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Come far rinascere i vecchi giochi

A volte il gioco che pensate di conoscere benissimo può apparirvi nuovo e inesplorato, è solo una questione di prospettiva

SPECIALE di Lorenzo Fantoni   —   24/04/2015

L'amore non ha un interruttore, a volte brucia subito, come una sigaretta in una giornata ventosa, altre volte è un fuoco che può durare a lungo, basta metterci la legna giusta. Anche la passione per i videogiochi può spegnersi in mille modi diversi, di solito per colpa di qualche nuova proposta che promette una grafica più bella, un gameplay migliore o una storia più interessante. Non sempre però il nuovo è meglio del vecchio, anzi, ci sono giochi datati che possono tranquillamente mettere in riga i titoli di oggi, ma che spesso non rigiochiamo perché è scomodo o perché ormai li conosciamo a memoria. Tuttavia esiste qualche piccolo trucco che potremmo utilizzare, senza scomodare mod o altre soluzioni tecniche, per riaccendere nuovamente la fiamma della passione, qualcosa che può farci vedere quel titolo, che tanto abbiamo amato, sotto una nuova luce. A volte è solo una questione di approccio, altre volte basta aumentare la difficoltà, come nella Nuzlocke Challenge dei Pokémon. Vediamo insieme alcune possibilità.

Con gli accorgimenti giusti anche i vecchi giochi possono sembrare nuovi, ne conoscete qualcuno?

Nascondere la minimappa

La mancanza di qualcosa ci fa da sempre apprezzare di più quello che abbiamo. E la minimappa non fa eccezione. Certo è un artificio molto utile, ma a volte rischia di farci perdere di vista ciò che abbiamo di fronte. Provate allora Far Cry 4 o Grand Theft Auto V orientandovi solo con quello che vedete, scoprirete così un modo tutto nuovo di giocare.

Morte definitiva

Siete morti perché avete sbagliato? Perché il gioco ha barato? Perché vi hanno chiamato al telefono? Pazienza, testa bassa e iniziate una nuova partita. Qui ci vuole veramente molto coraggio, ma questo accorgimento può essere applicato a qualunque gioco, magari procedendo per gradi. Metterlo in pratica è molto semplice, almeno a parole: quando vi uccidono cancellate il salvataggio e ripartite da zero, niente trucchi e niente inganni. Se vi sembra troppo, potete iniziare poco alla volta, ad esempio ricominciando la missione dall'inizio anziché dal checkpoint.

Un solo salvataggio

Molti giochi già ci costringono a farlo, ma immaginate come sarebbe giocare un RPG ricco di dilemmi morali o bivi narrativi usando soltanto un file di salvataggio. Ogni scelta sarebbe definitiva, senza alcuna possibilità di guardare indietro e ripartire. Probabilmente vi ritrovereste a ponderare con maggior cautela ogni passo.

Autolimitarsi

I giochi moderni tendono a lanciarci contro medikit, cure, armi e munizioni in abbondanza, soprattutto quando dobbiamo affrontare una sezione particolarmente ostica. Ma cosa succederebbe se, ad esempio, giocassimo tutto Far Cry solo con l'arco o limitassimo le cure di un RPG soltanto a una per ciascun combattimento? Invece di lamentarci che i giochi di oggi sono troppo facili, possiamo rendiamoli più difficili noi!

Non aumentare di livello

Questo metodo lo abbiamo visto applicato spesso nei cosiddetti "Souls", ma può funzionare in qualunque gioco dove sbloccare nuove abilità non è automatico con l'aumentare di livello. Spesso i momenti più avvincenti di un gioco infatti sono quelli in cui siamo dei novellini che devono tenere duro a ogni scontro per uscirne vivi, poi l'esperienza sale, le abilità si moltiplicano e diventiamo delle semi-divinità dispensatrici di morte. Ma che succede se cerchiamo di finire il gioco, magari la seconda volta, usando solo le abilità base?

Non usate il viaggio rapido

Ormai i giochi open world hanno mappe che si estendono per decine di chilometri, ma spesso fortunatamente permettono di spostarsi istantaneamente tra le zone già conosciute. Una soluzione senza dubbio comoda, ma che per certi versi rompe l'incanto di vivere realmente l'ambiente di gioco, di passeggiare e godersi il panorama. Questo metodo si applica quindi a qualunque titolo basato su ambientazioni vaste e lunghe camminate, che sia Skyrim, GTA o Assassin's Creed. Perché alla fine non è tanto la destinazione che conta, ma ciò che accade prima di arrivarci.

Giocare di ruolo

Avete mai provato ad entrare in un server di World of Warcraft in cui bisogna giocare realmente il ruolo del proprio personaggio? È un'esperienza totalmente differente, che si distacca in parte dal grind duro e puro per diventare una vera e propria avventura. Niente vieta di applicare un metodo simile a qualunque RPG, dunque prendete carta e penna e descrivete minuziosamente la storia, i vizi, le paure e le motivazioni del vostro personaggio. Magari odia la violenza e si fermerà per soccorrere chiunque venga attaccato, magari ha paura di un determinato animale, fuggendo ogni volta che lo incontra. Piano piano vi accorgerete che non siete più voi a prendere le decisioni, ma il vostro alter-ego.

Fate streaming

Potrà sembrare un'idea banale e "modaiola", ma condividere la vostra sessione di gioco può aggiungere veramente tanto a un gioco che già conoscete. Magari è l'occasione buona per confrontare le vostre impressioni, magari potete fare da cicerone a chi non lo conosce e vuole provarlo, magari improvvisamente vi ritrovate a parlare di gattini mentre state uccidendo un boss... chi lo sa! Giocare di fronte a un pubblico, anche se piccolo, può essere un bel momento di incontro in cui, magari, imparerete voi stessi qualcosa di nuovo.