi di culto abbandonati che sembrano crollare a pezzi e una flora innaturalmente rigogliosa intervallata da strane entità biologiche nate e nutrite dalle radiazioni nucleari, diffuse in ogni zona. Non mancano fabbriche gigantesche, un tempo l'emblema della potenza industriale del paese, ora solo delle grosse carcasse deserte; dei leviatani silenziosi che evocano la morte a ogni soffiare di vento. È in scenari simili che si svolge Survarium, i cui toni cupi fanno da cornice a quello che può essere definito senza troppi drammi un classico sparatutto online, in cui due squadre concorrenti devono raggiungere diversi obiettivi.

Storie di sopravvissuti

In realtà la versione finale del gioco avrà molte più modalità, ma intanto la beta arrivata in Europa da pochi giorni permette di provarne solo due PvP: una classicissima, il team deathmatch, in cui vince la squadra che consuma per prima le vite residue degli avversari; l'altra più peculiare e interessante, dove le squadre devono recuperare delle batterie sparse sulla mappa per portarle a un generatore, unico apparecchio in grado di proteggere i sopravvissuti dalle tempeste radioattive. Le dinamiche di gioco di questa seconda modalità sono particolarmente interessanti, perché richiedono una dedizione maggiore al gioco di squadra. Solitamente vince chi riesce a equilibrare difesa e attacco, con i giocatori che non trasportano le batterie impegnati nella difesa del corriere, siano essi più portati allo scontro diretto o a raffinate azioni di accerchiamento. Le squadre in cui ognuno gioca per sé fanno una brutta fine, sempre che l'altro team non giochi allo stesso modo riequilibrando le forze in campo e creando il classico caos da vittoria a caso.

Abbiamo provato la beta europea di Survarium: scopriamo cosa contiene e se vale la pena giocarla

Modello economico ed effetti sul gameplay

Come abbiamo già accennato, Survarium è un titolo free-to-play. È un po' presto per fare una disanima completa del modello economico del gioco, perché molti elementi sono ancora bloccati e non è chiarissimo quanto gli utenti paganti siano avvantaggiati rispetto a quelli non paganti.

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In generale diciamo che non ci sono grosse differenze rispetto ai concorrenti, con la classica formula a doppia moneta a farla da padrone per l'acquisto di armi ed equipaggiamento vario (si possono acquistare elmetti, maschere, respiratori per le anomalie, giubbotti vari, stivali, guanti granate, munizioni e così via). È abbastanza scontato affermare che gli utenti paganti abbiano delle agevolazioni rispetto agli altri, soprattutto per via delle maggiori risorse a disposizione sin da subito che gli permettono di costruirsi un equipaggiamento più sfaccettato e vario, adatto a ogni situazione, mentre chi gioca gratis deve accontentarsi di ciò che trova, accumulando risorse per fare acquisti. Come succede anche in altri titoli free-to-play, i prezzi sono davvero molto salati, soprattutto quando si arriva ai livelli più alti. In realtà l'acquisto dell'equipaggiamento base non richiede di svenarsi, ma si tratta del classico specchietto per le allodole che proietta verso i pezzi forti del negozio, dai costi spesso spropositati. Per questo motivo diventano essenziali gli oggetti che si ottengono giocando e, soprattutto, la perlustrazione delle anomalie dove si trovano i manufatti radioattivi, capaci di dare un boost alle capacità del vostro personaggio (vi ricorda qualcosa?). La perlustrazione delle anomalie regala al gameplay di Survarium un livello di complessità maggiore rispetto alla concorrenza, perché aggiunge una componente esplorativa solitamente non presente negli sparatutto online, dove la conoscenza delle mappe serve soprattutto per avere un vantaggio tattico sugli avversari e per non subire imboscate. In effetti le grosse mappe da cui è composto il gioco ben si prestano ad astrarre il giocatore impegnandolo in attività differenti rispetto a quelle standard. Probabilmente si tratta di un assaggio di quella che sarà la modalità cooperativa, promessa per uno dei futuri aggiornamenti del gioco, dove questi momenti saranno più presenti.

Tattica e comper

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Parlando delle meccaniche di gioco vere e proprie, diciamo che Survarium è fortemente dipendente dal modello degli sparatutto tattici, di cui prende le qualità, ma anche alcuni problemi. Quindi dimenticatevi la skill e puntate tutto sullo sviluppo di tattiche d'attacco basate sullo sfruttamento delle coperture e su spostamenti lenti e meditati, che vi portino il meno possibile allo scoperto. Difficilmente si hanno scontri diretti con gli avversari che impegnino per più di qualche secondo, mentre sono favoriti gli aggiramenti e gli accerchiamenti, grazie alla composizione delle mappe che, pur molto varie, hanno un design pensato specificatamente per garantire spostamenti fluidi e continui delle squadre. Insomma, arrivare alle spalle di qualcuno senza farsi vedere è la via migliore per la vittoria, dato che raramente si sopravvive a una raffica ben mirata. Purtroppo questo tipo di gameplay, se da un lato favorisce il gioco di squadra e una maggiore assennatezza dei giocatori, dall'altro rende particolarmente fastidiose le figure dei cecchini, preponderanti in alcune mappe e favoriti dalla ricchezza di dettagli, che gli permettono di nascondersi senza troppi problemi, mimetizzandosi con lo scenario. Se i cecchini sono un male necessario ma in un certo senso tollerabile, perché comunque fanno parte del gioco, è anche vero che le caratteristiche degli scenari che li avvantaggiano finiscono per dare una spinta anche ai camper, che nelle nostre sessioni online non sono mai mancati. Non capiamo come certe persone possano divertirsi stando ferme per interi minuti nello stesso punto in attesa di qualcuno a cui sparare, ma tant'è e oltretutto Survarium, particolarmente in team deathmatch, non fa moltissimo per farli desistere (perché non inventare un sistema che faccia scoppiare una bomba atomica tra le natiche di questa gente quando sta ferma per più di venti secondi, rallentandone magari il respawn?). Speriamo in futuri aggiornamenti che penalizzino maggiormente questi loschi figuri che, va detto, piagano il gioco online da quando è nato. Per il resto vi consigliamo caldamente di provare Survarium, soprattutto se volete provare un titolo leggermente diverso dagli standard del genere, quantomeno negli scenari.

CERTEZZE

  • Davvero completo, nonostante sia un free-to-play
  • Mappe piene di dettagli
  • Gameplay sfaccettato e peculiare rispetto alla concorrenza

DUBBI

  • Qualcosa in più per stroncare i camper?
  • Rimangono da verificare tutte le altre modalità