23

Sopravvivi o uccidi

H1Z1 si divide in due, scopriamo com'è la metà principale

PROVATO di Marco Salemi   —   20/02/2016

"Quando non ci sarà più posto all'inferno, i morti cammineranno sulla terra". E il posto, a giudicare dalla produzione in massa del genere zombie per serie tv, film e videogame, deve sicuramente essere finito da un bel pezzo. Ne sa qualcosa H1Z1, MMO survival horror open world di Daybreak (ex Sony Online Entertainment) che, nonostante sia simile a DayZ e ne condivida molti aspetti, sta macinando consensi in tutto il mondo andando ben oltre il milione di download.

Sopravvivi o uccidi

Per capire di che tipo di gioco si tratta, vi invitiamo a leggere il nostro provato di qualche tempo fa. Ora torniamo a parlarne per un semplice motivo: il team di sviluppo ha deciso di spiazzare tutti (non senza prendersi, a nostro avviso, qualche rischio) scegliendo di dividere il gioco, che ricordiamo trovarsi ancora in fase di early access, in due prodotti distinti, H1Z1: Just Survive e H1Z1: King of the Kill. Il primo è quello di sopravvivenza, l'open world in cui ci sono gli zombie e occorre ingegnarsi per sopravvivere; l'altro, invece, è un intenso sparatutto che chiede di rimanere l'ultimo uomo in vita. Questa suddivisione sembra solo un escamotage per ottenere un maggior guadagno dalle modalità Survival e Battle Royal, che costituivano in un unico prodotto l'ossatura di H1Z1. Le prime dichiarazioni cercano di smentire questo sospetto giustificando la novità con una maggior concentrazione del team di sviluppo, al fine di soddisfare le esigenze dei giocatori e apportare migliorie specifiche ai diversi modi di intendere l'esperienza, visto il successo che hanno riscosso entrambe le modalità. Insomma, trovata commerciale o buona idea? Cerchiamo di scoprirlo insieme comunicando subito una buona notizia: chi ha acquistato il gioco prima del 17 Febbraio avrà accesso gratuitamente ad entrambi i titoli.

Daybreak divide H1Z1 e in Just Survive farete di tutto per sopravvivere

Regole di sopravvivenza

La prima scelta da fare riguarda il gameplay, dato che esistono diverse opzioni per questo survival open world: PvE, PvP e PvP con regole speciali, come l'obbligo di giocare con la visuale in prima persona o l'uccisione ammessa solo tramite colpo in testa. Abbiamo testato ognuna di esse e, per ora, possiamo dire che la meglio riuscita, sotto il profilo emotivo e per quanto riguarda tensione e adrenalina che riesce a tramettere, è quella PvP: questo lo sa bene anche il team di sviluppo, visto che la maggior parte dei server sono orientati verso questa modalità.

Sopravvivi o uccidi

Un piccolo briefing iniziale per scegliere il personaggio e ci si trova catapultati in un punto a caso della mappa da ben 64 chilometri quadrati per un massimo di 200 giocatori; questo accade anche tutte le volte che si muore. Nei server ad alta popolazione avrete a che fare molto spesso con gli altri giocatori e questo, in H1Z1: Just Survive modalità PvP, è generalmente la principale causa di morte ma, contemporaneamente, è un rischio che avrete sempre la tentazione di correre in quanto allearsi per proteggersi a vicenda e costruire insieme un riparo vi avvantaggerà rispetto ai lupi solitari. A tal proposito, è implementata benissimo una chat vocale che ci consente di parlare con altri giocatori nelle vicinanze e di provare a capire, anche dal tono di voce, le loro intenzioni (a patto che rispondano). Proprio la lotta per la sopravvivenza è l'aspetto dell'apocalisse che questo titolo Sony rende meglio, quasi a voler confermare quanto già insegnato dal buon vecchio George A. Romero (al quale H1Z1 non manca di fare omaggio con i "Supermercati Romero" che si possono trovare di tanto in tanto), capostipite del genere zombie movie, o dalla storia di Rick Grimes nella pluripremiata serie tv The Walking Dead: l'uomo riesce a diventare così violento in un mondo senza regole, al punto da trasformarsi egli stesso nel maggior pericolo per i suoi simili anziché i semplici zombie. Siete soli e, oltre a fare i conti con la fame e la sete, dovrete sopravvivere cercando di evitare di attirare l'attenzione su di voi... come? Utilizzando i boschi ai lati della strada principale per spostarsi, intrufolandovi nelle roulotte o nelle case abbandonate nella speranza di trovare qualcosa di utile, raccogliendo bacche e sterilizzando l'acqua bollendola su fuochi da campo lasciati da altri giocatori; non è finita qui, infatti, dovrete costruirvi armi con quello che trovate o difendere con le unghie un'arma da fuoco o da taglio in caso siate così fortunati da trovarne una.

