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Il ritorno di Link Lupo

Abbiamo provato il remake in alta definizione di uno dei capitoli più significativi della saga di The Legend of Zelda

PROVATO di Mattia Comba   —   22/02/2016

Il ricordo di Twilight Princess è ancora vivido nella mente degli amanti della serie The Legend of Zelda, soprattutto per la sua natura a cavallo tra due generazioni di console. Uscito su GameCube e poi su Wii con un sistema di controllo completamente ridisegnato per assecondare il nuovo e rivoluzionario controller della home console Nintendo, Twilight Princess ci ha portato in un mondo ricco di fascino completamente da esplorare nei panni di un Link capace di assumere la forma di Lupo. La decisione di riproporlo in una versione HD non può che farci piacere e, a un paio di settimane del lancio, abbiamo avuto modo di provarlo con mano per dare uno sguardo alle varie migliorie messe in campo dagli sviluppatori. Il lavoro svolto per questo remake in alta definizione è volto a preservare l'esperienza di gioco offerta dal titolo originale, che quindi non ha subito grandi stravolgimenti rispetto alla versione di dieci anni fa. Alcuni aspetti sono stati notevolmente migliorati, soprattutto in merito all'interfaccia di gioco, ma non mancano ritocchi al gameplay volti a svecchiare il prodotto e renderlo più appetibile nel panorama odierno.

Twilight Princess HD ci riporta nei panni di Link Lupo dieci anni dopo l'originale

Tempo di ritocchi

Innanzitutto è da chiarire il punto di vista di Nintendo su The Legend of Zelda: Twilight Princess HD: come dice il nome stesso di questa nuova versione, si tratta in linea di massima di una riedizione del titolo del 2006 con il primario obiettivo di rinvigorirne il reparto tecnico e riproporre lo stesso tipo di esperienza vissuta su GameCube ai possessori di Wii U. A differenza di quanto fatto con The Wind Waker HD, che è stato rifatto da cima a fondo con quel cel shading delizioso, qui parliamo di una versione migliorata di quella originale, ma senza stravolgimenti eclatanti.

Il ritorno di Link Lupo

Tecnicamente il passo in avanti è ragguardevole in primis grazie alla risoluzione di 1080p, al nuovo sistema di illuminazione e alle texture più dettagliare che vestono ambienti e personaggi, ma i modelli poligonali sono rimasti gli stessi di dieci anni fa. Questo fa sì che le spigolature rimangano piuttosto evidenti così come le animazioni un po' troppo legnose, ma da quel poco che abbiamo avuto modo di provare in questo primo incontro, è innegabile come i nuovi effetti particellari e la gestione delle luci donino maggiore atmosfera alle ambientazioni, oggi come allora cariche di fascino. Avendo ripreso la versione per GameCube, ritroveremo Link nella sua naturale configurazione mancina, con la spada impugnata nella mano sinistra e lo scudo nella destra. È un particolare importante visto che quella per Wii era speculare, così da rendere Link destrorso anziché mancino, e facilitarne quindi l'interpretazione alla maggior parte dei videogiocatori attraverso l'uso del Wiimote con la mano destra. In questa versione invece si torna alla configurazione standard, con il GamePad al centro della scena e un'interfaccia più snella e intuitivo rispetto all'originale che utilizza lo schermo touch per sveltire le operazioni più elementari, come selezionare un'arma o un oggetto con un semplice tocco senza dover mettere il gioco in pausa. Grazie al piccolo schermo avremo la mappa sempre a disposizione, oppure potremo utilizzarlo per giocare Twilight Princess HD quando il televisore non è disponibile. Oltre all'interfaccia, sono stati effettuati anche una serie di cambiamenti alla struttura di gioco: ad esempio abbiamo a disposizione una lanterna per la ricerca delle Anime di Spettro e le lacrime di luce necessarie per ripulire le varie zone sono state diminuite scendendo da sedici a dodici, rendendo meno invasiva una delle fasi più tediose del gioco. Il sistema di controllo è migliorato nella gestione di Link durante la nuotata e a cavallo di Epona, ma la velocità di scalata rimane ancora piuttosto lenta come nell'originale. È stato introdotto un nuovo sistema di gestione delle rupie con portafogli più grandi, sono stati velocizzati i dialoghi e la trasformazione di Link in Lupo, così come il sistema di mira con visuale in prima persona quando utilizziamo fionda, arco e boomerang che, potendo contare sugli stick analogici, è ora decisamente più accurato della versione per il Cubo.

