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Radical Heights: provata la alpha

Cliffy B ci riprova, con un Battle Royale che sembra già aver finito le idee ancor prima di cominciare

PROVATO di Tommaso Valentini   —   13/04/2018

Da Cliff Bleszinski ci si aspetta sempre grandi cose. Se ci pensate è uno che ha scritto la storia degli sparatutto, uno di quegli sviluppatori che ha forgiato alcune meccaniche, poi copiate in tantissimi altri titoli, e che ha dato un'impronta e uno stile riconoscibile a diverse serie di successo. Gears of War è infatti un brand difficile da dimenticare ed è stato, insieme ad Unreal e ad altri titoli più che meritevoli, uno dei motivi che hanno fatto diventare CliffyB una vera e propria star dei videogiochi, uno a cui un po' di credito, insomma, bisognava darlo per forza perché non era un Michael Pachter qualunque che sparava sentenze senza capirne niente. Quando si è messo così a fondare il suo studio di sviluppo personale, le orecchie di molti giocatori si sono tese pronte a captare qualsiasi segnale arrivasse, per poi venire tappate dalla fragorosa esplosione del titolo di debutto. Lawbreakers lo scorso anno voleva lasciare un segno sul mercato e in qualche modo ci è riuscito, marcando sul tabellino un fallimento epocale difficile da dimenticare, pur mostrando un'ottima ossatura. Un po' di sfortuna, forse poca innovazione e il voler calcare il terreno di un settore ormai saturo avrebbero dovuto far suonare più di un campanello di allarme a chiunque, ma non a Cliffy, che torna oggi riproponendo sostanzialmente gli stessi errori. Abbiamo giocato per qualche ora Radical Heights e - sebbene sia ancora lontanissimo da una versione giudicabile - un paio di considerazioni possiamo liberamente farle e, perché no, discutere con voi di quello che potrebbe presto rivelarsi il secondo enorme buco nell'acqua di BossKey Productions.

Dove sono le idee?

Abbiamo capito tutti che il genere in piena esplosione al momento è quello dei Battle Royale. Non serve un fine analista di mercato né tanto meno un hardcore gamer per accorgersene, ma basta aprire un qualsiasi sito per leggere articoli, notizie e numeri impressionanti relativi a Fortnite e Playerunknown's Battlegrounds, con tante altre produzioni in arrivo a breve. E ora che il successo è conclamato, le previsioni di qualche mese fa, che annunciavano l'arrivo in massa di tanti cloni fino alla saturazione, si stanno velocemente avverando. Spiace solo sapere che il nuovo prodotto di CliffyB sarà proprio uno di questi: un Battle Royale uscito questa settimana in early access su Steam desideroso di raccogliere le briciole degli altri due contendenti. E non vediamo come potrebbe essere altrimenti visto le folli meccaniche e lo scialbo design che lo governano. In tempo zero, quando si lancia per la prima volta Radical Heights ci si accorge di come la grafica, i personaggi e lo stile di tutti gli elementi dell'interfaccia, così come quello del design siano di una banalità assoluta, un triste omaggio agli anni '80 ormai davvero stra abusato. In molti hanno paragonato Radical Heights a Fortnite, per questo alone di irrealismo che lo pervade, ma la realtà è che il titolo targato BossKey Production ricorda molto più da vicino un DLC di Dead Rising venuto male, e anche i protagonisti non sono poi molto distanti nelle fattezze da Frank West e soci.

Radical Heights: provata la alpha

Capelli rasati ai lati, creste e acconciature strampalate sono tutto quello che potete aspettarvi dall'editor di personaggi che precede il vostro ingresso sui server, molto limitato al momento, pur tenendo ben presente che questa è sostanzialmente ancora una fase di grossa alpha e sono pochissimi mesi che il titolo è in lavorazione. Già a questo punto ci si può fare un'idea su come il titolo, free to play, abbia intenzione di restare in piedi: micro transazioni. Tramite il negozio integrato è possibile acquistare gemme come valuta extra e comprare cosi nuove acconciature o vestiti particolari, nulla che possa però modificare il gameplay. C'è anche un curioso modo per sbloccare vestiti e accessori senza spendere un euro, trovando i rari capi di abbigliamento in partita e poi comprandoli con i dollari che guadagnerete durante i match. Un sistema originale per dare ai giocatori unicità e personalizzazione, se non fosse che tutta la gestione della valuta viene stravolta non appena si entra in partita.

