0

Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   28/11/2003

Diario del Capitano

Dopo le riflessioni, torno a scrivere un diario di attualità. Leggevo le Classifiche ELSPA di ieri: attività banalotta, che si fa periodicamente per farsi un'idea di quanto accade nel mondo. Ogni volta che leggo le classifiche ci sono due pensieri ricorrenti che si fanno strada.
Il primo è: per quale motivo in Italia non esistono statistche di vendita? O se esistono, per quale motivo un addetto del settore ne ignora l'esistenza? Si badi bene, parlo di statische ufficiali, o quantomeno con una parvenza di ufficialità, non di dati costruiti ad arte per le slide in powerpoint dei venditori.
Il motivo mi è sempre sfuggito: che pubblicare numeri veri sia un pò come gridare "il re è nudo"? Lascio ad altri giudicare, rimango con la mia incalcolabile serie di dubbi in merito.
Il secondo, se possibile ancora più inquietante del primo è: quanto pesa un giocatore sul mercato? Dove per giocatore si intenda un non occasionale, una persona che si informa, segue la scena, sa cosa vuole e cosa va a comprare. A giudicare da quello che ELSPA ci dice, sembra che il mondo del videogoame non sia affatto in mano ai gamer. Non si dice che alcuni giochi non dovrebbero essere in classifica (pare brutto) ma sicuramente ci sono altri titoli che secondo un giocatore dovrebbero stare nella top ten. Eppure non ci sono. Questo dovrebbe farci pensare a lungo, a come il nostro ambiente segua la naturale involuzione verso il fenomeno commerciale. Un bene per le risorse che prevedibilmente vi saranno investite, un male per come verrà fatto: basti guardare quello che accade nei soliti musica e cinema (e letteratura, anche se in modo meno marcato). Progetti che, per il timore di non piacere a qualcuno restano indifferenti a tutti, in una specie di perenne moda dell'ultimo minuto. Ci stiamo pericolosamente avvicinando agli Idol giapponesi, come del resto è facilmente comprensibile: meglio un best seller destinato ad essere dimenticato e rimpiazzato in pochi mesi che un prodotto duraturo: il primo deve essere rimpiazzato da qualcosa di nuovo, il secondo potrebbe anche correre il rischio di appagare chi lo acquista e sottrarre un consumatore al mercato...

Massimiliano Monti, responsabile editoriale area PC.

- Commenta questo Diario sul nostro Forum! -