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Fate/Samurai Remnant, provato il promettente action Koei Tecmo

Fate/Samurai Remnant è ambientato nel Giappone feudale e si preannuncia come un'ottima aggiunta alla saga di Fate. Lo abbiamo provato!

PROVATO di Luca Olivato   —   20/08/2023
Fate/Samurai Remnant, provato il promettente action Koei Tecmo
Fate/Samurai Remnant
Fate/Samurai Remnant
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Nel 2004 la visual novel per PlayStation 2 (censurata) e Windows (esplicita) Fate/Stay Night ha gettato il seme per una serie di considerevole successo e longevità. Fate ha ben presto valicato i confini videoludici per trasformarsi in manga, anime, film e serie TV (trasmesse anche da Netflix). L'universo è molto articolato e sarebbe riduttivo riassumerlo in poche righe, ma il leit motiv della saga ruota attorno al dualismo Master/Servant. I primi sono i combattenti della guerra per il Santo Graal, i secondi personaggi famosi del passato evocati in loro aiuto per vincere il torneo. Non poteva essere diversamente per il nuovo gioco di Koei Tecmo: abbiamo provato Fate/Samurai Remnant ed ora è il turno di condividere le prime impressioni.

Abilità speciali e attacchi finali arricchiranno il sistema di combattimento di Fate/Samurai
Abilità speciali e attacchi finali arricchiranno il sistema di combattimento di Fate/Samurai

Ambientato nel Giappone medievale, e più precisamente nell'era Keian (a cavallo della metà del XVII secolo), Fate/Samurai Remnant vede come protagonista lo stralunato samurai Iori Miyamoto. Per guadagnarsi da vivere sfrutta le proprie abilità per mantenere l'ordine a Edo (l'antica Tokyo), ma dopo una banale battaglia si ritrova, sul dorso della mano sinistra, uno strano tatuaggio rosso: è il segno che è stato scelto come Master. Non a caso, qualche ora più tardi, lo troviamo braccato da un Servant avversario che sta per sferrare il colpo di grazia. Nel momento più drammatico compare in suo aiuto la mitica Saber (nome più che noto ai fan della serie) che lo salva e gli illustra il rituale della Luna Crescente, in cui si è trovato suo malgrado coinvolto. Si tratta di una sorta di torneo in cui sette Master, accompagnati dai rispettivi servitori, devono affrontarsi in scontri letali: solo il vincitore potrà completare il rituale e vedere esaudito un proprio desiderio.

Visual action?

I primi minuti sembrano preludere all'azione più sfrenata. Invece, dopo aver sterminato qualche decina di nemici, apprendendo alcune delle tecniche base del combattimento, si apre una lunghissima fase discorsiva, composta dai classici dialoghi in stile manga e da degli ottimi intermezzi animati. Fate/Samurai Remnant si prende tutto il tempo necessario per introdurre il giocatore ai personaggi e costruire le loro relazioni. Senza esagerare, nelle prime quattro si tiene il joypad immobile (come nella migliore tradizione giapponese è impraticabile l'utilizzo di mouse e tastiera) per almeno tre quarti del tempo.

Sembra quasi di riconoscere gli echi della visual novel da cui tutto ebbe origine, e non è un caso perché a supervisionare il progetto c'è proprio la Type Moon di Stay Night. È bene comunque evidenziare che in questo caso si assiste passivamente ai dialoghi, senza possibilità di intervenire. Volendo trovare un titolo simile potremmo accostarlo a Persona 5: Strikers.

Nel corso di Fate/Samurai apprenderemo e perfezioneremo tutti i poteri da Master
Nel corso di Fate/Samurai apprenderemo e perfezioneremo tutti i poteri da Master

Tanta narrazione, di buon livello anche se con l'imprescindibile dose di prolissità, richiede molta attenzione per via del doppiaggio in lingua originale con i soli dialoghi trascritti in inglese. I silenzi e le riluttanze di Iori non aiutano a tenere alta la concentrazione e il ritmo è lento, ma c'è sempre l'impressione che da un momento si possa verificare il classico colpo di scena.

Lo sforzo di rendere il gioco accessibile anche ai neofiti è tangibile, anzitutto perché Samurai Remnant è un episodio piuttosto slegato da quelli che l'hanno preceduto. C'è poi un database dettagliato, un log dei dialoghi e un menu da dove riprodurre in ordine cronologico non solo le sequenze animate, ma tutti i momenti della trama. Ciononostante, la sensazione è quella che il lavoro di Koei Tecmo sia difficilmente consigliabile a chi è a completamente estraneo alla saga di Fate.

Brevi ma intense

In Fate/Samurai Remnant sarà nuovamente centrale il rapporto tra Master e Servant
In Fate/Samurai Remnant sarà nuovamente centrale il rapporto tra Master e Servant

Alla fine, l'azione torna in primo piano e a farla da padrona sono, ovviamente, i duelli con la katana. Lo sviluppo di Fate/Samurai Remnant è stato affidato ad Omega Force. Un nome una garanzia, verrebbe da dire: la garanzia di avere a che fare con un musou. Tra i vari capitoli di Dynasty Warrios, Samurai Warriors e Warriors Orochi, questo genere ormai è padroneggiato alla perfezione e nella fattispecie è declinato in salsa hack and slash. Mancano i caratteristici spazi aperti e le battaglie si risolvono in tempi relativamente brevi.

