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L'evoluzione continua

Finalmente sono trapelati diversi dettagli relativi a FIFA 12, che sembra riservarci parecchie sorprese inaspettate

ANTEPRIMA di Mattia Armani   —   16/05/2011

[Aggiornamento] Leggendo questo frammento, "l'aumento di controllo sui calciatori e la maggior importanza del tempismo aumentano sensibilmente il ritmo di gioco", EA ha temuto che l'utenza fraintendesse l'uso della formula "ritmo di gioco" associandola non all'azione che coinvolge mani e occhi, ma alla partita di calcio. Su richiesta specifichiamo dunque che le novità introdotte nell'intelligenza artificiale distendono il ritmo di gioco in senso calcistico, introducendo temporeggiamenti e situazioni mai implementate prima.

L'avvicinarsi di un cambio generazionale dell'hardware, per serie longeve come quella calcistica firmata EA, spesso significa una diminuzione delle novità, nell'attesa di stupire il mondo con un titolo rinnovato da accompagnare al lancio di una nuova console. E invece, proprio quando nessuno se lo sarebbe aspettato e in coda a uno dei FIFA più popolari e rifiniti di sempre, ecco arrivare il cambiamento. Facciamo quindi, prima della prima prova diretta a cui mancano davvero poche settimane, una rassegna di tutte le informazioni disponibili, ad oggi, sull'atteso nuovo capitolo.
La rivoluzione, così chiamata dagli sviluppatori, parte dai menù completamente rivisti. Niente liste e sotto-menù in cui perdersi ma una semplice barra posta in basso che porta direttamente a tutti i comparti del gioco. Un cambiamento minore, certo, ma accompagnato da schermate più vive e da un restyling generale che include colori e animazioni. La seconda sorpresa arriva poco prima di entrare in campo.

L'evoluzione continua

FIFA 12 compie infatti un ulteriore passo in avanti nel recupero delle proprie origini incrementando ancora lo show, le visuali d'effetto, i loghi e via dicendo. Una vera trasmissione TV insomma, con il ritorno a quella fanfara audiovisiva che agli albori della saga ha contribuito a determinare il successo di FIFA e che già nell'ultimo capitolo è tornata a farsi sentire. Ma tutto questo è solo il preludio delle novità più interessanti che sono senza dubbio quelle legate al gameplay. Le variabili casuali introdotte nello scorso capitolo hanno dato alla serie un tocco di realismo poco spettacolare ma al contempo capace di mutare l'esperienza sulla lunga distanza. Eppure, nonostante l'ottimo risultato, si sentiva il bisogno di fare qualcosa per l'intelligenza artificiale, ancora mancante in fase difensiva, e per eliminare i problemi legati alle animazioni precalcolate. E sono proprio questi aspetti che vengono rivoluzionati nel nuovo FIFA, grazie all'utilizzo di un motore fisico rinnovato, chiamato "impact engine", combinato con la rivisitazione e il potenziamento dell'intelligenza artificiale.

Ci vuole una fisica bestiale

A quanto pare il risultato è già più che convincente con scontri anca contro anca per la conquista della palla, sgambetti credibili e impatti a piena velocità spettacolari e convincenti. Secondo quanto rivelato si avverte infatti il peso fisico delle componenti coinvolte in uno scontro e soprattutto la volontà dei giocatori controllati dall'IA di evitare cadute rovinose e colpi pericolosi per la salute. D'altronde i calciatori possono finalmente variare i propri movimenti senza alcuna animazione precalcolata a bloccare l'azione e, compatibilmente con gravità e velocità, hanno quasi sempre la possibilità di evitare un giro indesiderato in una corsia d'ospedale. Un risultato ottenuto grazie alla quasi totale rimozione delle animazioni precalcolate, come gli sviluppatori avevano già promesso l'estate scorsa in quel di Vancouver, che si ripercuote anche sui comandi e che coinvolge il sistema di dribbling. Il risultato, a quanto sembra, aumenta la sensazione di controllo sul giocatore e cambia radicalmente la fase di difesa della palla mettendo tutto nelle mani dell'utente. Ogni cosa è quindi legata al tempismo di chi gioca, che si trova libero come mai prima d'ora e può togliere la gamba dalla traiettoria di un avversario, saltare l'uomo e interrompere un'azione in qualsiasi momento. Il motore calcola in tempo reale la torsione del busto, le leve degli arti e la fisica del corpo includendo cosi distensioni e distorsioni. E ora ogni trauma subito da un giocatore causa affaticamento e soprattuto indebolisce quelle parti del corpo che sono state maltrattate e che potrebbero dare dei problemi più avanti durante la partita. Nasce quindi l'esigenza di cambiare un giocatore a rischio anche se apparentemente è ancora in salute e questo elemento oltre a incrementare il realismo del titolo crea nuove meccaniche di gioco gestionale. Inoltre, tornando sul piano dell'azione, l'aumento di controllo sui calciatori e la maggior importanza del tempismo aumentano sensibilmente il ritmo di gioco e, cosa ancora più importante, bilanciano le skill delle superstar calcistiche che ora possono essere fermate dall'abilità di chi ha in mano il pad.

