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Attenti a quei tre

Abbiamo provato la beta di uno degli indie più promettenti e attesi tra quelli attualmente in sviluppo

PROVATO di Aligi Comandini   —   09/11/2011

Versione testata: PC

Avete mai giocato a Trine? Si? Bravi, datevi un'amichevole pacca sulla spalla da parte nostra. Il peculiare misto tra un platform e un puzzle game creato da Frozenbyte nel 2009, si è guadagnato di diritto un posto nell'olimpo dei titoli indie, grazie al suo gameplay brillante ed originale e al suo stile unico. Se l'avete provato significa che siete dei buongustai, o forse semplicemente che sapete fare affari, considerando che il gioco è stato protagonista di molte convenienti svendite online e per un periodo addirittura acquistabile con un'offerta a piacere all'interno dell'ottimo Frozenbyte Bundle.

Attenti a quei tre

Considerata la sua lodevole qualità e gli sconti ragguardevoli, è stato un successone commerciale, cosa che nel mondo dei videogames porta di solito a guadagnarsi di diritto un seguito. Come da copione è accaduto, e noi di quel seguito abbiamo potuto provare una breve ma interessante versione preview. L'esperienza con il nuovo capitolo è durata poco più di un'ora, sufficiente però a darvi le nostre prime impressioni e a cominciare con le congetture sul futuro di questa curiosa serie indipendente, che in questo secondo capitolo ripropone le sue meccaniche in una forma ancor più rifinita, e regala ai fan una richiestissima modalità cooperativa online. Non bastasse, il gioco completo potrebbe riservare qualche sorpresa inaspettata... si comincia!

Lo chiamavano Trine-ità 2

Nel primo gioco una ladra di nome Zoya, il simpatico mago Amadeus, e il panzuto Sir Pontius, si erano trovati intrappolati all'interno di un antico artefatto dopo essersi incontrati per puro caso nella stanza del tesoro dell'Accademia Astrale. Il mistico oggetto, chiamato Trine e dotato del potere di legare tra loro le anime, li aveva costretti a collaborare per tornare alla normalità e portati dopo varie peripezie a scongiurare un'invasione di non morti su larga scala. In Trine 2 ritornano gli stessi protagonisti, solo che stavolta non sono loro a trovare l'artefatto, ma è il Trine che trova loro e li trasporta verso una nuova e misteriosa avventura. La demo ci ha messo nei panni di ogni personaggio durante un comodo tutorial prima di far partire il "vero" livello iniziale. Ogni protagonista sembra aver mantenuto i suoi talenti dal capitolo precedente, e alcuni di loro hanno imparato qualche nuovo trucchetto. Amadeus, l'unico mago della sua famiglia a non aver mai appreso l'incantesimo "palla di fuoco" (il colmo è che sua moglie e i suoi figli invece lo conoscono alla perfezione), ha l'utilissima capacità di creare cubi solidi e di spostare oggetti con la forza del pensiero. L'agilissima furfante Zoya può usare una corda con rampino per appendersi alle pareti, dondolare a mò di Spiderman, e scagliare frecce contro nemici e oggetti.

Attenti a quei tre

Pontius, il cavaliere, è un bestione in armatura che può difendersi da frane e proiettili con uno scudo, sterminare decine di avversari a forza di fendenti, e triturare oggetti resistenti con l'ausilio di un grosso martello. I loro talenti non finiscono qui. Infatti in Trine 2, così come nel predecessore, è possibile guadagnare punti esperienza, utili per salire di livello e far acquisire nuove skill ai tre eroici amici. Potenziati a dovere, i tre ottengono una pletora di trucchi ancor più interessanti, tra cui la capacità di creare piattaforme, lanciare proiettili infuocati, caricare gli avversari, congelare i nemici, e svariate altre chicche. Un sistema simil-gdr che ben si sposa con l'atmosfera fantasy del gioco. Nel primo Trine si utilizzava un solo eroe alla volta, ma ognuno poteva esser selezionato in qualunque momento. Il trittico agiva all'unisono solo in LAN. Nulla è cambiato nel singleplayer, ma in multiplayer le cose sono ben diverse.

