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Assembla che ti passa Weekly

Supercomputer, super dischi e super guanti nel nuovo appuntamento con Assembla che ti Passa.

RUBRICA di Mattia Armani   —   02/10/2010

Gaming Supercomputer

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Un gaming PC basato su processori Xeon? Si può fare hanno detto i ragazzi di ORIGIN e non ci sorprendiamo visto che i loro nomi hanno fatto la storia di Alienware. Certo c'è anche la versione economica, da 7000 euro e più, basata su un comune Core i7. Ma quello che ci interessa è il BIG O di fascia alta al cui interno pulsano due Intel Xeon X5680. Due mostri da 1500 euro l'uno che per l'occasione sono stati portati da 3.3 a 4.3 GHz. La potenza di un server quindi, al servizio del gaming grazie alle ovvie 4 GeForce GTX 480 in SLI e ai 24 GB di Corsair GT 2000MHz. Il tutto ovviamente abbracciato da un raffreddamento a liquido di ultima generazione che con le sue gelide spire protegge anche un XBox 360. E se nella pancia del mostro c'è persino un 360 non c'è proprio nulla da temere in termini di accessori che comprendono una Sound Blaster Fatal1ty, Wi-Fi, FireWire, external SATA, card reader, 8 porte USB e un titanico case a giorno pieno di fantastiche lucette. E direi che queste ultime sono fondamentali per giustificare i 16.200 Euro di questa configurazione.

SSD OCZ IBIS
Per quanto veloce e in rapida crescita la tecnologia SSD soffre di colli di bottiglia che ne limitano l'effettiva capacità. Ma OCZ è in procinto di rilasciare l'OCZ IBIS,

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ovvero una nuova unità SSD che grazie a un'interfaccia rivoluzionaria, l'HSDL, promette prestazioni in grado di far impallidire un hard disc SCSI. E dai test effettuati da anandtech.com le potenzialità di questa tecnologia emergono chiaramente. Certo, la singola unità testata si ferma ad un flusso di 675MB per secondo, che sono comunque in grado di lasciare indietro di parecchie lunghezze anche il recentissimo RevoDrive sempre targato OCZ. Ma con quattro unità in parallelo e nessun collo di bottiglia una SSD HSDL potrebbe raggiungere facilmente una velocità di 2.5GB per secondo. Performances impressionanti quindi che ovviamente comportano anche prezzi mostruosi. Si va dai 529$ dell'IBIS da 100 GigaBytes per arrivare ai 2799$ del modello da 960GB.

Star Wars 3D

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Il problema della tecnologia 3D, al di la della scomodità degli occhiali, è il supporto cinematografico spesso mancante o qualitativamente insufficiente. Se i videogiochi sono infatti semplici da adattare, altrettanto semplici non sono i film che devono essere rilavorati e che spesso dopo l'adattamento offrono effetti 3D modesti se non praticamente invisibili. Eppure Lucasfilm deve credere parecchio in questa tecnologica e ha annunciato che potrebbe rilasciare tutti i sei film di Guerre Stellari in versione 3D a partire dal 2012. Il primo film non sarebbe però Episodio 4, il capostipite rilasciato nel 77, bensì il più recente Episode One: The Phantom Menace. Una scelta che rispetta certo la linea temporale della saga ma che probabilmente è stata effettuata a causa della corsa dei pod (i famigerati "sgusci" ndr). Una sequenza particolarmente adatta per lanciare la Star Wars 3D edition. Prima però di dare l'ufficialità è necessario aspettare il responso tecnico dei ragazzi dell'Industrial Light & Magic, il leggendario studio fondato da George Lucas che ha praticamente inventato gli effetti speciali moderni.

USB G-Gloves
Abbiamo appena varcato la soglia dell'autunno e l'inverno soffia già il suo vento gelido verso di noi.

