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Una versione dopo l'altra

Approfittando di una nuova, corposa patch distribuita dallo sviluppatore abbiamo deciso di tornare a giocare la versione PC di Dishonored 2

SPECIALE di Pierpaolo Greco   —   12/12/2016

In occasione della recensione pubblicata poco più di un mese fa avevamo adeguatamente evidenziato i grandi problemi di ottimizzazione che affliggevano la versione PC di Dishonored 2. L'ottimo sequel realizzato ancora una volta dai ragazzi di Arkane Studios sembrava infatti seguire le pessime orme di altri illustri giochi di quest'ultimo periodo, su tutti Mafia III e Batman: Arkham Knight, ponendo chiaramente in secondo piano la versione PC a favore di un lavoro certosino di pulizia e rifinitura riservato alle sole edizioni console.

Una versione dopo l'altra

Purtroppo è il mercato che obbliga le software house a fare queste difficili scelte e come ci è capitato di denunciare in più occasioni, di recente anche attraverso le parole di una fonte anonima, purtroppo sviluppare su PC porta a inevitabili e spesso enormi complicazioni. A partire dalle centinaia di configurazioni che bisogna prevedere fino ad arrivare al complesso ambiente dei driver di sistema (in particolare delle schede video) che spesso non può neanche essere controllato o influenzato da chi sviluppa il gioco. E così se durante la nostra recensione, a parte gli incisivi cali di frame rate e una pesantezza del motore di gioco assolutamente non giustificata dalla qualità grafica portata sui monitor, non avevamo sperimentato bug, crash o fastidiosi freeze, ben diverso è stato quanto è accaduto sui computer di moltissimi giocatori PC. Qui su Multiplayer.it non abbiamo fatto pesare a suo tempo la questione sulla votazione, pur rimanendo tra le testate con il voto più basso dato a Dishonored 2, ma voi lettori vi siete fatti sentire a gran voce sia sui nostri commenti che, soprattutto, su Steam disintegrando letteralmente il prodotto con un mare di recensioni negative. Solo di recente il trend sembra essersi finalmente invertito e il gioco, pur rimanendo ben lontano da una considerazione positiva, alla data di stesura di questo articolo (11 dicembre) sulla piattaforma digitale di Valve ha raggiunto con fatica un giudizio "nella media". Per essere precisi, su 12.577 recensioni globali, 8.708 sono positive, portando al 69% il totale dei giocatori che giudica positivamente il sequel. Incuriositi da questo sostanziale cambio di rotta abbiamo deciso di tornare a provare il titolo in modo estensivo per ammirare più da vicino il lavoro fatto da Arkane Studios con le due patch più corpose che si sono susseguite una dopo l'altra a distanza di poche settimane portando il titolo alla versione 1.3 ad appena un mese di distanza dalla sua uscita.

Dishonored 2 dopo alcune patch è finalmente perfetto da un punto di vista tecnico? Sì, ma con riserva

Illeggibili elenchi di note

È essenziale partire da quelli che sono i contenuti effettivi delle due corpose patch lasciando da parte il primissimo update (versione 1.1) arrivato a pochi giorni di distanza dall'uscita del gioco e tutto concentrato sulla necessità di eliminare i crash e i freeze più vistosi. La prima patch che davvero ha svoltato la situazione è stata la 1.2 pubblicata a due settimane di distanza dalla distribuzione del sequel.

I settaggi video della versione originale
I settaggi video della versione originale
I settaggi video della versione 1.3
I settaggi video della versione 1.3

La patch ha concretamente lavorato su più fronti aumentando prima di tutto la compatibilità generale con le schede più recenti di AMD e NVIDIA che venivano sfruttate al di sotto delle loro potenzialità - basti pensare all'assenza dell'HBAO+ con le GPU Radeon oppure ai gravissimi rallentamenti causati dalla gestione dei tessuti in presenza di questi chipset - e ottimizzando l'algoritmo che gestiva l'auto calibrazione dei settaggi visivi che molto spesso configurava il gioco impostando dei valori al di sopra di quello che il computer era in grado di reggere, soprattutto per quello che riguardava la gestione della VRAM, causando molti grattacapi ai giocatori meno esperti. Un altro elemento che generava incompatibilità era la gestione forzata del numero massimo di frame prerenderizzati attraverso il pannello di controllo delle varie schede video. Un settaggio utilizzato da moltissimi utenti più smaliziati per spingere verso l'alto la frequenza di rendering del gioco ma che aveva gravi ripercussioni sulla qualità visiva del titolo generando enormi problemi di stuttering e tearing. Molto interessante anche la scelta di Arkane di snellire e rendere più chiare le opzioni grafiche rimuovendo il dettaglio dell'ambiente e la qualità della nebbia, allo stesso tempo implementando un limitatore dei frame al secondo massimi renderizzati per ridurre gli sbalzi di fluidità, il TXAA, il triplo buffering e aggiungendo qualche opzione addizionale per il V-Sync. Il tutto sistemando anche le impostazioni della qualità delle texture e dell'acqua così da rendere visivamente più immediate le conseguenze grafiche di queste opzioni. Considerato però che la nostra configurazione di prova non aveva particolari problemi grafici al di fuori di una mancata stabilità del frame rate, poggiandosi tra l'altro su una scheda video NVIDIA, le modifiche che abbiamo immediatamente potuto apprezzare sono state quelle "collaterali". Da un lato lo sviluppatore ha infatti slegato la sensibilità e la risposta del mouse dal frame rate, un elemento che rendeva spesso veramente poco reattivi i controlli nel momento in cui si decideva di utilizzare l'accoppiata mouse e tastiera per giocare Dishonored 2 al posto del joypad. Dall'altro lato è riuscito a sistemare finalmente la gestione dell'output sul monitor in seguito all'uso di ALT-TAB e delle altre shortcut di sistema. Chi scrive si è trovato spesso a passare dal gioco a Windows soprattutto durante l'acquisizione dei video per la videorecensione o nel corso delle varie live su Twitch e non possiamo negare di aver sperimentato in numerose occasioni il crash del gioco con conseguente chiusura dello stesso o l'interruzione del segnale verso lo schermo che ci ha obbligato più volte a dover passare alla console di servizio del sistema operativo per chiudere brutalmente Dishonored 2. Sotto questo punto di vista ora il sequel è estremamente più stabile anche quando utilizzato a schermo intero.

