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Contra: Operation Galuga, il ritorno alle origini della saga di Konami

La demo di Contra: Operation Galuga svela un gioco ancorato alle origini della saga di Konami, un bel tuffo nel passato, ma che alcuni potrebbero non apprezzare.

Contra: Operation Galuga, il ritorno alle origini della saga di Konami
PROVATO di Lorenzo Kobe Fazio   —   28/02/2024

Nell'immaginario collettivo, difficilmente Contra rientra in quel ristretto gruppo di produzioni annoverate quando si elencano i padri fondatori del nostro hobby preferito. Nonostante il momento di gloria vissuto soprattutto nei primi Anni '90, la serie di Konami non ha mai realmente raggiunto la fama mondiale che sembrava destinata a guadagnarsi quando esordì nel 1987 in sala giochi.

Il cambio di nome necessario per aggirare alcune leggi sulla censura in Europa e un certo disinteresse del publisher nipponico nel garantire un livello qualitativo minimo soprattutto nei capitoli più recenti (Contra: Rogue Ops all'epoca non ci esaltò particolarmente) hanno contribuito a mortificare progressivamente lo slancio della serie. Oggi come oggi, solo i nostalgici o i veri appassionati di sparatutto a scorrimento conoscono Contra e il suo retaggio.

Così, dopo il disastroso episodio del 2019, l'opera di recupero dei principali classici di Konami registra un ulteriore ampliamento. Non solo Silent Hill 2 e Metal Gear Solid 3, ma anche l'origine dell'epopea con protagonisti Bill Rizer e Lance Bean. Contra: Operation Galuga, come avranno intuito già dal titolo i fan più accaniti, rappresenta un pesante e profondo remake del capostipite, un titolo che vuole essere nostalgico, senza per questo escludere a priori eventuali neofiti.

Grazie alla demo disponibile da un paio di giorni, ci siamo fatti un'idea precisa di questo sparatutto bidimensionale che esordirà il prossimo 12 marzo su PC, PlayStation, Xbox e Switch. Un gioco che vuole offrire un'esperienza diretta, snella, priva di chissà quali fronzoli.

Un po’ remake, un po’ remastered

Diverso eppure simile. Il livello proposto nella demo di Contra: Operation Galuga ricorda da vicino i primi livelli del capostipite della saga
Diverso eppure simile. Il livello proposto nella demo di Contra: Operation Galuga ricorda da vicino i primi livelli del capostipite della saga

Contra: Operation Galuga, come già anticipato, è uno sparatutto bidimensionale estremamente classico nell'impostazione generale. Si spara, si salta, si evitano i proiettili nemici, si recuperano power-up nel tentativo di raggiungere la fine del livello che, come da tradizione, è anticipato da una battaglia contro un boss tendenzialmente di dimensioni colossali. Da quanto visto grazie alla demo del gioco, Konami non sembra interessata a rinfrescare la formula ludica, nel pieno rispetto del capostipite della saga a cui si rifà.

Avviata la modalità storia, Bill e Lance, a bordo di un elicottero e già lanciato verso la zona di guerra, vengono aggiornati del piano missione dal loro superiore. Sei mesi dopo la misteriosa pioggia di meteoriti che si sono abbattutati sulle isole Galuga, i protagonisti si trovano a combattere la cellula terroristica Red Falcon, ormai diventata una minaccia per il mondo intero. Sarà compito del duo colpire, a suon di scariche di mitra e raggi laser, le fondamenta dell'organizzazione insediatasi non a caso proprio sull'arcipelago.

In Contra: Operation Galuga  non mancano nemmeno dei dialoghi durante le battaglie
In Contra: Operation Galuga non mancano nemmeno dei dialoghi durante le battaglie

Le premesse, prima e ovvia novità rispetto all'originale, si sviluppano attraverso un breve filmato e una manciata di dialoghi doppiati in inglese. Coloro dotati di buona memoria, non faticheranno a ricordare come la saga, nel lontano 1987, poggiasse sullo stesso e identico prologo. Ed esattamente come più di trentacinque anni fa, non passa molto prima di ritrovarsi ad imbracciare un pesantissimo mitra, pronti ad eliminare qualsiasi cosa si muova sullo schermo.

Prima di buttarsi nella mischia, tuttavia, Contra: Operation Galuga presenta due ulteriori schermate. La prima va nella direzione di ampliare il pubblico potenziale della produzione Konami. Oltre al selettore della difficoltà, che influenza soprattutto il rateo di fuoco e la mira degli avversari, si può optare per una barra della salute, che si svuota progressivamente ad ogni colpo subito, o per la morte istantanea non appena si subisce un danno. In seconda battuta, ci è stato chiesto di scegliere due bonus passivi con cui personalizzare il personaggio selezionato. Dall'invulnerabilità durante gli scatti, ad una barra di salute più generosa, l'elenco non è molto ampio, ma consente di imprimere un vago, tenue e minimo valore strategico alla sortita.

