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Microsoft guarda al futuro con Project HoloLens

Una periferica olografica per domare tutte le incarnazioni di Windows 10, Xbox One incluso

SPECIALE di Mattia Armani   —   23/01/2015

Che Microsoft fosse al lavoro su un visore era ormai evidente da tempo ma molti pensavano che avremmo visto arrivare una versione per Xbox One del Project Morpheus di Sony. E invece i ragazzi di Redmond hanno sorpreso un po' tutti presentando qualcosa che pur discostandosi dal concetto di realtà virtuale ha un potenziale enorme. Creato da Alex Kipman, il dispositivo HoloLens assomiglia a Google Glass e questo significa che al contrario dell'Oculus Rift e dei suoi derivati non isola il giocatore dal mondo circostante. Inoltre il suo funzionamento non dipende necessariamente da un PC o da una console vista la totale autosufficienza del visore.

Microsoft guarda al futuro con Project HoloLens

Parliamo, in sostanza, di un vero e proprio occhiale per la realtà aumentata la cui peculiarità è quella di poter creare, grazie alla manipolazione della luce che passa per le peculiari lenti del dispositivo, oggetti olografici che promettono interazioni sbalorditive con applicazioni e videogiochi sviluppati per l'ecosistema Microsoft. Immaginate la sinuosa Cortana che esce davvero dallo schermo sia per guidarci attraverso un nuovo Halo, sia per farci da assistente su Xbox One, Lumia o Windows. Immaginate un normale Lumia capace di grafica 3D. Immaginate di lavorare a un modello tridimensionale con le vostre mani, senza la necessità di portarvi dietro nessun dispositivo, per poi inviarlo a casa alla vostra stampante che ve lo farà trovare bello pronto una volta rientrati. Queste sono alcune delle possibilità promesse da Project HoloLens e non è un caso che siano state inserite nel trailer di presentazione che include anche un chiaro riferimento a Minecraft. Ed ecco che l'acquisto a peso d'oro di Mojang e della sua creatura assume tutt'altro peso rispetto a quanto immaginato fino a oggi. Quella di Microsoft è una strategia ad ampio respiro che attraversa trasversalmente l'intera esperienza Windows. E quello che possiamo aspettarci, se tutto andrà come previsto, è un universo fatto di creatività in punta di mano, di esperienze alla Minority Report e di videogiochi arricchi da elementi manipolabili e interfacce avveniristiche. Tutto all'insegna di un occhiale tecnologico reso unico non dal suo utilizzo come telecamera nascosta per spiare il prossimo ma come effettivo potenziamento dell'esperienza interattiva e visiva.

Microsoft punta sulla realtà aumentata con lo stupefacente visore HoloLens

Un compromesso avveniristico

L'indipendenza del dispositivo HoloLens da qualsiasi altro device grazie anche alla totale assenza di cavi a parte quello per la ricarica delle batterie, passa per un pacchetto tecnologico di cui non conosciamo la potenza effettiva ma che appare decisamente complesso. Sono ben tre i processori inseriti nell'occhiale con la tradizionale accoppiata di CPU e GPU affiancata da un coprocessore interamente dedicato all'effetto olografico. Non mancano inoltre, i sensori per rilevare i movimenti delle mani, quelli per rilevare dove punta lo sguardo dell'utente e un ulteriore sensore per il riconoscimento vocale. E come se non bastasse il visore, pur risultando decisamente snello e leggero, include persino un sistema per l'audio tridimensionale, fondamentale per l'utilizzo dell'occhiale in ambito gaming. Ma nonostante la dotazione multimediale, lo ribadiamo, Project HoloLens non c'entra nulla con Oculus Rift e con project Morpheus. I due visori tridimensionali infatti, si occupano di mondi virtuali interamente simulati. In questi casi parliamo di un qualcosa in pieno stile Matrix con la necessità di risoluzioni elevatissime per poter restituire un effetto credibile. Risoluzioni che, cosa da non sottvalutare, potrebbero rivelarsi un problema per l'utilizzo di Project Morpheus su PlayStation 4.

Microsoft guarda al futuro con Project HoloLens

Inoltre, a livello di immagine, potrebbe non essere semplice per Sony doversi misurare con un metro di paragone del calibro di Oculus Rift, un dispositivo su cui stanno lavorando luminari del 3D come John Carmack, che sembra godere di enorme appeal nei confronti degli sviluppatori PC e che può contare su un mostruoso investimento da due miliardi di dollari effettuato da Facebook. Proprio per questo sembra particolarmente azzeccata la mossa di Microsoft con un Project HoloLens che si sottrae a tutto questo lasciando il mondo reale o uno schermo a fare da sfondo alle sue rappresentazioni tridimensionali. Il tutto senza pesare, o quasi, sui dispositivi hardware a cui può essere abbinato con tutti i vantaggi che questo significa nel caso di dispositivi portatili, Xbox One o PC di media potenza. Strauss Zelnick, che assieme ad altri pochi fortunati ha provato il visore già qualche mese fa, sembra credere fermamente nelle possibilità del visore olografico che arriva già corredato di un tool, l'Holo Studio, pensato consentire di creare intuitivamente oggetti 3D senza dover essere necessariamente sviluppatori. Secondo il CEO di Take-Two Interactive la tecnologia dietro a HoloLens, mostrata anche attraverso una demo realizzata in collaborazione con la NASA e dedicata al Mars Rover è strepitosa. Secondo lo sviluppatore la spinta olografica potrebbe addirittura dare vita a un Grand Theft Auto straordinario che, sinceramente, non ci dispiacerebbe vedere. Ma il passo da una demo a un gioco completo, come ha ampiamente dimostrato Kinect, è bello lungo. Innanzitutto tra streaming e dispositivi estremamente diversi tra loro potrebbe non essere semplice sviluppare un visore olografico capace di mantenere sempre una reattività eccellente e una coerenza adeguata con quanto succede sullo schermo. Inoltre dobbiamo considerare che quella dell'evento Microsoft è stata una presentazione preparata e questo significa che eventuali magagne potrebbero esserci state nascoste. Per di più restano da vedere la latenza nella rilevazione dei gesti e la precisione della rilevazione dei comandi vocali, entrambi fattori che in un dispositivo privo di tastiera non sono cosa da poco. Infine non possiamo trascurare il fattore prezzo che potrebbe essere elevato visto il tenore tecnologico del visore. Satya Nadella, presidente di Microsoft, ha parlato di un prezzo in linea con il mercato consumer ma non abbiamo metri di paragone per dispositivi di questo tipo e risulta quindi estremamente difficile formulare un'ipotesi. L'unica cosa certa, in sostanza, sembra essere l'avanzatissimo livello di sviluppo della periferica. Secondo gli sviluppatori tutto è già pronto e quindi da oggi fino al lancio, che avverrà successivamente alla pubblicazione di Windows 10, tutto l'impegno relativo al Progetto HoloLens girerà intorno al supporto software.