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Il gioco dell'anno 2000

Il nostro intento, con la stesura di questo articolo, è che possiate, leggendo e confrontandovi con titoli che avete ignorato per un motivo o per l'altro, scoprire un gioco (che sia stato eletto il migliore del suo genere non ha importanza) che, per l'ennesima volta, vi faccia reinnamorare del vostro passatempo preferito... il videogioco.

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   03/05/2001

I Finalisti

Action 3D
Il 2000 è stato l'anno di Messiah, uno dei giochi più rimandati della storia delle Software House (alla pari di Daikatana, che ha avuto però maggior sfortuna...), ma è stato anche un anno di parche uscite per questo genere di giochi.
Facendo scorrere l' elenco delle nomination, si nota infatti come ben due su sei titoli siano seguiti di giochi già visti (Tomb Raider Chronicles e Mdk2), tra l'altro poco innovativi anche nel proprio ambito, e questo non può che significare che i programmatori non hanno avuto molta voglia di rischiare, investendo i loro sforzi in generi commercialmente più proficui.
Tuttavia non si può essere pessimisti, perché ai titoli sopraccitati si affiancano alcune produzioni originalissime (prima tra tutte Alice) e frutto di lavoro di diversi anni (basti pensare a Rune, che è nato più di tre anni fa come Rpg e si è evoluto nel corso dello sviluppo.
Se possiamo avere un rimpianto, è quello tuttavia di avere visto dei giochi molto validi dal punto di vista strutturale, ma di poco diversi dai loro predecessori degli anni passati: solo piccole evoluzioni dello schema, ma nessuna rivoluzione vera e propria (come invece si è potuto vedere in giochi di altro genere - primo tra tutti Deus Ex).
Tuttavia il gioco più originale di quest'anno, e su questo è necessario spendere due parole, è un gioco che verrà... valutato il prossimo anno: Giants infatti esce troppo in ritardo per essere compreso nella nostra graduatoria (infatti in Italia non è ancora uscito, lo è solo in America ma da troppo pochi giorni, e noi di M.it non vogliamo valutare un prodotto senza conoscerlo a fondo). Il nostro augurio è quello di ritrovarlo tra le nomination dell'anno prossimo.
Ma non guardiamo troppo al futuro, e cerchiamo di capire quale è stato l' action migliore di quest'anno appena trascorso!

Chi saranno i finalisti della sezione "Action 3D"?

Avventura
Che il genere Adventure versi in uno stato di soporoso letargo da diversi anni è fatto ormai accertato; tuttavia non si riesce razionalmente a spiegare come ogni anno qualche titolo, sia esso ad impostazione bi o tridimensionale, riesca comunque ad uscire dalla massa e ad imporsi all' attenzione degli appassionati.
Le nomination per questa categoria vanno a titoli piuttosto diversi tra di loro, chi più orientato allo schema classico (Fuga da Monkey Island o The Longest Journey), o chi con un'occhio rivolto all'azione (Dino Crisis, la serie di The Blair Witch Project), adatti per differenti gusti.
Qualche anno fa, quando Blade Runner (l'avventura della Westwood, non il film) seppe raccogliere un ottimo successo di critica e di pubblico, ci si domandò come il genere adventure sarebbe evoluto, e la risposta non può che essere molteplice, poiché la diversità d' impostazione dei vari giochi qui nominati lo conferma. Certo, forse il genere "classico" comincia a sentire il peso degli anni, ma senza dubbio raccoglie sempre numerosi consensi tra i vecchi appassionati.
Ma quale, tra tutte, può essere considerata l' avventura del 2000?

Chi saranno i finalisti della sezione "Avventura"?

RPG
Prima dell' enorme successo commerciale del tanto bistrattato (dai giocatori hard-core) Diablo, il genere degli RPG per computer non navigava certo nell'oro, ma solo poche decennali saghe resistevano tra gli appassionati (Ultima e Might And Magic tra tutte); solo con l'uscita di Baldur's Gate un paio di anni fa è riesploso definitivamente l'interesse dei videogiocatori, e di conseguenza delle software house, per questo genere di giochi.
Quest'anno si è confermato il trend positivo, poiché abbiamo assistito ad una vera e propria invasione dei giochi di ruolo (senza contare che è stato l' anno in cui ha visto la luce, dopo innumerevoli e continui posticipi, Diablo 2), quasi tutti fortunatamente di buon livello.
Per quanto riguarda i titoli "maggiori" , non si può che spendere quattro parole per ognuno: di Deus Ex si può dire tutto, tranne che non sia un gioco di ruolo come molti sostengono; Baldur's Gate 2 arriva come il favorito dei titoli in nomination e vuole vincere il premio di RPG dell'anno in pompa magna; Vampire è grande grafica e grande storia, ma potrebbe non piacere ai puristi dei giochi di ruolo; Diablo2 torna per occupare i nostri Hd per molto tempo, anche grazie ad una modalità multiplayer irresistibile.
E gli altri concorrenti "minori"?
Icewind Dale, nonostante assomigli più a Bg 1 e ½ che ad un titolo nuovo, è capace di divertire e piacere così come lo era stato il titolo suo ispiratore; Wizards And Warrior e Might And Magic 8 sembrano essere usciti da un tunnel temporale e ci riportano nei tempi in cui i giochi erano sostanza e non grafica; Final Fantasy 8 altri non è che la trasposizione di un gioco splendido della PlayStation, gioco che ha conquistato mezzo mondo; Soulbringer spunta dal nulla e si rivela il vero outsider dell' anno.
Tra tutti questi resta necessariamente fuori Planescape Torment, uscito all'inizio del mese di dicembre dell' anno scorso: probabilmente sarebbe stato uno dei favoriti.
Una piccola nota (negativa) per Nox, creatura dei Westwood che non è stata capace di esaltarsi né nella dimensione action (la prevalente), né in quella fasulla RPG che i programmatori volevano farci vivere.
In prima persona o in visuale isometrica, a turni o in tempo reale, i giochi di ruolo hanno saputo quest'anno deliziare gli appassionati in tutte le salse possibili; capaci di fondere in sé gli elementi presi dagli adventure, alcuni titoli sono stati persino capaci di rivoluzionare in parte il genere e di portarlo a nuovi livelli di eccellenza.
E tra tutti questi grandi giochi, quale è davvero un capolavoro?

Chi saranno i finalisti della sezione "RPG"?

Strategia in Tempo Reale
In questo anno si è assistito ad un lento, e forse inesorabile, declino dei giochi di strategia in tempo reale ad impostazione bidimensionale; tutto ciò è strano se si pensa che il titolo migliore dell'anno scorso era stato Age Of Kings, esempio massimo di programmazione in questo senso. Vuoi per lo sviluppo tecnologico, vuoi per la fruttuosa strada che sembra avere aperto lo splendido e rivoluzionario Homeworld dodici mesi fa, oggi il mercato sembra orientato a volgere i proprio sforzi verso la produzione di titoli prevalentemente ad impostazione tridimensionale.
Nelle nomination di quest'anno troviamo infatti ben 7 titoli su dieci appartenenti a questa categoria, ma la strada verso il titolo di gioco dell' anno è contrastata a loro da due giochi, Red Alert 2 e Close Combat 5, che appartengono a schemi ben collaudati e che trovano già una lunga schiera di appassionati.
Ci fa invece piacere notare come alcuni tra i 10 giochi nominati abbiano scelto una strada alternativa, cercando di ampliare il confine classico del genere: dal canto suo Ground Control ci riporta splendidamente ai fasti di Myth, tralasciando la parte gestionale per concentrare il divertimento solo su quella tattica e strategica.
Sacrifice arriva dopo la non brillantissima esperienza di Messiah da parte di David Perry e della Shiny, e di Perry conserva assolutamente la genialità che aveva contraddistinto i primi giochi del noto programmatore.
Se una piccola delusione, tra virgolette, è stata costituita da Dark Reign 2, che non ha saputo osare più di tanto, grande meraviglia va riservata a Shogun: Total War, che sembra solcare una strada per gli strategici tattici del futuro.
Ma noi a Multiplayer.it non facciamo nessuna preferenza: che vinca il migliore.

Chi saranno i finalisti della sezione "Strategici in Tempo Reale"?

Strategia a Turni
Se volgiamo lo sguardo di qualche anno indietro, magari intorno alla prima metà degli anni 90, ci possiamo rendere facilmente conto che la maggior parte dei titoli prodotti per il pc apparteneva o a questa categoria, o a quella dei giochi di ruolo (almeno fino all' uscita di Doom e Command And Conquer...). Abbiamo già visto come gli appassionati di Rpg abbiano vissuto il 2000 come un anno di pura gloria, barcamenandosi tra titoli tanto complessi quanto brillanti; ma guardando quello che il panorama videoludico ha riservato nel periodo più prossimo agli strateghi ("turnisti"), ci viene da chiedere se quello che ci troviamo di fronte sia un genere in via di estinzione.
Volete sapere quale è la risposta? No, assolutamente no, in nessun modo no.
Se infatti scorriamo le nomination di quest'anno (e ripensiamo ai titoli più meritevoli dello scorso - Alpha Centauri e The Operational Art of War), possiamo subito notare come di fronte ad una scelta non vastissima, la qualità è, esponenzialmente almeno in alcuni casi, cresciuta con il passare degli anni. Battle Isle 4 cerca di recuperare il successo percorrendo una strana alternativa (crea la prima simulazione di conflitto), Civilization Call To Power 2 rimedia agli errori del primo episodio, Panzer General 3, Starfleet Command 2 e Space Empires 4 perfezionano una formula già collaudata... ma, cosa si vede in fondo alla luce?
Si, avete ragione, ho fatto apposta a richiamare nell'introduzione cinque titoli con un numero subito dopo il titolo, perchè volevo farvi notare come tutti questi, nel bene o nel male, siano seguiti di una qualche serie degli anni scorsi. Ho volontariamente tralasciato l'ultimo titolo delle nomination, quello che sembra illuminare in ogni modo la scena di originalità e di indipendenza: Combat Mission.
E che chanche può avere un titolo che non viene neanche distribuito nei negozi, che fa dell'assoluto realismo e dell'originalità la sua carta vincente?
Cosa ne dite, andiamo a scoprirlo insieme?

Chi saranno i finalisti della sezione "Strategici a Turni"?

Gestionali
Come immagino avrete subito capito scorrendo le quattro nomination, questo è stato un duro anno per gli appassionati di questo genere di giochi. Ed allora perché non integrare questi quattro miseri titoli in un'altra classifica, magari quella degli strategici?
Noi a Multiplayer.it crediamo ancora che l'originalità debba essere premiata, che su essa si possano costruire i videogiochi del futuro. Proprio per questo abbiamo scelto di dedicare lo stesso spazio, e la stessa dignità di altri generi più blasonati e magari commercialmente più appetibili, a questa categoria che sembra non avere più fiato.
Fate bene attenzione: sembra.
E di fiato, come potete vedere dalle piccole descrizioni e dai commenti che accompagnano i quattro giochi nell' articolo, ne ha ancora molto; la nuova incarnazione di Scudetto non propone nulla di particolarmente innovativo ma riesce per l'ennesima volta a rapire il cuore degli appassionati (e sono davvero tanti); Zeus si propone di strappare gli appassionati dalle grinfie di Faraon e Caesar 3 (ironico pensare che si tratti di titoli prodotti dallo stesso team di programmatori, non credete?); Airport Inc. esce dal nulla grazie ad una produzione indipendente a corto di soldi ma non di idee.
Pc Calcio 2001 calca un terreno assolutamente familiare, toccando la vera e propria ragione di vita di noi italiani: fare l'allenatore.
E poi c'è lui, il gioco che ha fatto parlare di sé mezzo mondo, l' unico e vero simulatore di vita: The Sims. Non lo conoscete? Provate a chiedervi se le vostre azioni sono davvero indipendenti o guidate da una mano più grossa di voi, ed avrete capito che razza di droga può essere questo gioco.
Ma, droga o no, quale tra questi è davvero meritevole di ricevere il nostro premio?