Chi si ferma è perduto

La scorsa settimana è stata invece scelta dalla software house per far uscire dalla beta la nuovissima versione 1.3. Anche in questo caso le modifiche al motore di rendering e più in generale al codice del gioco sono state svariate: molte sotto al cofano o inerenti specifiche e sporadiche configurazioni che ancora andavano in blocco nonostante il sostanzioso, precedente aggiornamento. Ma non sono mancate novità più vistose. In primis abbiamo potuto apprezzare una migliore gestione della sincronia verticale: in precedenza Dishonored 2 non teneva conto di monitor con un refresh rate superiore ai classici 60 Hz mentre ora in presenza di display con frequenze più elevate - chi scrive ha, ad esempio, un monitor con frequenza da 144 Hz - il V-Sync sposta il frame rate verso valori effettivamente più elevati e in linea con l'output dello schermo.

Una versione dopo l'altra

In seconda battuta Arkane si è finalmente decisa a rendere possibile la disattivazione del motion blur della telecamera che può risultare abbastanza "invasivo" nel momento in cui qualcuno vuole lanciarsi nelle "speedrun" oppure ottimizzare al massimo i movimenti fulminei e l'esplorazione rapida dello scenario. Allo stesso tempo, come fatto con la precedente patch, una specifica opzione grafica è stata ottimizzata e resa più evidente nelle sue conseguenze: si tratta della qualità delle ombre che a partire dal settaggio Alto a scendere ha immediate differenze visive e soprattutto di performance. E proprio in termini di performance, l'engine Void è stato ulteriormente ottimizzato con quest'ultimo update per avere netti miglioramenti nella gestione delle trasparenze e di tutti gli effetti speciali in post processing che originariamente appesantivano il frame rate del gioco. Ovviamente le note di rilascio di questa patch includono un'altra miriade di piccolissime correzioni di bug molto specifici e quasi tutti relativi a specifiche configurazioni oppure a settaggi che non funzionano come dovrebbero in determinate condizioni. Per quanto riguarda però questo speciale è fondamentale mettere in evidenza quali sono le reali ripercussioni per il giocatore a partire dall'esperienza di chi scrive. Innanzitutto è essenziale segnalare che tutte le nostre prove le abbiamo fatte con tre schede video NVIDIA: una GeForce GTX 970, una 980 Ti e una 1080. Tutte con i recentissimi driver ufficiali 375.95. È essenziale usare questi ultimi e non i .70 o .86 per evidenti problemi di incompatibilità. Purtroppo non avevamo sample AMD da poter testare e per questo motivo ci siamo dovuti fidare sulla parola in merito ai driver da utilizzare per non riscontrare problemi: la versione 16.11.4. Dishonored 2 con la versione 1.3 gira senza ombra di dubbio in modo molto più fluido: sia con la 980 che con la 1080 abbiamo potuto far funzionare il gioco con risoluzione a 1080p e il preset impostato su Ultra senza scendere mai al di sotto dei 40 frame al secondo con pochissime ripercussioni soltanto nelle aree più aperte.

La gestione della risoluzione adattiva
La gestione della risoluzione adattiva

Con la 970 invece siamo dovuti scendere a qualche compromesso per avvicinarci a una fluidità accettabile e per questo motivo siamo dovuti scendere al preset Alto per raggiungere gli stessi risultati. Come già scritto nel resto dell'articolo, l'elemento più interessante è l'eccellente risposta ai comandi che ora il titolo riesce a sfoggiare e soprattutto la maggiore personalizzazione della risoluzione adattiva che ora è praticamente tutta nelle mani del giocatore per quello che riguarda il risultato finale del rendering. Non solo è possibile lavorare sulla soglia degli FPS in cui si attiva, ma anche decidere che tipo di ripercussione deve avere sui settaggi grafici consentendo in un attimo di trovare il compromesso ideale in base alla propria configurazione. Allo stesso tempo però rimaniamo ancora in parte delusi per l'ottimizzazione generale del prodotto nonostante le patch e il lavoro di rifinitura operato da Arkane considerato che, specie con la GeForce 1080 installata, è evidente che il frame rate raggiunto è fortemente al di sotto del potenziale della scheda video in particolare nel momento in cui si comincia a salire sopra la risoluzione di 1080p. In 4K il titolo è praticamente ingiocabile con il preset Ultra e lascia stupiti che anche scendendo a 1440p la situazione non migliori in modo sensibile e già stare sopra i 30 frame al secondo stabili rimanga un miraggio. Volendo raggiungere una conclusione, Dishonored 2 oggi è un gioco decisamente migliore su PC: più stabile, più performante e sicuramente più compatibile con le infinite configurazioni tipiche del mercato computer. Ma questo, a nostro parere dovrebbe essere l'inizio, non il punto di arrivo visto che Arkane nei prossimi mesi dovrà necessariamente ottimizzare ancora di più l'engine di gioco con l'obiettivo di raggiungere delle performance nettamente superiori anche su configurazioni più limitate permettendo allo stesso tempo a chi possiede dei sistemi di fascia alta di godere del potenziale massimo della propria macchina.