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La guerra tra console: vendite a confronto

Superato il giro di boa del 2015, mettiamo a confronto le vendite delle console di attuale generazione

SPECIALE di Rosario Salatiello   —   03/08/2015

Con la calma di mezza estate e la relativa pace nel mercato videoludico in attesa dei botti che dureranno dal mese di settembre fino a fine anno, agosto rappresenta un ottimo momento per fermarsi a riflettere sullo stato del mercato console. L'occasione per farlo ci viene offerta dalla pubblicazione dei dati finanziari dell'ultimo quarto da parte di Microsoft, Nintendo e Sony, contenenti naturalmente le cifre quanto più aggiornate possibile che ci permettono di analizzare a dovere le performance di mercato di PlayStation 4 e Xbox One, a distanza ormai di un anno e mezzo dall'arrivo sulla piazza delle due console, senza dimenticare la presenza di Wii U. Dopo aver visto insieme i numeri più importanti, potremo fare qualche considerazione su quanto decretato finora dal mercato, individuando poi eventuali punti forti e deboli delle principali contendenti per provare infine a vedere che scenari ci potrà riservare un futuro, dove i colpi di scena potrebbero non mancare. Meglio non perdere altro tempo quindi, perché di cose da dire, come potete immaginare, ce ne sono davvero tante.

Uno sguardo alle vendite di PlayStation 4, Xbox One e Wii U, dopo la pubblicazione degli ultimi dati

Spedito o venduto?

Quando si leggono i dati di vendita di qualsiasi cosa, si fa differenza tra il venduto effettivo (sold-through o sold-out) e il cosiddetto spedito (sold-in), relativo alla quantità di un tale cosa distribuita ai rivenditori fino a quel momento. Come immaginabile, i due numeri non sono sinonimi, e una lettura poco attenta può generare confusione nella testa di chi analizza le cifre di vendita: soprattutto in ambito videoludico, dove la battaglia tra venduto e spedito anima spesso i forum. Nel caso di questo articolo, bisogna tenere presente che tutti i dati di cui parleremo sono relativi alla chiusura del quarto avvenuta il 30 giugno 2015, vale a dire oltre un mese fa. Le analisi effettuate sul mercato console ci dicono che le unità spedite vengono di solito vendute in un intervallo di tempo che va dalle quattro alle sei settimane, ormai per la maggior parte trascorse arrivati al mese di agosto in cui ci troviamo: la differenza tra spedito e venduto sulle cifre di giugno è quindi da ritenersi assottigliata a un punto tale da non risultare significativa per la nostra analisi, permettendoci così di non fare differenze nell'uso dei due termini in questo articolo.

È la somma che fa il totale

Numero di console vendute dal Q4 2013 a oggi. Fonte: Ars Technica
Numero di console vendute dal Q4 2013 a oggi. Fonte: Ars Technica
Lo stesso dato in un grafico storico. Fonte: Ars Technica
Lo stesso dato in un grafico storico. Fonte: Ars Technica

Il dato che salta all'occhio per primo in occasione dei risultati trimestrali è sempre quello relativo al numero totale di console vendute, in quanto esso permette di scattare una fotografia sulle fondamenta del mercato in quel determinato momento: da questo punto di vista, i numeri puntano tutti su Sony, visto che PlayStation 4 ha superato i 25 milioni di unità vendute. Passando a Xbox One, la situazione è un po' meno chiara visto che mancano dati specifici: nel comunicato di Microsoft, le vendite della console di ultima generazione sono infatti riportate come parte del risultato finale che le somma insieme a quelle di Xbox 360, per cui possiamo fare solo una stima del numero di console che si trovano nelle case dei videogiocatori. I dati degli ultimi tre mesi ci parlano di 1,4 milioni di console Xbox vendute in tutto il mondo, cifra che appartiene logicamente a Xbox 360 solo in una minima parte, lasciando gran parte del venduto a Xbox One. Considerando la migliore delle ipotesi, Xbox One conterebbe dunque poco più di 15 milioni di unità, vendute in pratica nello stesso periodo di PlayStation 4: le due console sono infatti state lanciate con una settimana di differenza. E poi c'è Wii U, arrivata di recente all'obiettivo dei 10 milioni ma con un anno in più sul mercato: c'è poco da dire in questo caso, se non che la battaglia per il vertice nelle vendite tra le console di questa generazione è ormai un affare tra PlayStation 4 e Xbox One. Volgendo lo sguardo alle due principali contendenti, la situazione attuale vede dunque PlayStation 4 avanti di almeno 10 milioni di unità rispetto a Xbox One, continuando a considerare l'ipotesi migliore per la console di Microsoft: nel caso peggiore, infatti, la differenza arriva fino a 12 milioni. Il dato più evidente ci parla dunque di un successo abbastanza significativo per la piattaforma di Sony, abile in quest'anno e mezzo di vita a mettere tra sé e la principale inseguitrice un importante numero di unità. Fermarsi qui però, vorrebbe dire non avere un quadro completo, rischiando di lasciare da parte qualche dettaglio importante: per ottenerlo, dobbiamo scavare ancora un po' nei numeri, partendo dalle vendite totalizzate nell'ultimo quarto dalle tre console.

