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L'E3 di Nintendo

Ripercorriamo insieme l'E3 2016 dal punto di vista di Nintendo

SPECIALE di Giorgio Melani   —   01/07/2016

C'era parecchia incertezza sull'E3 2016 di Nintendo, una sorta di delusione preventiva che serpeggiava già da varie settimane, dopo che la compagnia aveva riferito i suoi piani sulla presenza a Los Angeles, escludendo a priori qualsiasi riferimento a Nintendo NX e annunciando la presenza del solo The Legend of Zelda come titolo giocabile in fiera. Scelte clamorose e apparentemente incomprensibili, considerando che da mesi si parlava ormai della nuova console Nintendo come imminente, ma anche per la volontà di puntare tutto su un singolo gioco, che pur possente come il nuovo Zelda difficilmente avrebbe potuto sorreggere da solo l'impatto delle nutrite lineup schierate per l'occasione dalla concorrenza.

L'E3 di Nintendo

La mancanza di un keynote vero e proprio non fa ormai più notizia, essendo un modello di presentazione ormai abbandonato da anni da parte di Nintendo, che ha raffinato la sua comunicazione attraverso i Direct fino a farla diventare uno standard alternativo ma ben rodato, oltre che particolarmente comodo e probabilmente anche economico per la compagnia. Tuttavia l'assenza anche di un Direct vero e proprio ha destato ulteriore sconcerto, alle porte dell'E3 2016: cosa aveva intenzione di fare Nintendo? Abbandonare il campo completamente, rinunciando anche all'onore delle armi? Come avrebbe potuto ritagliarsi uno spazio mediatico con delle misere dirette dalla Nintendo Treehouse per giunta incentrate su un solo gioco, mentre i riflettori si sarebbero inevitabilmente puntati sulle sfavillanti conferenze di Sony e Microsoft? La storia ci insegna come Nintendo abbia sempre saputo trovare la sua strada, mantenendo il posto d'onore che gli spetta nel panorama videoludico nonostante scelte all'apparenza controverse, addirittura destabilizzanti per lo status quo dell'industria, e anche in questa occasione non ha mancato di ricordarcelo. Un solo gioco, sì, ma The Legend of Zelda: Breath of the Wild è stato probabilmente il miglior gioco mostrato in tutta l'E3 2016, nominato da molti come "Best of E3" e seguito con particolare ardore sia dal pubblico a casa, attraverso internet, sia dai presenti sullo showfloor, che hanno letteralmente combattuto per avere la possibilità di provarlo.

L'E3 2016 ha segnato un nuovo inizio per Nintendo, attraverso Zelda e un nuovo stile comunicativo

Semplici pillole di gameplay

C'era bisogno di rompere gli schemi imposti dal canone dell'E3 2016, uscendo dunque da quella sorta di sindrome del trailer cinematografico che ha ormai imposto le sue caratteristiche in ogni conferenza che si rispetti. I filmati tendono così spesso ad assomigliarsi tra loro, appiattendosi su un gusto che sembra più imposto dagli standard hollywoodiani che dalle effettive capacità espressive di questo medium e non è un caso se spesso i trailer dell'E3 rischiano di tradire lo spirito originale dei giochi che presentano, così come la porzione di gameplay scelta per una calcolata e coreografata sessione di gioco on-stage può stentare a mettere insieme un quadro fedele di quello che il prodotto ha da offrire.

L'E3 di Nintendo

Per presentare The Legend of Zelda: Breath of the Wild, Nintendo non ha potuto far altro che farlo giocare, senza particolari mediazioni o limitazioni, e a lungo. Difficile chiuderlo negli angusti limiti di un trailer preconfezionato, la portata innovativa per la serie doveva essere messa in scena con tutta la sua forza d'urto, ed è così che è stato costruito lo strano E3 2016 di Nintendo: trasmettendo una lunga serie di video nei quali, essenzialmente, si è giocato a Zelda. La scelta è stata piuttosto spiazzante, considerando che del gioco finora si erano visti soltanto dei brevissimi spezzoni, così come strana è stata anche la lunga introduzione dedicata al giocato del nuovo Pokémon, un notevole calo di ritmo rispetto all'intensità vista nel corso delle precedenti conferenze di Microsoft e Sony. Si è trattato di un approccio coraggioso, perché può funzionare soltanto se quello che si presenta è effettivamente molto valido, tanto da attirare l'attenzione semplicemente con la sua qualità ludica, senza ricorrere ad artifici scenografici o regie particolarmente studiate. Questa è stata un po' la grande vittoria di Zelda all'E3 2016: l'essere riuscito a imporsi all'attenzione con una semplicità disarmante, presentando semplicemente la sua nuova struttura e le sue caratteristiche destinate a rivoluzionare la meccanica classica della serie.

