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Star Wars Battlefront II: Roger, roger!

Abbiamo finalmente provato il seguito dello sparatutto online ambientato nella Galassia lontana lontana

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   11/06/2017

Quando si deve presentare un gioco basato sull'universo di Star Wars, è facile realizzare un trailer cinematografico che faccia venire la pelle d'oca. Una battaglia spaziale lì, un paio di spade laser là. E magari infiliamoci pure il Millennium Falcon inseguito dai Tie-Fighter oppure Yoda che fa qualche piroetta mentre combatte contro Darth Maul. Diverso è quando si prende mano al pad e si prova il gioco per la prima volta. Per la prima vera presentazione al pubblico del gameplay di Star Wars: Battlefront II all'EA Play di Los Angeles, EA DICE ha così scelto una delle battaglie più iconiche della trilogia dei prequel, nonché uno degli scenari più apprezzati dai fan del Battlefront di Pandemic: l'invasione di Naboo. E così, mentre numerose fila di droidi vengono dispiegate alle porte della città di Theed, e le forze separatiste si preparano a prendere il controllo del palazzo reale, ci attanaglia un unico grande dubbio: "Non è che adesso ci faranno controllare Jar Jar Binks?"

Star Wars Battlefront II: Roger, roger!

DICE colpisce ancora

L'aspetto che stupisce meno di Star Wars: Battlefront II è l'enorme senso di familiarità che si prova alla prima partita. Dopotutto gli sviluppatori non hanno mai nascosto il loro obiettivo: prendere il primo Battlefront così com'era, espanderlo all'intera saga cinematografica e migliorarne l'esperienza seguendo i numerosi feedback e le critiche che la community ha espresso nell'ultimo paio d'anni. La stessa modalità che abbiamo giocato, Assalto Galattico, è una variante espansa di Walker Assault vista nel primo Battlefront. Al posto di Ribelli e Imperiali ci sono cloni della Repubblica e droidi separatisti, e anziché fermare un AT-AT bisogna intercettare un lento MTT prima che possa raggiungere il palazzo reale di Theed. La prima fase si svolge esattamente come in Walker Assault: i droidi devono cercare di proteggere il blindato durante la sua avanzata, mentre i cloni devono cercare in tutti i modi di farlo saltare in aria, utilizzando missili ionici per disattivarne gli scudi e poi bombardarlo finché resta indifeso. Una volta raggiunto il palazzo reale, gli invasori dovranno prima disattivarne i sistemi di sicurezza, e poi farsi strada fino alla sala del trono, dove affronteranno lo scontro finale con le forze della Repubblica. Per chi ha divorato Walker Assault nel primo Battlefront potrebbe non sembrare una modalità particolarmente originale, ma è interessante come la mappa di Theed offra continui cambi di ritmo e di intensità.

Star Wars Battlefront II: Roger, roger!

Si parte dagli ampi spazi delle vie e delle piazze della città, si attraversano i corridoi e le scalinate del palazzo reale, e si arriva alla fine nella piccola sala del trono, dove l'ultimo fronte di resistenza dei cloni darà vita a un carnevale di esplosioni e colpi di blaster. È però nelle differenze col primo Battlefront che si vede quanto EA abbia ascoltato i feedback della community. Partiamo dal sistema di classi, tanto richiesto dai nostalgici del Battlefront di Pandemic. Nel momento del respawn si può rientrare in gioco scegliendo una delle quattro classi di unità: l'Assault è il soldato più classico, versatile ed equipaggiato con blaster e fucili dotati di una discreta potenza di fuoco. Più corazzato è l'Heavy, unità di sfondamento attrezzata di scudo e armi pesanti. L'Officer è in grado di piazzare trappole e torrette di supporto, mentre lo Specialist predilige lo stealth ed è equipaggiato con tecnologie d'infiltrazione. Tornano le abilità speciali sotto forma di Star Card, ma stavolta il fatto che queste siano legate a classi specifiche rende ogni battaglia più interessante e l'approccio dei giocatori più vario. Sia chiaro, questa diversificazione aggiunge più spessore ai match, ma l'esperienza resta quella leggera e assolutamente arcade che ha caratterizzato il vecchio capitolo. Eliminando nemici e completando gli obiettivi si ottengono ora punti che poi possono essere spesi per tornare in gioco alla guida di un caccia, di un tank o di un'unità speciale. Lo stesso discorso vale per gli eroi, che non sono più legati a power-up sparsi a caso per la mappa. Controllarli e combattere nei loro panni ci è sembrata un'esperienza più veloce e più fisica rispetto al vecchio Battlefront, ma a differenza delle unità tradizionali, gli eroi non sono necessariamente legati all'epoca o all'ambientazione in cui si svolge la battaglia tradizionale. Questo vuol dire che è possibile vedere Rey combattere contro Boba Fett, assieme ai clone trooper, durante la battaglia di Naboo: un cortocircuito di puro fanservice che può elettrizzare metà degli appassionati e far accapponare la pelle all'altra metà. Di Jar Jar, tuttavia, neanche l'ombra.

I DLC che state cercando

Forse la migliore notizia data agli appassionati durante la presentazione del gioco riguarda il sistema con cui verranno distribuiti i contenuti successivamente al lancio. Allo scopo di non frammentare la community com'è stato per il primo Battlefront, tutti i DLC legati a mappe, personaggi ed elementi di gameplay saranno stavolta scaricabili gratuitamente da chiunque avrà acquistato il gioco. Prendendo ispirazione da Overwatch, saranno invece introdotti dei forzieri contenenti oggetti a caso, come personalizzazioni estetiche e Star Card più o meno rare per le diverse unità. Sarà possibile ottenere questi forzieri pagando denaro reale oppure utilizzando la moneta in-game, sebbene non è ancora chiaro con quanta generosità verranno distribuiti i crediti virtuali.

Da quello che si è visto e provato in occasione dell'EA Play di Los Angeles, ci sono pochi dubbi sul fatto che Star Wars: Battlefront II sarà un gioco nettamente più vasto, vario e divertente del precedente episodio. L'introduzione del sistema di classi, la gestione delle unità speciali e l'aggiunta di nuove epoche, ambientazioni e unità avvicinano questo seguito all'esperienza dei Battlefront di Pandemic, pur mantenendo le fondamenta e il gunplay del reboot pubblicato due anni fa. Ci sono stati miglioramenti anche dal punto di vista grafico, ma va detto che il merito potrebbe essere anche solo della mappa scelta per l'occasione, più varia e ricca di qualsiasi altro scenario visto nel primo Battlefront.

CERTEZZE

  • Il sistema di classi rende le battaglie più interessanti
  • Combattimento corpo a corpo più fisico
  • La mappa di Theed è ricca e articolata

DUBBI

  • Battaglie spaziali ancora da verificare
  • Speriamo che il sistema di forzieri non spinga al grinding estremo