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Cosa sarà NX?

Una console fissa e/o portatile, uno smartphone, solo un pad connesso a Internet, un visore, un sistema ad ologrammi, un...

SPECIALE di Alessandro Bacchetta   —   05/06/2015

Non avendo alcuna spia all'interno degli uffici Nintendo - come del resto qualsiasi altra testata giornalistica - sappiate che tutto quello che leggerete da qui in avanti è pura speculazione: delle ipotesi che abbiamo ricavato dai pochi fatti noti, ma pur sempre delle teorie che potrebbero rivelarsi totalmente errate. Nello stesso giorno in cui Iwata ha reso pubblica la collaborazione con DeNA, ha anche annunciato la nuova console, ribattezzata momentaneamente NX - un nome in codice sulla scia di Dolphin (GameCube), Revolution (Wii) e via dicendo.

Cosa sarà NX?

E qui abbiamo detto una prima inesattezza, nello specifico utilizzando il termine "console": Iwata si è riferito a questo progetto come al prossimo "dedicated game system", una definizione piuttosto vaga, specificando poi che si sarebbe fatto portatore di un concept innovativo. Non abbiamo nessuna indicazione, in effetti, che lasci supporre che si tratti di una console simile a quelle attuali: anzi, il presidente Nintendo ha ribadito che non sarà un "qualcosa" di sostitutivo nei confronti di Wii U e Nintendo 3DS. Delle parole di circostanza, visto e considerato che lo stesso Nintendo DS, nei piani iniziali, avrebbe dovuto semplicemente accompagnare - senza sovrapporsi - il Game Boy. Insomma: con ogni probabilità NX sostituirà una delle due piattaforme attuali (o entrambe), ma non ne sarà un semplice aggiornamento. Non sarà, per capirci, un Wii U più potente.

Cosa sarà NX?

Ci sono vari rumor sulla natura di NX: una console fissa e portatile, uno smartphone, un semplice pad...

Smart Nintendo

Uno dei rumor che circola maggiormente per la rete è che NX potrebbe essere uno smartphone: delle voci - a nostro parere - che al momento non hanno basi di sostegno convincenti. Attenzione, non stiamo dicendo che Nintendo non si inserirà mai in questo mercato (questo è un argomento a parte), bensì che NX non sarà uno smartphone. E le ragioni sono piuttosto evidenti: nel grafico di presentazione del progetto, Iwata ha inserito al centro la Nintendo Membership, circondata a sinistra da PC, tablet e smartphone, e a destra - in netta opposizione agli altri - da Wii U, Nintendo 3DS e NX. Da un lato computer e smart device quindi, dall'altro i vari "dedicated game system". Ovvero delle macchine che siano principalmente "per giocare", indipendentemente dalle varie funzioni secondarie che possano avere.

Cosa sarà NX?

Proprio per questo motivo è ipotizzabile che nel prossimo ecosistema Nintendo coesisteranno giochi per mobile e per NX, tenuti assieme proprio dalla Membership. Non dimentichiamoci, inoltre, dell'illuminante paragone fornito da Iwata tra smart devices attuali e televisori, sostenendo che non "sfruttare" oggi questi dispositivi sarebbe anacronistico, ma specificando allo stesso tempo che Nintendo non si è mai occupata di realizzare direttamente televisori (lasciando intendere una posizione simile nei riguardi degli smartphone). Se è sicuro inoltre che non ci saranno annunci relativi alla prossima piattaforma all'E3 2015, è altrettanto vero che, non sapendo bene di cosa si tratti, potremmo avere degli indizi proprio dal nuovo sistema di account che verrà svelato (probabilmente) in quei giorni. Questa Membership dovrebbe debuttare già sulle console attuali, per poi allargarsi al mercato mobile e, successivamente, a NX. È probabile che segnerà un prima e un dopo nell'identità aziendale, e costituirà un punto di non ritorno nel distacco dalla piattaforma fisica: NX quasi sicuramente non farà a meno dell'hardware, ma è una svolta da non escludere in futuro, e questo è un primo passo che, comunque si sviluppi il mercato, si rivelerà molto utile. Che si tratti di mobile gaming, di comprare The Legend of Zelda o della Virtual Console, saremmo pronti a scommettere che d'ora in poi l'account sarà centrale nel rapportarsi ai prodotti Nintendo.

Cosa sarà NX?

Nintendo Fusion?

In un recente incontro con gli azionisti, Iwata ha dichiarato che, pur non potendo ancora entrare nei dettagli, NX sarà sviluppato tenendo in considerazione le differenti abitudini di gioco sviluppatesi nei vari territori. Cosa potrebbe significare? Be', l'interpretazione più semplice e immediata, ma forse anche più corretta, è quella che da una parte vede il dominio del gaming portatile (Giappone), dall'altra la situazione opposta, con le home console in vantaggio per vendite e, soprattutto, prestigio. E quale miglior soluzione del Nintendo Fusion per venire incontro alle esigenze degli utenti? Una console di cui si vocifera da anni, una piattaforma che sia allo stesso tempo sia portatile che collegabile alla televisione. Fin troppi indizi tendono verso questa direzione: l'accorpamento dei reparti interni hardware e software, ma soprattutto l'unione della divisione portatile a quella casalinga. Non solo, si risolverebbe un problema cronico Nintendo, ovvero la frequenza delle uscite: provate a sommare il software sviluppato da EAD e affini su Nintendo 3DS e Wii U, e scorgerete un'enorme ricchezza.

Cosa sarà NX?

In questo momento potremmo battagliare con Splatoon anche sul treno, e goderci Luigi's Mansion 2 sulla televisione. Senza contare che Nintendo sembra stia facendo di tutto per arginare il rischio maggiore di una simile operazione, ovvero la perdita del granitico - e sempre trionfante - mercato portatile: l'idea di Iwata, apparentemente folle, potrebbe essere quella di costruire uno stabile profitto distaccato dalle console. Non vincolare, in poche parole, gli interi guadagni della società alla vendita dell'hardware. E come? Attraverso lo sfruttamento "attivo" delle proprietà intellettuali, attraverso gli amiibo, ma soprattutto tramite il software mobile e il futuro QoL (Quality of Life): tutte applicazioni almeno in parte slegate dal mondo console. I pezzi sembrano davvero incastrarsi da soli parlando di questo Nintendo Fusion, eppure... eppure non è un futuro scontato, anzi. Perché non bisogna mai sottovalutare le parole di Iwata, e Iwata più di una volta ha citato Apple e iTunes come riferimento: traducendo le parole del presidente, che raramente sono "directly to you" come vorrebbe far credere, del software acquistabile e riproducibile da varie piattaforme. Non da una sola. Non da una sola console che sia allo stesso tempo fissa e portatile, bensì da un ecosistema di prodotti capaci di far girare - in modo diverso - lo stesso software. Considerateci matti se volete, ma tirando le somme di quanto detto è proprio questo il destino che ci sembra più probabile: a sinistra il mobile gaming e tutte le altre attività collaterali, in mezzo l'unificante Membership e lo store online, a destra il "dedicated game system", che comprenderà due, tre o quattro piattaforme (fissa, portatile, portatile grande, fissa e portatile, eccetera...) che condivideranno lo stesso sistema operativo (che non sarà Android, viste le recenti smentite) e lo stesso software, quest'ultimo magari declinato ad alta o bassa risoluzione in relazione al sistema, con l'aggiunta di qualche possibile esclusiva qua e là. Se credete che le abbiamo sparate grosse, perdonateci: tra un anno al massimo avremo delle risposte dai diretti interessati.

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