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La saga stoica

All'E3 siamo riusciti a mettere le mani su una demo giocabile di The Banner Saga 2, la splendida seconda parte dell'avventura strategica di Stoic Studio

PROVATO di Pierpaolo Greco   —   21/06/2015

Dopo averci lasciato letteralmente appesi quasi un anno e mezzo fa con un finale praticamente mozzato, i ragazzi di Stoic sono finalmente riusciti a farci vedere qualcosa della seconda parte di The Banner Saga, atteso adventure con una componente strategica a turni che fin dal suo esordio si è fatto notare per alcune scelte artistiche e di design veramente splendide. All'E3 di Los Angeles, in un piccolo spazio dedicato ai titoli pubblicati da Versus Evil, c'erano infatti quattro piccole postazioni con il secondo episodio del gioco, o la seconda parte che dir si voglia.

La saga stoica

La demo che abbiamo giocato interamente, conteneva un piccolo prologo che fungeva da raccordo con il precedente capitolo, una piccola sezione di dialoghi all'interno di un avamposto e un combattimento finale piuttosto intenso. Era possibile giocare questi spezzoni impersonando sia Rook che Alette proprio a sottolineare quanto questo sequel terrà conto dell'epilogo scelto dal giocatore sul finale del primo The Banner Saga. Interrogato sulla questione, lo sviluppatore ci ha confermato che il sequel terrà infatti conto dei salvataggi presenti sul PC per recuperare lo stato di tutti i personaggi con cui abbiamo concluso il gioco originale, i loro livelli e gli oggetti equipaggiati ma, come era ovvio immaginare, sarà perfettamente giocabile anche da chi non ha mai toccato con mano il lavoro di Stoic Games. Un corposo riassunto iniziale fungerà da raccordo infatti e all'inizio ci sarà anche un piccolo tutorial per consentire a tutti di conoscere le regole del gameplay e prendere confidenza con i vari eroi che ci troveremo fin dall'inizio della partita. Proprio su questo fronte, anche se è molto presto per esprimere giudizi, possiamo già dire che probabilmente la curva della difficoltà sarà più ripida visto che, ad esempio, fin dal primo combattimento dovremo gestire molti personaggi contemporaneamente. Per chi non ha pratica con la serie, ricordiamo infatti che The Banner Saga offre una componente adventure focalizzata sul racconto di una storia dai toni epici e malinconici che si dipana attraverso una lunga serie di dialoghi, spesso a scelta multipla e che in molteplici occasioni hanno anche ripercussioni sull'evoluzione della storia stessa. C'è una piccola componente di microgestione della propria carovana visto che durante il lungo viaggio dovremo tenere conto delle scorte di cibo e del numero di persone al nostro seguito e, proprio rispetto al capitolo originale, a quanto pare Stoic sta cercando di rendere questa parte più interessante e profonda concedendo funzioni diverse alle differenti tipologie di soldati che si uniranno a noi. Ad esempio potremo avere dei piccoli bonus e malus all'inizio di un combattimento che si concretizzeranno con un maggiore o minore numero di nemici presenti sul campo di battaglia, oppure saremo in grado di mantenere il morale della carovana più alto o recuperare delle provviste durante il viaggio grazie al supporto carismatico dei clansmen.

Siamo riusciti finalmente a giocare The Banner Saga 2 e ci è veramente piaciuto

Poche, ma sostanziose novità

Ma è ovviamente quando siamo entrati in battaglia che abbiamo potuto notare le maggiori differenze rispetto al titolo originale. Innanzitutto sono aumentate considerevolmente le sequenze d'intermezzo che tendono a sottolineare i momenti cardine del nostro epico viaggio. Nella demo, che non durava più di mezzora, ne abbiamo viste almeno tre e lo sviluppatore ci ha confermato che la stessa frequenza sarà probabilmente mantenuta anche nel gioco completo. Ma più in generale è sul campo di battaglia, per quanto i combattimenti testati fossero due soltanto, di cui uno praticamente scriptato, che abbiamo potuto apprezzare una maggiore propensione alla narrativa. La battaglia si evolveva infatti in modo molto più dinamico rispetto al passato e durante la nostra prova abbiamo potuto notare che lo scontro si arricchiva di alcuni sfidanti che entravano in combattimento nel bel mezzo dell'azione e lo stesso valeva anche per un nostro compagno.

