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Dragon's Dogma 2, spolpiamo la demo dell'atteso GdR di Capcom

Capcom ci ha concesso di provare nuovamente la demo del TGS di Dragon's Dogma 2, durante un recente evento. Abbiamo cercato di analizzarla il più a fondo possibile.

Dragon's Dogma 2, spolpiamo la demo dell'atteso GdR di Capcom
PROVATO di Aligi Comandini   —   17/11/2023

Il 2023 è stato a dir poco atipico per i videogiochi; tanto straordinario per i giocatori quanto terribile per gli sviluppatori. L'anno che sta per arrivare difficilmente potrà raggiungere i picchi visti in questi dodici mesi e molti dei titoli che ci aspettano sono ancora coperti di mistero, eppure gli annunci degni di nota non mancano, tra ritorni confermati di serie storiche e promettenti nuovi arrivi con alle spalle risorse da blockbuster.

Tra i giochi già confermati, però, ce n'è uno che ci attrae particolarmente, nonostante non sia sospinto da un nome gigantesco come molti dei suoi concorrenti: parliamo ovviamente di Dragon's Dogma 2, seguito di uno dei più validi e sottovalutati action GdR sul mercato, il cui sviluppo è ancora una volta capeggiato dal bravissimo Hideaki Itsuno (a cui dobbiamo buona parte dei Devil May Cry, Rival Schools, e tutta una serie di altre primizie videoludiche). Certo, molte delle aspettative che circondano il titolo vengono chiaramente da una Capcom in assoluto stato di grazia, che siede ormai da anni serenamente tra i migliori team di sviluppo al mondo, se si guarda la qualità media dei giochi sviluppati.

La fiducia riposta nel team non è però assolutamente l'unica motivazione... l'originale Dragon's Dogma, infatti, era un progetto incredibilmente ambizioso piagato dal cosiddetto "periodo nero" della casa giapponese, che portò a una pubblicazione affrettata e a un massiccio taglio di idee e contenuti; eppure, anche così martoriato, è ancora considerato da molti un mezzo cult, eccezionalmente evoluto in molti aspetti e dotato di sistemi tanto brillanti quanto profondi. La Capcom odierna, mettendo alle redini del progetto gran parte del team originale, sta fondamentalmente mettendo nero su bianco la volontà di fare oggi tutto ciò che non era stato possibile portare a termine ai tempi, e la prospettiva ci esalta non poco.

Abbiamo quindi accolto con gioia la possibilità di provare nuovamente la demo del TGS di Dragon's Dogma 2 per circa un'ora, gentilmente concessa dal team giapponese durante un evento a Milano. E, vogliamo essere sinceri, in un'ora è a malapena possibile scalfire la superficie di un videogioco come Dragon's Dogma 2, ma noi abbiamo comunque tentato di raccogliere più informazioni possibili, e oggi cercheremo di trasmettervele il più chiaramente possibile.

Qualunque classe scegliate in Dragon's Dogma 2, avrete a disposizione una miriade di abilità attive e passive. Peraltro, le prime battute sembrano nettamente più divertenti e ricche rispetto al predecessore.
Qualunque classe scegliate in Dragon's Dogma 2, avrete a disposizione una miriade di abilità attive e passive. Peraltro, le prime battute sembrano nettamente più divertenti e ricche rispetto al predecessore.

Come detto, la demo a nostra disposizione era quella del Tokyo Game Show, quindi potevamo scegliere tra tre diversi personaggi: un arciere di livello cinque, un guerriero di livello quindici, e un ladro di pari livello. La classe più "fresca" è stata praticamente l'unica che ci ha permesso di vedere un po' della narrativa, e quanto osservato ci è parso molto simile al prologo del primo gioco, nonostante l'origine dei poteri del protagonista e la sua trasformazione in Arisen - in pratica una sorta di immortale il cui cuore è stato divorato da un'enorme drago rosso - stavolta venga raccontata attraverso dei flashback e non nelle scene introduttive. Le altre due fasi erano invece per lo più esplorative, con una manciata di missioni incentrate sull'eliminazione di mostri sparse per la mappa e chiaramente pensate per dare al giocatore un bell'assaggio del sistema di combattimento senza svelare troppo del resto.