Dati separati

Se il numero totale di console vendute da fine 2013 a oggi ci offre uno scatto sulla situazione generale del mercato console, per individuare trend che possano indicare una conferma o un'inversione di rotta bisogna dare un'occhiata ai risultati più recenti: come detto nell'introduzione, la possibilità per farlo arriva dalla fresca pubblicazione dei risultati dell'ultimo trimestre, relativi ai mesi che vanno da aprile a giugno 2015.

Numero di console vendute nell'ultimo quarto. Fonte: Ars Technica
Numero di console vendute nell'ultimo quarto. Fonte: Ars Technica
Quote mercato in percentuale, dal Q4 2013 a oggi. Fonte: Ars Technica
Quote mercato in percentuale, dal Q4 2013 a oggi. Fonte: Ars Technica

In questo intervallo di tempo, Sony ha venduto 3 milioni di PlayStation 4, mentre per i motivi indicati nel paragrafo precedente per Xbox One possiamo solo stimare un numero di vendite che si aggira intorno al milione. Per dovere di cronaca, riportiamo le 470.000 unità di Wii U, ormai destinata a rimanere terza in classifica. Tornando alla coppia di testa, nel solo quarto più recente PlayStation 4 è riuscita a mettere tra sé e la sua principale concorrente circa 2 milioni di unità, ottenendo quindi uno dei momenti migliori in assoluto per la console di Sony, che sembra avere tutti i motivi per essere soddisfatta di come stanno andando le cose. Lato Microsoft, l'unico sollievo in quest'ottica sembra offerto dalla percentuale di quota mercato posseduta dalle tre console. Dal terzo quarto del 2014 a oggi, Xbox One ha infatti ottenuto un aumento considerevole, fino a sistemarsi intorno al 29% senza poi ottenere cambiamenti sconvolgenti nel corso dei trimestri più recenti. Guardando a questo dato, però, è ancora PlayStation 4 a fare la parte del leone: a giugno la console ha raggiunto il 50% del mercato di ultima generazione, consolidando così con un numero importante anche dal punto di vista formale una posizione conquistata già da diversi mesi: per l'esattezza nove, passati tra il 48% e il 49%. Purtroppo per Nintendo, a fare le spese dell'aumento registrato da PlayStation 4 e Xbox One è stata Wii U, per la quale è possibile notare un declino partito con una perdita in percentuale dell'8%, rallentata negli ultimi mesi: il modo in cui il mercato sembra essersi assestato nel corso degli ultimi trimestri è evidente nel relativo grafico. A questo punto, non ci resta che dare uno sguardo al comportamento delle console nei vari territori: il successo di PlayStation 4 è infatti determinato anche dalle vendite della console nella "terra di mezzo" europea, dove per ammissione dello stesso Phil Spencer di Microsoft la concorrenza può contare attualmente sul 70% del mercato, con punte del 90% in alcune nazioni. In Giappone, dove PlayStation 4 gioca in casa, Xbox One ha vissuto momenti anche piuttosto imbarazzanti, come nella famosa settimana di giugno in cui la console ha venduto appena 100 unità nel territorio nipponico. Per fortuna di Microsoft, la musica sembra cambiare sul territorio amico, in Nord America, dove la differenza con PlayStation 4 si assottiglia: un fattore non di poco conto, visto che quella al di là dell'Atlantico è la singola regione dove si vende il maggior numero di videogiochi.

Dai numeri ai fatti

Se prese da sole, le cifre di vendita delle console rischiano di aggiungere poco valore a uno sterile "celolunghismo": ciò che dovrebbe interessare di più ai giocatori è la possibilità di vedere quanti più titoli possibili sulla propria piattaforma preferita, con una qualità pari a quella delle altre versioni.

I ricavi di Ubisoft divisi per piattaforma, dal Q4 2013 a oggi. Fonte: Ars Technica
I ricavi di Ubisoft divisi per piattaforma, dal Q4 2013 a oggi. Fonte: Ars Technica
Lo stesso dato in un grafico storico. Fonte: Ars Technica
Lo stesso dato in un grafico storico. Fonte: Ars Technica