La saga stoica

Più in generale si nota una grande attenzione al dettaglio che conferma la precisa volontà di Stoic di rendere l'esperienza di gioco molto più dinamica e con conseguenze inattese così da non far percepire mai al giocatore la sensazione di "stanca" e di eccessiva ripetitività che talvolta era troppo presente nel capitolo originale. Nel corso del combattimento presente nella demo abbiamo notato anche altri elementi. In primis la presenza di un'altra tipologia di Dredge, i cattivi della saga: degli animaletti simili a cani ma avvolti nelle bende caratteristiche di questa razza, che una volta raggiunto il campo di battaglia potevano diventare invisibili per poi apparire alle spalle dei nostri compagni con una sorta di attacco improvviso che li faceva uscire dallo stealth con dei bonus ai danni. Oltre a questo ci è piaciuto notare come la battaglia si modificasse sensibilmente nel momento in cui entrava in combattimento uno dei luogotenenti dei Dredge. Da quel momento in avanti infatti, le condizioni di vittoria si modificano e non richiedevano più di sconfiggere tutti i cattivi ma anche semplicemente di uccidere soltanto lui per provocare la fuga dei sopravvissuti. L'opzione era molto interessante visto che da un lato ci consentiva di concludere abbastanza rapidamente lo scontro concentrando tutti gli sforzi sull'avversario più imponente, ma allo stesso tempo bisognava tenere conto della perdita di renown (l'esperienza che consente ai nostri eroi di aumentare di livello) legata alla non uccisione degli altri avversari sul campo di battaglia. Un'altra cosa che abbiamo notato è la presenza di ostacoli sul terreno di scontro che di fatto rendono più difficoltoso il movimento dei personaggi più "ingombranti" come i Varl e gli stessi Dredge e talvolta possono anche rubare turni preziosi per venire distrutti.

La saga stoica

Durante la chiacchierata con lo sviluppatore abbiamo inoltre scoperto che Stoic sta lavorando alacremente sul progresso dei livelli degli eroi per implementare la possibilità di selezionare una seconda abilità speciale attiva al raggiungimento di un'esperienza molto elevata. Chi infatti ha giocato il primo The Banner Saga sa bene che ogni eroe aveva un singolo peculiare talento preimpostato che poteva essere potenziato nel corso dell'avventura. Ecco su questa base e per rendere il titolo ancora più vario e personalizzabile, Stoic ha pensato bene di offrire l'opportunità di sceglierne un secondo, a totale discrezione del giocatore. Un'ulteriore scelta di design per andare incontro alle richieste dei giocatori che hanno sottolineato in più di un'occasione la povertà del combat system soprattutto ai livelli più elevati. Tecnicamente e stilisticamente abbiamo poco da aggiungere: chi ha visto il titolo originale sa perfettamente cosa aspettarsi e, per tutti gli altri, consigliamo vivamente di vedere le immagini e il video inclusi in questo articolo per rendersi conto dell'incredibile meraviglia artistica raggiunta dallo sviluppatore. Una scelta di design che ha da sempre reso estremamente riconoscibile il progetto. Ci è stato poi confermato che Austin Wintory tornerà a comporre la colonna sonora del gioco: giusto a titolo informativo, oltre ad aver lavorato al prequel, a lui si devono le splendide musiche di Journey. Purtroppo per il momento non c'è ancora una data di uscita precisa anche se alla fine siamo riusciti a strappare un "inverno" allo sviluppatore e questo ci lascia immaginare che potremo vedere il sequel sul mercato a cavallo tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo. A quanto pare, solo su PC almeno per questa prima fase e, purtroppo, ancora una volta senza una traduzione in lingua italiana.

CERTEZZE

  • La scelta di rendere più dinamiche le battaglie potrebbe aggiungere varietà agli scontri senza stravolgere il concetto base
  • Molto interessante la possibilità di avere una seconda abilità attiva per eroe
  • Artisticamente è ancora più bello, se possibile

DUBBI

  • Non siamo convinti che i piccoli ritocchi alla fase della carovana riesca a rendere interessante i momenti relativi al viaggio
  • Come la storia si evolverà in base alle scelte fatte nel primo capitolo rimane un grande interrogativo