23

Di tutto un po'

Un manipolo di eroi Sony si mettono in (mini) gioco per dare dimostrazione di ciò che si può fare con il Move.

PROVATO di Fabio Palmisano   —   24/08/2010
Di tutto un po'

Oltre ad essere stato uno dei protagonisti della conferenza Sony e ad aver presenziato con un paio di postazioni sullo showfloor, Heroes on the Move era l'oggetto di un evento privato al quale non abbiamo mancato di assistere: in questa occasione, due rappresentanti del team di sviluppo ci hanno parlato un po' più nello specifico delle caratteristiche del titolo, mostrandoci al contempo alcuni esclusivi spezzoni di gameplay. Vediamo dunque cosa offre questa collezione di minigame in salsa Move.

Frullatore spaziale

I protagonisti di Heroes on the Move sono sei, e nello specifico si tratta di Jak, Dexter, Ratchet, Clank, Sly Raccoon e Bentley, ritrovatisi assieme perché un misterioso duo ha sottratto delle parti dei loro rispettivi mondi, riunendoli e costringendoli ad affrontare diverse sfide per stabilire chi sia l'eroe definitivo. Il plot è davvero tirato per i capelli, così come l'ambientazione spaziale: ci si trova a girovagare per porzioni di scenario che fluttuano nel vuoto, popolate da personaggi provenienti da tutte e tre le saghe di riferimento che obiettivamente non si mischiano molto bene tra loro. Questioni stilistiche a parte, la versione finale di Heroes on the Move dovrebbe contare su circa 40 eventi diversi suddivisi in una mezza dozzina di categorie, ma la dimostrazione a cui abbiamo assistito ne ha svelati solo tre. Il primo era lo stesso spezzone giocabile sullo showfloor con protagonista Clank, impegnato a sparare a tutto ciò che si muoveva e a raccogliere diamanti per incrementare il punteggio: si utilizzava il Move a mo' di puntatore per colpire gli obiettivi in una maniera già vista in mille altri giochi per Wii, ma un tocco carino era costituito dal fatto che il tasso di surriscaldamento dell'arma veniva rappresentato dal colore della luce dello stesso controller. Non particolarmente bello da vedere, questo minigioco è risultato comunque piuttosto divertente sotto il profilo del gameplay, e la precisione di Move si è dimostrata indiscutibile: il prodotto finale dovrebbe però contare su varianti in grado di rendere l'esperienza sufficientemente varia, visto che i pochi minuti di durata della sessione sono stati già sufficienti a percepire un notevole senso di ripetitività. Passando oltre, abbiamo visto una prova di abilità nella quale era necessario abbattere il maggior numero possibile di robot lanciando una sorta di boomerang e controllandone la traiettoria ruotando il Move; subito dopo, ci è stato dato esempio di una delle varianti di questa specialità con una specie di palla da bowling come strumento attivo, anche se fondamentalmente il meccanismo rimaneva lo stesso. L'ultimo stage della dimostrazione vedeva come protagonista Sly Raccoon in un contesto un po' più action: scopo del minigame era infatti quello di raccogliere un certo numero di orb e riportarli alla base, difendendosi al contempo dai continui attacchi dei nemici. Per fare ciò, l'utente doveva tracciare dei movimenti orizzontali o verticali con il Move, facendo compiere al personaggio su schermo dei corrispettivi fendenti con la propria arma bianca: c'era spazio perfino per qualche timida combo, effettuabile allineando determinati comandi in rapida successione. Nonostante l'entusiasmo degli addetti alla presentazione (a volte davvero eccessivo e fuori luogo, considerando come non si tratti evidentemente di un prodotto rivoluzionario in alcunché), Heroes on the Move non ci ha lasciato un'ottima impressione, vuoi per il discutibile lavoro artistico, vuoi per la qualità non entusiasmante dei tre spezzoni di gameplay. Insomma, si sono viste applicazioni del Move molto più interessanti nel corso di questa GamesCom, ma attendiamo una versione più completa del titolo per poter dare un giudizio più approfondito.

CERTEZZE

  • 40 diversi minigiochi
  • Sfrutta in maniere diverse il Move

DUBBI

  • Stilisticamente dozzinale
  • I giochi della demo avevano poco mordente