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One Piece: World Seeker non è il solito manga game

Stanchi dei soliti musou? Annoiati dai picchiaduro 4 contro 4 o da quelli a scorrimento? Bene, perché Bandai Namco ha in serbo per voi un videogame molto diverso stavolta...

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   20/12/2017

Quando si tratta di videogiochi dedicati ai manga non è difficile vedere certe formule ripetersi all'infinito. Sono pur sempre titoli con tempi di sviluppo limitatissimi, che sfruttano licenze molto note in Giappone ma solo di rado in grado di attecchire a livello internazionale, e che spesso vengono prodotti andando al risparmio; puntare su generi già noti o facilmente approcciabili dalle case di sviluppo nipponiche è spesso e volentieri la strategia migliore per assicurarsi delle uscite decenti. "Decente", però, è una parola che può facilmente stancare, specie se si è appassionati di una data cosa e la si vede riciclata sempre negli stessi modi, con ben poche evoluzioni tra un'uscita e l'altra. Bandai Namco stavolta ha quindi pensato di rivedere la questione, e ha prontamente puntato su un progetto ben più ambizioso dei soliti musou o picchiaduro cooperativi. Il nome del videogame è One Piece: World Seeker, e si tratta di un open world con una trama inedita rispetto al manga e una notevole enfasi sulla libertà d'azione. Durante il Namco Level Up di Parigi lo abbiamo osservato per qualche minuto, ed è riuscito a sorprenderci pur essendo chiaramente ancora agli inizi.

Un cappello di paglia a zonzo

World Seeker viene descritto come "il più ambizioso gioco legato a One Piece" da chi lo ha sviluppato, e basta uno sguardo al trailer di presentazione per rendersi conto che la volontà di offrire qualcosa di memorabile c'è tutta stavolta. Il protagonista è sempre Luffy, ma invece di gironzolare per mappe bloccate da orrendi muri invisibili o divise in stanze numerate lo si vede finalmente balzare a piacere di tetto in tetto, usando un misto di movimento libero (simile a una versione velocizzata del "free running" degli Assassin's Creed) e poteri del frutto Gomu Gomu, con tanto di planata usando le gambe come pale di un elicottero e lanci fionda per attraversare le varie location come un proiettile. Che sia stato fatto un lavoro certosino su un tale sistema di spostamento è già evidente: nella demo da noi visionata dopo il trailer la mobilità di Luffy dava ben pochi problemi, e non è certo una caratteristica sottovalutabile in un titolo ancora così grezzo in tutti gli altri elementi.

One Piece: World Seeker non è il solito manga game

World Seeker vuole, insomma, offrire mappe davvero esplorabili e ricche di cose da fare, pur non dimenticando la natura "shonen" del manga originale e quindi la tipica massa di combattimenti che popolano le sue pagine. Nella prima mappa mostrata, infatti, i nemici non mancavano di certo, e abbiamo visto il buon Luffy liberarsene in una miriade di modi differenti, da poderosi pugni a distanza con un sistema di mira vicino a quello di uno sparatutto alle tipiche risse sfruttando i poteri del Gomu Gomu. Il titolo di Namco introduce però un'interessante novità: un sistema stealth che strizza l'occhio ad alcuni classici del genere. Da quanto abbiamo visto, dopotutto, il gommoso protagonista non fa molto rumore mentre si sposta, e può raggiungere indisturbato le spalle dei nemici presenti (o addirittura prenderli di sorpresa rimanendo appeso ai bordi di muri, pontili e finestre); il modo migliore per passare inosservati però è nascondersi in una botte, ed è impossibile non ricollegare il subdolo zompettio di un Luffy "mimetizzato" agli scatoloni di Solid Snake.

One Piece: World Seeker non è il solito manga game

Il resto? Ancora un discreto mistero. Luffy può usare super mosse e attacchi elaborati in battaglia, ma i nemici nella demo da noi visionata non potevano nemmeno toccarlo (anche se le routine dell'intelligenza artificiale erano già attivate e piuttosto aggressive); chi sia il cattivo non si sa, e persino la struttura di eventuali quest o dello sviluppo del personaggio ci è del tutto oscura. Ci saranno protagonisti multipli o si potrà usare solo il re dei pirati? Vedremo uno sviluppo gdr complesso nel gioco? Quante saranno le mappe esplorabili? Potremo affrontare battaglie navali oltre all'esplorazione a terra? Non è purtroppo dato sapere ancora nulla di tutto questo, e forse il team alle redini del progetto sta ancora decidendo se inserirvi o meno elementi simili. Dal canto nostro quindi possiamo solo dire che quel che abbiamo visto ci è piaciuto, e che l'idea di un open world dedicato a un marchio forte come One Piece ci stuzzica come poca roba al mondo. Speriamo che World Seeker si riveli sul serio all'altezza delle aspettative dei fan dell'epica di Oda.

One Piece: World Seeker è un sogno che si avvera per molti fan del leggendario manga di Oda, ma ciò che è stato mostrato al Level Up di Namco non è abbastanza per farsi un'idea precisa sulla qualità del gioco. Di certo però la libertà di movimento osservata, la presenza di meccaniche stealth e di combattimento già piuttosto elaborate, e l'estensione della mappa ci sembrano ottimi cavalli su cui puntare per la creazione di un titolo nettamente superiore ai tipici manga game.

CERTEZZE

  • Libertà totale di movimento e protagonista incredibilmente agile e rapido negli spostamenti
  • Sistema stealth basilare ma interessante in un gioco simile
  • Un open world dedicato a One Piece ha un potenziale enorme

DUBBI

  • Graficamente non sembra eccezionale
  • Non si sa ancora nel dettaglio come verrà strutturato il gioco