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Games with Gold - Febbraio 2016

Altri quattro titoli gratuiti per gli abbonati Gold

RUBRICA di Giorgio Melani   —   04/02/2016

Continua di buon passo l'iniziativa dei Games with Gold da parte di Microsoft, che anche per il mese di febbraio 2016 forniscono altri quattro giochi gratuiti da scaricare tra Xbox One e Xbox 360 per gli utenti abbonati al servizio Xbox Live Gold. Anche in questo caso si tratta di due giochi per console, anche se la retrocompatibilità consente in sostanza di utilizzare tutti e quattro i titoli su Xbox One, come da tradizione.

Games with Gold - Febbraio 2016

L'offerta è alquanto variegata, anche se in generale, a parte Gears of War 2 per Xbox 360, si trovano soprattutto titoli considerati "minori" da un punto di vista della mera strategia di produzione, cosa che ovviamente non determina più di tanto alcun giudizio particolare sull'effettiva qualità dei giochi. Anzi, le scelte poste all'attenzione riservano delle belle sorprese, trattandosi di titoli che magari sono passati un po' in sordina all'epoca del lancio e che possono così essere recuperati in maniera gratuita, scoprendo così prodotti particolari come Hand of Fate e Styx: Master of Shadows su Xbox One o il meno noto Sacred Citadel rispetto alla serie di cui è spin-off. C'è evidentemente una certo spirito fantasy che aleggia in questo febbraio dei Games with Gold, sebbene le sue accezioni siano alquanto differenziate: dal fantasy medievaleggiante ma più classico di Hand of Fate al dark fantasy con innesti quasi steampunk per Styx: Master of Shadows, fino a quello più colorato e fuori dalle righe di Sacred Citadel, se vogliamo trovarci un filo conduttore. Diciamo che gli appassionati del genere potranno contare su una spinta aggiuntiva da questo punto di vista, ma sono giochi che coprono uno spettro decisamente ampio di gusti. Vediamo dunque nel dettaglio in cosa consistono questi quattro giochi gratuiti del mese.

Fantasy in diverse accezioni e fantascienza nel febbraio di Games with Gold

Hand of Fate - Xbox One (dall'1 al 29 febbraio)

Chi è in cerca di un'esperienza particolare può puntare dritto su Hand of Fate, già scaricabile in questi giorni su Xbox One e per tutto il mese di febbraio, sicuro di trovare qualcosa di decisamente atipico. Partito come un progetto indipendente parzialmente finanziato su Kickstarter e poi uscito più o meno un anno fa, il gioco è stato accolto in maniera positiva dalla critica ma non ha raggiunto grande notorietà, probabilmente anche a causa della sua struttura composita che lo rende difficilmente identificabile all'interno del consueto sistema di generi che caratterizza il mercato videoludico.

Games with Gold - Febbraio 2016

Tutti coloro che potevano avere un certo timore nell'approcciare un gioco all'apparenza così strano e complesso potranno dunque ricredersi ora che è gratuito: Hand of Fate combina in maniera molto abile elementi tratti dai giochi di carte collezionabili, action RPG e roguelike, mettendo il giocatore nei panni di un eroe senza nome intento a combattere contro il Dealer, ovvero l'avversario nel gioco di carte, che assume però un'importanza centrale anche nella storia essendo quest'ultimo anche l'ironico narratore delle gesta del protagonista nonché villain finale da sconfiggere. Ne viene fuori una sorta di racconto a struttura stratificata, poiché l'azione delle carte sulla superficie del tavolo da gioco si trasfigura in un vero e proprio action RPG nell'esplorazione dei dungeon e nei combattimenti contro i vari nemici e boss. In sostanza quello che accade con l'utilizzo delle carte si trasferisce nella dimensione dell'RPG, con il Dealer che diventa a tutti gli effetti una sorta di dungeon master e testimone delle nostre avventure. La progressione tipica del gioco di ruolo si svolge anch'essa su livelli diversi, perché oltre alla creazione e gestione del mazzo di carte, vincendo battaglie e conquistando tesori si assiste anche alla classica evoluzione del personaggio e del suo equipaggiamento, rendendo più profonda e stratificata la dimensione ruolistica di Hand of Fate.

Styx: Master of Shadows - Xbox One (dal 16 febbraio al 15 marzo)

Pur non avendo raggiunto forse i risultati sperati in termini di notorietà, Cyanide prosegue nella sua particolare visione del fantasy partita con Of Orcs and Men con Styx: Master of Shadows, dimostrando che la sua interpretazione impertinente e ironica dei canoni del genere è dotata di una certa ampiezza, tanto di riuscire a sfociare anche in uno stealth action. Anche in questo caso il protagonista è un reietto, un goblin chiamato Styx e ladro di professione, intenzionato a compiere un'impresa impossibile: rubare il cuore di un World-Tree, conservato nella cima irraggiungibile della Tower of Akenash.