Le scene d'intermezzo di Contra: Operation Galuga permettono di apprezzare l'ottimo character design dei personaggi
Le scene d'intermezzo di Contra: Operation Galuga permettono di apprezzare l'ottimo character design dei personaggi

Effettuate queste operazioni preliminari, ci siamo ritrovati nell'unico livello disponibile nella demo, che è una sorta di crasi tra il primo e il terzo stage del Contra originale. Si parte quindi costeggiando il fiume, saltando di piattaforma in piattaforma mentre si affrontano i primi nemici. In seguito, ci si arrampica sulle rocce che ospitano una cascata, tra salti più complessi, massi da evitare e nemici che lanciano bombe sporgendosi dall'acqua in caduta libera.

Il sistema dei controlli è snello e limitato all'osso come è giusto che sia. Si salta e si spara, ovviamente. Con un pulsante si attiva la schivata, utile anche per aumentare la distanza coperta in volo. Con i dorsali si alternano le due armi equipaggiabili, tra fucili a pompa, raggi laser e missili autoguidati. Con i grilletti si blocca sul posto il proprio alter ego e si controlla il fuoco in ogni direzione. Il ritmo è quello classico dei vecchi capitoli della serie: sufficientemente elevato da non permettere distrazioni, ma nemmeno indiavolato al punto che schivare diventa esclusivamente una quesitone di riflessi e non di corretto posizionamento sullo schermo.

Lanciafiamme, shotgun, lanciarazzi, pistola laser, anche l'arsenale di Contra: Operation Galuga è piuttosto classico
Lanciafiamme, shotgun, lanciarazzi, pistola laser, anche l'arsenale di Contra: Operation Galuga è piuttosto classico

Da veterani, il design dei livelli non ci è parso particolarmente complesso o sorprendente. La disposizione dei nemici è prevedibile, le piattaforme rispettano schemi ampiamente noti, regna l'assoluta linearità. Non ci aspettavamo nulla di più, beninteso, ma questa demo non ci ha certamente disorientato con trovate particolari.

Anche i due boss affrontati non sono andati molto più in là del recupero di situazioni già viste, opportunamente revitalizzate e mescolate. Prima abbiamo dovuto abbattere una base semovente colpendo nei vari punti sensibili, evitando bombe e proiettili esplosi da tutte le direzioni. In seguito, abbiamo dovuto abbattere un gigantesco alieno simile ad una falena, schivando i colpi di coda e sparandogli a braccia e testa. Se a difficoltà normale non è stato così complicato giungere sino al cospetto di questo nemico, tra fiamme, acido e attacchi fisici, abbiamo dato fondo alle vite accumulate per avere la meglio, segno che Contra: Operation Galuga saprà mettere in difficoltà anche l'utente più navigato.

Più si è, più ci si diverte, un teorema valido anche in Contra: Operation Galuga
Più si è, più ci si diverte, un teorema valido anche in Contra: Operation Galuga

Oltre alla modalità storia, che era possibile gustarsi anche in compagnia di un proprio amico in locale, la demo metteva a disposizione anche l'Arcade. Il livello, e presumibilmente anche la campagna nell'edizione finale, era lo stesso, ma l'azione non era anticipata da alcun filmato e i giocatori che potevano prendere parte alla partita saranno quattro al massimo, segno che la produzione Konami vuole puntare anche sul multiplayer. Un veloce test in questo senso, ha ovviamente confermato che insieme ai propri amici, il tutto diventa ancora più divertente, caotico, coinvolgente.

Contra: Operation Galuga non ha alcuna intenzione di riscrivere le regole degli sparatutto bidimensionali a scorrimento. Fedele al suo essere un remake del capostipite della saga, reinterpreta, amplia e modifica, senza tuttavia rivoluzionare o stravolgere. L'inserimento della componente narrativa è sicuramente una novità apprezzabile, comunque facoltativa per chi preferirà affrontare la modalità arcade. Il selettore della difficoltà e la possibilità di utilizzare bonus passivi ampliano il potenziale pubblico di riferimento e donano un pizzico di profondità in più al tutto. Level design, sistema di controllo e ritmo, nella loro assoluta aderenza alla tradizione, riescono a creare le giuste condizioni affinché non venga mai meno l'attenzione dell'utente. Il comparto grafico è piacevole alla vista, musiche ed effetti sonori sono gustosamente retrò, sparare ed evitare proiettili è divertente oggi come allora. Solo tra qualche giorno, tuttavia, sapremo dirvi se oltre all'operazione nostalgia, Konami avrà dato forma e vita ad un gioco dalle ambizioni più ampie.

CERTEZZE

  • Possibilità di selezionare più livelli di difficoltà
  • Ottimo ritmo
  • Il multiplayer potrebbe rivelarsi un fattore da non sottovalutare

DUBBI

  • Nessuna vera novità
  • Level design classico