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Wii U, punto e a capo

La nuova home console Nintendo è finalmente realtà. Ecco le nostre impressioni di prima mano su Wii U, direttamente da Los Angeles

PROVATO di Andrea Palmisano   —   08/06/2011

E così si ricomincia. Con una sorta di forte e agrodolce déjà vu, la conferenza Nintendo dell'E3 2011 ha portato con sé l'annuncio di una nuova home console che, in maniera del tutto simile alla presentazione di Wii, ha lasciato perplessi se non addirittura scettici i fan della casa di Kyoto che da parecchio tempo stavano aspettando che si sollevasse il sipario sul fino a quel momento così conosciuto "Project Cafè". In realtà il piuttosto breve evento al Nokia Theatre di Los Angeles ha avuto sicuramente la colpa di sorvolare su una serie di evidentemente importanti aspetti, che hanno dato vita ad un po' di comprensibile confusione nella community di videogiocatori incollati ai monitor da ogni parte del mondo; più di qualcuno ha inteso nel controller di Wii U una semplice nuova periferica da collegare al "vecchio" Wii, con relativa cocente delusione annessa. In realtà le cose sono ben diverse, e dopo aver passato oltre un'ora con le mani sulle demo messe a disposizione nello stand Nintendo possiamo affermare con pochi dubbi che c'è perlomeno da essere ottimisti. Ma andiamo per gradi: Wii U mantiene una cifra stilistica, un colore e un design estremamente simile a quello del predecessore, ma si tratta di una console tutta nuova.

Wii U, punto e a capo

L'unità principale, pur somigliando in effetti parecchio all'attuale Wii, è sorretto da un hardware assolutamente più potente, con un processore IBM multi core finalmente capace di restituire immagini in Full HD fino a 1080p via connessione HDMI; mancano purtroppo i dettagli precisi, soprattutto per quanto riguarda la scheda grafica, ma sulla superiorità di Wii U rispetto a Wii c'è ben poco da discutere. Ciò nonostante, è vero che Nintendo ha scelto la linea della continuità, garantendo una totale retrocompatibilità sia con controller e accessori Wii, sia con i giochi; una scelta intelligente, che garantisce un passaggio indolore a chi aveva già l'attuale console Nintendo in salotto. I nuovi giochi saranno invece distribuiti su dischi da 12 cm in formato proprietario da 25GB, eliminando quindi i rumor in merito ad una possibile adozione del Blu-Ray di Sony. Chiarito quindi che si tratta di un hardware tutto nuovo, possiamo passare a quello che rappresenta il vero punto nevralgico dell'offerta di Wii U: il controller, ancora una volta chiave di volta della visione di Nintendo per l'home entertainment.

Wii U, punto e a capo

Come suggerito dalle speculazioni della vigilia, il controller di Wii U è costruito "attorno" al generoso schermo touchscreen (non multi touch) da 6.2" di diagonale, che va ad accentrare la nuova esperienza di gioco ideata dalla casa di Kyoto; un punto di svolta nevralgico che offre moltissime possibilità di utilizzo grazie al doppio stick analogico, alla croce direzionale con 4 tasti frontali e 4 dorsali, accelerometro, giroscopio, videocamera, rumble, microfono, speaker stereo e stilo. Un vero e proprio agglomerato di tecnologia in un pad che trascende quindi l'utilizzo a cui era stato associato finora, slegandosi dalla "schiavitù" della Tv. Una delle qualità sottolineate durante la conferenza è infatti proprio la facoltà di trasferire l'azione di gioco dal televisore allo stesso controller, che è quindi in grado di guadagnare nuova importanza nell'economia della fruizione dei contenuti. Inoltre la disponibilità di uno schermo touch apre le porte a tutta una serie di utilizzi su cui gli sviluppatori potranno davvero sbizzarrirsi. Attenzione però, il controller di Wii U non è una console portatile; i dati vengono trasmessi in modalità wireless dall'unità principale, che svolge quindi tutto il lavoro di calcolo. Non ci è dato sapere quanto sia ampio il raggio di azione, ma di certo non sarà possibile allontanarsi troppo dal luogo in cui è collegata la console. Per quanto riguarda l'ergonomia del nuovo controller, è soltanto impugnandolo in prima persona che ci si rende conto della bontà del lavoro di Nintendo; malgrado le dimensioni si rivela assolutamente comodo da tenere in mano, e soprattutto così leggero da non affaticare affatto il giocatore. Semplicemente straordinario lo schermo, di una qualità davvero elevatissima tanto per la resa di dettagli e colori, quanto per la velocità di aggiornamento dell'immagine e per l'angolo visivo incredibilmente ampio.

