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Che titoli vorremmo sul Super Nintendo Classic Mini

Immaginiamo i nostri giochi preferiti dell'indimenticabile console 16-bit

SPECIALE di Dario Rossi   —   01/08/2016

L'annuncio del Nintendo Classic Mini è stata una mossa decisamente indovinata, una trovata che è riuscita a cogliere in anticipo la voglia incipiente di retrogaming, forse alimentata anche dai molti titoli indie - un po' nostalgici - di grande qualità. Il riscontro è stato davvero molto forte, tanto che non si parla d'altro in rete, il tutto per una macchina comunque relativamente lontana dagli scaffali che uscirà solo a ottobre. La console integra una selezione di trenta classici senza tempo, ma fin da quando è stata annunciata, nella nostra mente si è fatta immediatamente strada il desiderio di vedere una soluzione analoga per il Super Famicom/Nintendo. Siamo abbastanza sicuri di non essere i soli, la console a 16-bit è oggi una delle più amate di tutti i tempi: abbiamo così cominciato a fantasticare su quegli esponenti che non potrebbero proprio mancare nella selezione di titoli. Quindi, sperando con tutte le nostre forze che la casa di Kyoto esaudisca al più presto i nostri desideri, vi presentiamo i dieci giochi che non dovrebbero proprio mancare sul Super Nintendo Classic Mini.

La lista dei giochi che non dovrebbero proprio mancare sul Super Nintendo Classic Mini

Chrono Trigger

Iniziamo la rassegna con la più scontata delle presenze, Chrono Trigger non può e non deve mancare nella selezione titoli del Super Nintendo, rappresentando probabilmente il suo apice nel genere dei giochi di ruolo giapponesi. Creato dal famigerato "Dream Team", composto da nomi altisonanti come Hironobu Sakaguchi (il papà di Final Fantasy), il creatore della serie Dragon Ball, Akira Toriyama, e il director di Dragon Quest, Yuji Horii. Con una tale amalgama di talenti non poteva che scaturire un capolavoro epocale, e se nella formula mettiamo anche le indimenticabili musiche di Yasunori Mitsuda, supervisionate da Nobuo Uematsu, è facile capire come nel 1995 sia stata segnata per sempre la storia videoludica. I riconoscimenti per il titolo Square sono importanti, molti lo ritengono uno dei videogiochi migliori di tutti i tempi, e ci troviamo del tutto d'accordo. L'entusiasmante epopea di Chrono e i suoi amici, che sfruttano i viaggi nel tempo per scongiurare una minaccia apocalittica, è ricca di momenti indimenticabili, senza togliere l'impressionante realizzazione grafica, che spingeva la console Nintendo oltre ogni limite.

Che titoli vorremmo sul Super Nintendo Classic Mini

Super Metroid

Un altro titolo che ha segnato la storia di tanti videogiocatori, Super Metroid riportava le avventure di Samus sotto steroidi, sfruttando la capacità grafica del Super Nintendo. Celebre la cartuccia da 24 Megabit, un record nel 1994. Tecnicamente il terzo capitolo della celebre franchise Nintendo, il titolo proseguiva la storia dal ritrovamento da parte di Samus di una larva di Metroid, le creature aliene protagoniste della serie, portata successivamente in una stazione orbitale per studiarla e proteggerla dai pericoli esterni. La stazione viene però assalita dai pirati spaziali, e il piccolo Metroid rapito da Ridley, antagonista storico di Samus nella serie. La bionda eroina si lancia al soccorso, atterrando sullo sperduto pianeta Zebes, dove si svolgerà effettivamente il gioco. Super Metroid è un avventura a scorrimento con elementi sparatutto e gioco di ruolo, con uno svolgimento non lineare che sfrutta una abbondante dose di backtracking, ovvero l'atto di ripercorrere vecchie aree, scoprendo nuove zone grazie alle capacità acquisite nel gioco. Non è un caso se è stato coniato un genere apposito, chiamato "Metroidvania", che fonde i nomi della serie Nintendo e Castlevania di Konami, con caratteristiche simili. Un'altra presenza obbligatoria.

Che titoli vorremmo sul Super Nintendo Classic Mini

Super Mario World

Titolo di lancio confezionato a tempo record per accompagnare la console, Super Mario World è la quarta iterazione casalinga dell'icona per antonomasia della casa di Kyoto e, come in altre occasioni, è una sorta di rivisitazione dei vecchi capitoli con un comparto tecnico spinto ai massimi livelli. Tuttavia, Shigeru Miyamoto inserì diverse novità che giustificavano questa incarnazione ben oltre il suo impressionante aspetto grafico, in primis una struttura non lineare che raccoglieva tutti i livelli in un'unica, gigantesca mappa, una base fondamentale per i futuri titoli del paffuto idraulico. In questo capitolo c'era spazio anche per il buffo Yoshi, che assume il ruolo di comprimario conferendo a Mario nuove potenzialità offensive. A prescindere dall'ottimo level design, ormai un marchio di fabbrica per la serie Nintendo, la parte del leone è ancora la grafica, talmente dettagliata da non sfigurare anche oggi. Un autentico classico intramontabile.

