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Vivere o sopravvivere?

La nostra prova di ARK: Survival Evolved, che approda anche su PlayStation con gli ultimi aggiornamenti

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   14/12/2016

Dopo il grande successo della versione PC e il debutto su Xbox One esattamente un anno fa, ARK: Survival Evolved è approdato anche su PlayStation 4. Due i pacchetti disponibili su PlayStation Store: la Founder's Edition da 34,99 euro oppure il ricco Survivor's Pack da 49,99 euro, che include anche l'espansione Scorched Earth e i suoi tanti contenuti. Quale che sia la vostra scelta, tenete in considerazione il fatto che ci troviamo di fronte a un Early Access, un gioco dunque ancora incompleto dal punto di vista dello sviluppo, che arriva sulla piattaforma Sony forte di tanti nuovi contenuti ma al contempo viziato dalle stesse, vecchie criticità.

ARK: Survival Evolved è un survival dotato di una struttura molto ricca, ma vistosamente incompleto

Nessun uomo è un'isola

La prima cosa che bisogna fare in ARK: Survival Evolved è selezionare un server fra i tanti disponibili (tutti molto popolati, bisogna dirlo), la modalità (PvP o PvE) e i contenuti desiderati (base o Scorched Earth), quindi personalizzare l'avatar utilizzando un editor invero molto limitato: l'aspetto del personaggio rimane sempre lo stesso, l'energumeno tipico dell'Unreal Engine, ma è possibile modificarne le proporzioni del corpo e assegnargli un nome a piacere, per poi scegliere la zona dello scenario in cui effettuare lo spawn.

Vivere o sopravvivere?
Vivere o sopravvivere?

In tale sede si decide il livello di sfida, nel senso che a determinate zone della mappa corrisponde una maggiore o minore difficoltà, non fosse altro per la presenza o meno dei predatori più pericolosi. Proiettati finalmente sull'isola, dovremo subito controllare i valori relativi alla nostra salute e provvedere al soddisfacimento di bisogni impellenti, come quello di trovare un riparo dal sole oppure riscaldarci per non morire assiderati, bere o mangiare. Nei contesti PvP anche queste primissime fasi diventano problematiche, perché gli altri utenti con un livello superiore potrebbero decidere di ammazzarci per il semplice gusto di farlo o per rubare quanto abbiamo raccolto fino a quel momento, vanificando i nostri eventuali sforzi di combinare qualcosa. Va dunque da sé che all'inizio è preferibile cimentarsi con il PvE al fine di limitare quantomeno le minacce e non stare sempre a guardarsi le spalle. Premendo a ripetizione il pulsante Triangolo potremo raccogliere praticamente tutto ciò che troviamo a terra, colpendo gli alberi ricaveremo legna e paglia, e con il passare del tempo otterremo punti sufficienti a sbloccare i primi di una lunghissima serie di progetti: una piccozza rudimentale, un fuoco da campo, magari una borraccia per portarsi dietro un po' d'acqua oppure i primi rudimenti per la costruzione di un rifugio. È in tale frangente che ARK: Survival Evolved dà il meglio di sé, in quanto attinge a piene mani a quelli che sono i meccanismi più collaudati del genere survival per offrirci una progressione non semplice e non banale, spesso piuttosto spigolosa, ma indubbiamente ricca. Da qui l'evoluzione del titolo di Studio Wildcard, che nel giro di qualche decina di ore può consentirci di trasformare il nostro personaggio da un selvaggio in mutande a un guerriero esperto e letale, che imbraccia armi sofisticate, addomestica i dinosauri per usarli come cavalcature o finanche come case mobili, e collabora con i propri simili per costruire insediamenti e difendere il proprio territorio dall'attacco di altri gruppi. Insomma, non ci sono dubbi da questo punto di vista: gli sviluppatori hanno realizzato un survival che sul piano strutturale non ha nulla da invidiare a nessuno.

Lavori in corso

Esaminati quelli che sono indubbiamente i pregi di ARK: Survival Evolved, è però il caso di soffermarsi anche sugli aspetti della produzione che ancora non convincono e a cui sembra quasi non si voglia porre rimedio, considerata l'evoluzione che il titolo ha avuto su PC fin dal suo esordio su Steam Early Access, un anno e mezzo fa. L'interfaccia su PlayStation 4 (e Xbox One) è rimasta invariata rispetto all'edizione Windows, e ciò porta nelle fasi di selezione preliminari a doversi spostare fra una valanga di indicatori una selezione alla volta, così come accade per il server browser.

Vivere o sopravvivere?
Vivere o sopravvivere?

Al di là del fatto che ogni tanto qualcuno potrebbe ricordarsi di utilizzare il touch pad integrato nel DualShock 4 come puntatore, è evidente la necessità di un'ottimizzazione da questo punto di vista, perché si tratta di fatto del "biglietto da visita" che il gioco porge agli utenti che vi si cimentano per la prima volta, e che potrebbero rimanere fortemente delusi da una conversione così approssimativa. Per l'azione in-game sono state trovate soluzioni efficaci, ma la schermata principale dell'inventario ripete l'errore dei menu di partenza, obbligandoci a scorrere fra le tante opzioni per trovare la voce che ci interessa e, in caso di errore, rifare il giro da capo. Si tratta di macchinosità che rendono problematica, lenta e frustrante una larga parte dell'esperienza, se consideriamo che i meccanismi relativi allo sblocco di progetti, abilità e crafting vengono appunto regolati da questa interfaccia. Tornando al gameplay, la rilevazione delle collisioni risulta purtroppo mediocre e rende i combattimenti corpo a corpo scivolosi e privi di consistenza, laddove invece gli scontri dalla distanza non soffrano fortunatamente di questi disagi. Giocato su PlayStation 4 Pro, ARK: Survival Evolved non colpisce per la qualità grafica né per la stabilità del frame rate, soggetto a cali non appena accade qualcosa di diverso dal solito, mentre l'opzione per attivare dei dettagli supplementari sulla nuova console Sony non produce effetti apprezzabili, tanto che è difficile trovare differenze con il gioco in versione standard. Ci sono alcuni asset di buona qualità, ma moltissimi oggetti appaiono generici e il fascino dello scenario finisce unicamente per dipendere dai differenti ecosistemi che trovano posto sull'isola, e che modificano in modo sostanziale l'aspetto dei paesaggi. I dinosauri da questo punto di vista svolgono un ruolo centrale e rappresentano, pur con qualche limite per quanto riguarda le animazioni, la parte migliore di un comparto tecnico che richiede ancora molto lavoro e una pesante opera di rifinitura. In definitiva, insomma, ARK: Survival Evolved è un survival dotato di uno straordinario potenziale e di una struttura particolarmente ricca, ma in termini tecnici e di gameplay risulta ancora piuttosto grezzo e spigoloso.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 49,99 €
Multiplayer.it

Lettori (21)

7.6

Il tuo voto

PRO

  • Elementi survival solidi
  • Struttura davvero ricca
  • Bei dinosauri, qualche scorcio suggestivo...

CONTRO

  • ...ma molti asset appaiono generici
  • Interfaccia problematica
  • Ancora troppo grezzo, con una marea di glitch