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Guidare da Superstar

Milestone è decisa a stabilire un nuovo punto di riferimento nel mondo delle corse su pista. Ambizioso? Staremo a vedere!

PROVATO di Alessandro Milini   —   11/12/2009

Negli studi milanesi di BlackBean abbiamo avuto modo di provare il nuovo Superstars V8, l'unico gioco di corse automobilistiche pensato, sviluppato e realizzato in Italia. Memori dell'episodio precedente pensavamo di trovarci di fronte a un upgrade del precedente ma siamo stati veramente sorpresi nel constatare che si tratta di un gioco che ha solo pochi punti in comune con questo e che il più grande tra questi è il nome. Superstars V8 Next Challenge, infatti, è praticamente un titolo inedito, basato su un motore di completamente riscritto (lo stesso utilizzato per il prossimo SBK X) e caratterizzato da una nuova grafica, un nuovo modello fisico e da un innovativo sistema che gestisce le condizioni della pista in tempo reale il cui nome, per ammissione stessa degli sviluppatori, non è ancora stato deciso. Questo sistema, attualmente chiamato Dynamic Tarmac Conditions fa in modo che, per esempio, la pista bagnata si asciughi come nella realtà partendo dalla traiettoria ideale tracciata dalle vetture mentre sull'asciutto si assiste alla gommatura della pista che permette di limare i propri tempi sul giro.

Evoluzione naturale

Ma iniziamo per gradi. Come possiamo immaginare il gioco riprende vetture, tracciati e piloti del campionato Superstars V8, uno dei più vitali nel circuito dell'automobilismo a ruote coperte. Durante la presentazione ci sono state illustrate le varie differenze con il capitolo precedente ed è stata messa molta enfasi sulle novità relative alla grafica, alla fisica, ai danni e all'applicazione di un nuovo modelli di danni che modifica non solo l'estetica dell'auto ma, anche la sua guidabilità in tempo reale. In più il nuovo Superstars è caratterizzato da un ambiente pista migliorato, con molti più dettagli e un pubblico in 3D che interagisce al passaggio delle vetture, e da una visuale interna più lontana e realistica rispetto alla precedente. La nuova illuminazione dinamica, poi, conferisce nuova vita alle vetture, ai box e a tutte le strutture del tracciato, andando a contribuire enormemente al realismo estetico del gioco.

Ma in un gioco di corse automobilistiche questi aspetti sono importanti solamente come contorno alla guida e non devono prendere il sopravvento. Per questo motivo il team di Milestone ha chiesto aiuto alle varie scuderie che, in modo diverso ma sempre utile, hanno fornito agli sviluppatori dati e telemetrie utili per realizzare il nuovo modello fisico da applicare alle vetture. Questo ha permesso non solo di differenziare il comportamento generale delle auto in base al tipo di trazione, ma ha permesso di ricreare perfettamente, o quasi, le reazioni a dossi, avvallamenti e cordoli che le vetture reali hanno sui vari tracciati. La collaborazione con Gianni Morbidelli, attualmente uno dei piloti più quotati di questa categoria, ha fornito un ottimo feedback per quanto riguarda le sensazioni di guida e ha confermato al team di sviluppo l'ottimo lavoro svolto nell'integrare i dati provenienti dalle vetture reali nel modello fisico.

Al volante!

Terminata la fase illustrativa abbiamo avuto modo di provare fisicamente il gioco sia con il pad sia con il volante e ne abbiamo ricavato un'ottima impressione. Per prima cosa abbiamo apprezzato moltissimo la grafica generale che è finalmente in linea con quanto visto nei principali titoli di riferimento del genere con spalti affollati e tutti quei particolari relativi al bordo pista che mancavano nel gioco precedente. Le vetture sono state riprodotte con una perfezione quasi certosina (mancano giusto un paio di viti e rivetti ma qualsiasi cosa più grande di queste è rappresentato molto bene) sia esternamente sia all'interno dell'abitacolo. Anche i tracciati sono resi in modo più realistico e con una profondità di campo maggiore. Passato questo momento ci siamo lanciati in pista e abbiamo iniziato a girare in modalità Quick Race. Tutto ha funzionato a dovere e la macchina rispondeva ai nostri input al meglio, forse troppo. Di default, infatti, le impostazioni del gioco sembrano fatte per gli amanti della guida arcade.

Guidare da Superstar

Le vetture accelerano, frenano e tengono in curva come sui binari, al punto che è quasi impossibile uscire di pista. Anche gli avversari si comportano di conseguenza risultando prevedibili e corretti, e possono essere utilizzati come ottime "sponde" per curvare alla massima velocità. Ma la guida a ruote coperte impone uno certo stile nella guida e non sempre gli scambi tra piloti sono cortesi ed educati. Impostati i valori di difficoltà e di intelligenza degli avversari al massimo e disabilitati tutti gli aiuto alla guida il gioco cambia volto e riesce a soddisfare pienamente gli amanti della simulazione che vogliono provare le stesse emozioni provate dai piloti mentre sono alla guida delle loro macchine. In questa modalità abbiamo apprezzato pienamente le implementazioni fisiche del motore. Le vetture sono rabbiose e tendono a sovrasterzare vistosamente se si schiaccia troppo sull'acceleratore. Con i modelli a quattro ruote motrici questo comportamento diminuisce ed è più facile affrontare le varie curve, ma si rischia di innescare il fenomeno opposto e di finire fuori pista in un batter d'occhio. In modo simulativo, infatti, accelerazione e frenata diventano importantissimi se non si vuole perdere posizioni preziose. I piloti avversari sono poi estremamente aggressivi e non si fanno problemi a giocare sporco costringendo chi guida a correggere di continuo la propria traiettoria.

Errori di gioventù

Certo non è tutto rose e fiori e c'è ancora molto lavoro da svolgere, soprattutto a carico degli smorzatori fisici che, nella build da noi provata, intervenivano riducendo alcuni aspetti fondamentali per la guida come rollio e beccheggio. Nonostante le vetture da pista siano generalmente molto rigide, infatti, nel nostro caso sembrava che l'escursione degli ammortizzatori fosse nulla sia in fase di compressione sia di estensione.

Guidare da Superstar

Questo accadeva nelle visuali interne e dal cofano, mentre dall'esterno il sistema funzionava correttamente e le vetture risultavano dotate di un comportamento più realistico. Gli sviluppatori ci hanno però assicurato che questo era già stato notato e che si sarebbe provveduto a sistemarlo nella versione definitiva. Purtroppo non ci è stata data la possibilità di provare Superstars in modalità multiplayer, che prevede interessanti novità. Prime fra tutte la quantità di vetture in pista è salita a 16, in secondo luogo sono state pensate alcune modalità di gara che prevedono sfide dirette o con le varie ghost car. Ma la vera novità è rappresentata dal modo in cui i dati viaggiano in rete. Invece che affidarsi a un unico server, infatti, i dati vengono costantemente scambiati tra tutti i giocatori, un po' come avviene all'interno di una rete peer to peer riducendo, così, la maggior parte del lag. Milestone si conferma quindi una delle maggiori realtà nel mondo dei giochi di corse virtuali e punta decisamente a conquistarsi un posto d'onore a fianco dei principali produttori di titoli legati alle corse automobilistiche su pista.

CERTEZZE

  • Nuovo motore grafico
  • Fisica convincente
  • Gameplay appagante

DUBBI

  • Modello di guida non perfetto
  • Intelligenza artificiale