La decisione dei vari publisher terze parti che hanno abbandonato poco alla volta Wii U è in questo senso emblematica e può rappresentare uno spauracchio per tutte le altre piattaforme poco vendute sul mercato. I dati di vendita attuali di Xbox One ovviamente non fanno pensare neanche da lontano a una mossa così eclatante da parte di chi pubblica i propri giochi sulla console di Microsoft, ma vale comunque la pena affrontare l'argomento delle vendite per piattaforma: ci aiuta a farlo Ubisoft, uno dei pochissimi publisher di una certa importanza a fornire i dati riguardanti i propri ricavi divisi per console, permettendo così a chi li legge di capire da quale di esse arrivi la maggiore quantità di denaro nelle casse del colosso francese. La società dietro ad Assassin's Creed mette a disposizione il proprio parco titoli in modo uniforme sia per PlayStation 4 che per Xbox One, al netto di esclusive riguardanti contenuti aggiuntivi o cose simili, motivo per il quale c'è una sostanziale condizione di parità in fase di partenza. Guardando i risultati di Ubisoft, è possibile notare un sostanziale pareggio tra i ricavi provenienti dalle vendite dei giochi per PlayStation 3 e quelle dei giochi per Xbox 360 nel periodo che va dall'ultimo quarto del 2013 fino a oggi, ma il dato cambia in modo sensibile se passiamo all'attuale generazione di console. Dalla sua uscita, PlayStation 4 ha portato complessivamente nelle tasche di Ubisoft oltre 659,4 milioni di dollari, pari a circa il 63% del totale che si ottiene sommandovi i 394,3 milioni di Xbox One. Si tratta di un solo publisher, certo, che tra l'altro colloca la sua roccaforte proprio in Europa dove PlayStation 4 ha una maggiore base installata, ma con una differenza così sostanziale nei ricavi provenienti dalle due console ci stupiremmo nel vedere un dato analogo sbilanciato a favore di Xbox One nel caso degli altri publisher, dai quali purtroppo arrivano indicazioni che riguardano solo le piattaforme di ultima generazione nel loro insieme. È bene notare comunque che 394 milioni sono sempre 394 milioni, molto più che sufficienti per Ubisoft per continuare a pubblicare giochi su Xbox One. C'è oltretutto un altro fattore da considerare, legato alla capacità di generare profitto: se escludiamo Wii U dal totale del mercato, emerge che Xbox One può contare sul 36,14% di quota, mentre la somma delle vendite dei giochi per PlayStation 4 e Xbox One è pari a circa 1054,7 milioni, di cui i 394,3 di cui sopra rappresentano il 37,42%. Anche se di poco, questo ci permette di fare l'ipotesi che Ubisoft abbia un profitto sul singolo gioco venduto maggiore su Xbox One rispetto a PlayStation 4: un motivo più che buono per continuare a supportare la console di Microsoft. L'unico scenario in cui potrebbe esserci davvero da preoccuparsi è quello in cui la quota mercato di Xbox One dovesse continuare a scendere a favore di PlayStation 4, toccando livelli di guardia che però al momento non possiamo immaginare.

Futuro prossimo

Dopo aver toccato passato e presente del mercato console di generazione attuale, non possiamo che concludere col futuro. Torniamo per un attimo alle vendite sui territori per dedicare un pensiero alla Cina, visto che ha fatto discutere abbastanza la recente apertura del mercato locale nei confronti delle console dopo quindici anni di bando. Almeno per il momento, si tratta di una decisione importante più dal punto di vista storico che da quello commerciale, visto che sul mercato della nazione asiatica le console si trovano a dover combattere contro diversi fattori avversi, tra i quali il dominio dei giochi per PC e mobile e la mancanza di una cultura "consolara" che permetta di avere dei numeri significativi: se Nintendo, Microsoft e Sony vorranno riuscire a ottenerli, dovranno faticare non poco.

Ma non bisogna di certo arrivare in Cina per immaginare qualche colpo di scena, visto che i prossimi mesi potrebbero riservarci alcune sorprese anche dalle nostre parti, frutto degli annunci effettuati durante l'ultimo E3. Da qui a fine 2015, Microsoft sa di avere una serie di occasioni per dare a Xbox One una spinta sul mercato, a partire dallo streaming verso Windows 10 già arrivato con il sistema operativo in molte delle nostre case. Ma non finirà qui, visto che all'orizzonte c'è l'arrivo della retrocompatibilità verso Xbox 360, da molti attesa con ansia, insieme a un gruppo di giochi in arrivo in esclusiva su Xbox One, in un periodo in cui viceversa PlayStation 4 vedrà un vero e proprio buco da questo punto di vista. Halo 5: Guardians, Fable Legends, Forza Motorsport 6, Rise of The Tomb Raider, Crackdown e Scalebound sono titoli in grado di smuovere numeri importanti a favore di Xbox One, ai quali PlayStation 4 potrà rispondere alla pari solo nel 2016, con l'uscita di Uncharted 4, Street Fighter V, The Last Guardian e altri giochi. Lo stesso 2016 sarà inoltre l'anno di Project Morpheus sul fronte PlayStation 4, mentre Xbox One potrà contare sull'accordo effettuato con Oculus VR per portare i propri titoli su Oculus Rift, il visore di realtà virtuale più famoso tra quelli in fase di realizzazione. Se la fotografia attuale è nettamente a favore di PlayStation 4 per i motivi sopra elencati, non è detto che da qui a un anno non possa esserci quantomeno un assottigliamento del vantaggio attuale nei confronti di Xbox One. A questo punto, non ci resta che darci due diversi appuntamenti: il primo tra qualche giorno, per sapere se dalla GamesCom arriveranno eventuali bombe, mentre il secondo tra dodici mesi, per scoprire come andrà a finire.