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Non chiamatelo Wii Boxe

Abbiamo dato qualche scazzottata ad Arms, l'interessante e stiloso picchiaduro per Switch tutto votato alla competizione

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   15/01/2017

Ricordate i tempi in cui vi sbracciavate per sferrare un pugno in Wii Boxe o per agitare una racchetta in Wii Tennis? Ebbene, con Switch sembra che Nintendo voglia provare a risuscitare quei concept e quei tipi di controllo che ormai sembravano essere andati in pensione. Tra le esclusive di punta della primavera di Nintendo Switch spicca infatti Arms, una nuova proprietà intellettuale che prende un po' da Punch-Out e un po' da Wii Boxe con l'ambizioso tentativo di bissare il successo di Splatoon. Durante l'evento di presentazione a Londra abbiamo passato un po' di tempo col gioco, scoprendone le grandi potenzialità ma scontrandoci anche con quelli che sono i suoi limiti.

Arms prova a essere per i picchiaduro quello che Splatoon è stato per gli shooter

Mr. Fantastic non ti temo

Chiaramente pensato per sfruttare i sensori di movimento dei Joy-Con, Arms è un gioco di combattimento uno contro uno in cui dei personaggi dall'energico stile cartoon usano delle lunghe braccia molleggianti per "sparare" dei poderosi pugni in faccia all'avversario.

Non chiamatelo Wii Boxe
Non chiamatelo Wii Boxe

Con un Joy-Con in ciascuna mano, bisogna colpire l'avversario mimando il movimento col braccio. Come su Wii, non c'è davvero bisogno di prendere a pugni l'aria, ma bastano piccoli scatti col polso per attivare l'input. Ruotando i controller si possono bloccare i colpi in arrivo, mentre inclinandoli entrambi nella stessa direzione ci si sposta nell'arena. Tutto è estremamente intuitivo, ma allo stesso tempo il gioco dimostra di avere più spessore rispetto a Wii Boxe, richiedendo al giocatore di affrontare l'avversario in maniera strategica, cercando di prevedere le sue mosse e attaccando al momento giusto. Come da tradizione dei picchiaduro, schivare un colpo in arrivo significa avere una ghiotta opportunità di infliggere tanto danno all'avversario, e così curare la propria difesa diventa la priorità. La possibilità di curvare i pugni a metà strada, di attivare un attacco speciale o di eseguire delle prese, non fa che aggiungere ulteriori variabili da tenere in considerazione. Il roster di combattenti è composto da personaggi sopra le righe, tutti caratterizzati da abilità differenti e caratteristiche che seguono i soliti archetipi del genere (i combattenti grossi sono lenti e forti, mentre quelli snelli sono agili ma più deboli). La demo che abbiamo provato permetteva di impersonare cinque personaggi, ma la versione finale dovrebbe includere un cast più ampio e, soprattutto, un po' di contenuti e modalità che tengano alto l'interesse tra una partita online e una serata tra amici. Resta qualche dubbio sul bilanciamento del roster, visto che, data l'importanza della schivata, i combattenti più veloci ci sono sembrati non solo più divertenti ma anche quelli più avvantaggiati. Nelle partite online subentra poi il limite dato dalla precisione dei Joy-Con, visto che nella frenesia del combattimento è facile eseguire input per errore o sbagliare una parata. Se davvero Arms vuole essere per i picchiaduro quello che Splatoon è stato per gli sparatutto online, allora questo rappresenterà forse l'ostacolo più grande.

CERTEZZE

  • Intuitivo, divertente ma anche piuttosto articolato
  • Personaggi stilosissimi...

DUBBI

  • ...ma che andranno bilanciati meglio
  • Le vere competizioni richiederanno una maggiore precisione