Chi saranno i finalisti della sezione "Gestionali"?

Platform - Puzzle Game
Che i plattform in generale fossero territorio specifico delle console si era sempre saputo, ma forse mai con tanta lucidità come quest'anno: due titoli soli, ed uno più per carenza di avversari (Earthworm Jim) che per merito proprio, entrano nelle nomination del genere. Croc 2 arriva direttamente dalla PlayStation dritto sui nostri monitor, e dalla console eredità tutto, dal sistema di controllo all'impostazione generale del gioco: per fortuna porta con sé anche un buon carico di divertimento.
Anche con i Puzzle Games il 2000 è stato poco gentile, quasi l 'usare il cervello fosse davvero meno importante che usare i riflessi.
Per fortuna il ritorno dei Lemmings, tornati non per suicidarsi ma per riconquistare il trono che hanno posseduto per lungo tempo qualche anno fa, avviene nella maniera più tradizionale possibile.
Non tradizionale sicuramente è invece l'arrivo di Sheep, un titolo che ci fa credere che le pecore siano in realtà degli esseri extraterrestri giunti per caso sulla terra...
Forse neanche Emilio Fede crederebbe a quanto detto.
Forse.
E dei due draghetti sparabolle cosa si può dire, se non che li abbiamo cominciati ad amare così tanto tempo fa che adesso non possiamo più stare senza di loro?
Curioso notare come tra le nomination ci siano esclusivamente personaggi " Cute " cioè carini, composti da animaletti, anellidi o compagnia bella: altro retaggio consolistico.
Ma chi fra vermi, lemmings, pecore, rane o draghi merita davvero il nostro premio?

Chi saranno i finalisti della sezione "Platform"?

Thinker Shooter
Perchè qui a Multiplayer abbiamo deciso di premiare quello che è stato il genere emergente degli ultimi due anni (basti pensare alle innovazioni che hanno generato Rainbow Six, Thief, Swat3 ed altri titoli simili) e quindi dedicargli una categoria ed un premio a parte, non includendo i titoli qui proposti nella categoria Action? Semplice. Noi crediamo fermamente che l'originalità e la bellezza di questa tipologia di giochi sia in un certo senso superiore a quella vista e stravista in molti altri titoli FPS che sono passati e che passeranno (tra tutti il seppur bello ma estremamente unoriginal Gunman Chronicles) in futuro, e siamo anche convinti che la strada da percorrere sia questa. Il mix di azione e pensiero proposto dai titoli, è capace di recuperare diverse tipologie di giocatori, fondendo la spinta adrenalinica tipica dei giochi d'azione, con quella riflessiva da sempre caratteristica fondamentale dei giochi di strategia.
Basta fare scorrere l' elenco per rendersene conto: Project Igi ci da la possibilità di poter utilizzare le armi più avanzate degli ultimi anni, ma ci costringe a studiare strade alternative rispetto al semplice massacro di gruppo; Hitman è forse il titolo più originale della categoria, proponendoci per la prima volta il salto dall' altra parte della barricata, quella della male, e costringendoci a fare delle pazienza la nostra migliore alleata; Metal Gear Solid, seppure con qualche anno di troppo sulle spalle, ci ricorda quanto sia piacevole avere a che fare con nemici che si rendano conto dei tuoi movimenti; Mechwarrior 4 ci offre nuovamente la possibilità di comandare una delle armi più devastanti mai congeniati, un Mech, e lo fa ponendoci la possibilità di customizzare il nostro arsenale e le nostre armature nel miglior modo possibile, anche perché saremo noi in prima persona a pagare lo sbaglio fatto in fase di impostazione; l' ultimo episodio di Delta Force trova la strada libera, causa mancata concorrenza diretta, nel campo delle simulazioni militari di antiterrorismo, e la percorre alla grande.
Tutti grandi giochi di azione, e tutti con un comune denominatore: il cervello, prima di tutto.
Chi saprà vincere il titolo di gioco dell' anno?

Chi saranno i finalisti della sezione "Thinker Shooter"?

Espansioni
Da sempre l'uscita di un'espansione per un titolo ha consentito agli appassionati dello stresso di trovare una scusa per reinstallare il gioco amato a discapito di alcuni più recenti: quest'anno non si può dire certo che le espansioni siano fiorite più del dovuto, ma ad una scarsa quantità si accompagna per fortuna una grande qualità delle stesse.
Come se The sims non fosse di per sé abbastanza longevo, ad ampliarlo ulteriormente arriva Livin' Large, con le sue nuove carriere, alcune nuove missioni accattivanti e con tantissime caratteristiche in più; grande l'humor nero che lo contraddistingue.
Jagged Alliance 2 è forse uno dei giochi più sottovalutati dell'anno scorso (lo si trova oggi a 29.900 lire in alcune catene di supermercati), ma chi ha saputo apprezzarlo a trovato un gioco tanto impegnativo quanto superlativo e longevo. La sua espansione arriva finalmente dopo alcune traversie commerciali, ampliando alcuni concetti proposti dal gioco originale, e garantendo con la sua durata tantissime ore di divertimento.
Cataclysm è forse il concorrente più agguerrito: stand Alone, risulta essere più longevo del titolo originale e quasi meglio bilanciato, tanto che è difficile non considerarlo come un mezzo seguito. Dedicato a tutti coloro che non si sono avvicinati a Homeworld.
Perché con qualche mese di anticipo rispetto a Zeus produrre un'espansione per Pharon? Motivi commerciali? Anche, ma soprattutto perchè Pharaon è ancora oggi uno dei gestionali più amati mai prodotti. E chi non ha avuto l' occasione di giocare il titolo originale, per un qualsiasi motivo o per pura incompatibilità personale verso il genere, si ricreda e ne approfitti.
Di Age Of Kings si è detto tutto: re incontrastato l anno scorso nel suo genere, trova nuova linfa nell'espansione a lui dedicata, The Conquerors, sviluppata per perfezionare un titolo altrimenti già perfetto. Un must buy per i possessori del gioco originale, ed un favorito per il titolo di espansione dell' anno.
In puro stile Westwood invece l'espansione di Tiberian Sun, che seppure non presentando nulla di particolarmente innovativo, trova strada facile nei cuori degli appassionati.
L'ultima espansione in gara, Urban Operaritions, offre nuove missioni agli appassionati di Rogue Spear, un titolo che ha fatto dell' uso del cervello il proprio motivo di esistenza.
Buona fortuna, vecchie care espansioni; e, come si dice, vinca la migliore.

Chi saranno i finalisti della sezione "Espansioni"?

Racing
Correre sulle ruote, sia in campo videoludico che in quello reale, è stato da sempre uno dei passatempi preferiti dal nostro popolo di sbruffoni italioti; non fa eccezione quest'anno, che regala agli appassionati il titolo della Ferrari e tantissimi videogiochi di qualità con il quale divertirsi; triste pensare invece che tra tutte le nomination solo due titoli siano originali, in mezzo a tantissimi seguiti di giochi degli anni scorsi.
Se 4X4 Evolution ci porta fuori strada garantendoci un grande divertimento di stampo arcade, il secondo episodio di Colin Mc Rae Rally ha il duro compito di confermare quello splendido gioco che ha di fatto raccolto enorme successo in tutto il mondo.
Il terzo episodio di Grand Prix 3, tanto amato quanto criticato dagli appassionati della serie, ha il facile compito di non scontrarsi con altre simulazioni del genere di altrettanta qualità; piacevole invece, nonostante gli anni della serie siano già cinque, l'ultimo episodio di Need for Speed, in attesa del grande salto verso il mondo online che sta per compiere la serie.
Se il vostro scopo è più quello di divertirvi che quello di simulare, allora indirizzate i vostri occhi verso i titoli Microsoft, i seguiti cioè di Hit dell'anno scorso, quei Midtown e Microsoft Madness che hanno raccolto enorme successo di pubblico; o in alternativa scegliete tra l' ultimo episodio della serie di Carmageddon o di uno dei pochi titoli originali, si fa per dire, di quest'anno: Insane.
Ma se di tutti i titoli non c'è ne è neanche uno che vi stimola, provate a rivolgere gli sguardi verso Superbike 2001: non potete fare a meno di innamorarvi.

Chi saranno i finalisti della sezione "Racing"?

FPS - Sparatutto
Cosa provare quando uno dei generi più amati del decennio non è capace di produrre che sette titoli (di cui uno, Daikatana, sarebbe dovuto arrivare almeno due anni fa)? Sgomento? Tristezza? No, noi qui a Multiplayer.it siamo solo convinti che la tipologia di gioco si stia trasformando lentamente in qualcosa di più profondo (Thinker Shooter) e stia lentamente lasciando spazio ad esperienze più cinematografiche con storie bellissime, che ricche di sola azione.
A confermare tutto ciò Soldier of Fortune ma soprattutto Elite Force, prodotti dallo stesso team di sviluppo e capaci ognuno di eccellere sopra la media; Gunman Crhonicles, bel titolo capace di colmare il vuoto lasciato dalla mancata notizia (per ora) dello sviluppo di Half-Life 2, va apprezzato per la sua capacità di personalizzare le armi e di conseguenza le modalità di combattimento del giocatore; Daikatana non è invece nulla che un discreto titolo, ma sicuramente è meglio di quanto descritto da moltissime riviste, e capace di garantire lunghe ore di divertimento vecchio stile.
Vecchio stile sembra essere anche Kiss Psycho Circus, che da un concept piuttosto vecchiotto (trova la chiave e apri la porta) fa nascere comunque una azione adrenalinica che, seppure ripetiviva, non ha pari quest'anno.
No One Lives Forever è forse la sorpresa dell' anno, capace di coniugare in un mix ven riuscito molti elementi diversi tra loro; Thief 2 viene relegato in questa categoria un pò con una forzatura (appartiene di diritto alla categoria dei Thinker Shooter), ma non ci siamo sentiti di premiarlo per la scarsa innovazione rispetto al primo episodio della serie.
Che vinca il più bello, come sempre.

Chi saranno i finalisti della sezione "Sparatutto"?