Che titoli vorremmo sul Super Nintendo Classic Mini

Super Castlevania IV

Anche Konami si è voluta unire alla grande festa Super Nintendo, proponendo il ritorno della sua serie horror gotica in un quarto capitolo davvero memorabile. Anche in questo caso, le capacità grafiche della console furono una grande ispirazione, e il Super ci stava davvero tutto. In sostanza il titolo era una rivisitazione del primo capitolo, dal quale riprendeva la struttura e anche la storia, ma ampliandola con sezioni completamente inedite. Basti pensare che un livello era interamente realizzato sfruttando le funzioni Mode 7 della console, che permettevano spettacolari rotazioni e distorsioni dello scenario. Anche in questo caso, lo scopo era quello di penetrare nel castello del conte Dracula e eliminare il pericoloso vampiro, sfruttando le capacità del protagonista Simon Belmont, dotato di una micidiale frusta. Quello che colpiva maggiormente del gioco era il suo stile estremamente cupo e macabro, che abbandonava l'impronta vagamente fumettosa dei precedenti per un vero horror in bitmap. Le musiche di Sotaro Tojima e Masanori Oodachi sono passate alla storia, grazie alla fusione tra generi diversi, ma risultavano sempre estremamente evocative e atmosferiche. Indimenticabili molte sequenze, tra cui quella tra Belmont e Morte, l'iconico braccio destro di Dracula, presente in tutti i capitoli. Semplicemente immortale.

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Trilogia Donkey Kong Country

Nello splendore dei suoi cartuccioni da 32 Megabit, la trilogia di Donkey Kong Country presentava una Rare ormai in stato di grazia, che portava nel mondo Nintendo tutta l'esperienza accumulata con la tecnica del pre-rendering. Sfruttando un approccio simile a quello di Killer Instinct, i tre titoli rilasciati su Super Nintendo presentano ancora oggi un impatto grafico incredibile, del tutto stupefacente all'epoca (parliamo del 1994!). La tecnica peculiare utilizzata permetteva particolare e animazioni impensabili ai tempi, oltre a rendere un effetto tridimensionale per quello che era sostanzialmente un platform a scorrimento 2D, condito del familiare level design di altissima qualità che caratterizza le produzioni della casa di Kyoto. I successivi Donkey Kong Country 2: Diddy's Kong Quest e Donkey Kong Country 3: Dixie Kong Double Trouble! aggiungevano livelli ancora più elaborati e nuovi personaggi. Ovviamente li vogliamo tutti e tre nella nostra raccolta ideale!

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International Superstar Soccer Deluxe

Per molti il capolavoro sportivo di Konami, International Superstar Soccer Deluxe, conosciuto come Fighting Eleven in Giappone, è di fatto il secondo capitolo, molto migliorato, della serie calcistica della casa di Osaka. Gli standard tecnici raggiunti sfruttando l'hardware del Super Nintendo erano sbalorditivi, non fosse abbastanza una realizzazione grafica senza precedenti, con sprite di grandi dimensioni e animati con estrema cura, il titolo includeva per la prima volta una telecronaca integrale, con molte frasi registrate che trovavano la massima espressione nella controparte giapponese, dal momento che vantava il commento dello storico John Kabira. Non c'era solo grafica in Superstar Soccer Deluxe, ma anche un ottimo gameplay, tanto che possiamo definire questa ancora oggi come una delle migliori simulazioni di calcio mai pubblicate, sicuramente insuperabile sulla console 16-bit Nintendo. La sua presenza nella nostra raccolta è quindi imprescindibile. Shuto!

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Super Turrican

Un curioso caso di omonimia quello della sofferta serie di Manfred Trenz e Rainbow Arts per console. Convertito un po' su tutti i principali personal computer, il titolo fu realizzato interamente da Trenz per Nintendo Entertainment System, ma è molto più celebre l'incarnazione per Super Nintendo realizzata da Factor 5 e pubblicata da Seta, che porta lo stesso nome. Interessante risulta anche la lavorazione del progetto: non si trattava di un porting dalle versioni Commodore, ma un titolo del tutto nuovo che però si ispira in molte parti a Turrican e Turrican 2. Il risultato, come in altri casi sulla macchina Nintendo, è assolutamente peculiare e riusciva a fondere le caratteristiche della serie con una realizzazione grafica di rilievo, anche se per questioni di memoria il team dovette ridurre sensibilmente l'ampiezza dei livelli. Ma Super Turrican rimane un titolo assolutamente splendido da vedere e giocare, con il valore aggiunto di una colonna sonora interamente composta da Chris Hulsbeck, che come pochi altri riuscì a spremere il chip sonoro della console. Memorabili gli scontri con i boss in Mode 7, come il gigantesco maglio alla fine del secondo livello, una vecchia conoscenza della serie. Immancabile.