L'evoluzione continua

L'importanza di una buona difesa

Il potenziamento dell'intelligenza artificiale in FIFA 12 non è vincolato solo all'istinto di sopravvivenza dei giocatori e a quanto pare porta novità anche nel comparto difensivo, con i giocatori finalmente attivi, capaci di orientarsi nell'azione e di muoversi in accordo gli uni con gli altri. Insomma il vero tallone d'achille della serie potrebbe essere storia e questo significa che ci troviamo di fronte a una rivoluzione ancora maggiore di quella generata dall'utilizzo di un motore fisico libero da animazioni precalcolate. Inoltre i miglioramenti difensivi portano a una maggiore organizzazione sul campo e i giocatori sembrano più svegli anche nella metà del terreno di gioco avversaria. Per migliorare l'IA gli sviluppatori hanno dotato i giocatori di un cono di percezione in stile Commandos, che determina dove un calciatori sta guardando e quali elementi sono più importanti per lui. Il cono, calcolato dalla CPU ma ovviamente invisibile, va a intersecarsi con le visuali degli altri giocatori e questo consente all'engine di calcolare le reazioni gli uni agli altri in base a distanze e posizioni.

L'evoluzione continua

Passando al versante estetico risulta difficile introdurre miglioramenti netti quando le risorse extra sono già state mangiate dall'intelligenza artificiale e l'hardware è già sfruttato a pieno. Ma i dettagli sono aumentati, i colori sono più vividi e le novità legate a scontri, animazioni e fisica aumentano il realismo anche dal punto di vista visivo. I balzi sempre più credibili, la testa dei giocatori che segue il pallone o l'uomo da saltare e scontri da moviola, sono elementi fondamentali per ricreare il realismo di un'azione calcistica. Inoltre l'Impact Engine sembra eliminare quasi del tutto compenetrazioni e glitch e questo, unito ai colori più vivaci, contribuisce a rendere il titolo più convincente anche dal punto di vista visivo. Ovviamente sono importanti anche i volti dei giocatori e in merito a questo la situazione non sembra essere cambiata di molto rispetto allo scorso capitolo con alcuni ritratti estremamente fedeli e altri invece piuttosto approssimativi e talvolta grotteschi. Ma passiamo al miglioramento dei menù e l'incremento del taglio televisivo che, sebbene siano elementi di contorno, aiutano a creare l'atmosfera con riprese dal basso, loghi giganti, inni, suoni e via dicendo. Ma c'è anche spazio per i miglioramenti prettamente estetici che sono sottolineati dalle nuove visuali come quella laterale ribassata che sembra studiata per aumentare la sensazione di profondità ma anche per mostrare una porzione più ampia di gradinate e curve. Una scelta assolutamente non casuale visto che gli stadi della serie, che includeranno tre nuovi campi, sono modellati meglio rispetto al passato e includono panchine e staff delle squadre.

Verso il futuro

Sebbene i ragazzi di EA parlino di rivoluzione, FIFA 12 appare prima di tutto come un'evoluzione. L'evoluzione di una filosofia introdotta con questa generazione hardware e che ha riportato la celebre serie calcistica in vetta alle classifiche di tutto il mondo. FIFA infatti è sempre più simulativo e verosimile e nonostante ciò mantiene uno degli elementi basilari della sua rinascita, ovvero è ancora una volta giocabile in due modi completamente diversi. Un fattore importante anche per il successo visto che in questo modo resta appetibile anche per chi ama l'arcade e che, grazie alle complesse opzioni dedicate ai controlli, può comunque godere di gran parte delle novità introdotte di capitolo in capitolo. In ogni caso il balzo tecnico è decisamente notevole. L'accuratezza anatomica dei giocatori, la fisica e il comportamento dei giocatori sembrerebbero rappresentare un nuovo punto di partenza e non cambiano infatti solo il gameplay ma rendono più realistico, credibile e piacevole da vedere tutto quello che succede sul campo. Insomma, sperando di vedere tutto questo confermato, ci troviamo probabilmente di fronte al maggior cambiamento nella saga dopo la rimozione della corsa neanderthaliana e dei tiri teleguidati.

CERTEZZE

  • Finalmente il controllo totale del giocatore
  • Miglioramenti notevoli per collisioni e relative conseguenze
  • Intelligenza artificiale credibile e completa

DUBBI

  • Effettiva coordinazione della difesa
  • Look di alcuni giocatori da migliorare