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In attesa del tempo perduto

Facciamo il punto su ciò che sappiamo del nuovo Dragon Quest in arrivo

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   02/05/2017

Dopo aver visto l'entusiasmante trailer di Dragon Quest XI, è facile capire come mai l'interesse dei videogiocatori giapponesi, da sempre grandi sostenitori del franchise firmato prima Enix e poi Square Enix, sia schizzato alle stelle. In fondo, Dragon Quest XI non festeggia soltanto il trentesimo anniversario della saga cominciata nel lontano 1987, ma è anche il primo capitolo "regolare" a uscire negli ultimi otto anni in tutto il mondo: vi ricordiamo, infatti, che dopo la pubblicazione di Dragon Quest IX: Le sentinelle del cielo, Square Enix ha pubblicato vari remake come i recenti Dragon Quest VII e Dragon Quest VIII oppure lo spin-off in chiave "musou" Dragon Quest Heroes. Pur appartenendo alla serie madre, Dragon Quest X fa storia a sé: è un MMORPG e non è mai stato localizzato in occidente, ragion per cui è difficile prenderlo davvero in considerazione. C'è un altro motivo se Dragon Quest XI sta attirando tanta attenzione, ed è la particolarissima soluzione che lo contraddistingue: il gioco, infatti, uscirà sia su PlayStation 4 che su Nintendo 3DS. L'avventura sarà sostanzialmente la stessa, come dimostra il trailer "doppio" che trovate in calce, ma i giocatori potranno scegliere tra la potenza della tecnologia Sony o la portabilità della console Nintendo che, a sua volta, consente di giocare anche una terza versione in grafica 8-bit. Un esperimento originalissimo che dovrebbe consentire a Dragon Quest XI di raggiungere un pubblico ancora più vasto e smaliziato, grazie anche a varie novità che si intrecciano con la formula classica cui ci ha abituato la serie in tutti questi anni. Vediamo di ricapitolare quello che sappiamo.

Che cosa sappiamo di Dragon Quest XI, il nuovo attesissimo JRPG firmato Square Enix?

La compagnia del sigillo

Purtroppo le informazioni sulla trama di Dragon Quest XI sono ancora frammentarie, ma grazie agli articoli pubblicati in Giappone su riviste come Famitsu e ai trailer diffusi da Square Enix possiamo già farci una vaga idea quantomeno sull'incipit dell'avventura. Vi ricordiamo che il gioco in Giappone si intitolerà Dragon Quest XI: Sugisarishi Toki o Motomete; il sottotitolo è stato tradotto in inglese come In search of the departed time che in Italia potrebbe diventare una cosa tipo "Alla ricerca del tempo perduto", anche se non abbiamo ancora informazioni ufficiali né sul titolo nostrano né tanto meno sulla (probabile) localizzazione in lingua italiana.

In attesa del tempo perduto
In attesa del tempo perduto
In attesa del tempo perduto