Che titoli vorremmo sul Super Nintendo Classic Mini

Super Mario Kart

Nel 1992 Shigeru Miyamoto scrisse un importante capitolo nella storia dei videogiochi, dando i natali alla serie di Super Mario Kart, viva e vegeta ancora oggi, proprio sulla mitica console Nintendo. L'hardware e un utilizzo intensivo del Mode 7 ha permesso la realizzazione di un sogno impensabile prima di allora, uno spin-off della serie sfruttato come pretesto per un racing pseudo-tridimensionale (parliamo sempre di bitmap, dopotutto) divertentissimo e ricolmo di trovate geniali, assolutamente concepito per il multiplayer, considerando che riesce a rendere al meglio se affrontato con avversari umani. Un capolavoro intramontabile che non deve assolutamente mancare nella nostra collezione.

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Super Street Fighter II: The New Challengers

Anche in questo caso, Capcom sfruttò ogni parte possibile di un abbondante cartuccione da 32 Megabit per inserire la versione definitiva del suo noto picchiaduro, uno dei migliori di tutti i tempi. La versione originale fece già scalpore per come riuscì a replicare tutto il fascino del cabinato originale, ma Super Street Fighter II: The New Challengers ne rappresenta la perfetta apoteosi. Il titolo integra tutte le caratteristiche della prima versione, ma con l'aggiunta di quattro lottatori nuovi di zecca, uno dei quali diventato praticamente una presenza più o meno fissa della serie: l'affascinante Cammy. La grafica era comunque stata rivista, con una palette modificata e nuovi dettagli per adeguarsi allo stile maggiormente particolareggiato dei nuovi combattenti. Mitico anche Deejay con il suo scenario caraibico. Il re incontrastato dei picchiaduro bidimensionali.

Che titoli vorremmo sul Super Nintendo Classic Mini

Final Fantasy VI

Non poteva mancare nella nostra lista Final Fantasy VI (III in America), uno dei migliori capitoli della serie gioco di ruolo di Square, ai tempi della sua uscita per Super Nintendo materiale per veri appassionati, considerando che non ha mai visto la luce in versione europea. Si trattava di un gioco dalle ambizioni smisurate, con una splendida storia corale e un'ambientazione di grande fascino, che mescolava molteplici elementi, dalle declinazioni fantasy fino a bizzarri e sorprendenti innesti tecnologici. Tanto che il folgorante inizio vedeva i personaggi utilizzare dei mech antropomorfi. Memorabile l'antagonista Kefka, una rara combinazione di crudeltà e bizzarria, ma sono molti i personaggi e le situazioni memorabili. Questo capitolo segna anche una delle migliori colonne sonore mai realizzate da Nobuo Uematsu.

Che titoli vorremmo sul Super Nintendo Classic Mini

The Legend of Zelda: A Link to The Past

Chiudiamo la nostra rassegna (o quasi, guardate sotto) con una scelta adeguata quanto doverosa, The Legend of Zelda: A Link to The Past, terzo appuntamento con le avventure di Link nel regno di Hyrule. Anche in questo caso i riconoscimenti si sprecano, viene considerato uno dei migliori videogiochi di tutti i tempi e uno dei capitoli più riusciti dell'intera serie, nonché punta di diamante della libreria Super Nintendo. Poteva forse mancare? Il titolo riproponeva la visuale a volo d'uccello del primo capitolo per Nintendo Entertainment System, ma con una realizzazione grafica di ben altra caratura, in grado di togliere il fiato anche a 24 anni dall'uscita originale. Un capolavoro senza tempo.

Che titoli vorremmo sul Super Nintendo Classic Mini

Gli altri siamo noi

Visto che abbiamo pensato a 30 titoli complessivi per Super Nintendo, esattamente come quelli proposti per il Nintendo Classic Mini, racchiudiamo in un unico paragrafo il resto delle nostre scelte: The Adventures of Batman & Robin, Front Mission, Killer Instinct, Dracula X, Teenage Mutant Ninja Turtles IV, Axelay, Secret of Mana, Super Punch Out, Super Ghouls 'n Ghosts, Final Fight 3, F-Zero, Doom, Earthworm Jim, SMW2 Yoshi's Island, Street Fighter Alpha 2, Mortal Kombat II, Super Mario RPG.