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Microsoft Edge

Cosa aspettarsi dal nuovo browser di Microsoft?

ANTEPRIMA di Lorenzo Fantoni   —   08/05/2015

Dopo averne mostrato il design e le funzionalità, il gigante di Redmond ha recentemente svelato anche il nome del successore di Explorer: Microsoft Edge. Inizialmente il nome in codice era Project Spartan, senza dubbio altisonante, ma la scelta è poi caduta su Edge perché questo nuovo browser rappresenta il confine tra fruizione e creazione di contenuti ed è pensato per chi vuole fare le cose, senza perdere tempo. I benchmark di Microsoft lo collocano al top per quanto riguarda la velocità di rendering della pagina e la compagnia si dichiara molto fiduciosa circa le sue possibilità e la sua usabilità. Edge infatti non sarà solo dotato di un design semplice e minimalista, ma anche di funzioni per migliorare la produttività, ecco quali.

Riuscirà Microsoft Edge: il nuovo browser che riuscirà a farci dimenticare Explorer?

Cortana, Reading List e appunti

L'assistente virtuale di Master Chief e Windows Phone sarà integrata all'interno Edge. Ogni qual volta effettueremo una ricerca, Cortana sarà in grado di darci ulteriori informazioni e attivare funzioni contestuali. Ad esempio, mettiamo di voler cercare un ristorante, una volta giunti sul sito ufficiale, Cortana potrebbe fornirci le indicazioni stradali, permetterci di chiamare per riservare un tavolo o suggerirci eventuali alternative. Allo stesso modo, quando cercheremo una città compariranno il meteo, l'elenco delle principali attrazioni e altre notizie utili. Niente di trascendentale certo, ma ogni secondo risparmiato su internet vale oro. Edge inoltre permetterà di attivare una sorta di "modalità lettura" chiamata Reading List. Tutti i link inseriti in questo elenco saranno privi di ogni elemento grafico o pubblicitario, presenteranno solo testo rendendo così la consultazione semplice e piacevole. Una funzione simile è già presente in altri browser, ma su Edge sarà possibile arricchire il tutto con annotazioni e disegni tracciati direttamente sullo schermo. Più in generale, ogni pagina potrà essere scarabocchiata a piacimento per poi essere condivisa con collaboratori o amici per gli scopi più disparati. Ovviamente questa funzione avrà senso soprattutto per gli schermi touch e per chi ha una penna, come i possessori di Surface.

La tua pagina personale e le estensioni

Normalmente, quando apriamo un nuovo tab ci troviamo l'homepage, le pagine più visitate o una vuota, su Edge invece potremo personalizzare questo spazio con le informazioni per noi più rilevanti. La pagina sarà in parte autocompilata con ciò che Cortana e Microsoft trovano nella nostra cronologia (quindi attenti ai siti che frequentate!) e in parte con le app che abbiamo installato sul sistema. In questo modo Edge sarà in grado di fornirci suggerimenti legati a contenuti che potrebbero interessarci, notizie, recensioni di prodotti, video o nuove app. Nell'ottica di prendere quote di mercato a Chrome e Firefox, Edge seguirà la stessa strategia delle Microsoft Universal App. In fondo visto il successo con cui è stata accolta la notizia della portabilità delle app da iOS e Android a Windows Phone, perché non fare lo stesso anche con le estensioni del browser? Purtroppo questa funzione non sarà subito disponibile al lancio, ma verrà aggiunta in un secondo momento. Nell'idea di Microsoft la conversione dovrebbe essere questione di pochi click e permetterebbe di ottenere le estensioni anche per la versione mobile del browser.

Una sfida complessa

Edge non avrà un compito facile: dovrà sconfessare la brutta fama e i numerosi difetti di Explorer. E poi diciamoci la verità: Edge non è un nome che spacca. Cosa vi viene in mente se lo ripetete ad alta voce? Vi piace? Vi sembra possa appartenere a una tecnologia che guarda al futuro? Il fatto che sia lo stesso delle connessioni pre-3G lo colloca in un contesto obsoleto. Nell'era delle connessioni LTE, nessuno vorrebbe vedere queste lettere scritte sul proprio telefono. E anche il nuovo logo in fondo è un po' il simbolo di come Microsoft non riesca a tagliare i ponti con il passato: ancora una E, ancora blu, e ancora un accenno di aureola che la circonda! Magari hanno scelto di puntare sull'effetto familiarità per chi già conosce Explorer, ma forse avrebbero potuto prestare maggiore attenzione a quegli utenti che sono passati alla concorrenza.

Microsoft Edge

La compagnia ha dichiarato che il nome di Edge è nato dopo una serie analisi su gruppi di consumatori, una tattica che forse Microsoft farebbe bene ad abbandonare. Sono stati infatti proprio i cosiddetti "focus group" a portare all'eliminazione del tasto Start, una decisione sulla quale poi Redmond è stata costretta a un precipitoso dietrofront e che si concretizzerà con Windows 10. Il lato più curioso dell'avvicendamento Edge/Explorer è che quest'ultimo sarà comunque presente dentro Windows 10, per questioni di compatibilità, futuri aggiornamenti inclusi. Sotto questo aspetto invece Edge rimarrà sempre Edge. Essendo una app universale, non ci saranno Edge 2 o 3, ma solo aggiornamenti progressivi, esattamente come accade con le applicazioni degli smartphone. Microsoft ultimamente si è mossa molto bene nel trasferire la nuova filosofia aziendale: ha illustrato le potenzialità di Hololens, ha dimostrato di saper apprezzare il parere degli utenti con Windows 10, ha un'ottima visione sul futuro del sistema operativo e sui device che lo supporteranno, ha lanciato Continuum e si è aperta a Raspberry PI e al mondo dei maker. Sarebbe proprio un peccato se Edge, che ha senza dubbio delle funzioni e un design interessante, fosse l'unica macchia in questa sontuosa operazione di rilancio.