In che modo il tempo sia legato alla storyline principale non lo sappiamo ancora, ma uno dei punti di forza di Dragon Quest VII fu proprio il meccanismo dei viaggi nel tempo, quindi non ci stupirebbe se anche Dragon Quest XI strumentalizzasse il sempreverde cliché delle timeline alternative. In ogni caso, la storia comincerà nel tranquillo paesino rurale di Ishi: compiuti sedici anni, il nostro protagonista - come da tradizione, sceglieremo noi il suo nome - dovrà affrontare una sorta di cerimonia di iniziazione scalando una grande montagna. Lì scoprirà di essere la reincarnazione di un grande eroe del passato e sua madre gli suggerirà di incontrare il re di Delcadar per scoprire di più sul suo destino. Il mondo di Dragon Quest XI dovrebbe chiamarsi Rotozetasia: i fan della serie ricorderanno che Roto, conosciuto in occidente come Erdrick, è il nome di un grande eroe cui si fa riferimento nei primi tre Dragon Quest. Può darsi che il protagonista di Dragon Quest XI sia proprio la reincarnazione di Erdrick, tuttavia il re di Delcadar ha un'opinione completamente diversa: lo considera il "figlio del diavolo" e ne ordina subito l'arresto. Ovviamente non sappiamo ancora come l'Eroe riuscirà a cavarsi d'impaccio, ma a quanto pare la sua avventura comincerà proprio con una fuga rocambolesca: a lui si unirà quasi subito Camus, un ladro che diventerà il suo migliore amico e il primo membro della nostra banda. Quest'ultima sarà decisamente numerosa. Oltre a Camus, Square Enix ha già presentato gli altri protagonisti che sosterranno l'Eroe nella sua ricerca, anche se non siamo sicuri sulla traslitterazione ufficiale dei nomi. Veronica è una bambina prodigio che non teme nulla e nessuno, capace di lanciare potenti incantesimi all'indirizzo dei nemici. Senya è una guaritrice che combatte con un'arpa: nel trailer la vediamo manifestare un paio di ali lucenti che sottolineano i suoi poteri sacri. Row è un vecchio e panciuto esperto di arti marziali che a quanto pare si unirà al gruppo insieme a Martina, una bellissima guerriera armata di lancia che sembrerebbe essere la sua pupilla: nel trailer li vediamo affrontare l'Eroe in una specie di arena e, dato che indossano tutti delle maschere, vien da pensare che si incontreranno inizialmente come avversari in un torneo. L'ultimo personaggio a essere stato rivelato è quello che ci ha convinto di meno. Si chiama Silvia ed è una specie di giullare un po' effeminato che non rientra esattamente tra le migliori creazioni dello storico character designer, Akira Toriyama (Dragon Ball, Dottor Slump & Arale). Sulla trama non sappiamo molto altro, insomma, ma i trailer suggeriscono un'avventura di ampio respiro in cui giocheranno un ruolo fondamentale il marchio sul dorso della mano dell'Eroe, che in certi momenti risplende di una luce misteriosa, e il gigantesco "albero del mondo" che sorge sopra un'isola fluttuante e comunicherebbe in qualche modo col protagonista. Ovviamente aspettatevi draghi e altre situazioni iconiche: nel trailer abbiamo già visto l'Eroe volare a cavallo di un drago e affrontare gli emissari di quello che sembra essere l'immancabile impero del male.

Tra passato e futuro

È importante precisare che non sarà Level-5 a occuparsi dello sviluppo di Dragon Quest XI: la software house che ha curato i pluripremiati Dragon Quest VIII e Dragon Quest IX si sta concentrando sulla realizzazione di Ni no Kuni II, perciò ha passato la palla a ORCA, che si sta occupando dello sviluppo della versione PlayStation 4, e a Toylogic, che invece sta lavorando alla versione Nintendo 3DS.

In attesa del tempo perduto
In attesa del tempo perduto

Le differenze tra le cosmesi delle due versioni di Dragon Quest XI sono evidenti. Square Enix ha pubblicato un trailer per ciascuna delle due e un altro trailer ancora che incrocia i due giochi, dimostrando come ogni scena della versione PlayStation 4 sia stata riproposta su Nintendo 3DS e viceversa. L'unico dubbio riguarda i minigiochi, poiché nel trailer della versione PlayStation 4 vediamo una corsa di cavalli mentre in quello della versione Nintendo 3DS c'è una specie di dungeon crawler in cui si controlla una squadra di esserini colorati. Le altre sequenze di gioco, invece, sono praticamente le stesse, seppur diversissime dal punto di vista visivo: la versione PlayStation 4, in fondo, usa l'Unreal Engine 4, mentre la versione Nintendo 3DS ricorda il motore grafico dei recenti Dragon Quest VII e Dragon Quest VIII, seppur enormemente arricchito da dettagli e animazioni eccellenti. Come detto in precedenza, oltretutto, la versione portatile di Dragon Quest XI si concretizza sullo schermo inferiore del Nintendo 3DS nella veste bidimensionale di un gioco a 8-bit, un delizioso omaggio ai nostalgici che potranno scegliere anche se combattere i nemici in quella modalità. Tra le due edizioni, ovviamente, è la versione per PlayStation 4 a lasciare a bocca aperta: nitida, colorata, piena di particolari che rendono ancora più incantevole il mondo che esploreremo in terza persona. I nemici deambulano intorno a noi e questa volta potremo attaccarli per cominciare lo scontro con un piccolo vantaggio. È interessante notare una differenza sostanziale tra i sistemi di combattimento delle due versioni del gioco. In quella PlayStation 4, infatti, si possono controllare i personaggi sul campo di battaglia, per esempio spostandoli alle spalle dei nemici. Non sappiamo in che modo questo possa influire sullo scontro, ma supponiamo che attaccare i nemici alle spalle conferisca un bonus ai danni o qualche altro genere di vantaggio poiché da un punto di vista meramente visivo non avrebbe molto senso. Nonostante questa aggiunta, gli scontri si svolgono ancora a turni come in passato ed è la velocità dei personaggi e dei loro nemici a decretare l'ordine delle azioni. I menù ci sono apparsi subito familiari e abbiamo riconosciuto alcune abilità storiche come il Colpo del falco o la magia Bang. Alcune sequenze del trailer, invece, suggeriscono la possibilità di effettuare degli attacchi combinati in cui uniscono le forze due o più personaggi: in una scena, infatti, vediamo Row e Martina palleggiarsi una sfera di energia che la ragazza a un certo punto calcia contro i nemici; in un'altra, Camus, Senya e Veronica sembrano potenziare l'Eroe un attimo prima che piombi sui nemici con un devastante colpo di spada.

