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Android 11 è finalmente disponibile: ecco le novità!

Scopriamo le diverse novità introdotte da Google in Android 11, il sistema operativo più diffuso al mondo, arrivato finalmente su tutti i dispositivi compatibili

SPECIALE di Peter Vogric   —   10/09/2020

Google ha iniziato a rilasciare gradualmente Android 11 per tutti i dispositivi supportati. Dopo aver raggiunto un notevole grado di maturità, il sistema operativo più diffuso al mondo è pronto ad accogliere altri piccoli cambiamenti per renderlo ancora più semplice ed intuitivo. Sia Android 11 che iOS infatti non portano più novità rivoluzionarie di anno in anno: l'interfaccia e le applicazioni native rimangono simili, ma comunque vengono perfezionate quelle funzionalità più importanti nell'utilizzo quotidiano. Andiamo dunque ad analizzare quali novità ha portato Google in questa nuova versione di Android e come verrà distribuito quest'anno attraverso l'ampia gamma di dispositivi compatibili con questo sistema operativo.

Il nuovo centro notifiche

Il centro notifiche e quello di controllo sono da sempre un evidente punto di forza degli smartphone Android. Ad ogni versione del sistema operativo questo menu a tendina viene ulteriormente perfezionato e migliorato, quest'anno con due interessanti funzioni. In Android 11 le notifiche delle applicazioni di messaggistica vengono separate da quelle provenienti da altre app. In questo modo non rischiamo di perdere qualche importante messaggio tra i numerosi avvisi ricevuti. Le conversazioni nel centro notifiche vengono chiaramente suddivise per applicazione e mantengono un buon ordine leggibile all'interno del menu. E' possibile anche dare priorità alle conversazioni in modo da avercele sempre in cima al resto delle chat. Anche silenziando determinate discussioni, le notifiche rimarranno lì a disposizione per poter accedere rapidamente a qualsiasi messaggio. Google offre inoltre una notevole serie di personalizzazioni per i messaggi ricevuti, rendendo il sistema piuttosto versatile e adatto a diversi tipi di esigenze. Per esempio è possibile permettere a certe applicazioni o conversazioni di inviare la notifica anche se si ha la modalità "Non Disturbare" attiva.

Nel centro di controllo è stata aggiunta un'altra novità interessante riguardo la riproduzione in background. Le applicazione come Spotify e YouTube hanno dei temi personalizzati all'interno di questo menu, dove vengono mostrate le immagini degli album e le copertine dei video. Lasciando diverse applicazioni multimediali in background ci ritrovavamo con una discreta quantità di banner per la gestione della riproduzione. In Android 11 questi vengono raggruppati in delle comode schede a scorrimento orizzontale per non intasare troppo il centro di controllo.

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Messaggistica

Una delle principali funzioni dello smartphone è indubbiamente la possibilità di inviare e ricevere messaggi. Google ha voluto semplificare questa operazione introducendo le così dette "bolle". Direttamente dal centro di notifiche è possibile selezionare le conversazioni di una qualsiasi applicazione ed inserirle in una "bolla". Questa rimarrà sempre attiva sul nostro schermo sotto forma di una piccola icona, un po' come ci ha abituato Facebook Messenger già da diversi anni. In questo modo avremo una piccola finestra sullo schermo espandibile a piacimento per continuare le nostre conversazioni. Tutte le applicazioni di messaggistica dovrebbero supportare questa funzione, probabilmente in seguito ad un aggiornamento in arrivo a breve. Potendo inserire anche le chat di Facebook Messenger, WhatsApp, Telegram ed altre applicazioni contemporaneamente ci sembra un ottimo modo per avere sempre sotto mano le conversazioni, anche quando con lo smartphone stiamo facendo altro.

Power Menu

Tenendo premuto il tasto di accensione una volta sbloccato lo smartphone, si aprirà un nuovo menu. Oltre a mostrarci le classiche icone per lo spegnimento, il riavvio e le chiamate d'emergenza, è stato aggiunto anche Google Pay ed i pulsanti per la gestione dei dispositivi Smart Home. Spesso infatti può capitare che Google Pay non si attivi a dovere quando avviciniamo lo smartphone sbloccato ad un sistema POS. Tenendo premuto il tasto d'accensione il sistema di pagamento verrà automaticamente attivato per completare la transazione.

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Non sappiamo ancora come utilizzeranno il tasto d'accensione gli altri produttori, avendo dei servizi simili a loro disposizione. Samsung per esempio potrebbe integrare il loro servizio di pagamenti invece di quello Google, così come i controlli della loro applicazione dedicata alla domotica.

Privacy

Dopo i grandi passi in avanti portati da Apple sulla privacy, anche Google vuole mantenere il passo introducendo diverse novità. Android 11 cambia il modo nel quale le applicazioni accedono ai vari sensori dello smartphone come la fotocamera, microfono o il modem GPS. Adesso è possibile consentire l'accesso a questi sensori solamente quando l'applicazione è in uso oppure per un singolo utilizzo. Per quanto riguarda invece la condivisione della posizione in background, dovremo recarci nelle impostazioni di sistema dove attiveremo la funzione per ciascuna delle applicazioni. Trascorso un periodo di inutilizzo le applicazioni perderanno i permessi garantiti in precedenza e dunque alla loro prossima apertura ci verrà chiesto nuovamente il nostro consenso per accedere ai sensori dello smartphone.

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Altri miglioramenti

Google con Android 11 ha introdotto anche numerose novità minori. Per esempio la gestione degli screenshot, che adesso assomiglia molto a quella di iOS. Una volta catturata l'immagine dello schermo, questa comparirà in una piccola anteprima in basso a sinistra, da dove è possibile modificarla e condividerla rapidamente. Il sistema operativo inoltre ci consente di registrare quanto accade sullo schermo e salvarlo sotto forma di video nella nostra galleria. Sono stati migliorati anche i comandi vocali per una migliore accessibilità. Infine, Google ha provato a fare un primo passo avanti verso l'ottimizzazione dei display pieghevoli, dove però rimane ancora una discreta frammentazione a seconda del produttore. Essendo quest'ultima una tecnologia piuttosto recente con un'ampia varietà nell'implementazione, probabilmente ci vorrà ancora del tempo per vedere delle funzioni universali create direttamente da Google.

Android 11 è già disponibile per tutti i possessori degli smartphone Pixel. Quest'anno però anche OnePlus 8 e 8 Pro hanno ricevuto l'aggiornamento lo stesso giorno. Speriamo che questo motivi gli altri produttori a rilasciare la loro versione aggiornata in tempi brevi. Allo stesso modo ci si aspetta che il supporto per le successive versioni continui per più tempo, almeno per tre anni come garantito da Google per i propri smartphone.