L’esperienza insegna

Se c'è una cosa che decisamente ha lasciato l'amaro in bocca durante la conferenza Nintendo, è senza dubbio stata l'assenza totale (eccezion fatta per le due parole su Smash Bros e Lego, più l'ormai mitologico Pikmin 3 a fine giornata) di qualsiasi reale annuncio di giochi in sviluppo per Wii U, con relativi filmati in grado di dare perlomeno una percezione di ciò che bolle in pentola. In tal senso si è invece vista una raccolta di sequenze tratte dai giochi delle terze parti, salvo poi scoprire che si trattava di immagini tratte dalle versioni dei titoli per Ps3, Xbox 360 e Pc.

Wii U, punto e a capo

Benchè sia vero, come ripetuto dall'onnipresente Reggie, che manca oltre un anno alla commercializzazione di Wii U, la sensazione è che più di qualcosa sia ancora in fase di definizione per quanto riguarda questa nuova home console della grande N. Sullo showfloor abbiamo quindi dovuto accontentarci di provare le "esperienze", ovvero una raccolta di brevi applicazioni ludiche (e non) destinate semplicemente a mostrare le potenzialità dell'hardware; assaggi, bocconi di idee non necessariamente destinate a raggiungere poi davvero gli scaffali dei negozi. Per avvallare le qualità grafiche dei Wii U erano disponibili due HD Experience, ovvero sequenze non giocabili renderizzate in real time e su cui si poteva agire in maniera minima, principalmente sulle inquadrature; la prima accompagnava il volo di un passerotto all'interno di un meraviglioso e rigoglioso giardino giapponese, la seconda invece (molto più in stile Nintendo) vedeva lo scontro tra un Link adulto e realistico e un enorme e mostruoso ragno dentro una sorta di cattedrale splendidamente ricreata. Complessità poligonale e livello di dettaglio sicuramente molto buoni, anche se poco indicativi di ciò che la console potrà realmente fare nel momento in cui dovrà calcolare anche tutti gli altri aspetti che vanno a costruire un prodotto "vero", come l'intelligenza artificiale, il gameplay e l'interazione del giocatore. L'utilità maggiore è stata probabilmente quella di mostrare la bontà del display presente sul controller, lo ripetiamo assolutamente eccellente. L'applicazione in ambito ludico ha trovato invece luogo con le altre demo, che denotano la più concreta concretizzazione sicuramente in Super Mario Bros. Mii; nello specifico si trattava di 5 livelli tratti dalla versione Wii, in grado di dimostrare con quanta efficacia l'azione di un gioco di questo tipo potesse spostarsi agilmente e senza difficoltà dalla Tv allo schermo del nuovo controller. Si passava poi a Shield Pose, un rhythm mini game in cui è necessario spostare a ritmo il pad in alto, basso, destra o sinistra per difendersi dalle frecce lanciate da un pirata fantasma.

Wii U, punto e a capo

Battle Mii è invece un deathmatch a tre giocatori, divisi con due di essi a terra all'interno di una arena controllati via il normale Wiimote, e il terzo a pilotare una navicella tramite il nuovo controller. Chase Mii conferma lo spirito multiplayer che fa da fil rouge alle varie demo, portando una revisione della sfida del gatto col topo; 4 giocatori con Wiimote alla caccia di un quinto che invece, grazie al pad del Wii U, può osservare la posizione degli avversari e scappare di conseguenza nella direzione opposta. Poco più di un accenno invece a Measure Up, dedicata principalmente all'applicazione dell'uso dello stilo per disegnare semplici forme bidimensionali, angoli e linee. Benchè semplicistiche e limitate, con una componente grafica quasi sempre assimilabile ad un normale Wii in versione HD, le demo offerte sullo showfloor hanno permesso concretamente di avere una percezione di ciò che la nuova console può portare di innovativo e differente; un ambiente fresco e ricolmo di potenzialità, straordinariamente intrigante e soprattutto capace di offrire davvero qualcosa di diverso rispetto a quanto visto finora in ambito home console. Certamente avremmo preferito che Nintendo portasse a questo E3 2011 una maggiore quantità di dettagli e di contenuti concreti sulla sua nuova creatura, dipanando i dubbi che invece restano ancora in piedi a cominciare dal prezzo di vendita per passare all'online e alle specifiche tecniche complete. Ma in fondo qualche punto interrogativo in più non fa altro che mantenere alta la curiosità, in ottica evidentemente di un E3 del prossimo anno che sarà, stavolta davvero, tutto incentrato su Wii U.