Sportivi
Cosa può essere un Natale senza un episodio di Fifa? Vuoto? Più ricco? A parte ogni commento sarcastico, per fortuna Fifa 2001 ritrova la strada migliore e sa offrire ai suoi appassionati il titolo forse più bello dell' intera serie, ritrovando la giocabilità miseramente smarrita nelle precedenti edizioni.
E, d'altra parte, come sarebbe potuto essere l' anno delle olimpiadi senza almeno un titolo dedicato ad esse? Sidney 2000 è la rappresentazione ludica dell' evento più importante dell' anno, e, sebbene abbia qualche pecca di troppo, garantisce un divertimento multiplayer assoluto ed una modalità single ben curata.
Di Madden Nfl 2001 e Nhl 2001 altro non si può dire se non che le nuove versioni sembrano sempre più belle graficamente di quelle dell' anno precedente; sempre e comunque capaci di regalare tantissimo divertimento a tutti coloro in grado di apprezzare il Football Americano e l'Hockey su ghiaccio, rappresentano il top nelle loro rispettive categorie, anche da un punto di vista di vero e proprio gameplay.
Analogo discorso per Links 2001, che, dopo un certo calo di qualità delle ultime due versioni, sembra essere tornato sul green con la sua migliore mazza (niente facili ironie, please), pronto per sbaragliare la concorrenza.
Il titolo sportivo più originale dell' anno è... un seguito. Ironico, non è vero? Ma il primo episodio di Tony Hawk non è mai apparso su Pc, per cui di fatto TH Pro Skater 2 rappresenta un inedito nel mondo dei compatibili, e mai conversione fu più divertente e capace di rubare il cuore agli appassionati; ma anche chi non ha mai saputo cosa si provi a stare sopra uno skate, dovrebbe dedicare un momento a questo gioco. Ed il suo cuore sarebbe rapito.
Ma la lotta è dura, e solo il gioco meglio preparato la spunterà.

Chi saranno i finalisti della sezione "Sportivi"?

Simulazioni
Annata davvero fiacca per gli appassionati dei simulatori di volo. Dopo il capolavoro (discusso) chiamato Falcon 4.0, quest'anno gli amanti del genere si sono dovuti accontentare di volare nei cieli del mondo attraverso un piccolo compromesso temporale; non più infatti cieli moderni e aerei all' avanguardia sono stati i veri protagonisti del 2000, bensì la seconda guerra mondiale e gli scontri dogfighter guidati dalla casualità e dall' istinto.
Si, due titoli solamente: ma che titoli.
Il primo, B17 Flying Fortress 2 ci propone il seguito di un gioco che ha fatto la storia dei simulatori di volo, e lo fa riproponendolo con la tecnologia dei nostri giorni e con un gameplay tanto avvincente quanto divertente.
Il secondo, anche lui seguito, è il nuovo titolo della Microsoft ispirato allo scenario della seconda guerra, e riesce persino a migliorare, seppure non introducendo troppe novità di rilievo, un titolo già grandioso e seguito da tantissimi appassionati.
Fa storia a sé l'unico simulatore di elicotteri degno di questo nome del 2000, quel Enemy Engaged che fa concorrenza, forse anche spuntandola, all'Apache di qualche anno fa.
E gli amanti di Wing Commander, rimasti a secco per il secondo anno consecutivo, dovranno continuare a giocare uno dei titoli più belli dell' anno scorso, Freespace, per divertirsi alla guida delle astronavi? Starlancer arriva dopo molte aspettative, confermandole ma in parte smentendole? Capolavoro o semplicemente rimpasto dei titoli del passato?
Beh, solcate i cieli o gli spazi, ma continuate a divertirci, lottando per il premio di M.it.

Chi saranno i finalisti della sezione "Simulatori di Volo"?

Thinker Shooter

Metal Gear Solid PC: Se doveste chiedere a qualsiasi possessore di PlayStation la classifica dei cinque migliori giochi mai prodotti per quella piattaforma, sicuramente uno dei primi posti sarebbe occupato da Metal Gear Solid. Esperienza cinematografica di alta scuola, MGS arriva forse con un po' di ritardo sui monitor dei nostri Pc, poiché già il primo Thief aveva già solcato la strada dello stealth game, rendendo di fatto la maggior innovazione di MGS obsoleta. Al di là di questo, il titolo si conferma, per chi non ha avuto la fortuna di apprezzarlo sulla scatoletta Sony gli anni scorsi, un gioco di altissimo livello, capace di mantenere incollato il giocatore.

Esperienza cinematografica, grande gameplay, divertente, piacevole, finalmente un porting che sfrutta le capacità del PC, storia praticamente perfetta, grande azione stealth, contiene anche le VR mission.
Due anni sono tantissimi in campo videoludico, le strade inaugurate da MGS sono state superate in quest' ultimo anno, breve, porting da PlayStation, forse troppo game-console, troppi intermezzi che spezzano il ritmo dell' azione, sonon in tanti quelli che hanno già giocato il gioco su PlayStation.

Maggiori info: https://www.metalgear.com/

Project I.G.I.: Uno dei titoli che ha destato più attenzione allo scorso E3 arriva, forse con qualche mese di anticipo (le feste Natalizie vi dicono nulla?) sui nostri monitor, e conferma in parte le grandi aspettative create di fronte ad esso. Action Stealth ai massimi livelli, azione in un mondo realistico e senza pietà, missioni ben congeniate, il motore grafico di un simulatore di volo riadattato per l'occasione, cosa si può volere di più? Forse qualche mese di sviluppo in più avrebbe livellato alcuni aspetti del gioco, che comunque rimane piacevole e divertente. Un Thinker Shooter che probabilmente aprirà la strada ad un seguito ed ad altri titoli che seguiranno.

Motore grafico ben realizzato, concept di gioco intrigante, armi splendide e ben bilanciate, grande attenzione ai dettagli, in parte innovativo, background notevole, tensione sempre alta, concept di gioco sempre valido e capace di mantenere l' attenzione del giocatore costantemente elevata, supporto sonoro eccezionale, livelli enormi, grande interazione con il mondo.
Manca l'opzione save durante le missioni, IA dei nemici da rivedere, richieste Hardware esose, mappa di gioco estremamente carente, non molto originale, sembra un'occasione sprecata, qualche bug minore. 

Maggiori info: https://www.project-i-g-i.com/

Hitman - Pagato per uccidere: L'idea è geniale: essere degli assassini professionisti, dei killer in piena regola, dei veri e propri mercenari; finalmente un gioco originale che fa dello stealth e del cervello le sue armi migliori, che, nonostante alcune pecche legate forse troppo intimamente al concept di gioco, riesce a catturare l'attenzione dei videogiocatori, soprattutto di quelli più pazienti. Non più dita perennemente sul grilletto, ma lavoro straordinario per il cervello e per la pazienza del giocatore che, una volta calato nel difficile ruolo del killer, riceverà comunque una soddisfazione ineguagliabile. Al di là di ogni ragione morale, uno dei pochi titoli originali dell' anno, almeno a livello di concept, penalizzato da una realizzazione forse non proprio all'altezza.

Ben studiato, in parte molto originale, buona la varietà delle missioni, concept di gioco innovativo, missioni avanzate ben progettate, fisica del gioco ultra realistica, bellissima la possibilità di scelta delle armi di missione in missione, riprodotta "fedelmente" la carriera di un killer.
Animazioni grafiche non proprio all' avanguardia, alcune textur male realizzate, richieste hardware esose, qualche bug minore con alcune schede grafiche, richiede moltissima pazienza, alla lunga ripetitivo, troppo breve, il bellissimo concept di gioco, noioso per i giocatori meno pazienti, peccato per la modalità multiplayer.

Maggiori info: https://www.hitman.dk/

Delta Force: Land Warrior: Se solo una critica potesse essere fatta alla serie di Delta Force, sarebbe senz'altro quella di non avere nel passato usato un motore grafico all' avanguardia, incapace di ogni supporto video accelerato (il motore Voxel, per la precisione). La Novalogic torna sui suoi passi con questo terzo episodio, affiancando al concept di gioco già collaudato, e capace di riscuotere un discreto successo di pubblico negli scorsi anni, una veste grafica finalmente gradevole e più curata. Qualche difetto e qualche lacuna nella modalità singleplayer non riescono comunque a disattendere gli appassionati che hanno avuto modo di giocare i titoli precedenti soprattutto in multiplayer, che risulta anche in questa terza incarnazione come l' aspetto più curato. 

Molto bello il gioco multiplayer, struttura dei livelli ben realizzata nella maggior parte dei casi, divertente, giusto compromesso tra complessità e divertimento, molto personalizzabile.
Modalità Singleplayer sommariamente realizzata, non piacerà ai puristi del genere, troppa licenza al caso durante l'esecuzione delle missioni, IA dei nemici, grafica comunque troppo datata e spigolosa.

Maggiori info:  https://www.novalogic.com/games/DF3/

Mechwarrior 4 - Vengeance: L'ultimo episodio delle serie di Mech più apprezzata sui monitor dei nostri Pc, arriva non per rivoluzionare la saga ma per perfezionarla, riuscendo appieno nei suoi intenti: più mech, missioni meglio congeniate, più personalizzazione dei robottoni, più tatticismo negli scontri. Penalizzato solo da alcune pecche minori (la linearità delle modalità singleplayer tra tutte), Mechwarrior 4 non solo è capace di raccogliere nuovamente i consensi di tutti i videogiocatori affezionati alla serie, ma anche di invogliare pesantemente coloro che su un mech non hanno mai provato a salire. Un esperienza di gioco completa, che si merita la nomination a pieno titolo, nonostante la sua un'originalità (e non può non essere così, essendo il quarto episodio di una serie).

Modalità multiplayer ben realizzata, è la simulazione di Mech con più esperienza, più simulazione rispetto al terzo episodio, grande personalizzazione dei mech, anni luce avanti Starsiege, grafica ancora migliorata, very addictive, divertente, grande azione.
Non molte innovazioni nella serie, modalità singleplayer troppo lineare, un passo indietro rispetto al terzo episodio nella modalità singleplayer, necessità di qualche ora di apprendimento.

Maggiori info: https://www.mechwarrior4.com/

Action 3D

Heavy Metal Fakk 2: Il seguito di uno dei film d'animazione cult della generazione degli anni 80 arriva sui nostri monitor in un'avventura simil-Lara, più orientata al combattimento che all'esplorazione, condita da una buona grafica ma da un concept di gioco che sta cominciando a sentire il peso degli anni. Sicuramente adatto per chi cerca un'alternativa, non è capace forse di tenere il passo dei concorrenti, e sembra avere puntando molta della propria forza sul personaggio femminile.

Divertente, buon sistema di combattimento e gestione della telecamera, grafica all'altezza, buona interazione con la storia, troppo corto. 
Richiesto poco uso del cervello, troppo breve, mancanza di modalità multiplayer, sistema di collisioni non troppo livellato, modalità multiplayer non sfruttata. 

Maggiori info: https://fakk2.godgames.com/fakk2.html

MDK 2: Uno dei giochi più originali e dissacranti degli ultimi anni ritorna in pompa magna, e questa volta è possibile utilizzare tre diversi personaggi in tre modi differenti. Alla lunga potrebbe risultare ripetitivo, ma se rimarrete intrappolati nel suo modello di gioco farete fatica a liberarvene.