La prima cosa che abbiamo notato? Un'estrema vicinanza meccanica al primo capitolo. Qualcuno che ha completato il predecessore di recente si troverà subito a proprio agio con il nuovo Dragon's Dogma: l'ultimo pargolo di Itsuno mantiene una grande varietà di mosse e abilità a disposizione del giocatore, ma possiede al contempo un movimento e una gestione del peso più realistiche di quanto ci si aspetterebbe, tanto che la stazza del proprio personaggio e il peso degli oggetti trasportati vanno a influenzare in modo significativo il consumo e la rigenerazione della stamina. È una dualità che funziona ancora alla grande, e ci è parso anche che la barra dell'affaticamento fosse un po' meno brutale rispetto al passato, per permettere di esplorare con più tranquillità e di usare le mosse speciali (che il più delle volte consumano, appunto, stamina) con più foga. Dragon's Dogma 2, inoltre, mantiene la notevole gestione degli impatti del primo capitolo; i colpi sono secchi ed evidenti sui nemici, gli attacchi hanno un effetto immediato - pezzi di alcuni mostri si staccano dopo un fendente, molti nemici hanno punti deboli specifici, avversari volanti cadono se colpiti da un proiettile, e così via - e in generale il motore fisico del Re Engine fa egregiamente il suo dovere, tanto da rendere la possibilità di prendere e lanciare oggetti o mostri leggeri parte integrante del combattimento. Ovviamente, poi, ritorna la capacità di scalare i nemici più massicci, alle volte fondamentale per raggiungere e colpire con precisione i punti deboli appena citati. C'è della tattica anche in questa meccanica, dato che alcune parti del corpo dei mostri più grossi possono venir usate a mo' di piattaforma (persino la semplice schiena di un ciclope piegato dopo un attacco alle gambe) per recuperare il fiato durante la scalata e colpire in libertà, prima di ricominciare ad arrampicarsi altrove.

Il sistema di combattimento di Dragon's Dogma 2 è unico e davvero spassoso. Il secco aumento di manovre a disposizione del giocatore e la maggior fluidità del movimento non fanno che migliorare ulteriormente il tutto
Il sistema di combattimento di Dragon's Dogma 2 è unico e davvero spassoso. Il secco aumento di manovre a disposizione del giocatore e la maggior fluidità del movimento non fanno che migliorare ulteriormente il tutto

È un tipo di dinamismo che manca dalla maggior parte degli action GdR in circolazione e che già dava un sapore speciale al primo Dragon's Dogma. Il fatto che qui tutti questi fattori siano chiaramente più evoluti non può quindi che farci piacere. Curiosamente, anche le abilità a disposizione dei personaggi hanno fatto un balzo di qualità, nonostante ad una prima occhiata possano sembrare semplificate. Mentre nel predecessore era possibile scegliere sei diverse abilità attive contemporaneamente, qui se ne possono equipaggiare solo quattro, in modo simile a Dragon's Dogma Online. Quella che a una prima occhiata sembra una diminuzione delle azioni offerte, però, nasconde in realtà vari cambiamenti significativi; il primo fra tutti? Il fatto che alcune delle passate skill offensive siano diventate azioni base a disposizione delle varie classi. La serie di colpi a raffica chiamata "Hundred Kisses" è quindi diventata il comune attacco veloce del ladro, ad esempio, e la stessa cosa vale per l'affondo in scatto del guerriero e certe azioni dell'arciere. Non bastasse, ogni classe sembra disporre di un'abilità unica attivabile in ogni momento. I guerrieri, per fare un esempio lampante, ora possono usare le parate con lo scudo a piacere, con una animazione non dissimile dai poteri difensivi del Mystic Knight del predecessore; i ladri hanno una schivata integrata, e gli arcieri l'immancabile possibilità di mirare manualmente con l'arco. Non abbiamo potuto purtroppo testare la magia a dovere, ma il funzionamento generale degli incantesimi sembra invariato, ed è ancora possibile caricarli prima di lanciarli (con molta più scelta, tuttavia).

