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Mondi in rovina

Cosa possiamo aspettarci da Code Vein, il nuovo gioco di Shift?

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   03/05/2017

Il mondo è in rovina. Non quello reale, che comunque presto potrebbe dare delle soddisfazioni agli amanti delle apocalissi, ma quello di Code Vein, il nuovo gioco di ruolo d'azione di Shift, studio cui dobbiamo in particolare la serie God Eater e Freedom Wars. Il caos delle città, la bellezza della natura, l'organizzazione sociale degli umani: sono tutte vaghe memorie che serpeggiano tra le macerie di ciò che fu.

Mondi in rovina

Nessuno si ricorda l'evento che ha portato alla catastrofe, un'anomalia geologica di immani proporzioni; anche perché sono rimasti in pochi quelli che potrebbero farlo: i sopravvissuti sono diventati dei mostri terrificanti, i Corrotti, con solo i più forti tra di loro che hanno assunto le sembianze dei Revenant, o Redivivi in italiano: potenti creature che hanno sacrificato i loro ricordi per ottenere poteri sovrannaturali e che da sole reggono le sorti dell'intero pianeta. Il giocatore interpreterà il ruolo di un Redivivo e dovrà, ovviamente, andare a caccia della verità, per cercare di capire se c'è una via di fuga da tanto orrore. Le meccaniche di gioco principali di Code Vein saranno costruite proprio intorno ai Redivivi e ai loro poteri. Da quello che si è visto, sarà possibile crearsi il proprio personaggio, che sarà comunque accompagnato da uno degli abitanti di Vein, la fortezza dove vivono i Redivivi. Francamente non è chiaro quale sarà il livello di personalizzazione dei personaggi e come si potrà sfruttare il nostro compagno di viaggio. I primi materiali diramati mostrano diverse armi: un fucile, una spada, dei grossi artigli e così via. Nelle varie sequenze di gameplay visionate, abbiamo potuto notare che gli stili di combattimento cambiano sensibilmente a seconda dell'arma utilizzata, ma francamente ancora non possiamo dirvi se ci saranno classi selezionabili, come funzionerà l'equipaggiamento e come si gestiranno gli attacchi speciali. Code Vein, da questo punto di vista, rimane un grosso mistero. Comunque, Bandai Namco parla di una gran quantità di armi bianche e da fuoco utilizzabili, quindi immaginiamo che si avrà grossa libertà nello scegliersi lo stile di combattimento. O magari si potrà cambiare stile alla bisogna, chissà...

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Cosa attendersi

L'unica meccanica che diamo per sicura è relativa alla necessità di consumare il sangue degli avversari usando dei manufatti chiamati Blood Veil. Solo così i Redivivi possono continuare a sopravvivere come esseri senzienti. Il rischio di rimanere senza scorte di sangue è infatti quello di trasformarsi in Corrotti. Il sangue succhiato darà accesso anche ai Doni: delle potenti abilità che consentiranno ai personaggi di mutare forma per ottenere diversi effetti: ad esempio alcuni doni aumenteranno la forza di attacco, mentre altri indeboliranno direttamente gli avversari. Ci sono anche alcuni Doni che interagiranno con le armi impugnate, regalandogli poteri speciali.

Mondi in rovina

Insomma, l'idea generale è che, pur mancando ancora moltissimi dettagli per dare delle indicazioni precise, Code Vein tenterà di offrire un sistema di combattimento sfaccettato in cui il giocatore potrà intervenire su più livelli. Parlando di nemici, quei Corrotti che abbiamo nominato più volte, ci sarà il solito campionario di bestiacce di varia stazza e potenza. Quelle che abbiamo potuto vedere erano tutte antropomorfe, ossia erano degli umani mutati. Comunque, pur essendo creature aggressive e letali, non mancano di una loro intelligenza, visto che alcune impugnano armi, altre sono corazzate, altre ancora sembrano disporre di poteri speciali e così via. Francamente è difficile affermare quanta varietà di nemici ci sarà nella versione finale, ma siamo certi che gli sviluppatori dei God Eater non ci deluderanno. Ovviamente di tanto in tanto bisognerà affrontare dei boss. Chissà se da questo punto di vista Shift ha mantenuto un approccio più action, o se magari ha scelto di deviare verso forme di combattimento più tecnico, magari avvicinandosi allo stile di From Software. Le prime sequenze di gioco ci hanno mostrato degli scambi che ci sono sembrati molto rapidi, e dobbiamo dire che non siamo stati troppo convinti dalla reazione dei nemici ai colpi ricevuti. Certo, c'è sangue che schizza un po' ovunque, ma i colpi in sé sembrano essere leggermente scivolosi. Comunque è davvero presto per parlare di aspetti così specifici e tecnici. Prendetela solo come un'impressione che andrà ovviamente verificata testando il gioco.

Cartoline dall'Apocalisse

Parlando di mondo di gioco, tutti gli scenari di Code Vein che abbiamo visionato hanno un tema comune: sono ambienti reali in rovina, trafitti dai cosiddetti Rovi del Giudizio, ossia da dei grossi spuntoni neri pulsanti dalla provenienza ignota, che probabilmente sono legati alla catastrofe.

Mondi in rovina

Oltre alla già citata Vein, i Redivivi attraverseranno terre innevate, città in rovina, sotterranei ormai più simili a grotte, grotte vere e proprie, oltre a tutta una serie di paesaggi non proprio bucolici che disegneranno un mondo decadente e disperato (quale posto migliore per menare le mani?). Sinceramente non sappiamo, mostri a parte, cosa popolerà i vari scenari. Non ci è stato detto nulla su quest da affrontare, oggetti da cercare, collezionabili o quant'altro. Sicuramente qualcosa ci sarà. Speriamo anche che Shift ci delizi con qualche meccanica innovativa che caratterizzi Code Vein dal punto di vista del gameplay, in modo da regalargli delle peculiarità che lo rendano unico, pur rimanendo nell'alveo di un genere molto battuto, soprattutto in Giappone. Per il resto rimane davvero poco da dire su Code Vein rispetto a quanto visto finora. Se ne riparlerà probabilmente in occasione di una delle grandi fiere dei prossimi mesi (E3, Gamescom oppure Tokyo Game Show), dove magari Bandai Namco ci farà testare anche una build giocabile. Intanto vi ricordiamo che l'uscita è prevista per il 2018.

CERTEZZE

  • Il team di sviluppo ha i God Eater nel curriculum
  • Scenario affascinante

DUBBI

  • Il sistema di combattimento sarà all'altezza di alcuni celebri concorrenti?