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L'opera magna di Naughty Dog?

Abbiamo visto Uncharted 4: A Thief's End per oltre venti minuti a porte chiuse!

ANTEPRIMA di Antonio Fucito   —   18/06/2015

Ci sono sviluppatori di videogiochi che sono destinati a lasciare il segno, e Naughty Dog è uno di questi. Non ha reinventato la ruota in termini di gameplay, ma da parecchi anni riesce a ridefinire il comparto grafico su console, implementando tecniche e idee che in realtà hanno impatto anche sulla giocabilità e sul pacchetto completo. Con Uncharted 2 e The Last of Us lo sviluppatore americano ha fatto un ulteriore passo in avanti, e adesso senza alcuna remora può essere annoverato tra quelli in grado di catalizzare l'attenzione di milioni di giocatori per la qualità offerta.

L'opera magna di Naughty Dog?

Così come senza alcuna remora possiamo definire Uncharted 4, ad oggi, come il titolo più impressionante su console dal punto di vista tecnico, un vero e proprio tripudio di grafica spacca mascella innestato in un ritmo di gioco arrembante che vuole rivivere i fasti del secondo capitolo e sfruttare la potenza di calcolo accresciuta di PlayStation 4 per proporre un'ambientazione decisamente più particolareggiata. Noi abbiamo (ri)visto il titolo a porte chiuse, giocato da Naughty Dog davanti ai nostri occhi all'interno di una demo lunga circa venti minuti, che continua quanto mostrato in conferenza Sony e mette sul piatto alcuni personaggi vecchi e nuovi. Ma ritorniamo ancora sul comparto tecnico, perché dopo aver visto Uncharted 4 sembra quasi che gli altri titoli appartengano ad una differente generazione. Il perché è presto detto: al di là della fluidità già perfetta a questo punto (30 frame in singolo, sarà 60 fotogrammi al secondo per quanto riguarda il multiplayer) il dettaglio grafico è semplicemente incredibile, con una miriade di oggetti su schermo, profondità visiva infinita, immagine morbida e pulita, attenzione per il dettaglio maniacale, che in movimento si è tradotta in un costante stupore anche per come gli sviluppatori hanno orchestrato le scene selezionate per questo E3, dalla profondità di campo al posizionamento della telecamera, fino alle esplosioni e ai nemici su schermo.

Abbiamo visto oltre venti minuti di Uncharted 4: A Thief's End!

Spettacolarità al potere

Dobbiamo dire che, complice l'assenza dell'interfaccia durante la demo mostrata, abbiamo fatto fatica a capire quali erano le sezioni controllate dal giocatore e quali invece le sequenze scriptate e d'intermezzo; oramai Naughty Dog ha raggiunto un tale livello di integrazione tra le due parti da lasciare letteralmente di stucco, e regalare un'esperienza di gioco sempre più vicina a quella volontà di offrire un videogioco alla stregua di blockbuster quali Indiana Jones. Gli stessi dialoghi tra i personaggi sono costanti e impressionano per come sono contestualizzati a quello che accade su schermo, al punto da sembrare naturali non scriptati e di far immergere ancora di più il giocatore in quello che sta vedendo. Che sia una corsa in macchina o una sparatoria, le chiacchiere tra Drake e Sully sottolineano sempre alla perfezione un uccisione o un momento topico, siamo davvero ansiosi di provare il titolo in prima persona per vedere come funziona quando invece di proseguire costantemente, si prova a girovagare per l'area di gioco; a costo di ripeterci più volte, però, quanto abbiamo visto nella demo è impressionante anche sotto questo aspetto. D'altronde l'esperienza maturata con i precedenti capitoli e soprattutto con The Last of Us ha permesso a Naughty Dog di migliorare in maniera sensibile l'interazione tra i personaggi e la narrazione, e questo dovrebbe tradursi in un titolo che continua ad avere un DNA inalterato nella sua struttura di gioco e nell'ironia costante del guascone Nathan Drake, ma anche ad essere sempre più rifinito in tutti quegli aspetti narrativi e visivi che le avventure di Joe e Ellie hanno messo con forza in evidenza.

L'opera magna di Naughty Dog?

