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FTR, gli americani e la cultura italiana

Questo matrimonio non s'ha da fare!

RUBRICA di Paolo Simonazzi   —   05/12/2009

Bisogna dire che per una curiosa congiuntura l'America dei videogiochi si sta avvicinando molto alla nostra cultura, soprattutto quella dei nostri secoli più felici. Certo, le terzine dantesche in apertura di Dante's Inferno sono ahimè tradotte e gli italiani di Assassin's Creed 2 sembrano tutti Dan Peterson, ma è innegabile che siamo diventati un giocattolo divertente.

Quest'idea dei Promessi Sposi diretti da Bay, però, mi è venuta pensando tutti gli altri rebùt letterari che girano di questi tempi, come per esempio il nuovo Sherlock Holmes. Se ci pensate, però, il nostro panorama letterario è ricco di vicende misconosciute oltreoceano, ma di grande caratura che potrebbero facilmente ispirare colossal, magari svaccati a piacere.
Non so se l'idea mi affascina più di quanto mi terrorizzi.

Venite alla tana, sappiamo il nome dell'Innominato! Si chiamava Bruce Wayne.

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