I pawn sono ancora una volta aiutanti preziosissimi e personalizzabili. Potrete reclutare quelli degli altri giocatori davanti a specifiche pietre sparse nei centri cittadini
I pawn sono ancora una volta aiutanti preziosissimi e personalizzabili. Potrete reclutare quelli degli altri giocatori davanti a specifiche pietre sparse nei centri cittadini

Queste meccaniche extra, unite alla rinnovata varietà delle azioni fondamentali, donano molto brio agli scontri, che vengono ulteriormente ringalluzziti dalla possibilità di usare manovre complesse durante il movimento. Gli arcieri, per dire, possono eseguire un calcio volante sui nemici e scagliare una freccia in volo durante la capriola acrobatica che segue il colpo, il tutto usando solo le manovre base; tutte le classi sembrano disporre di abilità complesse di questo tipo e ci aspettiamo che aumentino sensibilmente avanzando per la campagna. Non bastasse, il rango di ogni classe - una forma di progressione separata dall'aumento di livello classico, legata alle singole specializzazioni scelte in quel momento - pare salire molto più rapidamente e offre molte più abilità selezionabili fin dai livelli iniziali. Ci siamo infatti stupiti di quanto il ladro fosse divertente e variegato già a livello 15; davvero un buon segno per le classi più avanzate (la cui presenza è già ovviamente stata confermata, seppur ancora non si sappia esattamente quante siano).

Scienza del minmaxing

Aggrapparsi ai mostri è ancora una manovra fondamentale in certi scontri. Occhio però, alcuni non resteranno fermi a terra...
Aggrapparsi ai mostri è ancora una manovra fondamentale in certi scontri. Occhio però, alcuni non resteranno fermi a terra...

Tanto ben di Dio nel sistema di combattimento viene come prevedibile accompagnato da un sistema di sviluppo di tutto rispetto, che ancora una volta sembra prendere a piene mani dal gioco precedente. Le classi vengono ancora una volta cambiate e personalizzate alle locande nei centri cittadini e hanno a disposizione abilità passive che possono venir equipaggiate anche da altre specializzazioni, un elemento centrale per potenziare al meglio il proprio personaggio. Laddove il primo Dragon's Dogma complicava però molto le cose nella gestione delle statistiche, il suo seguito dà l'impressione di voler semplificare questo singolo aspetto, almeno da quel poco che abbiamo potuto vedere.

Ci spieghiamo meglio: nel gioco precedente ogni classe aveva un aumento di statistiche fisso, quindi se si desiderava un personaggio con il massimo di attacco senza preoccuparsi della difesa era il caso di livellare il più possibile nei panni della classe assassino, perché era quella con il maggior aumento di forza ad ogni livello, mentre per gli aspiranti incantatori erano consigliabili mago o stregone, e per gli amanti della difesa il guerriero. Non era una cosa davvero necessaria, dato che i personaggi potevano diventare potentissimi anche senza stare a curarsi troppo delle loro caratteristiche, ma per i perfezionisti si trattava di un ulteriore elemento da tenere in considerazione. Dragon's Dogma 2 non sembra seguire più questi canoni, dato che livellando con l'arciere abbiamo visto i bonus alle statistiche variare nettamente. Considerando che questi aumenti, osservando altri gameplay, sembrano identici per i livelli raggiunti, l'impressione è che ora il proprio alter ego si potenzi in modo fisso indipendentemente dalla classe selezionata.

L'intelligenza artificiale dei pawn sembra nettamente migliorata, e già nel predecessore era di alto livello
L'intelligenza artificiale dei pawn sembra nettamente migliorata, e già nel predecessore era di alto livello

Sinceramente? Non siamo preoccupati. È un'agevolazione da poco e, seppur il sistema precedente fosse interessante, costringeva i giocatori più esigenti a giocare a lungo anche classi che magari questi non apprezzavano, proprio per via della matematica durante la progressione. Uno sviluppo fisso invece permetterebbe di scegliere qualunque classe a piacere durante l'avventura, facilitando l'ottenimento di più abilità utili facendo salire di rango ognuna. Inoltre, quella provata era una demo: non è detto che nel gioco completo non vi siano mezzi ancora ignoti per modificare sensibilmente le statistiche, quindi le nostre al momento sono solo teorie.

