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Sabbie roventi

Dalle gelide nevi del Tibet all'arido deserto, questa è la terza avventura di Nathan Drake!

ANTEPRIMA di Antonio Fucito   —   03/02/2011

Se c'è un titolo che è riuscito a meritarsi appieno l'accezione di blockbuster, questi è sicuramente Uncharted 2, che nel 2009 ha fatto incetta di riconoscimenti sotto diversi aspetti. Divertente e scanzonato, tecnicamente incredibile, piacevole nella sua progressione, il titolo dei Naughty Dog ha rievocato le atmosfere alla Indiana Jones e ha dimostrato come lo sviluppatore losangelino sia particolarmente bravo nel cercare di spingere sempre al massimo il piano tecnologico, proponendo al contempo un'avventura estremamente godibile e dal taglio prettamente cinematografico, dove le scene di gameplay si fondono senza nemmeno accorgersene con le sequenze non interattive e con continuo movimento della telecamera e momenti scriptati che rendono l'azione più spettacolare e impattante, termine tanto caro ai geni del marketing.

Sabbie roventi

Inutile dire che il recentemente annunciato Uncharted 3: Drake's Deception punterà ancora una volta l'accento su questa caratteristica, se vogliamo ancora di più per affermare ancora una volta come questa saga possa fondere al meglio la componente ludica e quella tipica di produzioni cinematografiche. Durante il PlayStation Experience 2011 non abbiamo avuto purtroppo modo di provare il titolo in prima persona (anche se siamo stati tentati di impossessarci del pad vicino la postazione dedicata) ma abbiamo assistito ad ogni modo ad una lunga presentazione all'interno della quale uno degli sviluppatori ha giocato una demo di dieci minuti e mostrato un trailer del gioco in 3D, tecnologia che come prevedibile ha spopolato all'interno dell'evento organizzato da Sony.

La città perduta

Prima di andare al sodo qualche numero, il primo Uncharted complici anche i numerosi bundle ha venduto 3.8 milioni di copie, il seguito invece ha superato i 4 milioni; i Naughty Dog invece dalla loro creazione nel 1996 hanno venduto 45 milioni di giochi, ed adesso in vista del terzo capitolo di Uncharted sono composti da oltre 100 persone. Lo spostamento all'interno del nuovo ufficio ha permesso inoltre di costruire uno studio per il motion capture direttamente in house, con benefici innegabili da questo punto di vista. Piccola nota a margine, il community manager ha affermato che il prossimo anno ci saranno poi annunci di nuovi progetti, che sia la volta buona per vedere un nuovo capitolo di Jak and Daxter? Tornando ad Uncharted 3, lo sviluppatore ha affermato che dopo essersi cimentato con la giungla nel primo capitolo e con la neve e i fluidi nel secondo, adesso tocca al deserto, inteso anche come interazione del personaggio principale e il suo "fondersi" con le dinamiche di gioco. Questo enorme luogo ancora ampiamente inesplorato e praticamente disabitato, che si estende per circa 1.000 km in lunghezza e circa 500 in larghezza, vedrà i nostri amici alle prese con le ricerche di una antica città perduta, nota alle cronache come l'Atlantide del Deserto.

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Chiamata Iram of the Pillars (ma anche Ubar o Wabar), citata secondo gli esperti addirittura nel Corano e in alcuni registri dell'ancestrale città di Ebla (l'antico nome dell'odierna Tell Mardikh), località della Siria settentrionale, questo fiorente centro abitato secondo la leggenda, esisteva già nel 3000 a.C. ed è sepolto proprio sotto la sabbia di quel deserto. Ripercorrendo idealmente le orme dei primi esploratori di Rub al-Khala, e cioè Bertram Thomas, St. John Philpy e Wilfred Thesige, Drake e Sully incroceranno a livello di trama i percorsi e le scoperte di due personaggi storicamente importanti quali Sir Francis Drake e Thomas Edward Lawrence, il militare, archeologo, ufficiale dei servizi segreti di Sua Maestà britannica, scrittore e mille altre cose, conosciuto in tutto il mondo come Lawrence d'Arabia. Ma prima di arrivare sul luogo chiave della ricerca i due sembra saranno impegnati in un autentico giro del mondo che li dovrebbe portare a visitare un misterioso castello in Francia, dove sarebbero nascosti indizi fondamentali per il ritrovamento di Iram of the Pillars. E altre interessanti locazioni.