Radical Heights: provata la alpha

No Cliffy, No!

Solito hub da cento giocatori mentre si cerca di riempire il match, possibilità di riscaldarsi sparando qualche colpo o saltellando in giro per la mappa e poi via, si viene lanciati nell'area di gioco in punti casuali della zona di guerra. Niente paracadute e niente mezzo per scegliere dove cadere, solo un breve tempo di planata per direzionare la vostra discesa e raggiungere un punto favorevole sulla mappa, cercando di evitare accuratamente i quadranti offlimits. Al posto di avere la solita bolla che si restringe, Radical Heights propone zone che diventano mortali in maniera randomica, quanto meno all'inizio del match, un po' come già visto su The Darwin Project anche se in quel caso la feature risulta decisamente meglio implementata. Arrivati per strada si inizia a frugare le case e i nascondigli alla ricerca di armi, abituati come si è ai soliti Battle Royale, solo per accorgersi dopo poco che di bocche da fuoco ve ne è davvero il minimo indispensabile. I giocatori dovranno infatti raccogliere dollari, nella maggior quantità possibile, e poi cercare uno dei tanti distributori di armi o armature e pagare direttamente l'arma in vendita se vogliono potenziarsi in fretta. Il ciclo continua finché non si eliminano tutti gli avversari restando gli ultimi ancora con il sangue in corpo e si vince un bel gruzzolo di denaro che viene immesso direttamente nel vostro conto in banca che, udite udite, potrete trascinarvi dietro di partita in partita. Fuori dal match con i dollari ci comprerete gli oggetti estetici come dicevamo, ma allo stesso conto potrete accedere anche da uno dei tanti distributori sparsi per la mappa e prelevare direttamente i dollari senza nemmeno sforzarvi di gironzolare potendo così accedere ad armi e armature molto costose, ottenendo un vantaggio enorme sugli altri giocatori. Non finisce qui, perché da questi bancomat non solo si preleva ma si può anche versare, facendo alcune partite magari solo per accumulare denaro e poi sfruttare la ricchezza aggiuntiva in un altro scontro. Questa meccanica va contro ogni regola conosciuta dei Battle Royale e secondo noi ne snatura proprio l'anima, togliendo la base di partenza per cui tutti i giocatori all'inizio del match sono uguali gli uni agli altri: su Radical Height, invece, il più ricco vince.

Radical Heights: provata la alpha

Doppio Gioco

Certamente, andare in giro con un bel gruzzolo di denaro in saccoccia non è mai consigliabile, visto che nel caso qualcuno vi uccida potrà prendere la vostra refurtiva, ma i dollari non sono le uniche cose da cercare tra i cadaveri dei giocatori. Le fondine per le armi, in modo da poterne portare tre contemporaneamente sono essenziali e anche gadget come granate e cibi per aumentare l'adrenalina potranno tornarvi utili. Il sistema di mira è elementare e volutamente spinto verso l'arcade e non possiamo, né vogliamo, al momento esprimerci circa il comparto tecnico ancora molto grezzo e spesso con edifici senza texture o con costruzioni solo approssimate, esattamente come gli effetti audio che definiamo inesistenti, per non infierire ulteriormente su uno degli elementi che dovrebbe aver maggior cura in un Battle Royale di questo tipo. Quello che è sicuro è che di idee nuove, Radical Heights ne porta davvero pochissime e quelle che ci sono snaturano a tal punto il genere da rovinarlo quasi completamente.

Radical Heights: provata la alpha

Cliffy B ha perso il suo tocco magico, e dopo il fallimento clamoroso di Lawbreakers prova a sfondare nei Battle Royale con una produzione che, seppur in alpha, non lascia presagire nulla di davvero convincente a meno di un cambio di rotta deciso. Radical Heights è un prodotto fatto senza cuore, con il chiaro intento di cavalcare l'onda del successo lasciata da Fortnite e Playerunknown's Battlegrounds senza però capirne e comprenderne le ragioni che hanno portato i titoli succitati ad espandersi a macchia d'olio sul mercato. Se proprio non vi fidate potete sempre farci un giro scaricando l'alpha gratuita su Steam, ma il nostro consiglio rimane quello di lasciarlo al momento dove si trova e dedicarvi a titoli estremamente più curati, originali e divertenti.

CERTEZZE

  • Speriamo resti gratuito, almeno

DUBBI

  • Sistema di fuoco poco interessante
  • Idea di conto aperto tra una partita e l'altra folle