Tre modalità di gioco diverse, ironico, frenetico, divertente, ben realizzato in alcune parti, a chi piace un approccio diverso del genere rimarrà soddisfatto.
Difficile, corto, forse troppi elementi platform, sembra un remake del primo episodio, stufa più facilmente del primo episodio, estremamente ripetitivo in alcune parti, può non piacere la diversità di impostazione dei tre stili, discontinuo, non ha lo stesso impatto del primo episodio. 

Maggiori info: https://www.interplay.com/mdk2/index.html

Messiah: L'angelo vendicativo della Shiny arriva con due anni di ritardo, e conferma l'originalità della mente di David Perry in un gioco divertente a lunghi tratti, ma mortalmente noioso in altri. Forse arriva con un paio di anni di ritardo, altrimenti avrebbe probabilmente portato molta più aria fresca ad un genere di giochi che si è ugualmente evoluto nel corso degli ultimi mesi: comunque da provare se siete dediti ad utilizzare il cervello anche durante l'azione.

Motore grafico adattabile, storia originale, modalità possessione, molto originale, necessità di un buon uso della materia grigia.
Controlli male realizzati, modalità multiplayer non sfruttate, molto trovamodoperaprirelaporta/aprilaporteaprosegui, estremamente breve, forse troppi elementi platform, finale deludente. 

Maggiori info: https://www.messiah.com/

Rune: Un guerriero vichingo che viene richiamato dall'aldilà da Odino per compiere la propria vendetta e salvare il mondo, in un gioco ricco di azione e condito da una grafica straordinaria. Pensato ai primordi della programmazione come Rpg, Rune conferma invece la sua tendenza all'action pura già dai primi minuti di gioco che preludono lentamente alla grandiosità del divertimento che deriverà dopo qualche ora di gioco. Assolutamente frenetico nella maggior parte dei casi, il titolo è capace di avvolgere il giocatore con la sua atmosfera, soprattutto in alcuni punti precisi (mai niente fu così bello come il villaggio vichingo).

Grafica mai vista per un gioco del genere, molti combattimenti, molto gore , controlli ottimi, il combattimento all'arma bianca non è mai stato così divertente, addictive nella sua semplicità.
Primi livelli noiosi, poca interazione con l'ambiente circostante, poco profondo (solo action), potrebbe stancare chi vuole utilizzare più il cervello, non molti puzzle. 

Maggiori info: https://www.runegame.com/

Tomb Raider Chronicles: Il ritorno di Lara avviene grazie ai racconti degli amici che si ritrovano per commemorarla... ma Lara è davvero morta? Quanti di noi lo avrebbero tanto desiderato, altri ancora sarebbero morti senza un nuovo episodio anche questo Natale. Ma Lara forse, anche se non è davvero morta, comincia ad essere piuttosto vecchia, e potrebbe avere stancato più del dovuto. Così non credo pensino i tanti appassionati, ai quali consiglio di provare anche qualcosa di più orientato all'azione, potrebbero scoprire un nuovo genere.

Nuovi livelli di gioco, editor flessibile, è sempre Lara, gli appassionati della serie troveranno pane per i loro denti, longevo quanto impegnativo. 
Il quinto episodio potrebbe stancare, soliti vecchi bug grafici, concept di gioco assolutamente identico a sé stesso, poca azione. 

Maggiori info: https://www.eidosinteractive.com/games/info.html?gmid=103

American McGee's Alice: E se Alice dopo la sua avventura fosse diventata pazza e dovesse ritornare armata di coltello per liberare i vecchi mondi della sua fantasia? Alice è uno dei titoli più originali dell'anno, e viene narrato attraverso un viaggio semionirico di una Alice che non è più quella amabile ragazzina che ci hanno voluto fare credere i nostri genitori. Il paese delle meraviglie è ormai quello degli incubi, ma il divertimento che riesce a regalare è davvero un bel sogno: da provare.

Idea originalissima narrata da una storia avvincente, motore grafico di Quake 3, Armi fuori di testa (i dadi su tutte),ambienti surreali, longevo, grafica brillante, texture curate.
Forse troppo ipnotico e surreale, alcuni difetti nella collisione con gli sfondi, pochi enigmi, storia lineare, bug minori.

Maggiori info: https://alice.ea.com/

Avventura

A Sangue Freddo: Una delle poche avventure bidimensionali dell'anno, opera di quei Revolution che in passato hanno sfornato i due bellissimi Broken Sword, arriva per saziare la voglia di avventura di coloro che non si sono ancora adattati ai motori tridimensionali o alle avventure con molti elementi action; da rivalutare.

Enigmi molto intelligenti, scenari bidimensionali molto ben realizzati, movimenti dei personaggi realistici.
Interazione a volte scarsa, troppo lineare, controlli ostici, grafica tridimensionale che si sposa male con i fondali.

Maggiori info: https://www.revolution.co.uk/noflash/blood.htm

Dino Crisis: Trasposizione dell'universo Zombiesco di Resident Evil tra i dinosauri, Dino Crisis cattura l'attenzione del giocatore riproponendo uno schema action/adventure assolutamente collaudato e funzionante ma privo di alcuna novità. Ideale per chi si è già divertito con gli episodi di Resident Evil (di cui eredita il concept generale di gioco), potrebbe però annoiare chi si è già stancato con uno schema fin troppo collaudato.

Trama discreta, grafica "quasi all'altezza", divertente, una modalità di caccia molto divertente.
Interfaccia da console, molto breve, enigmi banali, nulla di nuovo, concept di gioco che comincia a sentire il peso degli anni, troppo breve.

Maggiori info: https://www.capcom.com/xpml/game.xpml?gameid=500012

Fuga da Monkey Island: Il quarto episodio di uno dei videogiochi più conosciuti e amati nel mondo, arriva un anno dopo quello dell'anno scorso, capace di dividere la critica ed il pubblico: questa volta lo spirito del gioco sembra quello solito, e l'ironia che permea la serie sembra essere tornata sui soliti livelli. Ma sarà comunque divertente, con il motore grafico tridimensionale, o sarà un calcio nello stomaco per gli old-gamer?

Divertentissimo e pieno di riferimenti alla serie, enigmi surreali e impegnativi, piuttosto longevo, un passo avanti rispetto all'ultimo titolo.
Interfaccia 3d ereditata da Grim Fandango (addio mouse), può essere frustrante per chi non è abituato alle avventure targate Lucas, potrebbe non reggere il paragone con i primi due titoli della serie. 

Maggiori info: https://www.lucasarts.com/products/monkey4/

RealMyst 3D: Uno dei videogiochi che ha creato l'industria stessa, ritorna con questa incarnazione tridimensionale, in attesa del vero e proprio seguito (Hexile) previsto per l'anno prossimo, regalando ai suoi estimatori un capitolo nuovo di zecca. Difficile che la presa sul pubblico possa essere uguale a quella avuta tanti anni fa, ma nonostante questo un titolo che vale la pena riscoprire, anche per il valore storico del gioco stesso.

Grafica fotorealistica, stile di risoluzione dei Puzzle molto fedele all'originale, modello di gioco poco sfruttato.
O lo ami o lo odi alla follia, davvero nulla di nuovo, buggato, poco longevo, ripetitivo, a volte poco stimolante. 

Maggiori info: https://www.realmyst.com/

The Blair Witch Project (serie): Il motore di Nocturne porta sui nostri monitor l'approfondimento del film, in tre giochi simili tra loro ma con tagli diversi (più adventure o più action). Se vi piace più l'action che l'adventure, o viceversa, adattatevi allo spirito diverso dei tre titoli e ne sarete conquistati. Naturalmente se non avete sopportato il film, arriverete presto ad odiare i tre giochi.

Trama intrigante che si sviluppa nei tre giochi della serie, grafica eccellente, atmosfera grandiosa, sistema di illuminazione ben realizzato, alcuni gadget divertenti da usare, misterioso quanto il film, prezzi contenuti per i tre giochi.
Controlli ostici, requisiti hardware pesanti, è sempre Nocturne, potrebbe non piacervi l'alternanza di stili dei tre titoli. 

Maggiori info: https://blairwitch.godgames.com/bwsupport.htm

The Devil Inside: Sempre sullo stile di Resident Evil, una avventura in terza dimensione molto gore e molto ironica, adatta per chi non si è ancora stancato degli Zombie. Se volete tuffarvi in un avventure horror molto ironica, questo gioco farà al caso vostro, ma se cercate un'evoluzione dal solito schema rimarrete senz'altro delusi.

Grande atmosfera, idea originale e ben sfruttata, molta azione, grafica a volte molto bella, ottime texture, gore.
Sistema di salvataggio, controlli male realizzati, troppo simile a Resident Evil, poche idee originale, schema di gioco logoro. 

Maggiori info: https://www.devil-inside.com/

The Longest Journey: Avventura di stampo classico apprezzatissima oltreoceano, questo gioco ha avuto davvero poco successo da noi; da riscoprire.

Storia bellissima e coinvolgente, grafica fotorealistica, caratterizzazione dei personaggi di prim'ordine. 
Enigmi piuttosto difficili, pensati per avventurieri esperti. 

Maggiori info: https://www.longestjourney.com/

Espansioni

The Sims - Livin'Large: Un'espansione per un gioco virtualmente infinito? Si, quando ai fan non bastano più le innumerevoli opzioni del gioco originale, ecco comparire nuove carriere, nuovi arredamenti, nuovi personaggi, nuove skin e naturalmente nuovi problemi. Un'espansione che fa letteralmente ciò che ci si aspetta da lei: espande a dismisura il gioco, rendendolo ancora più divertente per gli appassionati e più odioso per chi non ha mai voluto avvicinarsi ad esso. Buffo pensare come le trovate più riuscite dell'espansione riguardino qualcosa di fantastico (lo gnomo, il Genio) e non l'ambientazione realistica tipica del gioco originale: ma questo è forse il vero spirito del gioco, non prendersi troppo sul serio.

Moltissime nuove possibilità per gli appassionati, ridona vita ad un titolo con dieci mesi sulle spalle, nuove "missioni", è una ragione più che valida per provare finalmente The Sims, innumerevoli giocattoli con cui fare divertire i proprio Sim. 
Non amplia il concetto originale del gioco (ce ne è bisogno?), forse su Internet si riescono a trovare aggiornamenti anche migliori, prezzo quasi pieno, se non vi è piaciuto il gioco originale non pensateci nemmeno, nessuna novita sostanziale.

Maggiori info: https://www.thesims.com/us/

Jagged Alliance 2 - Unfinished Mission: Siamo di fronte ad uno di quei rari, ma sempre piacevoli casi, in cui sono i fan a decidere (per lo meno in parte) il destino di un gioco: Unfinished Business era già stato completato da qualche mese, ma non era ancora riuscito a trovare un editore di rispetto per poter essere pubblicato: ecco l'intervento di migliaia di fan che convincono una casa editrice a metterlo sul mercato. Già Jagged Alliance2 era un gioco praticamente perfetto nel suo genere, e questa espansione si propone di ampliare la complessità ed il divertimento che il titolo originale proponeva. Consigliabile a tutti gli estimatori di JA2, Unfinished Mission potrebbe essere il motivo per chi non si è mai avvicinato al genere non perda un'altra occasione, anche perché il titolo può essere installato e giocato anche senza possedere il gioco originale.