Non mancheranno personaggi e nemici particolarmente stravaganti
Non mancheranno personaggi e nemici particolarmente stravaganti

Tra una carneficina e l'altra c'è tutto il tempo di perlustrare le strade di Edo alla ricerca di qualche missione secondaria o anche solo semplicemente per interagire con gli adorabili cani e gatti che, quando vengono accarezzati, forniscono esperienza al protagonista. Non manca nemmeno un albero di abilità da sviluppare (sia per il Master che per il Servant) così come il potenziamento delle spade di Iori. L'abbigliamento, invece, ha uno scopo puramente estetico.

Durante l'esplorazione della città si raggiungono certi quartieri che fungono da arena; qui orde di nemici inutili iniziano a infastidire il giocatore mentre sullo sfondo si avvicina il boss che, a differenza dei suoi scagnozzi, può fare veramente male. Mancando la parata (e anche la barra di stamina), l'unico modo per evitare di farsi fare a fette quando il nemico diventa rosso fuoco è quello di schivare a più non posso, salvo poi scaraventarsi all'attacco nei momenti in cui si ferma a prendere fiato.

Una coppia che lega

Sì, in Fate/Remnant potete coccolare gli animali (e sarà anche utile)
Sì, in Fate/Remnant potete coccolare gli animali (e sarà anche utile)

La fase di combattimento è molto interessante perché calca la mano sulla relazione tra Master e Servant. Il giocatore controlla prevalentemente Iori, ma Saber è quasi sempre al suo fianco e pronta a prenderne il posto quando la barra di salute si avvicina pericolosamente allo zero. Il samurai dispone di quattro tecniche di combattimento, tante quanti sono gli elementi. Nella versione di prova erano disponibili solo Terra e Acqua: la prima, in cui si impugna una singola katana, è adatta agli scontri con i nemici più grossi; la seconda invece è l'ideale per menar fendenti a destra e a manca.

La scelta su quale tecnica utilizzare (la si può cambiare al volo, ma il tempo non si ferma) è però meno banale di quanto possa sembrare. Entrando infatti nello stato "afterglow" si sbloccano alcuni attacchi che però possono essere sferrati solo cambiando elemento. Non mancano nemmeno le magie che vengono lanciate utilizzando le gemme che si trovano esplorando le strade di Edo o durante le battaglie.

Non avrà un cel shading particolarmente d'impatto, ma visivamente Fate/Samurai è chiaro e vivace
Non avrà un cel shading particolarmente d'impatto, ma visivamente Fate/Samurai è chiaro e vivace

L'utilizzo diretto di Saber, come detto, è più limitato, anche perché parte con un livello decisamente più elevato rispetto a quello del Master e una chiamata "ad libitum" equivarrebbe ad una sorta di god mode. La si fa intervenire spesso e volentieri per sferrare i suoi letali attacchi con l'acqua (molto interessante quello in cui cavalca un'onda che travolge gli avversari) o per farle lanciare il Noble Phantasm, praticamente la mossa definitiva. Durante le battaglie, e man mano che la connessione tra i due aumenta, sempre più spesso sarà possibile portare degli spettacolari attacchi incrociati premendo l'apposito pulsante al momento opportuno. Davvero pregevole il lavoro svolto per creare uno duo che funzioni non solo durante la parte narrativa, ma anche nell'azione più concreta.

Prossimamente sui vostri schermi

Il DNA da visual novel della serie si vede nelle sequenze narrate di Fate/Samurai
Il DNA da visual novel della serie si vede nelle sequenze narrate di Fate/Samurai

Fate/Samurai riesce a catturare l'attenzione grazie ad uno stile grafico davvero ispirato, ma non bisogna lasciarsi ingannare dal trailer, perché all'ottimo lavoro svolto sui personaggi principali non corrisponde altrettanta cura per l'ambiente e i nemici "normali". Edo non è altro che un colorato labirinto in cui non si può esplorare quasi nulla e in cui il livello di dettaglio è grossolano. Lecito attendersi di più anche dalla colonna sonora, da sempre uno dei cavalli di battaglia della saga. Nessun problema di stabilità durante il test, a riprova che il titolo è nelle battute conclusive e gli sviluppatori stanno rifinendo i dettagli. Non a caso la data d'uscita è il 29 settembre, per PC Windows, PlayStation 4 e 5 e Nintendo Switch. Oltre all'edizione standard sarà disponibile, a 109.99€, la Deluxe che comprende la colonna sonora, l'artbook digitale, e soprattutto il Season Pass, composto da tre DLC che verranno pubblicati nella primavera dell'anno prossimo.

Fate/Samurai Remnant è un gioco atipico, in cui si mescolano combattimenti sfrenati in stile Dynasty Warrior con sequenze narrative lunghe e articolate. Il DNA della serie Fate si nota eccome, ma un sistema di combattimento dinamico, veloce ed entusiasmante potrebbero incuriosire anche chi ha da sempre snobbato gli episodi in stile visual novel.

CERTEZZE

  • La storia è il suo punto di forza
  • Personaggi principali ben realizzati
  • Sistema di combattimento non banale

DUBBI

  • Il ritmo sembra eccessivamente spezzettato
  • Chi non conosce l'universo di Fate potrebbe far fatica
  • Colonna sonora sottotono