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E noi sappiamo bene quanto è doloroso usare un mouse quando la temperatura crolla. Lo sanno gli studenti costretti a studiare in enormi antri poco riscaldati e lo sanno anche gli impiegati che sono costretti a passare mezza giornata con il termosifone a 80 gradi e l'altra mezza a 5 perchè il capo è uscito prima. Ma quelli che conoscono meglio i pericoli del freddo alle mani sono i videogiocatori la cui esistenza virtuale dipende dalle prestazioni di quelle dieci vulnerabili protuberanze che formano le mani. Dunque se gli alpinisti hanno i guanti di Yak e il latte condensato, perchè un videogiocatore dovrebbe soffrire? Mentre auguriamo a meno gente possibile di sentire davvero il freddo quest'inverno vi comunichiamo che i videogiocatori, dopo una parentesi utile giusto per chi ha delle mani enormi, hanno da qualche tempo una protezione altamente tecnologica dal freddo. Ma la novità di quest'anno è che finalmente anche le videogiocatrici hanno voce in capitolo grazie ai nuovissimi USB G-GLoves e non si devono accontentare di strani compromessi o deprimenti guanti grigi.

Primo esame per l'Hydra chip

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Da hardwareheaven.com arrivano i primi test della tecnologia Lucid Hydra. Un chip che permette di utilizzare due schede differenti, anche una ATI e una Nvidia, sullo stesso sistema. I test sono stati effettuato con una motherboard dotata di Hydra Chip ma con schede video normali visto che la prima scheda video dotata di questa tecnologia non è ancora disponibile. Dunque si tratta di un test che mescola tecnologia vecchia e nuova e il cui supporto non è certo maturo. Quindi non condividiamo a pieno la lapidazione di hardwareheaven che si è scagliata persino contro la terminologia usata nel setup del chip ma ne condividiamo le preoccupazioni. Il test infatti ha mostrato che, almeno in queste condizioni, la tecnologia creata da Lucid non funziona granchè con i videogiochi. Le prestazioni in Crysis sono addirittura imbarazzanti e l'unico caso che ha mostrato un effettivo utilizzo della potenza di calcolo delle schede combinate con l'Hydra è stato quello del 3D Mark.

Piccolo ritardo per la serie 6000
La serie RADEON 6000 di AMD non arriverà il 12 di questo mese ma nemmeno a novembre come vociferato. Il lancio

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ufficiale è stato infatti posticipato al 19 ottobre eppure secondo la TMSC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) la distribuzione ufficiale non avverrà comunque prima del mese prossimo. Un piccolo ritardo che però consentirà a Nvidia di sfruttare maggiormente il taglio di prezzo atteso appunto per ottobre e di piazzare indisturbata la nuova GT 430. Tra l'altro le specifiche non ufficiali della serie 6000, parecchio vicine a quelle della serie 5000, hanno confuso il mercato e i distributori. Sempre secondo la TSMC, AMD ha saltato il passaggio al processo produttivo a 32nm per arrivare direttamente ai 28nm e questo sembra essere il fattore scatenante di questa serie anomala. Certo tra le specifiche, non ufficiali, e le effettive prestazioni della scheda ce ne passa ed è bene verificare con mano prima di dare fiato all'ugola inutilmente.

GTX 460 Wireless

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L'onda wireless ha ufficialmente investito la tecnologia video con box TV, portatili che trasmettono l'immagine ad un monitor secondario e schede video capaci di inviare l'immagine direttamente allo schermo senza l'ausilio di cavi. Ed è quest'ultimo il caso della GeForce GTX 460 targata Galaxy Microsystems che, grazie al sistema WHDI di AMIMON, potrà trasmettere le immagini direttamente a monitor e televisori con un ritardo di appena un millisecondo. Oltre alle cinque antenne, che mettono in collegamento la scheda con un ricevitore da collegare allo schermo, la GTX 460 di Galaxy Microsystem dispone ovviamente di porte DVI e HDMI per il collegamento via cavo. Nessuna notizia per quanto riguarda il prezzo e nessuna informazione sulle specifiche che possiamo presumere siano quelle di una GTX 460 standard.