Perdendoci nelle descrizioni del sistema di combattimento, peraltro, ci siamo dimenticati dell'altra colonna portante del marchio, ovvero i Pawn, compagni guidati dall'intelligenza artificiale che seguono e aiutano il giocatore durante l'avventura, e il cui comportamento ed equipaggiamento può venir personalizzato. Difficile ovviamente valutare le loro modalità di apprendimento, ma, da quanto visto, sono molto più attivi e intelligenti rispetto al passato: in Dragon's Dogma 2 usano praticamente sempre con grande tempismo tutte le loro manovre più utili, curando quando necessario, potenziando le armi con effetti elementali che ne aumentano significativamente l'efficacia, e aggirando i nemici con manovre a tenaglia per intrappolarli o bloccarli a terra. È chiaro come Capcom abbia lavorato duramente sull'intelligenza artificiale amica, perché rappresentasse sempre un aiuto concreto e non risultasse mai problematica.

La narrativa del primo Dragon's Dogma è molto sottovalutata e aveva spunti davvero interessanti. Chissà che qui non diventi molto più centrale
La narrativa del primo Dragon's Dogma è molto sottovalutata e aveva spunti davvero interessanti. Chissà che qui non diventi molto più centrale

Lo stesso però non sembra valere per l'IA degli altri personaggi, dato che durante una missione di scorta abbiamo visto un nostro "protetto" suicidarsi buttandosi giù da una scogliera per inseguire una arpia uccisa da una nostra freccia (non si può nuotare nel gioco, cadere in acqua significa morire e ricomparire nelle vicinanze). È stato piuttosto esilarante da vedere, ma crediamo sia la cristallina prova di come qualche routine comportamentale vada ancora rifinita. Se non altro, in caso di morte di certi personaggi, le missioni cambiano e offrono soluzioni alternative; in quello specifico caso, ormai privati della possibilità di passare da una fortezza vicina con l'ausilio del poveraccio che stavamo scortando, ci siamo trovati semplicemente a dover passare da un'altra strada più insidiosa.

Tolti questi strani inciampi, comunque, la demo ci è parsa molto solida in termini di gameplay. Di rado abbiamo avuto problemi in battaglia, e ci è voluto poco per adattarsi a questa piacevole evoluzione del sistema del gioco originale. In più, il mondo di Dragon's Dogma 2 è molto più vivo e attivo rispetto a quello passato, le missioni secondarie non mancano, e ci si diverte praticamente da subito.

Infine, la cosa che ci esalta maggiormente è la curiosa natura della demo provata. In quest'ora di gioco abbiamo visto pochissimo, eppure è davvero chiaro come quella zona della mappa e quelle missioni siano state accuratamente selezionate per svelare il meno possibile del gioco di Itsuno e dei suoi. Capcom ha di certo molte sorprese in serbo con quest'opera e non vuole che vengano svelate prima del tempo. Con ogni probabilità, abbiamo solo visto la punta di un enorme iceberg, e non vediamo l'ora di svelarne tutti i segreti

Dragon's Dogma 2 è, prevedibilmente, tutto ciò che il suo comunque notevole predecessore non è riuscito ad essere, e tanto basta a renderlo uno dei nostri giochi più attesi del 2024. Il sistema di combattimento del gioco ricalca da vicino quello del predecessore, ma i miglioramenti sono chiaramente molti, e il potenziale di crescita del gameplay sembra enorme già dalla demo provata. Inoltre, Capcom sta chiaramente mostrando il meno possibile di questo gioco, e sospettiamo che abbia davvero un'infinità di sorprese ancora da svelare. Se Itsuno è davvero riuscito a creare il gioco che ha sempre desiderato, potremmo avere per le mani a breve uno dei migliori action GdR di sempre. Speriamo in bene.

CERTEZZE

  • Sistema di combattimento sempre ricco e divertentissimo
  • Progressione delle classi profonda e ricca di potenziale
  • Intelligenza artificiale amica molto evoluta, che arricchisce l'esperienza

DUBBI

  • Tantissimi segreti ancora da svelare
  • La demo necessitava ancora di pulizia qua e là