Un gran bell'amiibo

L'arrivo di un titolo di dieci anni fa sull'ammiraglia casalinga di Nintendo non significa solamente una grafica rinnovata e un'interfaccia più intuitiva, ma porta con sé anche diverse novità legate agli amiibo. Le statuine avranno come sempre un ruolo marginale nell'esperienza di gioco, perseguendo la filosofia di base della casa di Kyoto per la quale agli amiibo non devono essere legati a contenuti determinanti per la fruizione dei vari titoli, ma offrire piuttosto un'esperienza completa e di qualità indipendentemente dal loto utilizzo. Con Twilight Princess HD venne annunciato anche il relativo amiibo di Link in versione lupo, disponibile singolarmente oppure con l'edizione da collezione del gioco.

Il ritorno di Link Lupo

Durate la prova abbiamo potuto ammirarne uno dal vivo e possiamo assicurarvi che a livello di dettaglio e costruzione, questo amiibo è di assoluta qualità. Si tratta di una statuina massiccia, ben più grossa del normale, ma molto curata e piena di particolari, che farà gola a qualsiasi fan di Link e della saga di Zelda. Oltre ad esporlo con orgoglio con le altre decine di personaggi che affollano la vostra mensola, Link Lupo sbloccherà una sorta di modalità secondaria completamente facoltativa ai fini della trama: al contrario di quanto si vociferava in precedenza, infatti, non si tratta di un dungeon addizionale, ma di una modalità alternativa che propone stanze in successione nelle quali affrontare nemici via via sempre più forti. In ogni arena compariranno un numero sempre variabile di creature da affrontare utilizzando armi ed equipaggiamento ottenuti durante l'avventura principale, e una volta fatta piazza pulita si materializzerà una porta che condurrà alla stanza successiva, dove il processo ricomincerà nuovamente. Potremo quindi paragonarla a una sorta di modalità sopravvivenza, visto che nei quaranta piani disponibili non ci sarà alcun tipo di cura, ma non basterà solamente appoggiare la statuina sul pad per avere accesso a tutti i contenuti, visto che le stanze si sbloccano in parallelo al proseguo della storia inserendo nuovi e più pericolosi nemici. Oltre al nuovo amiibo, ci sarà spazio anche per quelli vecchi appartenenti alla serie di Super Smash Bros. con una manciata di modelli compatibili e dalle funzioni differenti. Se ad esempio non vi basta vestire i panni di Link in un mondo popolato di nemici che infliggono il doppio dei danni, sfruttando le opzioni dell'Hero Mode, potrete utilizzare Ganondorf, il principale antagonista della serie, per raddoppiarli ulteriormente e avere un livello di sfida davvero proibitivo. Avvicinando la principessa Zelda o Sheik al GamePad, invece, avrete tutti i cuori ripristinati, mentre le statuette di Link nella versione cartoon e normale riforniscono la faretra di nuove frecce. Insomma si tratta di aiuti ed ostacoli che come detto in precedenza forniscono un'aggiunta marginale all'esperienza di gioco, senza andare a snaturarne l'offerta iniziale.

CERTEZZE

  • 1080p e grafica migliorata
  • Interfaccia più snella e intuitiva
  • Piccoli ritocchi al gameplay

DUBBI

  • Riuscirà ancora ad ammaliarci a dieci anni di distanza dall'originale?