E' stand Alone, è incluso lo stesso Editor di livelli utilizzato dai programmatori, grafica più curata con possibilità di aumentare la scelta della risoluzione video, 40 ore di gioco solo nella storia single, nuovi approcci tattici possibili, corretti alcuni problemi con la linea di tiro del gioco originale.
La storia a differenza del primo è piuttosto lineare, se non vi è piaciuto il gioco originale non piacerà neanche questo, non molte innovazioni in termini di concept di gioco.

Maggiori info: https://www.sir- tech.com/jaggedalliance2/unfinishedbusiness/

Homeworld - Cataclysm: Homeworld, uno dei giochi più originali e rivoluzionari della scorsa stagione videoludica, viene omaggiato con l'uscita di un'espansione che ci ripropone in tutto il suo fulgore un motore grafico perfetto, un universo affascinante, ma soprattutto un gameplay sopraffino. L'espansione gode della luce propria del titolo originale, ma riesce comunque ad introdurre alcune novità, perfezionando addirittura alcune texture grafiche e apportando sostanziali avanzamenti tattici con l'introduzione di nuove unità, tali da giustificarne il prezzo quasi pieno: non fate i pigri e riscoprite il titolo più originale dell'anno scorso.

Grafica (quasi impossibile) migliorata, nuove unità interessanti, storia fantastica, è Stand Alone, può essere un'occasione per chi ha per pura follia ignorato il primo, approfondisce lo splendido universo proposto dal titolo originale, grande tutorial, ottimo manuale, è quasi un sequel, più longevo di Homeworld.
All'inizio è complesso quanto il gioco originale, IA da ritoccare nelle battaglie skirmish.

Maggiori info: https://www.sierrastudios.com/

Pharaon - Cleopatra: Siete rimasti ammaliati dagli antichi egizi e siete riusciti a terminare le (difficili) missioni proposte da Pharaon? Non volete ancora passare a condurre la civiltà greca di Zeus, ma preferireste giocare ancora con gli schiavi e le piramidi? Eccovi accontentati. Cleopatra ci riporta sulle rive del Nilo, proponendoci missioni più impegnative e più difficili, e per questo si pone nella cerchia di espansioni pensate per gli appassionati di Pharaon, per coloro cioè che finito il gioco originale sono alla ricerca di qualcosa di più impegnativo ancora. Tuttavia chi si era allarmato di fronte alla difficoltà di Pharaon, si tenga ben lontano da questa sua espansione, o le porte della pazzia sembreranno molto più vicine.

Ancora più impegnativo del titolo originale (è un bene?), i fan saranno contenti, estremamente longevo, parte da dove termina Pharaon.
Innovazioni non di molta importanza, frustrante per i giocatori meno portati, troppo difficile e lungo, alcuni nuovi bug, missioni alla lunga ripetive.

Maggiori info: https://www.pharaoh1.com/main_index.shtml

Age of Kings - The Conquerors: Se Age Of Kings era riuscito a conquistare innumerevoli premi diventando di fatto uno dei giochi più venduti ed amati di sempre, la sua espansione non è frutto del caso come di solito accade quando qualcuno cerca di sfruttare un buon Merchandising, ma è un prodotto realizzato con tutti i crismi del caso. Il titolo originale viene non solo ampliato come sarebbe logico aspettarsi, ma perfezionato in molti dei suoi aspetti, dall'IA dei nemici alla profondità tattica di alcune azioni, dal numero di unità che rendono il gioco decisamente più vario, fino alle missioni aggiuntive. Forse nessuno avrebbe creduto ciò fino a qualche anno fa, ma la Microsoft sta diventando sinonimo di garanzia ludica.

Sembra che ogni aspetto del gioco sia stato limato, il gameplay è ancora migliore, più facile da giocare, alcuni miglioramenti dettati dall'esperienza dei giocatori, corretti alcuni bug del titolo originale.
Prezzo assolutamente pieno, alcune modalità multiplayer non molto divertenti per l'IA dei nemici.

Maggiori info: https://www.microsoft.com/games/conquerors/

Tiberian Sun - Firestorm: Tiberian Sun non è stato solo uno dei titoli più attesi di tutti i tempi, ma anche, purtroppo per i fan, uno dei più discussi, poiché non ha osato inserire nessuna novità di rilievo in uno schema forse già troppo usurato, ma ha preferito rimanere su terreni conosciuto calcando sentieri già tracciati. Al di là delle possibili critiche per una scelta del genere, il successo commerciale non ha tardato a venire, ed ha portato inevitabilmente con sé una delle classiche espansioni targate Westwood: molte nuove unità, alcune nuove missioni singleplayer, infinite mappe multiplayer, ma storia di fondo come sempre carente. Se siete appassionati della serie, non potrete sbagliarvi, ma potreste anche essere alla ricerca di qualcosa di nuovo.

E'una pacchia per gli amanti del multiplayer, missioni single player discrete, qualche Full Motion Video discreto, può essere un buon antipasto se non avete ancora comprato Red Alert 2.
Davvero poco originale, nessun concept nuovo, se avessero rilasciato le nuove unità da internet non si sarebbe notata la differenza.

Maggiori info: https://www.westwood.com/games/ccuniverse/tiberiansun/ind ex.html

Rogue Spear - Urban Operations: Rainbow Six ha creato un nuovo genere di gioco: chiamatelo Action Strategy, chiamatelo Action Squad tattical, ma ciò che quel titolo ha fatto succede solo una volta ogni tot anni. Il suo seguito Rogue spear, ha ingrandito perfezionando ogni concetto proposto da R6, e questa espansione porta l'ambientazione già ultrarealistica della serie in alcuni scenari tipicamente cittadini, non introducendo però davvero nulla di innovativo. In linea con quanto fatto con l'espansione di Rainbow Six, i programmatori non hanno proposto nulla di rivoluzionario, indirizzando principalmente i proprio sforzi sulla correzioni di alcuni bug del titolo originale e sulla proposta di cinque missioni nuove: sarà meglio aspettare Rainbow Six 3?

Intelligenza dei compagni leggermente migliorata, cinque scenari completamente nuovi, texture di buona fattura, buon sonoro, alcune armi nuove.
IA dei nemici a volte davvero scarsa, forse solo per i patiti della serie, non molte novità, cinque scenari non sono poi così tanti, non molto difficile.

Maggiori info: https://www.redstorm.com/rogue_spear/

FPS / Sparatutto

Star Trek Elite Force: Negli anni scorsi i giochi dedicati all'universo Trekker hanno oscillato tra il "mediocre" e il "pessimo", ma questa volta è davvero piacevole vedere che finalmente la licenza è stata trattata con i crismi del caso e che alla Raven abbiano sfornato un gioco tanto bello graficamente, quanto divertente da giocare. Elite Force riesce nell'intento di fare divertire tanto gli appassionati trekker, che i giocatori appassionati al genere che invece di Star Trek non conoscono nulla. Non preoccupatevi di non sapere cosa sia la Voyager, sappiate solo che questo è un grande FPS.

Grande utilizzo del motore di Quake3, è un vero e proprio episodio della serie, è il miglior gioco dedicato a Star Trek, divertente, frenetico, numerosissime cutscene, un paio di bivi minori nella trama, molto bella l'idea di combattere facendo parte di una squadra, effetti grafici molto ben realizzati.
Modalità Multiplayer forse un po' deboluccia, lineare, nemici un po' ripetitivi e non molto ben progettati, IA deficitaria in alcune parti, potrebbe spaventare chi di Star Trek non conosce nulla, troppo breve, gameplay a tratti troppo semplicistico.

Maggiori info: https://www.eidosinteractive.com/thief_metalage/index.html

Gunman Chronicles: Gunman Chronicles è il sogno americano dei videogiochi: nato e cresciuto come livello di espansione amatoriale di Half Life, durante i giorni della sua programmazione viene scoperto dalla Sierra che lo accudisce sotto la sua ala protettrice e gli dona dignità di gioco singleplayer, tanto che alla fine verrà pubblicato come conversione indipendente del capolavoro sopracitato. Paradossalmente questo passaggio ha reso il pubblico un po' scettico, tanto è vero che è stato guardato con sospetto alla sua uscita; Gunman sarebbe stato il migliore tra i mod, ma come conversione non può competere con altri titoli del genere. Tuttavia i molti pregi, primo tra tutti la capacità di riportare il nostro cuore per l'ennesima volta nei dintorni di Half Life, gli garantiscono a pieno merito la nomination. Qui a Multiplayer.it vogliamo tutti molto bene a questo gioco, perché è stata la nostra prima e vera anteprima esclusiva (l'abbiamo portata al nostro stand allo Smau).

Personalizzazione delle armi tanto originale quanto divertente, modalità multiplayer, il motore di Half Life garantisce una grande grafica ed un'ottima AI, non molto longevo in singleplayer, ambientazione originale.
Quasi un'espansione venduta a prezzo pieno, nulla di particolare, non è il meglio in circolazione, praticamente nessun puzzle ingegnoso.

Maggiori info: https://sierrastudios.com/games/gunman/

Daikatana: Letteralmente bistrattato da tutte le riviste della Rete, smaniose di vendicarsi dell'animo arrogante di John Romero, per i continui ritardi nella programmazione, Daikatana è stato trattato qui a Multiplayer.it come se lo meritava sul serio: non un gioco bellissimo, ma neanche una 
fetecchia assoluta quale è stata disegnata dalla maggior parte. Daikatana riesce nell'intento di divertire, seppure limitato da alcune arretratezze tecniche, i giocatori alla ricerca di un'esperienza adrenalinica quasi totalmente priva di riflessioni: per questo, e per la carenza di molti antagonisti, rientra nell'elenco delle nostre nomination. Merita una seconda visione, al di là di ogni pregiudizio possibile.

Alcune innovazioni interessanti (il gioco di squadra, i punti esperienza), alcuni eventi scripted notevoli, storia, adatto per un'ora di massacro decerebrato, estremamente longevo, alcuni effetti grafici ben realizzati.
Graficamente datato, concept di gioco per la maggior parte troppo vecchio, IA dei compagni da raffinare pesantemente, primi livelli orrendi.

Maggiori info: https://www.daikatana.com/

No One Lives Forever: Solo una donna poteva riuscire nel difficile intento di riunire con successo elementi presi da Thief, da Deus Ex, da Soldier Of Fortune e da altri titoli. No One Lives Forever cavalca l'amore di ognuno per il dorato e sensuale mondo delle spie con tutta l'ironia tipica della spia più famosa del nostro tempo: James Bond? No, Austin Powers. E di Austin acquisisce l'estrema ironia e l'amore per i gadget più strani mai visti in un gioco di spie, il tutto condito da un ricco gameplay con missioni molto diverse tra loro e per questo molto accattivanti.

Avrete bisogno di diversi approcci per passare indenni attraverso tutte le situazioni, longevo, grafica colorata, dialoghi ben studiati, background accattivante, longevo, originale nella sua ambientazione.
A volte ripetitivo, alcuni livelli mal realizzati, motore grafico a volte traballante, non è una rivoluzione del genere, modalità multiplayer poco sviluppata, qualche pecca in una IA altrimenti buona.

