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Evoluzione fantascientifica

Era il 1982 e il mondo dei videogiochi diventava protagonista di una pellicola cinematografica grazie a Tron. A oltre 25 anni di distanza il Master Control torna a fare paura.

PROVATO di Alessandro Milini   —   11/10/2010

Versione testata: Xbox 360

Nell'anno in cui l'Italia si laureava Campione del Mondo chi vi scrive stava per venire folgorato da Tron, un mondo fatto di pixel, cursori, comandi in basic (sì, proprio in basic), e programmi di vario tipo. Il tutto condito da una massiccia dose di effetti speciali in CGI che, per l'epoca, erano una vera rivoluzione.

Evoluzione fantascientifica

La trama era avvincente per un mondo in cui videogiochi e software house erano agli albori della rivoluzione digitale, e il film terminava con il trionfo dei buoni contro il software di gestione cattivo e l'amministratore delegato avido e corrotto. Uno dei segni distintivi del film era la corsa delle Light Cycle: delle moto virtuali velocissime che lasciavano una scia solida su cui far schiantare l'avversario, solitamente un software di gestione noioso, petulante e poco incline alla competizione.

Un ponte tra due mondi

Da allora moltissimi altri film e serie televisive si sono ispirate a questa pellicola ma nessuno aveva mai pensato di produrre un sequel. Non solo del film ma, anche, del videogioco. Sì perché allora si era pensato di ricreare le avventure del protagonista, ironia della sorte, proprio in un videogame, tra l'altro discreto e avvincente oltre che caratterizzato da uno dei più bei cabinet mai visti.

Evoluzione fantascientifica

Oggi Tron: Evolution non si propone di ripercorrere le gesta di Tron, ma vuole colmare il gap tra il primo film e Tron: Legacy, la pellicola di prossima uscita prodotta dalla Disney. Durante il gioco infatti, verranno svelati retroscena, curiosità e trame parallele che avranno il compito di spiegare ai fan il perché di certe scelte che si vedranno nel film. Si cerca in questo modo di scongiurare la "maledizione dei Tie in", ovvero dei film ispirati a una pellicola di successo.

Un gioco interessante

Abbiamo visto alcune scene del gioco durante la presentazione milanese di Evolution e dobbiamo ammettere che, a prima vista, questo titolo ha parecchi spunti interessanti per non risultare piacevole solo agli appassionati. Purtroppo per noi abbiamo soltanto assistito a qualche minuto di giocato in single player, ma siamo riusciti a mettere mano al gioco riportandone un'impressione positiva anche se con riserva. Intendiamoci. Dal punto di vista grafico siamo più che soddisfatti. È Tron e, come tale, il buio è interrotto da strisce, cerchi e sfere di luce colorata e dalle scie dei mezzi perennemente in gara per stabilire chi è il migliore.

Evoluzione fantascientifica

Il tutto sotto l'occhio vigile dell'MCP (Master Control Program) e di Tron (per chi non lo sapesse Tron è l'acronimo di Trace ON, la stringa di comando basic impiegata per la ricerca di errori tra le linee di codice di un software). Idem per la parte audio. Quello che ci ha lasciato dubbiosi sono quei pochi minuti di giocato in multiplayer che abbiamo provato. Il controllo del personaggio realizzato dai Propaganda Games, ricorda molto altri giochi d'azione come Prince of Persia o Assassin's Creed. I movimenti sono fluidi, veloci e ben calibrati e bastano pochi minuti a capire come controllare ogni aspetto della fisica del gioco. Tuttavia è nel combattimento che preferiamo lasciare sospeso il nostro giudizio. Durante i pochi minuti di gioco infatti, abbiamo notato che la gestione delle mosse non è istintiva come pensavamo e crediamo servirà qualche minuto in più per riuscire a capire bene come utilizzare la meglio il disco di luce (unica arma individuale disponibile), e gli attacchi.
Tron: Evolution arriverà sul mercato a inizio dicembre su PC, PlayStation 3, Xbox 360 e Nintendo Wii e quindi, con molta probabilità, torneremo a parlarne nelle prossime settimane, magari con un codice preview da poter spolpare con maggiore dettaglio.

CERTEZZE

  • Trama avvincente
  • Graficamente evocativo
  • Il multiplayer sembra un'aggiunta interessante

DUBBI

  • Per i più giovani il concept può essere difficile da recepire
  • Qualche dubbio sulla possibile lunghezza della campagna single player