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FIFA che ti passa

A meno di un mese dall'uscita in tutti i negozi, ecco la nostra prova su strada di una versione quasi completa di FIFA 11!

PROVATO di Antonio Fucito   —   08/09/2010

Versione testata: PlayStation 3

Tira più una partita di calcio che un carro di buoi, questo motto potrebbe affiancare quello ben più famoso ed essere indirizzato a tutti i videogiocatori che ogni anno aspettano la loro simulazione calcistica preferita, che da diversi anni vede come contendenti le serie di FIFA e PES. In questa occasione Electronic Arts ci ha spedito un codice avanzato e quasi completo del suo titolo, che avidamente abbiamo spolpato in attesa di poter finalmente scrivere la recensione e decretare il voto tanto caro ai nostri lettori. In questo articolo cercheremo quindi di condividere un po' di novità che abbiamo scovato e ovviamente le nostre impressioni aggiornate sul gameplay che ci aspetterà nella versione finale.

FIFA che ti passa

FIFA 11 parte con la schermata di selezione della lingua e possiamo confermare subito la presenza del duo Fabio Caressa/Beppe Bergomi per la telecronaca delle partite. Kakà ci ha accolto invece nell'arena di gioco che precede il menu iniziale e che espande ulteriormente la possibilità di allenarsi direttamente alla partenza. Premendo il tasto select infatti si accede a una schermata in sovrimpressione grazie alla quale è possibile selezionare lo schema da provare, battere i rigori e così via, e dove c'è anche la possibilità di impersonare il portiere, opzione che abbiamo avuto modo di provare e della quale vi parleremo più avanti, se fate i bravi.

Alla ricerca delle nuove modalità

Il menu principale è stato ridisegnato per questa nuova edizione e come sempre le novità rispetto ai capitoli precedenti sono evidenziate da una scritta apposita accanto a ognuna di esse, è inoltre sempre visibile sulla destra una sorta di lavagna sulla quale sono elencate varie statistiche relative al giocatore. Alcune modalità non le abbiamo potute provare perché i server di EA non sono ancora attivi, ma la prima che ci è saltata all'occhio è stata la sala replay. Come sempre è possibile salvarli e condividerli online per poi rivederli in seconda battuta, la cosa carina è che alla fine di ogni partita disputata c'è una voce nel menu di riepilogo denominata "momenti salienti" con la lista dei dieci più importanti che possono essere visualizzati singolarmente e allo stesso modo salvati per essere ospitati nella sala replay. Un'altra voce interessante è quella riservata a musica e cori personalizzati, è possibile infatti caricare tracce proprie (dalla dashboard) per tutte le squadre e per quanto riguarda l'ingresso in campo, la vittoria o sconfitta della squadra, una competizione specifica o i cori generali; davvero molto allettante per i fanatici della personalizzazione. Prima di scendere in campo abbiamo spulciato infine la carriera, che quest'anno permette di essere affrontata in tre diverse configurazioni: giocatore, allenatore e giocatore allenatore, un po' alla Gianluca Vialli negli anni del Chelsea.

FIFA che ti passa

Abbiamo scelto proprio quest'ultima opzione, creato il nostro calciatore virtuale con tutti i crismi del caso per essere poi accolti da un'interfaccia che prevede varie opzioni ben conosciute come la gestione della rosa, i rapporti con la dirigenza, i trasferimenti con i vari filtri per cercare i giocatori e infine la sezione notizie. A questo punto è possibile accedere al calendario con tutte le amichevoli e le partite ufficiali, dove c'è una gradita possibilità oltre a quella di simulare la partita, ovvero prenderne parte come giocatore professionista oppure al comando di tutta la squadra. Nel primo caso si utilizza quindi solo il giocatore creato secondo le dinamiche già viste nei precedenti capitoli, nel secondo ci sarà comunque la presenza del proprio calciatore virtuale e lo scopo sarà sempre lo stesso, ovvero quello di portarlo al miglioramento delle sue caratteristiche e in generale ai successi col proprio club. La cosa interessante è che mentre il miglioramento delle prestazioni dei giocatori reali è demandato alla classica schermata di allenamento vista in precedenza, quella del calciatore virtuale è legata unicamente all'abilità con il pad alla mano: in qualunque modalità ci si trovi infatti, compresa l'arena, ogni azione dalle semplici a quelle più complesse permette di sbloccare delle sfide, che a mo' di trofei vengono evidenziate in alto a destra dello schermo, come ad esempio 3 passaggi corti consecutivi andati a segno aumentano di un'unità il punteggio relativo all'abilità passaggi del proprio calciatore virtuale. Per tenere traccia del tutto esiste un apposito menu a forma di diario che illustra tutte le sfide disponibili (e sono davvero tante) nonché le condizioni per superarle, una maniera molto interessante per continuare a giocare ma anche per apprendere e sperimentare tutte le varianti di gameplay che FIFA 11 ha da offrire.