Comunicazione diretta

Risulta ulteriormente rafforzato, dopo questo E3, il nuovo stile comunicativo di Nintendo, che continua a bypassare metodi e canali tradizionali per creare una sorta di filo diretto con il pubblico, un sistema probabilmente meno appariscente ma molto efficace. È partito tutto dall'organizzazione dei Nintendo Direct, quei video montati e diffusi direttamente da Nintendo, attraverso il proprio sito internet, Twitch e YouTube, che forniscono una sorta di filo diretto tra la compagnia nipponica e il pubblico, organizzando in questo modo un flusso di notizie, annunci e materiali promozionali ben distribuito nel corso dell'anno, a prescindere dalla presenza o meno di eventi organizzati.

L'E3 di Nintendo

Dal punto di vista delle testate specializzate, questo ha portato a una nuova organizzazione del lavoro, perché Nintendo ha di fatto deciso di tagliare fuori la mediazione della stampa rivolgendosi direttamente al pubblico, adottando una forma di comunicazione molto chiara e ovviamente promozionale nella presentazione al mondo dei nuovi prodotti. La scelta di demandare mediaticamente l'intera presenza di Nintendo all'E3 2016 alla TreeHouse appare dunque come un'evoluzione diretta di questo principio, ulteriormente rafforzato anche dall'eliminazione del "rituale" tradizionale della conferenza dedicata, peraltro ormai sostituita da anni da un altro Direct anche in occasione della fiera. Anche in questo caso, sgomento e raccapriccio dei canali mediatici dedicati a parte (tra cui noialtri), l'operazione ha funzionato a dovere, con una serie di streaming a dir poco esaustivi su The Legend of Zelda: Breath of the Wild e i pochi altri titoli portati da Nintendo a Los Angeles che sono risultati particolarmente seguiti dal pubblico a casa e anche decisamente discussi, come ha dimostrato la rilevazione dei dati sui giochi più dibattuti in ambito social.

Un quadro ben delineato, ma lacunoso

Il sistema della Treehouse risulta particolarmente efficace nel presentare in dettaglio alcuni prodotti già piuttosto ben definiti, che possono essere giocati ed esaminati in maniera approfondita anche se solo per qualche minuto, ma tende a escludere qualsiasi altra presentazione su progetti in sviluppo o novità non ancora così definite da poter essere effettivamente mostrate al pubblico. Considerando la situazione in cui si trova Nintendo al momento, alla vigilia di un passaggio generazionale verso una nuova console, un Direct incentrato su NX avrebbe sicuramente avuto un impatto gigantesco ed era quello che tutti si aspettavano fino a qualche mese fa.

L'E3 di Nintendo

Evidentemente, Nintendo ha preferito rimandare la presentazione della nuova console a un evento specificamente dedicato, più avanti nel corso dell'anno, e questo ci restituisce un quadro piuttosto poco definito sul prossimo futuro della casa di Kyoto, oltre ad essere alla base della delusione preventiva provata da molti all'annuncio dell'assenza di NX all'E3. Insomma, la qualità di The Legend of Zelda: Breath of the Wild è veramente indiscutibile ed è probabile che si possa trattare tranquillamente del "Best of E3" ma resta la sensazione che Nintendo abbia perso una grande occasione per imporsi veramente su tutti i fronti, come avrebbe potuto fare mostrando (o quantomeno annunciando ufficialmente) la sua nuova console, che a questo punto dovrebbe essere in fase avanzata di progettazione, per non dire pronta. È ormai chiaro che la compagnia abbia intenzione di giocare seguendo regole proprie, si tratta semplicemente delle conseguenze espande del principio del Direct, dunque probabilmente più che attendere le fiere standard dovremo aspettare di conoscere quali siano i suoi specifici piani per la presentazione di NX. L'idea è che il prosieguo del 2016 sia destinato a riservare dunque delle grosse sorprese per quanto riguarda Nintendo.