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I vampiri di Dontnod

Vampyr è un promettente RPG a tema vampiresco dal team di Life is Strange

ANTEPRIMA di Umberto Moioli   —   02/12/2015

Gli ultimi anni sono stati quasi interamente all'insegna degli zombi, ma guardando un po' indietro quanti grandi giochi e gloriose serie si possono citare con protagonisti i vampiri? I nomi di Castlevania, The Legacy of Kain e Vampire: The Masquerade affollano immediatamente la nostra mente di ricordi e rendono difficile per chiunque avvicinarsi a titoli diversi tra loro, certo, ma tutti accomunati dalla capacità di lasciare un segno profondo in chi li ha provati e ancora li venera. Dontnod, messa momentaneamente da parte l'esperienza con Life is Strange e il suo incredibile successo, ha stretto una partnership con il publisher francese Focus Home Interactive per realizzare un gioco di ruolo con protagonisti proprio i sodali del Conte Dracula, ambientato in una Londra spettrale di inizio '900 e forte di alcune caratteristiche piuttosto interessanti. L'uscita è prevista per il 2017 su PlayStation 4, Xbox One e PC - non ci sono piani per Nintendo NX, per il momento - ma possiamo condividere con voi alcune informazioni preliminari e provare a capire ambizioni e direzioni di un progetto che dovrebbe stuzzicare l'appetito, in tutti i sensi, di molti.

Vampyr è la nuova, grande scommessa dello sviluppatore di Life is Strange

Una Londra un po’ diversa

Se pensando a Londra vi vengono in mente i locali alla moda, le fuoriserie di russi e arabi che affollano la capitale finanziaria europea e le boutique colme di oggetti di lusso, sappiate che la città di Vampyr sarà una bestia completamente differente. Nel 1918 del gioco la Prima Guerra Mondiale si è appena chiusa ma il conflitto ha lasciato una profonda cicatrice, messo in ginocchio il Vecchio Continente e riempito la vita della popolazione di incognite.

I vampiri di Dontnod

L'Influenza Spagnola che sterminò decine di milioni di persone affollava le strade di disperati e cadaveri, portando la città e l'intera nazione sull'orlo del collasso. "L'epidemia sarà un tema portante dell'esperienza", ci racconta Philippe Moreau, game director di Vampyr, "e approfondiremo anche i progressi scientifici fatti all'epoca per dare vita a un contesto narrativo ancora più ricco". Non è un caso, a tal proposito, che il protagonista dell'avventura sia un celebre medico tornato dal fronte e da poco trasformato in vampiro, uno specialista in trasfusioni che ironicamente avrà modo di approfondire ancora più da vicino la conoscenza dei suoi pazienti; "che scelga di dar sfogo agli istinti o si aggrappi alla sua umanità, questo sarà nelle mani del giocatore sceglierlo", aggiunge Philippe. Il ricorso alle scelte morali, ci viene spiegato, sarà costante: Dontnod vuole darà l'idea al giocatore di quali implicazioni comporti togliere la vita o "convertire" una vittima innocente al solo fine di cibarsi del suo sangue, di abbracciare l'idea dell'immortalità, uno spunto non certo nuovo ma che se sviluppato con sapienza dovrebbe riservare parecchi risvolti interessanti. E Life is Strange ha dimostrato come lo sviluppatore ci sappia fare quando si tratta di raccontare storie e personaggi dotati di profondità.

Che gioco di ruolo?

Non avendo potuto vedere il gioco in azione, ci siamo dovuti affidare alle parole di alcuni esponenti di Dontnod per farci un'idea preliminare di quello che ci dobbiamo aspettare dal punto di vista strettamente ludico.

I vampiri di Dontnod
I vampiri di Dontnod

La base di partenza è quella di un action RPG ambientato all'interno di un "semi-open world che darà modo all'utente di esplorare le strade di Londra per ore". È una descrizione ancora piuttosto fumosa ma è quello a cui ci dobbiamo aggrappare al momento. L'agilità soprannaturale del nostro alter ego gli permetterà di spiccare balzi che lo porteranno fino in cima ai palazzi e poi giù, di nuovo tra le viuzze della capitale. Ci saranno interni ed esterni, quindi è lecito aspettarsi meccaniche di combattimento ma anche furtive. Abbiamo provato a chiedere informazioni relative agli alberi delle abilità, al combat system e all'eventuale presenza di fazioni, ma a tutte queste domande ci è stato risposto che è ancora presto per parlarne; dovremo probabilmente attendere il 2016 per saperne di più. A muovere il tutto ci sarà l'Unreal Engine 4, tecnologia che Dontnod utilizza già da tempo che e che non dovrebbe aver problemi a padroneggiare anche in questo caso. Rispetto ai lavori precedenti, basati sulla terza iterazione del software Epic, ci dovrebbero essere un grosso margine di crescita ma certi aspetti, come il sistema di espressioni facciali di Life is Strange, verrà riutilizzato. Certo, guardando al passato del team di sviluppo è facile individuare questo Vampyr come il progetto più ambizioso su cui si siano mai imbarcati. D'altra parte l'occasione è ghiottissima perché, almeno per ora, non ci sono all'orizzonte molti altri prodotti in lavorazione che uniscano vampiri e gameplay action RPG, mentre là fuori c'è di sicuro un vasto pubblico potenzialmente interessato qualora si rivelasse un'opera degna d'attenzione. "Abbiamo sviluppato una nostra interpretazione del tema [dei vampiri], così come le nostre meccaniche di gioco, siamo convinti che siano qualcosa di totalmente diverso rispetto a quanto mostrato in precedenza dal genere": promesse e premesse importanti, a cui ovviamente dovranno fare seguito elementi concreti altrettanto solidi.

CERTEZZE

  • Giochi di ruolo e vampiri evocano buone sensazioni
  • Dontnod cresce ad ogni progetto
  • Diverse meccaniche e numerose ambizioni...

DUBBI

  • ... per un progetto che presenterà numerose complessità
  • Di concreto non abbiamo ancora visto nulla