Sopravvivi o uccidi

Non preoccupatevi, in vostro aiuto c'è un potente e versatile sistema di crafting che consente di sperimentare per scoprire ricette sempre nuove combinando gli oggetti trovati e, via via, costruirne di più complicati e utili alla nostra protezione. Vi assicuriamo che costruire le prime quattro mura di legno e posizionarle a terra, con tanto di porta alla quale assegnare un codice in modo da non farla aprire dall'esterno, dà una certa sensazione di sicurezza, nonostante le dimensioni al limite del respirabile. In ogni caso, ogni volta che verrete uccisi e, di conseguenza, tornerete in vita è bene tenere a mente i fondamentali della sopravvivenza: rimediare la stoffa facendo a brandelli il vostro vestiario, cercare legna nei boschi e costruire un improvvisato e impreciso arco con le frecce, raccogliere bacche per soddisfare temporaneamente fame e sete e, successivamente, al fine di aumentare il carico che potrete portare con voi, costruire anche una sacca più capiente. E gli zombie? Con la suddivisione del gioco e l'arrivo della nuova patch, sono stati completamente rivisti e, ora, non sono più un contorno da tenere marginalmente in considerazione ma hanno diverse velocità e animazioni che li rendono molto più pericolosi, specialmente nelle città dove possono raggrupparsi in grandi quantità ed è possibile trovarseli improvvisamente dietro le porte all'interno delle case. Da qui in poi è tutto nelle vostre mani...

Divisione e rifinitura

Il motore che muove il gioco è decisamente migliorato e il tutto risulta essere più fluido e veloce; certo, ancora abbiamo visto dei bug che rasentano il ridicolo come, ad esempio, un orso che saltava sul posto cercando inutilmente di superare un'inferriata per raggiungerci, o il nostro personaggio incastrato sotto alcune tavole senza la possibilità di muoversi. Tuttavia, la patch ha corretto il problema delle recinzioni che, finalmente, si possono saltare! Come già avevamo spiegato nel precedente provato, la sensazione è tuttora quella di trovarci di fronte a qualcosa di appartenente ad una generazione precedente di giochi ma, almeno, adesso non si vedono più barbecue o casse sospesi a mezz'aria.

Sopravvivi o uccidi

Si spera che gli sviluppatori decidano di invertire la tendenza permettendo di decorare o personalizzare le strutture dei giocatori perché, ora come ora, sono piuttosto inguardabili. Siamo sulla buona strada, dunque, ed è innegabile come, pur nella sua semplicità, sia dannatamente divertente provare la sensazione di essere braccati mentre si cerca disperatamente di costruirsi un rifugio. Eppure c'è un aspetto che ci lascia non poco perplessi. Già nei server a popolazione media, e ancora di più nei server a popolazione bassa, ci siamo resi conto di quanto venga meno quell'elemento che costituisce la vera forza del gioco, ovvero la presenza costante dei giocatori sul territorio con i quali interagire: vi ritroverete a camminare per diverso tempo senza che succeda davvero qualcosa di inaspettato e l'esperienza di gioco tenderà alla lunga ad annoiare. Speriamo che vengano inseriti degli eventi ad hoc in modo da vivacizzare il gioco in presenza di un numero limitato di giocatori. Ora che abbiamo per le mani i due titoli, per quanto riguarda l'aspetto commerciale ci limiteremo a dire che la community è decisamente spaccata ed è entrata in forte polemica con Daybreak, dato che all'origine del progetto c'era un gioco che, all'uscita ufficiale, avrebbe dovuto essere free to play ed essere a pagamento solo in early access: non solo la cosa è stata smentita ma il pagamento è diventato addirittura doppio in caso vogliate anche H1Z1: King of The Kill. Non mancheremo di tenervi aggiornati sugli sviluppi di entrambi i progetti.

CERTEZZE

  • Motore di gioco molto più fluido
  • Gli zombie finalmente si comportano da zombie
  • Miglioramento della fisica dei salti

DUBBI

  • Alcuni bug persistono
  • Costruzioni dei giocatori ampiamente migliorabili
  • La divisione era necessaria?