Assembla che ti Passa #120

Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.

Dopo aver appena immesso sul mercato un nuovo chipset, Intel è già pronta a sfornarne un altro che dovrebbe arrivare sul mercato nei primi mesi del 2018. Parliamo della piattaforma Z390 che, comparsa sul database SiSoftware, parrebbe legata a una serie di CPU Coffee Lake-S capitanata da una nuovissima CPU a otto core. Da qui, probabilmente, il già annunciato ritardo dei processori Cannon Lake, in un panorama che probabilmente vedrà questa famiglia di mezzo scontrarsi con l'evoluzione dei processori Ryzen. Ma la nostra speranza è che il chipset Z390 possa ospitare anche i processori a 10nm della famiglia Cannon Lake che dovrebbero arrivare a fine 2018. In caso contrario, infatti, ci troveremmo di fronte a un secondo chipset dalla vita troppo breve, privo del valore aggiunto dell'upgrade. Non c'è invece speranza che tenga di fronte all'arrivo in tremendo ritardo delle Radeon Vega custom che, destinate a comparire effettivamente sul mercato tra novembre e dicembre, potrebbero trovarsi troppo vicine al lancio della seconda generazione dell'architettura grafica AMD. Se non altro ci aspettiamo di vedere versioni della Vega 64 raffreddate ad aria capaci di esprimere prestazioni superiori a quelle della versione a liquido. Questo almeno in un caso specifico, con la Sapphire RX Vega 64 Nitro che mette in campo ben 3 connettori ausiliari da otto pin raggiungendo un massimale di potenza di ben 525W. Considerando che la reference raffreddata a liquido ne consuma circa 400, resta un margine abbondante per spremere al massimo il chip Vega, sperando che le tre ventole siano in grado di tenere a bada il calore generato. Eliminando alcuni casi limite, non ci aspettiamo di certo una scheda in grado di competere con la GTX 1080 Ti, ma con il giusto prezzo potremmo se non altro contare su valide alternative alla GTX 1080. Una di queste sarà l'immancabile versione Red Devil della Radeon RX Vega 64. Le immagini comparse in rete non mostrano i connettori di alimentazione ausiliari, ma mettono in mostra una scheda simile a quella reference, anche se un po' più ampia, che rinuncia a un'entrata DisplayPort, accontentandosi di due, e ne aggiunge una HDMI, arrivando anche in questo caso a due. Nel caso in cui questa variante fosse equipaggiata di due connettori ausiliari, potremmo aspettarci performance simili a quelle della ASUS Strix, a quanto pare più veloce della versione base di circa 9 punti percentuali.

Ma come abbiamo già detto, a meno di non prendere in considerazione solo determinati titoli Vulkan o DirectX 12, è inutile aspettarsi una rivoluzione. Questa dovrebbe arrivare con la futura architettura AMD, presumibilmente anticipata dall'arrivo di una revisione di Vega, che dovrà scontrarsi con la nuova generazione di GPU NVIDIA. Secondo alcuni rumor questa scenderà in campo con il nome di Ampere, con la presentazione fissata per la GPU Technology Conference del 2018. Ma possiamo presumere che il primo chip presentato sarà quello destinato all'ambito professionale, in un frangente in cui NVIDIA punta a tutta forza verso l'intelligenza artificiale, pur non rinunciando al gaming. Non a caso non si è vista traccia di GPU mainstream Volta, con il chip che è stato sfruttato all'osso per cloud, deep learning e via dicendo, garantendo alla compagnia introiti superiori alle aspettative. Parliamo di ricavi per 2.6 miliardi contro i 2.0 dello stesso periodo dello scorso anno, con le azioni salite da 83 centesimi a 1.33 dollari. Più di 1.5 miliardi di introiti arrivano dai giochi, ma le entrate legate ai soli data center sono cresciute del 109%, evidenziando la direzione presa dal mercato. Per questo siamo inclini a pensare che la prima incarnazione della nuova generazione continuerà su questa strada, probabilmente seguito dalle nuove GPU dedicate al mercato consumer la cui comparsa potrebbe coincidere con il Computex di giugno, anche se non escludiamo rinvii nel caso in cui AMD non fosse pronta a ribattere con le schede Navi. In entrambi i casi, comunque, parliamo di GPU decisamente più potenti di quelle attualmente in circolazione, appositamente sviluppate per spingere sull'aumento di performance. Il probabile obiettivo è quello di arrivare a gestire il 4K con una singola scheda che non costi quanto un rene, ma è decisamente presto per parlare di performance effettive. Tra l'altro non è detto che le nuove GPU siano tutte affiancate dalla nuova memoria impilata HBM2, almeno in ambito consumer. Quest'ultima può mettere in campo una banda passante immensa, ma non è detto che sia necessaria con la probabilmente più economica memoria GDDR6 in arrivo. Abbiamo già visto come la memoria GDDR5X sia più che sufficiente per una GeForce GTX 1080 Ti e con la nuova memoria, il cui limite massimo è stato portato da 14Gbps a 16Gbps, Samsung parla di ben 64GB/s che, garantendo 512GB/s con un bus a 256-bit e 768 con un bus a 384-bit, dovrebbero essere più che sufficienti per arrivare addirittura a sostenere il gaming a 8K, benché per quest'ultimo sia ancora presto.

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