In attesa del tempo perduto
In attesa del tempo perduto

Sul Nintendo 3DS i combattimenti si svolgeranno allo stesso identico modo, ma da un punto di vista meramente grafico dovrebbero assomigliare a quelli dei Dragon Quest più recenti in cui i personaggi vengono ripresi soltanto quando attaccano (oppure mai nell'impostazione vintage). Un altro dettaglio interessante sul sistema di combattimento che è emerso negli ultimi giorni riguarda la progressione dei vari protagonisti: a ogni level up i personaggi guadagnano dei punti che si possono poi spendere in quello che dovrebbe chiamarsi Skill Panel. A prima vista ci ha ricordato la Sferografia di Final Fantasy X, ma osservando meglio il menù ci è sembrato semplicemente una versione più rifinita e complessa del sistema introdotto in Dragon Quest VIII: in pratica, ogni personaggio può spendere i punti sulla sua scacchiera, imparando abilità a destra e a manca o seguendo iter più precisi per approfondire la sua dimestichezza con una certa arma piuttosto che con un'altra. Silvia, per esempio, può impugnare spade, pugnali e fruste e il suo Skill Panel gli permette di imparare nuovi attacchi con quelle armi o abilità completamente diverse basate, supponiamo, sul suo talento col flauto: è un po' quello che succedeva in Dragon Quest VIII, appunto, quando potevamo scegliere se imparare le abilità nel ramo Sex Appeal di Jessica o sbloccare i suoi attacchi speciali con la frusta o col bastone. In ogni caso, lo Skill Panel garantirà ai giocatori un ampio margine di libertà nella configurazione del loro party ideale, ma speriamo che sia possibile resettare le scelte compiute anche a un certo costo, dato che in Dragon Quest VIII non si poteva. Ne sapremo di più tra qualche mese, comunque: Dragon Quest XI uscirà in Giappone il 29 luglio su PlayStation 4 e Nintendo 3DS. Qualche tempo fa, Square Enix aveva annunciato anche un'edizione per Switch di cui, tuttavia, non si è più parlato, ragion per cui si comincia a pensare che sia stata rimandata al prossimo anno o cancellata del tutto. In attesa di chiarimenti, non possiamo fare altro che sperare quantomeno in una pronta localizzazione: Dragon Quest XI arriverà sicuramente anche in Italia, il problema è che non abbiamo la benché minima idea di quando succederà.

CERTEZZE

  • Ha tutte le carte in regola per diventare uno dei migliori Dragon Quest di sempre
  • Le novità del sistema di combattimento promettono benissimo

DUBBI

  • Le differenze tra le due versioni saranno davvero soltanto visive o c'è di più?
  • Che fine ha fatto la versione per Nintendo Switch?