Maggiori info: https://www.the-operative.com/

Kiss Psyco Circus: Kiss smentisce una delle più brutte tradizioni del mercato dei videogiochi: da una licenza brillante, spesso il gioco risulta poco curato e trascurabile: è in realtà un Fps a chiara matrice doomesca (raccogli la chiave, uccidi il mostro), ma nel suo intento, cioè quello di offrire un divertimento brain-less, riesce quasi alla perfezione regalando al giocatore diverse ore di intrattenimento adrenalinico. Con alcuni elementi innovativi (power up) Kiss non potrà mai essere definito come l'FPS più originale dell'anno (al contrario potrà vincere il premio per il più conservativo...), ma guadagna la nomination per il divertimento che riesce ad offrire, anche a chi dei Kiss non conosce nemmeno una canzone.

Grandi musiche, adrenalinico e frenetico, divertente per le prime ore di gioco, ideale per chi non ha voglia di usare il cervello, modalità multiplayer collaudata.
Schema di gioco assolutamente superato, sembra un titolo superfluo nel panorama di oggi, livelli semplicistici, grafica mediocre, Old-school Shooter, alla lunga ripetitivo.

Maggiori info: https://www.kisspsychocircus.com/

Soldier of Fortune: Conosciuto più per la sua violenza assolutamente fuori dai canoni (i corpi si fanno a pezzetti, saltano le teste, è possibile colpire diversi punti del corpo), Soldier of Fortune è stato invece capace di imporsi all'attenzione della critica, ma soprattutto dei giocatori grazie al suo gameplay adrenalinico e divertente. Sarete trascinati senza fiato in diverse parti del mondo, in un background assolutamente realistico e per questo ancora più addictive. Non correte l'errore di valutarlo stupido perché violento, ma dategli un'altra possibilità.

Missioni divertenti e varie, cutscene, presenza di armi realistiche e ben rappresentate, molto divertente ed adrenalinico, grande esperienza singleplayer, grafica e animazioni sopra gli standard.
Modalità multiplayer banale (fino all'uscita dei mod dopo qualche mese), forse troppo violento, eccessivamente lineare, elemento Sthealt assolutamente sottovalutato, il motore di Quake2 al limite delle sue possibilità.

Thief 2: Se c'è un gioco che ha cercato di ridefinire i confini classici degli FPS negli anni scorsi, questo è sicuramente il primo Thief, tanto è vero che qui a Multiplayer.it ci siamo imposti una piccola forzatura ad inserirlo tra gli Fps, ma tanto era la povertà di titoli di questo genere che ci siamo visti costretti ad inserirlo. Thief 2 sprizza bellezza da tutti i pori, dalla storia profondissima e ben raccontata, al gameplay vero e proprio, tanto geniale da farci domandare come abbiamo potuto (e possiamo ancora oggi) giocare quei giochi dove si entra in una stanza e si spara su tutti. Un'esperienza diversa dal solito vi insegnerà ad agire.

Sonoro stabiliante con quattro casse, gameplay eccellente, aria fresca nel genere, trama, coinvolgimento del giocatore, costruzione dei livelli, estremamente longevo, perfetto per chi ha amato il primo episodio.
Nulla di particolarmente innovativo rispetto al primo episodio, non piacerà a chi ama più azione che riflessione, ma quando si decideranno a mettere il multiplayer?, motore grafico un po' datato, richiesta spazio su hd spropositato.

Maggiori info: https://www.eidosinteractive.com/thief_metalage/index.html

Gestionali

Zeus: I programmatori della Impression da qualche anno si sono dedicati totalmente ad un genere solo, ma quello che fanno lo fanno davvero bene. Caesar3 (il primo dell'era "moderna") ha conquistato migliaia di appassionati, nonostante l'eccessiva difficoltà; l'anno successivo Pharaon (e la sua espansione Cleopatra) ripeterono l'enorme successo di quella che possiamo tranquillamente definire come " serie ". Il titolo di quest'anno, Zeus appunto, ci offre la possibilità di spostare le nostre capacità gestionali nell'antica grecia, espandendo e raffinando le caratteristiche che hanno decretato il successo dei suoi predecessori. Forse il titolo migliore della serie, perfetto per chi ama gestire le civiltà.

Aspetti educativi, per certi aspetti semplificata la microgestione, qualche innovazione importante, IA migliorata, singleplayer migliorata rispetto ai titoli precedenti.
Se non vi piace lo stile simcity-game non vi piacerà nemmeno Zeus, può non piacere la scelta della mitologia greca, niente di rivoluzionario nel genere. 

Maggiori info: https://zeus.impressionsgames.com/

Scudetto 00/01: Il manageriale di calcio più amato nel vecchio continente ritorna con quello che è ormai un appuntamento fisso annuale, puntando su quello che è uno schema collaudatissimo senza tuttavia osare nulla di particolarmente innovativo (il gioco Online lo si vedrà forse solo con il prossimo anno). E' un gioco che nonostante non si discosti molto dagli episodi precedenti, capace di rapire chiunque gli si avvicini.....: evitatelo se avete poco tempo a disposizione o se il calcio proprio non rientra tra le vostre passioni.

Coinvolgente, molto curato, perfetta riproduzione di tutte le caratteristiche dei giocatori, decine di campionati, profondissimo, miriadi di statistiche, buono il manuale, ottima interfaccia.
Necessità di un po' di apprendimento iniziale, manca della possibilità del gioco Online, lunghi caricamenti, può non piacere la scelta di utilizzare solo il testo per il commento delle partite, manca una parte arcade, è sempre lo stesso motore di gioco. 

Maggiori info: https://www.cm3.com/

The Sims: Uno dei giochi più innovativi e controversi dell'intera annata: a dieci mesi di distanza dal suo rilascio è ancora presente nelle Top Chart di tutto il mondo (anche grazie al rilascio di un'espansione ben realizzata). The Sims è il voyeurismo fatto gioco, è la sensazione di onnipotenza virtuale, è la capacità fittizia di vivere vivere alternative: è, finalmente, un'esperienza nuova. Un avvertimento: non fatelo giocare alla vostra fidanzata, rischiereste di non vedere più il vostro amato computer per moooooooolto tempo.

Geniale, rivoluzionario, divertente, è un simulatore "di vita", è la soap opera degli anni 90 fatta videogioco, semplice da controllare, tantissime cose da fare e da provare, eterno, grafica molto cartoonesca e curata, molto autoironico, semplice interfaccia.
Ripetitivo negli atti quotidiani, manca un'opzione multiplayer, è quasi un fenomeno di costume più che un gioco, potrete odiarlo dopo poche ore, richiede un buon processore, semplicistico. 

Maggiori info: https://www.thesims.com/us/

Airport Inc. (Tycoon): Se gestire un areoporto è sempre stato il vostro desiderio, ed avete già avuto qualche esperienza con titoli manageriali, allora questo è il vostro gioco: seppure non perfetto, l'originalità del tema lo trascina a denti stretti nelle nomination di quest'anno. Ma siete avvisati, dovrete sudare sette camice per avere un destino più fortunato della nostra Malpensa...

Grafica molto ben realizzata, divertente da guardare, idea davvero originale, moltissime variabili da gestire, richieste Hardware contenute.
Qualche bug di troppo, molto difficile soprattutto per le prime ore, non molto realistico, interfaccia poco user-friendly, sembra una buona idea male realizzata.

Maggiori info: https://www.krisalis.co.uk/softo/airport_inc.htm

Platform - Puzzle Game

Sheep: Un titolo originale che ha fatto parlare molto di sé in forma di preview e che conferma le buone impressioni anche alla sua uscita: salvare le pecore non è mai stato così divertente. Calibrato per gli Hardcore fans del genere, Sheep con la sua idea semplice e geniale, è capace di mantenere incollati al monitor fino alla sua conclusione.

Estremamente ironico, adrenalinico, grafica simpatica, idea originale, accattivante, impegnativo, percorre con caratteristiche diverse.
Snervante come può esserlo solo un Puzzle - Game, la difficoltà lo esclude automaticamente al pubblico più piccolo, le pecore sono DAVVERO stupide.

Maggiori info: https://www.empire.co.uk/interactive/games_menu/Index_she ep.htm

Lemmings Revolution: I verdi Lemmings hanno segnato un epoca nelle loro molteplici incarnazioni su quasi tutte le piattaforme esistenti (dal Commodore 64 alla PlayStation), e cercano di tornare alla ribalta quest'anno con un nuovo gioco in tre dimensioni (dopo il mezzo flop di Lemmings 3D di un paio di anni fa). E lo fanno lasciando da parte ogni complicazione e tornando alla pura giocabilità che ha contraddistinto i primi due episodi della serie, tanto è vero che Lemmings Revolution più che un seguito sembra un Remake.

Veramente addictive, sono tornati i Lemmings!, finalmente si riutilizza più il cervello che il motore di gioco, gameplay sempre divertente, longevo come i primi titoli della serie. 
E' un concept vecchio di dieci anni, assolutamente nulla di nuovo, può diventare snervante per i meno pazienti, grafica solo in 640x480.

Maggiori info: https://www.talonsoft.com/products/lemmings.html

Earthworm Jim 3D: Il verme più famoso del mondo ritorna, questa volta vestendo i panni di un eroe tridimensionale alla ricerca della sanità mentale nel proprio cervello. Una storia assurda, un eroe ironico, il tutto nel più classico schema platform consoliano, dove raccogliere oggetti, saltare sui nemici e passare nuovi livelli; paga il pegno di un lungo ritardo di programmazione. Adatto per i più giovani, il gioco sembra avere perso smalto nel passaggio alla terza dimensione.

Estremamente ironico, fuori di zucca, divertente, immediato, frenetico.
Grafica molto datata, è uno schema troppo abusato, tecnicamente povero, nessuna idea originale. 

Maggiori info: https://www.interplay.com/ej3d/index.html

Croc 2: Un tipico platform tridimensionale pensato per le console approda sul Pc e ci da la possibilità di guidare un coccodrillo; adatto per i giocatori più giovani, il titolo non offre nulla di nuovo che non sia già stato visto nei titoli apparsi negli anni scorsi (Rayman 2 su tutti). Tuttavia la caratterizzazione del personaggio, alcuni plattform-puzzle ben congeniati e la presenza di moltissimi nemici diversi gli regalano di diritto il posto tra le nomination di quest'anno.

Vario, longevo, design generale ben congeniato, musiche del gioco molto belle, metodo di controllo realizzato discretamente.
Graficamente datato (è una conversione Psx), adotta il solito schema, non molto originale, facile per i più esperti, IA un po' deficitaria.

Bust a Move 4: I due draghetti che hanno fatto la storia dei videogiochi si divertono da qualche anno a lanciare palle colorate da combinare tra loro in un gioco tanto semplice quante geniale ed accattivante, soprattutto se giocato in multiplayer. Nonostante le innovazioni alla serie non siano nulla di speciale, la formula si dimostra vincente anche in questa incarnazione, regalando per l'ennesima volta divertimento calmo ma adrenalinico a chiunque gli si avvicini.

Concept di gioco sempreverde, adatto per le sfide a più persone, addictive, adatto tanto ai giovani quanto agli adulti.
Graficamente comincia a sentire il peso degli anni, singleplayer molto debole, carenza di modalità multiplayer Online. 