Sfera blu, aiutami tu

Abbiamo definito Trine un misto tra un platform e un puzzle game. La motivazione è semplice: nel gioco per avanzare era necessario superare complesse e ben congegnate sezioni di platforming e raccogliere nel mentre sfere ed ampolle blu per guadagnare esperienza. Avanzare in un livello era spesso piuttosto semplice, anche se nel primo capitolo non mancavano enigmi in grado di aguzzare l'ingegno.

Attenti a quei tre

Il difficile consisteva nel completare uno stage ottenendo tutta l'esperienza possibile (che non respawnava se conquistata). Molte sfere erano posizionate in luoghi difficilmente accessibili, anche utilizzando in modo oculato le abilità di ogni eroe. Tutto ciò è rimasto invariato, e faticherete parecchio a ripulire una mappa dall'esperienza disponibile, persino nel primissimo livello (l'unico che abbiamo potuto testare). Trine 2 tuttavia ha un'opzione in grado di rendere la campagna principale mostruosamente più facile, il multiplayer. Ora è possibile giocare con due amici in rete e usare tutte le loro abilità contemporaneamente. Giocando in tre, Amadeus può facilmente far levitare i suoi cubi con sopra uno dei compagni, Zoya raggiungere ogni zona con l'ausilio della levitazione magica e del rampino, e Pontius occuparsi senza troppi problemi di goblin e altri mostriciattoli mentre gli altri due lavorano. Terminare un livello così è perfino troppo facile, al punto che speriamo ci siano delle limitazioni nella versione finale, o perlomeno mappe davvero convolute, dure da finire anche con vantaggi così marcati. Facilità a parte, la modalità online pare piuttosto stabile già nella beta, ed è sicuramente molto divertente. Una gradita aggiunta.

Poligoni pochi, splendore molto

Il primo Trine venne elogiato moltissimo per le sue splendide ambientazioni. Il motore grafico del gioco non era certo superlativo, ma gli effetti di luce, i colori accesi, e alcune bellissime strutture lo rendevano comunque uno spettacolo. Nel seguito il comparto tecnico è migliorato nettamente e, seppur i modelli ancora non brillino per il numero dei poligoni, le locazioni risultano ancor più splendide e dettagliate. Ottime le animazioni e il doppiaggio, nonostante per ora l'unico personaggio a muovere la bocca mentre parla sia Amadeus (Pontius sembra essere un ventriloquo eccezionale, e Zoya porta un convenientissimo velo sul volto).

Attenti a quei tre

Le bocche immobili non sono l'unica imperfezione. Abbiamo pur sempre provato una beta, e i bug non sono mancati. Nulla di spaventoso, ma qualche momento di crash dell'online ed un paio di strani problemi della chat in game li abbiamo sperimentati. Giocando in singolo non ci è capitato niente di inusuale per fortuna. Il livello di prova si è concluso con un grosso boss serpente, facile da battere una volta capito cosa fare. Il ritorno delle boss fights era certo, specialmente considerati i potenziamenti grafici che le rendono ancor più belle. All'inizio abbiamo parlato di possibili sorprese in questo secondo capitolo. La pulce nell'orecchio ve l'abbiamo messa dopo aver notato nella schermata iniziale i ritratti di altri tre personaggi a fianco del trio principale. Per ora sono solo supposizioni ma gli eroi potrebbero essere sei, e nulla impedisce ai ragazzi di Frozenbyte di rendere le new entry completamente diverse dal team originale.
L'originale è stato una piccola rivelazione al momento dell'uscita e Trine 2 si prospetta ancor più rifinito e divertente dell'originale. Siamo prontissimi a ributtarci nelle avventure di Amadeus, Zoya e Pontius, siano essi soli o accompagnati da un nuovo trio di compagni. Speriamo però davvero che questa trinità sia effettivamente raddoppiata, poichè raddoppierebbero anche le nostre già alte aspettative per questo interessantissimo titolo indie.

CERTEZZE

  • Rifinisce un gameplay già ottimo
  • Ambientazioni ancora più belle
  • Forse sei personaggi invece di tre?
  • Co-op online

DUBBI

  • Difficoltà troppo bassa, specialmente se giocato online
  • Si spera sia meno breve del predecessore