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Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   31/03/2004

Diario del Capitano

Chiamiamola pure operazione nostalgia. No, questa volta non stiamo parlando dei soliti remake per GBA, ma di qualcosa di simile ma di ben più sottile come concetto: ovvero del GBA SP Famicom edition, un SP dalla livrea del glorioso Famicom/NES, e dei Famicom Classic, otto giochi per il vetusto otto bit riproposti pari pari in Giappone, a prezzo ridotto, per la gioia di tutti i nostalgici. Manco a dirlo sia la console che i giochi hanno venduto come il pane, e non solo ai fans sfegatati, ma, un fatto questo sì strabiliante, soprattutto a persone che non toccavano un videogioco da anni. Gente che non si sarebbe mai sognata di acquistare una console ma che, messa di fronte a qualcosa di familiare, si è riavvicinata al videogioco. Perchè quello che Nintendo vende non è un remake ma un'idea, un pezzetto di infanzia che se n'è andato ma che ritorna prepotente, nei colori della console, nella forma delle confezioni, negli artwork. I profani che si sono comprati in Giappone l'SP Famicom Edition non si sono portati a casa una console portatile, ma una manciata di ricordi dei bei tempi che furono, nella speranza di riprovare le stesse emozioni. Un'utenza di insospettabili, che non chiede giochi ultracomplessi o l'ultimo ritrovato della tecnologia, ma solo qualcosa di familiare, semplice e divertente.
Son pronto a scommettere che mio padre, allergico a qualunque forma di videogioco, messo di fronte a una riedizione del VCS2600 uguale uguale a quella dell'epoca, che acquistò negli Stati Uniti per una cifra folle, forse non resisterebbe. Ok, non sa che a casa ne ho almeno sei nelle varie versioni più un centinaio di cartucce...
Di ciò mi sono reso conto direttamente anch'io, sabato sera, e non era la prima volta che mi capitava. Durante una cena a casa mia, con amici, chiacchierando del più e del meno una ragazza ha saputo che lavoravo nel campo dei videogiochi. Non tocca un joypad da una quindicina d'anni, ma mi ha chiesto di Super Mario e di Zelda, se ne avevo qualcuno. Quando ho detto di sì le si sono illuminati gli occhi. Ho tirato fuori i primi che mi capitavano sotto mano, Super Mario Sunshine, Mario 64, Wind Waker, ma lei no: "Voglio giocare quelli sul Nintendo". Ovviamente quello a 8bit, che aveva da bambina.

Mauro Fanelli, responsabile editoriale area Console.

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