Maggiori info: https://www.interplay.com/bustamove4/index.html

Racing

4X4 Evolution: 4x4 Evolution arriva come un fulmine a ciel sereno nel panorama di questa categoria, definendosi come uno dei migliori giochi di stampo arcade visti passare quest'anno sui nostri monitor. Sviluppato dallo stesso di Team di Nocturne, 4x4 gode di una grafica favolosa e di una modalità multiplayer assolutamente innovativa (utenti di piattaforme diverse si possono sfidare), e nonostante qualche difetto, riesce comunque a garantire numerose ore di divertimento.

Graficamente bellissimo, divertente, modalità multiplayer spassosa (è possibile combattere contro i possessori di Dreamcast), alcuni percorsi molto ben strutturati, grande la modalità carriera, menù ben realizzati, molti veicoli diversi con cui gareggiare, presente editor di tracciati.
Lo stampo arcade è pesante, potrebbe non piacere ai maniaci della simulazione, sistema di rilevamento collisioni a volte non impeccabile, alcuni difetti nell'IA dei concorrenti, forse non troppo longeva la modalità singleplayer, risposta dei comandi a volte mal calibrata, può non piacere l'ambientazione Off road, forse troppo console.

Maggiori info: https://4x4evo.godgames.com/

Colin McRae Rally 2: Un paio di anni fa il primo episodio fu capace di fare piacere il rally anche a chi non aveva mai provato ad avvicinarsi ad un racing game di stampo simulativo. Il secondo episodio, dopo avere creato lo stesso successo su PlayStation, arriva sui nostri PC carico di promesse; e se le promesse non vengono tutte rispettate, in fondo il gioco è lo stesso mezzo capolavoro già visto.

Addictive, molte modalità multiplayer, introdotta una modalità arcade davvero ben realizzata, è sempre lo stesso bel gioco, tanti camere nel replay, difficile staccarsi una volta entrati nello spirito del gioco, graficamente molto appagante.
Difficile per le prime ore, il modello di guida è simulativo e potrebbe non piacere, non molte novità rispetto al primo episodio, richieste hardware pesanti, motore grafico non proprio all'altezza, nessun controllo sui replay, informazioni sui veicoli carenti, copilota molte volte in ritardo.

Maggiori info: https://www.codemasters.com/cmr2pc/

Carmageddon The Death Race 2000: E' passato davvero molto tempo (per lo meno in termini videoludici) dall'uscita del primo Carmageddon e dalle critiche che si portò dietro, capaci tra l'altro di generare un Hype involontario capace di garantire già un discreto successo commerciale. Il terzo episodio, TDR appunto, sembra però sentire il peso degli anni, e nonostante si proponga come uno dei titoli graficamente più appaganti dell'anno, crolla inesorabilmente sotto un gameplay che alla lunga si dimostra troppo ripetitivo per reggere un'unica idea brillante che nel 97 aveva forse ragione di esistere ma che oggi si dimostra completamente superata. Comunque divertente per i patiti della serie, anche senza offrire nessuna novità sostanziale.

Nuove macchine, nuovi power up, nuove mappe, motore grafico migliore dei precedenti, può essere divertente se non avete mai provato i titoli precedenti, alcuni livelli ben progettati, prezzo ridotto rispetto allo standard attuale.
Poche differenze rispetto al passato, assomiglia ad un espansion pack più che ad un seguito, frustrante in alcune missioni, non è cambiato con il passare del tempo, ha riciclato il concetto iniziale senza aggiungere nulla di nuovo, lento.

Maggiori info: https://www.carmageddon.com/

Grand Prix 3: Crammond i propri titoli li programma con il contagocce; ancora oggi a diversi anni di distanza dall'uscita del secondo capitolo di questa serie, questi viene considerato da moltissimi videogiocatori come la migliore simulazione mai realizzata. Grand Prix 3 arriva con un compito estremamente difficile, quello di ripetere o addirittura migliorare il suo predecessore nella ricerca del realismo assoluto tanto amata dai fan Hard-core. Ma il titolo in realtà compie, forse per cercare un successo commerciale maggiore, un passo in una direzione parallela; diventa infatti meno simulativo e più aperto alle masse.

Curato nei particolari, circuiti riprodotti splendidamente, alcune novità (la pioggia) finalmente introdotte, IA dei concorrenti, più appetibile a chi non vuole impazzire dietro ai settaggi, si vede comunque la mano di Crammond.
Molti bug, risposta ai controlli a volte male realizzata, motore grafico con qualche incertezza (sembra sia rimasto in naftalina per un anno), supporto multiplayer un po' zoppicante, dati della stagione 98, richieste hardware esose, è un passo indietro per gli appassionati che si aspettavano la simulazione definitiva.

Maggiori info: https://www.grandprixgames.com/grandprix3/english/index.html

Insane: Insane è ciò che ci anticipa il titolo stesso: un piccolo viaggio nella follia. Quando mai ci siamo trovati di fronte alla possibilità di guidare enormi, con la E maiuscola, mezzi a questa velocità e su questi terreni? Mai, e dubito che questa possibilità si possa presto ripetere, o almeno fino all'uscita di Insane 2. Ogni mezzo possiede il proprio centro di gravità, la propria maneggevolezza, la propria risposta alle sollecitazioni del terreno. Un gioco che merita una possibilità.

Longevo, buon supporto multiplayer, divertente, possibilità di confrontarsi tra eventi differenti tra loro, IA dei concorrenti, risposta ai controlli, arcade immediato, grande dinamica dei mezzi, idea originale.
Grafica assolutamente negli standard, non molto originale nella realizzazione, alcuni bug, richieste Hardware esose, frustrante in alcuni momenti, modalità singleplayer non perfetta, non piacerà senz'altro ai puristi.

Maggiori info: https://www.codemasters.com/previews/insane/ins-eng/index.htm

Midtown Madness 2: Una delle idee più semplici ma allo stesso geniali dell'anno scorso ritorna con Midtown Madness 2. Guidare attraverso città reali, con cartine topografiche perfettamente modellate sulla loro controparte, è quanto di più divertente ci possa essere in ambito arcade oggi. Il seguito di uno dei giochi più amati dell'anno scorso non percorre strade rivoluzionarie ma si accontenta di riproporre lo schema in due città nuove (Londra e Los Angeles). 
Raccomandabile a chi non ha provato il primo titolo, consigliabile agli altri.

Divertimento arcade allo stato puro, città fedelmente riprodotte, molti nuovi mezzi da controllare, l'idea è ancora verde, probabilmente lo continuerete fino a quando lo avrete terminato.
Può essere benissimo scambiato per un data disk del primo gioco, grafica un po' datata, alcuni evidenti problemi di pop-up grafico, due soli circuiti alla lunga possono stancare, davvero poco innovativo rispetto al titolo originale.

Maggiori info: https://www.microsoft.com/games/midtown2/

Motocross Madness 2: Ancora un'altro seguito di un gioco originale che ha riscosso molto successo l'anno scorso, questo Motocross Madness 2 è capace di regalare tantissime ore di divertimento a tutti coloro che osano calarsi nello spirito arcade del gioco, nonostante non offra nulla di particolarmente nuovo a chi ha già apprezzato il primo titolo. Se vi è piaciuto Tony Hawk, questo titolo vi farà impazzire: assolutamente meritevole.

Grafica molto bella, evoluzioni divertentissime, molte modalità di gioco diverse tra loro, virtualmente infinito, perfetto il bilancio tra simulazione e giocabilità, fantastica la modalità carriera, modalità multiplayer ben realizzata, IA dei concorrenti agguerrita, nuova sezione enduro.
Poche innovazioni al cuore del primo gioco, è "more of the same", alcuni bug minori nel controllo, ancora una volta più che un seguito un espansione.

Maggiori info: https://www.microsoft.com/games/motocross2/

Need For Speed 5 Porsche 2000: Le origini della serie si perdono ormai nella notte dei tempi (uno di quei rarissimi titoli che non hanno sfigurato nemmeno sul defunto 3DO), così come il concept stesso di gioco: divertimento arcade allo stato puro, contornato da una grafica favolosa e dalla possibilità di mettersi alla guida di alcune macchine da sogno. In questo caso il titolo è dedicato alla Porsche, uno degli ultimi desideri di fine millennio, ed i risultati non cambiano più di molto: tanto, tanto divertimento.

Modalità carriera assolutamente azzeccata, grafica bellissima, tantissime Porsche, gameplay brillante, forse il miglior titolo dell'intera serie.
Modalità multiplayer online non ancora implementata, richieste hardware forse un po' troppo esose, in fondo è lo stesso modello di gioco degli altri episodi, chissà se mai si trasformerà in un gioco simulativo, una sola macchina.

Maggiori info: https://www.needforspeed.com/porsche/pc/index.html

Superbike 2001: I giochi dedicati alle moto si possono contare sulle dita di una mano: immaginate se invece qualcuno decidesse di cambiare il corso della storia e si sforzasse di programmare una vera e propria simulazione perfetta di moto da corsa. Non fantasticate più di tanto, perché è ciò che è successo l'anno scorso con l'uscita di Superbike 2000. Il seguito che arriva sui nostri monitor quest'anno gode di tutte quelle caratteristiche che da sempre contraddistinguono ogni titolo sportivo della Ea, e nonostante non offra nulla di particolarmente nuovo.

Diversi livelli di personalizzazione della difficoltà, grafica fantastica, modello di guida perfetto, gioco multiplayer, non c'è nulla del genere in giro.
Assolutamente nessuna innovazione degna di nota, più che un seguito un aggiornamento, non curatissimo nei dettagli, alcuni bug di configurazione, gli appassionati resteranno delusi dai pochi cambiamenti. 

Maggiori info: https://www.easports.com/

RPG

Diablo 2: Il primo episodio ha diviso la critica (Rpg o no?) ma unito il mondo dei videogiocatori: Diablo 2 non stravolge la dinamica del suo predecessore, ma la raffina, la ingrandisce, la migliora, non osando nulla di nuovo ma ricreando la formula vincente. Una modalità multiplayer irresistibile (anche per i server che vengono ripetutamente azzerati) per i tanti appassionati che sono stati capaci di andare oltre i pochi difetti del gioco e gustarsi i molti aspetti positivi, e per tutti coloro che invece di discutere se Diablo2 fosse davvero un gioco di ruolo hanno pensato solo a divertirsi con il suo azzeccato Mix di azione e RPG.

E'il primo episodio più grande, divertente, molta azione, molti oggetti, rigiocabile fino alla nausea, abbastanza longevo, sempre buono il mix di action e RPG.
Grafica assolutamente datata, inferiore alle aspettative, nulla di nuovo, molti bug (soprattutto riguardo il gioco Online), è una semplice evoluzione del primo, potrebbe essere più Rpg.

Maggiori info: https://www.blizzard.com/diablo2/

Deus Ex: Warren Spector, il creatore del primo rivoluzionario System Shock, ci regala uno straordinario gioco di ruolo immerso in un un futuro poco distante, vissuto attraverso una visuale in prima persona; prima di capire chi siamo davvero, dovremo capire chi sono quelli che ci circondano... Deus ex magari non vincerà il titolo di migliore gioco dell'anno, ma sicuramente si propone come uno dei più originali, in questo azzeccatissimo mix di diversi generi capaci a nostro modo di vedere di creare una nuova tipologia di videogiochi. Giocate a Deus Ex, e nulla vi sembrerà come prima: imperdibile.