Un castello in fiamme

La demo mostrata è in realtà quella denominata Chateau e vista qualche settimana fa dai giornalisti americani, questa volta però in versione estesa. Per rinfrescarvi la memoria vi invitiamo a visionare il filmato all'interno di questo articolo. La parte aggiuntiva vede Nathan e il suo mentore Sully continuare la scalata della magione in fiamme, con ulteriori momenti di tensione e fasi platform, dove su schermo letteralmente crolla di tutto e dove come sempre l'utilizzo sapiente della telecamera permette di apprezzare appieno le bellezza del motore grafico di gioco. Dando una prima analisi di questo aspetto, e considerando che il gioco uscirà il prossimo 1 novembre, lo stacco con il secondo capitolo non è così elevato come quello intercorso tra il primo e il secondo, anche perchè ancora oggi è eccezionale. Detto questo, la realizzazione del fuoco e delle luci ci è sembrata ancor più rifinita, e soprattutto la quantità di piccoli dettagli presente all'interno dell'ambientazione ci è parsa tangibilmente superiore. Per quanto riguarda il gameplay, Uncharted 3 sarà strutturalmente simile al secondo capitolo della serie, ma godrà di tutta una serie di evoluzioni derivate innanzitutto dal tipo di ambientazione e poi legate a rifiniture e nuove introduzioni.

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A tal proposito ci sono stati mostrati diversi esempi di come le transizioni tra un'animazione e l'altra siano ancora più integrate e indistinguibili tra loro, oppure come Nathan in questo nuovo capitolo godrà di movenze maggiormente contestuali all'ambiente, potendo quindi interagire con alcuni oggetti ed espandendo quindi il concetto già presente nel secondo capitolo. Sempre in chiave movenze abbiamo visto Nathan Drake all'opera con mosse stealth inedite oppure con la possibilità si scalare al contrario determinate strutture e contestualmente dedicarsi alle tanto amate sparatorie con i cattivoni di turno. Nella breve demo presentata abbiamo anche scorto un bel po' di azioni inedite dedicate al combattimento corpo a corpo, ancora più contestuali alla posizione di entrambi i personaggi e al fatto che siano presenti o meno oggetti attorno al malcapitato di turno. Qualche breve accenno è stato fatto anche al multiplayer, ma solo per affermare che con questo terzo capitolo sarà presente in forze ed espanderà il concetto del secondo capitolo. Facendo un po' di previsioni non crediamo affatto che ci possa essere la cooperativa per la storia principale, anche perchè la struttura di gioco estremamente cinematografica e guidata mal si sposerebbe con l'eventuale imprevedibilità di due o più persone che fanno un po' quel che gli pare all'interno della mappa di gioco.

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Detto questo ci aspettiamo un sistema espanso di progressione per garantire longevità a questa parte, unitamente ad un matchmaking maggiormente rifinito e magari tante belle missioni specifiche per chi vuole giocare assieme online. Dulcis in fundo e considerando che chi vi scrive è molto scettico su questa tecnologia, il trailer 3D che ci è stato mostrato, che ha riproposto la parte dove c'è Nathan Drake su una duna di sabbia con alle spalle un veicolo distrutto, ci ha fatto un'ottima impressione, la visuale è più pulita del solito e la profondità dei vari oggetti ben scalata, una buona notizia per i possessori dei televisori compatibili. Nonostante manchino diversi mesi all'uscita del gioco, Uncharted 3: Drake's Deception ci è sembrato essere già ad un ottimo stadio di sviluppo, la sensazione è quella di trovarsi dinnanzi ad un altro grande episodio della saga, e quindi un'evoluzione che se saprà mantenere alto il ritmo e interessante la storia, diventerà un nuovo titolo imperdibile per i possessori di PlayStation 3. Proprio perchè nella vita non bisogna mai accontentarsi, secondo il nostro (im)modesto parere Naughty Dog potrebbe rendere gli scontri a fuoco e corpo a corpo un po' più fisici anche dal punto di vista dell'impatto dei colpi e dell'audio. Noi il suggerimento l'abbiamo dato, staremo a vedere se verrà ascoltato!

CERTEZZE

  • Tecnicamente incredibile
  • Ancora più spettacolare e divertente
  • Ambientazione affascinante

DUBBI

  • Dopo il secondo capitolo riuscirà a mantenere tutte le aspettative?