Games with Gold - Febbraio 2016

Tutto il gioco mette dunque in scena questa ascesa di Styx, maestro delle ombre, all'interno della gigantesca torre, un viaggio che porta il protagonista ad evolvere, cambiare e anche a raggiungere nuove conoscenze, riuscendo nel frattempo anche ad apprendere nuovi elementi riguardanti le sue stesse origini. Tutta la meccanica è incentrata sull'azione stealth, favorita da alcune abilità particolari del protagonista, come la possibilità di rendersi invisibile, vedere particolari nascosti o creare un clone di sé stesso, da utilizzare per effettuare manovre diversive o esplorare le aree senza correre rischi eccessivi. Una certa attenzione è stata posta dagli sviluppatori nella creazione di un'intelligenza artificiale piuttosto reattiva, con guardie e nemici che adatteranno il proprio comportamento in base alle azioni del giocatore, variando in questo modo le situazioni di gioco. Styx ha attirato diverse critiche per il suo sistema di combattimento non proprio esaltante, ma c'è da dire che un difetto del genere potrebbe essere la necessaria conseguenza della necessità di agire il più possibile nell'ombra, disincentivando al massimo lo scontro diretto. In ogni caso rimane un'interpretazione molto particolare del fantasy e una soluzione di gioco che merita di essere provata.

Sacred Citadel - Xbox 360 (dall'1 al 15 febbraio)

Quando Deep Silver presentò Sacred Citadel parve una sorta di provocazione nei confronti di una tradizione storicamente rigida e inflessibile come quella dell'action RPG in stile Diablo, un genere che ha le sue regole e sul quale non ci si può permettere di scherzare più di tanto. Presentarsi con uno spin-off in stile action brawler pareva una sorta di scherzo, ma il progetto portato avanti da SouthEnd Interactive per le piattaforme di digital delivery si è dimostrato poi estremamente coerente nella sua idea e visione creativa.

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Non si tratta infatti di guardare più di tanto ai Sacred principali, con cui questo spin-off condivide praticamente solo l'universo di riferimento, perché Sacred Citadel è un ritorno ad un'altra tradizione, quella degli action a scorrimento in stile Golden Axe o dei Dungeons & Dragons di Capcom. Si tratta dunque di salvare Ancara dall'impero di Ashen guidando uno dei quattro personaggi messi a disposizione in singolo o in multiplayer cooperativo, essenzialmente avanzando per i livelli ed eliminando tutti i nemici che ci si pongono davanti come ai bei vecchi tempi, senza stare troppo a ragionarci sopra. Come da tradizione, i personaggi appartengono a quattro classi differenti che ne determinano abilità principali e stili di combattimento, con la consueta suddivisione tra guerriero (melee), arciere (ranged) e due classi più portate alle magie. Come è facilmente intuibile da queste poche righe di introduzione, Sacred Citadel richiama piuttosto fedelmente gli stilemi del brawler fantasy classico e non è una cosa che succede spesso di questi tempi. Non avrà il carisma dei vecchi classici anni '80-'90, sarebbe impossibile ormai replicare quella magia, ma garantisce sicuramente un piacevole tuffo in quel clima particolare.

Gears of War 2 - Xbox 360 (dal 16 al 29 febbraio)

Non c'è bisogno di introdurre più di tanto Gears of War 2, secondo capitolo di una serie che di fatto ha costruito l'identità dell'intera esperienza Xbox diventando un'icona della console Microsoft ai livelli di Halo. L'inserimento della trilogia Epic (più il quarto Judgement) all'interno del programma di retro-compatibilità di Xbox One è stato praticamente un atto obbligatorio e così la riproposizione dei vari capitoli all'interno dell'iniziativa Games with Gold, in seguito anche all'offerta gratuita per coloro che hanno acquistato l'Ulimate Edition. Gears of War, insomma, è parte integrante del retaggio Xbox e il suo secondo capitolo non può mancare nella collezione di qualunque possessore di console Microsoft.

Games with Gold - Febbraio 2016

D'altra parte è anche difficile che qualcuno non l'abbia ancora giocato, ma nel caso, il download gratuito è praticamente obbligatorio. Si tratta semplicemente di un ulteriore raffinamento di una meccanica di sparatutto in terza persona praticamente perfetta, che migliora ulteriormente gli elementi distintivi introdotti dal primo capitolo portando la copertura, l'utilizzo calcolato delle armi, il tempismo di attacco, la cooperazione e ovviamente il multiplayer verso nuovi livelli. Prosegue in questo secondo capitolo l'epopea di Marcus Fenix e Dom Santiago, con la Delta Squad impegnata a penetrare nei meandri di Sera per cercare di sferrare il colpo decisivo all'armata delle Locuste, proprio nel cuore del loro regno sotterraneo. La buona vecchia missione folle e impossibile di un pugno di eroi contro una quantità immane di nemici, messa in scena in maniera magistrale da Epic Games. Certo è difficile adesso replicare l'impatto che ebbe Gears of War 2 all'epoca del lancio, così come la quantità di giocatori che affollavano i server all'epoca, ma con questa riproposizione gratuita un ritorno di fiamma è garantito, in attesa di mettere le mani sul quarto capitolo.