Ma io voglio sapere del gameplay!

E state calmi, avidi lettori! Vi basti sapere che ci sono 52 arbitri tra i quali scegliere. Ah sì, anche 53 stadi, 3 velocità di gioco e la Serie A con tutte le licenze escluso il Palermo, per il quale ci sono gli ultimi giorni di speranza prima di lamentarsi a ragion veduta. Una volta scesi in campo il feeling con i calciatori è subito familiare e il continuum con i precedenti capitoli è perfetto; il controllo oramai è totale e la risposta ai comandi convincente, con i tempi di gioco giusti, buona spaziatura sul campo e in generale la possibilità di replicare una varietà notevole di manovre realistiche, grazie anche alle nuove animazioni che accompagnano le movenze dei protagonisti in campo. A tal proposito la somiglianza dei giocatori con le controparti reali ha subito un perfezionamento soprattutto per quelli più blasonati: finalmente c'è una diversificazione delle movenze tra questi e gli altri, con meno appiattimento rispetto al passato. In realtà non siamo ancora pienamente soddisfatti per entrambe le cose, perché basta osservare giocatori di buon livello ma meno famosi per accusare le stesse mancanze di sempre e una postura ancora non convincente, seppur appunto si avverte la voglia da parte di Electronic Arts di migliorare anche questo aspetto.

FIFA che ti passa

Miglioramenti completamente apprezzabili sono invece relativi alla fisica della palla, che appare più "pesante" e coerente nelle reazioni ai tiri e passaggi, si nota soprattutto nei cross che hanno una maggiore varietà di traiettorie, come quelli tesi verso la porta che sono perfetti per infilzare il portiere di testa ed esultare in faccia all'avversario. Non ci siamo dimenticati dell'opzione che permette di comandare il portiere! L'abbiamo provata, la visuale è quella classica alle spalle (ma è possibile cambiarla), con l'analogico destro è possibile tuffarsi nella direzione voluta, con il cerchio si entra in scivolata per una presa o sui piedi dell'avversario (magari non per falciarlo) mentre con il resto dei tasti si può chiamare la palla oppure i vari schemi tra i quali il fuorigioco. Con un apposito menu è possibile infine scegliere se visualizzare la traiettoria della palla con una linea rossa e la posizione da mantenere in campo, possibilità da non sottovalutare perché l'impatto con questa modalità prevede un po' di allenamento per evitare di prendere goal a ogni tiro degli avversari. Il risultato è simpatico per i portieri in erba e se vogliamo è anche molto coinvolgente in chiave immedesimazione e soddisfazione dopo aver sventato un pericolo, di contro però l'ipotesi di rimanere diversi minuti senza fare assolutamente nulla perché il gioco si sviluppa a centrocampo o in attacco non è tra le più allettanti. Dulcis in fundo ci siamo dilettati in una gara di rigori tra Napoli e Juventus -ovviamente vinta dalla squadra partenopea- in questo caso c'è una barra colorata con un indicatore in movimento che conviene fermare nella zona verde, dove è più facile dosare la potenza (lasciando premuto il tasto del tiro la relativa barra sale meno velocemente) e dove la direzione dettata con l'analogico è più precisa, con meno rischi di mandare la palla sugli spalti. Questo è quanto per adesso, in fase di recensione saremo più dettagliati su quegli aspetti che non abbiamo ancora potuto provare a fondo, sicuramente già a questo punto FIFA 11 sembra voler continuare la strada imboccata dai suoi predecessori e puntare sempre di più verso il controllo totale e una simulazione realistica di una partita di calcio. Le riserve ancora una volta possono essere legate all'atmosfera che si respira nel contorno e in alcune modalità di gioco poco realistiche in un contesto calcistico, ma sicuramente in termini di gameplay ci sarà da divertirsi.

CERTEZZE

  • Controllo totale di partita e giocatori
  • Fisica della palla migliorata
  • Gameplay in toto appagante

DUBBI

  • Licenze e realizzazione dei giocatori ancora non al top
  • Qualche modalità poco realistica per gli appassionati di calcio