Come detto, la demo che abbiamo visto a porte chiuse comincia da quella mostrata in conferenza Sony, e prosegue quando Drake si trova agganciato ad un camion in corsa su un ponte e sbatte contro una struttura di legno: poco dopo riesce ad agganciarsi con il rampino ad una jeep in corsa, e viene trascinato per qualche chilometro sull'asfalto mentre cerca di risalire la corda per raggiungerla. Una volta preso a pugni il conducente Nathan Drake ha dovuto fronteggiare un bel po' di loschi figuri in moto, tra sparatorie in corsa, scazzottate con quelli che si lanciavano sulla macchina e una corsa sempre dal ritmo frenetico. Fino a cappottarsi con la jeep stessa, rimanere intontito e svegliarsi all'interno del mezzo in fiamme, districandosi per uscire con un primo piano che ha evidenziato l'enorme dettaglio implementato da Naughty Dog per il protagonista principale. Nemmeno il tempo di uscire dalla jeep, sparare un paio di nemici coricato a terra sulle spalle, e riprendersi dalla botta subita, che ecco ricomparire la camionetta col mitra che si vede anche nel trailer. Con un tempismo perfetto arriva il fratello di Nathan, Sam, che fa salire il protagonista principale sulla moto per poi districarsi in un nuovo inseguimento, questa volta con la telecamera posizionata anteriormente tra salti nel vuoto, esplosioni e derapate, mentre lo sviluppatore del gioco utilizzava Nate per sparare contro la camionetta e infine farla saltare in area sfruttando l'ambientazione. Dopo essere scampati al pericolo, un'ulteriore sezione della demo ha mostrato un dialogo tra Nathan, Sam e Sully su un fantomatico tesoro dei pirati presente su un'isola tropicale - quella mostrata lo scorso dicembre al PlayStation Experience - e il cliffhanger conclusivo rappresentato dall'incontro con la bionda Elena Fisher, il quale lascia presagire un suo ruolo importante anche in questo capitolo del gioco.

L'opera magna di Naughty Dog?

Tutto quanto descritto qui sopra ci è stato mostrato con la consueta spettacolarità e comparto grafico ampiamente elogiati in precedenza, al punto che è venuto naturale fare un applauso da parte di tutti i giornalisti presenti. Durante la nostra visione abbiamo notato una maggiore fluidità del sistema di combattimento e delle animazioni di Nathan Drake, sia durante le sparatorie che nel corpo a corpo; lo stesso sistema di mira sembra avere qualche piccola differenza, ma sarà difficile esserne sicuri fino a quando non potremo metterci le mani in prima persona. Nella sessione dedicata alle domande e risposte, invece, abbiamo appreso di come in Uncharted 4 non mancheranno sezioni ariose di esplorazione e nemmeno quelle puzzle: rimane un titolo "guidato" da una forte componente narrativa, ma le mappe saranno estremamente più grandi rispetto a quelle dei precedenti capitoli, con sezioni nelle quali sarà possibile intraprendere strade multiple per raggiungere il punto designato, raccogliere collezionabili, semplicemente godersi il panorama. Poi ce ne saranno altre incredibili come quella che ci è stata mostrata nei venti minuti della presentazione a porte chiuse, perché il prossimo titolo di Naughty Dog baserà tutto sul ritmo, quello che ha reso il secondo capitolo grandioso e quello che ci vuole per garantire un'esperienza coinvolgente e divertente, senza annoiare il giocatore con passaggi riempitivi e non giustificati. Tra le altre cose abbiamo notato un continuo citare il secondo capitolo come riferimento in luogo del terzo, e se la volontà è quella di raggiungerlo e anzi superarlo, non possiamo che essere entusiasti di quello che andremo a vedere nella versione finale. L'uscita di Uncharted 4: A Thief's End è confermata per la primavera del 2016, il tempo che ci separa tra l'uscita del gioco e la nostra prova su strada è ancora troppo lungo: vorremmo giocarlo subito, in questo preciso istante!

CERTEZZE

  • Incredibile tecnicamente e superiore a tutto quanto visto ad oggi su console
  • La demo mostra un gioco arrembante, spettacolare, divertente
  • Non mancheranno sezioni di puzzle ed esplorazione molto più grandi dei precedenti capitoli

DUBBI

  • Il ritmo sarà davvero così perfetto durante tutta l'avventura di gioco?