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Doom 3: incontro ravvicinato

Ci siamo. L'incontro con la reginetta degli sparatutto all'E3 2002 è avvenuto. Risultato? Impressionante. Doom 3 si è presentato vestito di un motore grafico e di idee veramente innovativi. Matteo Caccialanza, dopo quattro ore di fila, l'ha visto per noi e ne ha scritto un breve resoconto.

ANTEPRIMA di Matteo Caccialanza   —   23/05/2002

Finalmente sotto i nostri occhi

DooM 3 era uno dei titoli più attesi di questa E3 2002. Che cosa ci sarebbe stato mostrato? Filmati di gameplay? Cinematiche in computer graphic? O forse il gioco stesso avrebbe fatto la sua trionfale apparizione?
Ebbene, in una sorta di saletta cinematografica improvvisata nei meandri del faraonico stand di Activision, è stata proiettata la presentazione iniziale, seguita da circa dieci minuti di gioco in tempo reale: se eravate alla ricerca di una conferma delle vostre impressioni in proposito, eccovela: DooM 3 è tecnicamente strabiliante.
L'obiettivo dichiarato di questo nuovo capitolo della saga madre degli FPS è quello di terrorizzare il pubblico, e in quest'ottica trova giustificazione la quasi maniacale ricerca per il macabro, che si sposa magnificamente con il sensazionale livello di dettaglio raggiunto dal nuovo engine di Carmack e soci.
I mostri sono veri e propri demoni brutali e deformi, e in più di una occasione abbiamo avuto la sensazione di trovarci davanti ad una nuova puntata di Resident Evil o di qualche altro survival horror.
Ma questa volta in soggettiva, e che soggettiva!
L'unica perplessità che ci riserviamo di nutrire riguarda le animazioni dei modelli 3D. A una nostra richiesta di delucidazioni in proposito, ci è stato riferito che mostri e personaggi sono stati animati "a mano" con Maya, senza avvalersi di alcuna tecnica particolare come il motion capture.
Sfortunatamente il risultato finale ci è parso fin troppo "artificiale", con movimenti in alcuni casi troppo accentuati, in particolare le rotazioni del busto e le espressioni facciali...un vero peccato se pensiamo al fotorealismo raggiunto dal motore di rendering e all'uso magistrale dei nuovi filtri nVidia.

Finalmente sotto i nostri occhi


Passando alle armi, ci aspettavamo il ritorno di alcune glorie del passato e non siamo rimasti delusi: lo shotgun non ha perso un grammo del suo carisma ed è un piacere constatare con che facilità faccia saltare in aria pezzi di nemici con un colpo a bruciapelo ben assestato.
Fra le altre armi disponibili annoveriamo un fucile mitragliatore d'assalto e l'intramontabile handgun (forse un po' troppo simile a un certo Enforcer), lenta, ma precisa e affidabile.
Per quanto l'intera panoplia di armi si sia rivelata piacevolmente familiare, il look delle stesse è apparso un po' troppo futuristico e giocattoloso.
Aspettiamo di mettere le mani su una versione giocabile per sbilanciarci in ulteriori giudizi, ma dalle premesse di quest'anno, DooM 3 sembra non deludere le aspettative e soprattutto appare tecnicamente ancora più impressionante dei nuovi Unreal.
Ne vedremo delle belle.

Only one man stands between hell and earth... you

Su Marte, la Union Aerospace Corporation sta compiendo oscuri esperimenti.
Esperimenti pericolosi che riguardano il teletrasporto e il passaggio extradimensionale della materia.
Un errore compiuto da uno scienziato con forse qualche peso di trioppo sulla coscienza ha nuovamente aperto un varco con l'Inferno, che ancora una volta è riuscito a farsi strada nel mondo dei vivi, corrompendo ed infettando ogni uomo, macchina e animale sul suo cammino.
Soltanto noi, che in ben altre due occasioni siamo tornati illesi da un'allucinante viaggio nell'Inferno sulla Terra, saremo in grado di ricacciare il Male e svelare l'oscuro complotto che apparentemente si cela dietro alla tragedia.