Elementi Rpg sviluppatissimi, quest e subquest quasi perfette, storia incredibile, reale riscontro delle capacità del personaggio nell'azione di gioco, bivi nella storia, grande il mix tra i vari generi.
Non piacerà a chi non apprezza l'azione in tempo reale, o la visuale in prima persona, in un gioco di ruolo, i bivi scompaiono nella seconda metà del gioco, inventario forse un po' piccolo, potrebbe essere definito come System Shock 3.

Maggiori info: https://www.deusex.com/

Baldur's Gate 2: Il seguito del più venduto gioco di ruolo degli anni scorsi arriva in pompa magna; più grande, più profondo, più Baldur's Gate. Una volta apprese le regole di Dungeons And Dragons il divertimento arriverà come una tempesta e vi solleverà, costringendovi a rigiocare questo titolo che sfiora la definizione di capolavoro assoluto, perdendosi tuttavia in alcuni piccoli difetti. Tante creature da uccidere, tante con cui parlare, tanti personaggi con cui interagire, innumerevoli magie da imparare; assolutamente adatto per ogni patito di Fantasy in qualunque salsa, vi farà chiedere quando mai la Black Isle si deciderà a comprare i diritti de il Signore degli Anelli.

Enorme, innumerevoli quest e sottoquest di ottima qualità, intrigante, sistema di combattimento adattabile, molto profondo, rigiocabile, dotato di una storia ben ingegnata, quasi capolavoro, bella grafica molto dettagliata, grande commento sonoro. 
Impegnativo, è necessario capire le regole di Dungeons and Dragons, qualche Bug minore, forse per apprezzarlo appieno si dovrebbe conoscere la storia alla base del primo capitolo ed il mondo di gioco, seconda parte del gioco più Hack'n Slash del dovuto.

Maggiori info: https://www.interplay.com/bgate2/

Icewind Dale: Il motore di gioco del primo Baldur's Gate ci porta questa volta nelle terre innevate di Icewind Dale, alla scoperta di nuovi eroi, nuovi nemici e nuovi incantesimi. Se avete già terminato il primo episodio di Baldur's o se non vi siete mai avvicinati a questo titolo, ecco la scelta adatta, scelta che vi regalerà tante ore di divertimento e sarà capace di farvi conoscere un nuovo genere. Tuttavia i difetti di Bg, la sua componente troppo Hack'n Slash gli relegano un secondo posto nelle nomination di fine anno, ma il divertimento che sa regalare lo riporta prepotentemente tra i favoriti.

Possibilità di customizzare il proprio party, amplia il mondo dei Forgotten Realms, combattimenti impegnativi, è Bg 1 e ½, longevo, ideale per chi non ha mai conosciuto Bg.
Storia di contorno molto flebile, interazione scarsa, incentrato troppo sui combattimenti e poco sulla storia, nulla di nuovo, graficamente migliorabile.

Maggiori info: https://www.interplay.com/icewind/

Wizards and Warriors: L'altro gioco di ruolo in prima persona dell'anno si avvale di una grafica esteriore un po' troppo datata e poco impressionante, ma di un concept di gioco ben definito e piuttosto solido, forse un pò troppo nascosto in profondità. Se non siete ancora pronti ad abbandonare il vecchio concept di gioco tanto caro agli Rpg degli anni scorsi, troverete sicuramente pane per i vostri denti in questo W&W, ma se siete alla ricerca di qualcosa di nuovo, vi converrà volgere i vostri sguardi da un altra parte.

Estremamente longevo, molto impegnativo, piacerà a chi ama gli Old-school Rpg, molti oggetti, alcuni NPC ben progettati, longevo.
Storia molto banale, interazione con gli Npc frustrante, poco curato nei dettagli, grafica inadeguata, nulla di originale, sembra un gioco di qualche anno fa.

Maggiori info: https://www.activision.com/games/wizards

Soulbringer: Il gioco di ruolo che pochi si aspettavano arriva finalmente a portare un po' di novità (il sistema di combattimento è molto originale) nello stagnante panorama di inizio anno, mixando moltissimi elementi adventure con altrettante particolarità Rpg. Divertente, è necessario però adattarsi al metodo di combattimento così originale prima di immedesimarsi nel personaggio; da rivalutare.

Sistema di combattimento originale e magie, storia intrigante, molto adventure, motore di gioco con alcune caratteristiche degne di nota.
Longevo, grafica datata, sistema di combattimento che può non piacere, sembra in ritardo di un paio di anni, necessita un po' di pazienza all'inizio.

Maggiori info: https://www.soulbringer-game.com/

Might And Magic 8: Sempre simile agli episodi precedenti (non si sa se sia un bene o un male) l'ottavo capitolo di una delle serie più longeve mai create arriva per la gioia dei molti appassionati che sono cresciuti con lei.
Ottima gestione del party, un mondo fantasy molto affascinante, concept solido di gioco, per i fan della serie.
Motore grafico sempre identico a sé stesso, poche innovazioni, concept di gioco datato, forse non all'altezza degli altri episodi.

Maggiori info: https://www.3do.com/products/pc/mm_destroyer/

Final Fantasy VIII: Il gioco di ruolo più venduto per console arriva anche in quest'ultimo capitolo sui nostri Pc: lo schema è lo stesso dei precedenti, i Fmv sempre fantastici e la storia sempre intrigante.

Storia sempre superba, uno dei pochi Rpg giapponesi sul Pc, longevo, moltissimi dialoghi, è un'esperienza cinematica.
Forse troppo console-style, combattimenti a volte ripetitivi, controlli non perfetti, grafica non all'altezza del Pc, lineare.

Maggiori info: https://www.squaresoft.ea.com/

Vampire The Masquerade - Redemption: L'attesissima conversione videoludica di uno dei giochi di ruolo di maggior successo; un viaggio dalla parte del male tra la Vienna antica e la New York moderna. Vampire cattura il videogiocatore con la sua grafica perfetta, settando un nuovo standard per ogni titolo futuro, ma lo tradisce con un gameplay piuttosto zoppicante e poco profondo. Un titolo assolutamente consigliato se non avete apprezzato Diablo ed il suo seguito, forse un po' deludente per chi si aspettava il gioco di ruolo definitivo.

Grafica fantastica, storia intrigante, poteri vampireschi, vi catturerà, divertente, combattimenti arcade, molti oggetti da scoprire, elementi adventure molto buoni.
Interazione vicina allo zero, sistema di combattimento non perfetto, poca profondità di gioco, bug, gameplay poco evoluto simile a quello di Diablo2, combattimenti forse troppo arcade, troppo lineare. 

Maggiori info: https://www.activision.com/games/vampire

Simulatori di volo

Microsoft Combat Flight Simulator 2: Simulazione Hardcore delle ambientazioni belliche del teatro pacifico delle seconda guerra mondiale, MCFS 2 conferma ogni aspetto del titolo originale, espandendo e perfezionandone la maggior parte. Nonostante alcune pecche (soprattutto il numero di aerei disponibili e la mancanza di una modalità multiplayer seria), anche quest'anno la Microsoft si pone in testa per guadagnarsi il titolo di simulatore " serio " di volo del 2000, anche per la mancanza della concorrenza. Che stia finendo l'epoca dei grandi simulatori di volo? Speriamo di no.

Estremamente simulativo, grafica stupenda, grande feeling, longevo, tantissime feature per gli appassionati, manuale esaustivo, solo sette aerei disponibili.
Solo per i giocatori più esperti, l'ambientazione così settoriale può non piacere, forse alcune missioni ripetitive, multiplayer mancante, richiede molto tempo per essere padroneggiato.

Maggiori info: https://www.microsoft.com/games/combatfs2

B17 Flying Fortress 2: Se nelle fiere videoludiche degli scorsi mesi B17 continuava ad essere il titolo più atteso tra i simulatori di volo, non è difficile capire il perché. La possibilità di controllare dieci diverse postazioni di volo di un bombardiere così mitico, non veniva proposta al giocatore dai tempi di " The Secret Weapon Of The Luftwaffe " della Lucas (ed allora la profondità del titolo non era proprio senza fine.....). Finalmente il seguito di uno dei titoli più amati quando i computer avevano ancora la coda arriva con tutto il suo splendore, proponendo al giocatore l'eccellente idea della cooperazione e della coordinazione di tutti i membri dell'aeroplano. Nonostante la non perfetta parte simulativa del modello di volo, questo gioco ha tutte le carte in mano per poter diventare un vero e proprio classico, o più precisamente di ridare splendore ad un vecchio classico. Da non sottovalutare.

Grafica meravigliosa, concept di gioco finalmente originale, la sensazione di essere su un gigante volante è stata ricreata alla perfezione, bellissima la riproduzione visiva dei danni che vengono fatti al bombardiere, manuale esplicativo.
Richieste Hardware davvero eccessive, non molto simulativo in alcune dinamiche di volo, sconsigliato a chi preferisce i simulatori dog-fighter, necessita di buoni riflessi.

Maggiori info: https://www.hasbrointeractive.com/microprose/index.cfm

Enemy Engaged - RAH-66 Comanche Versus KA-52 Hokum: L'originale Hapace Havoc ha ottenuto un buon successo di pubblico e di critica, ed il suo seguito, che focalizza interamente la sua attenzione su due veicoli militari, coglie in pieno l 'obiettivo di diventare la migliore simulazione di elicotteri di quest'anno, anche perchè la concorrenza è stata nulla. Un gioco tanto complesso e perfezionista, quanto accessibile dopo qualche ora di training; ecco la definizione di divertimento proposta da Enemy Engaged. Da provare anche se non ci si è mai avvicinati al genere, anche perchè rappresenta il meglio in questo campo (anche se qualche fan di Apache potrebbe non essere d'accordo) e perchè è riuscito a creare perfettamente un esaustivo mix tra la simulazione e la soddisfazione di gioco.

Grande atmosfera, perfetta l'attenzione ai dettagli, manuale esaustivo, sei campagne dinamiche, appassionante, buono il modello di guida dell'elicottero.
Piuttosto complesso per chi non si è mai avvicinato ad un simulatore di volo, grafica un po' traballante, modalità multiplayer poco raffinata, qualche concessione semplicistica che potrebbe essere non apprezzata dai puristi, interfaccia non perfetta, troppe comunicazioni radio allo stesso tempo.

Maggiori info: https://www.enemyengaged.com/

Starlancer: Dal geniale creatore di Wing Commander, una delle serie più apprezzate dello scorso decennio, arriva un titolo capace di soddisfare ogni appassionato delle simulazioni spaziali; riprendendo alcuni aspetti tipici delle simulazioni della seconda guerra mondiale (anche il Background stesso), Starlancer riesce a creare un universo in conflitto con sè stesso, offrendo al giocatore la possibilità di calarsi in una storia appassionante e ben narrata. Molti elementi già visti in altri titoli simili vengono fusi per creare il titolo definitivo, ed il risultato, nonostante non offra nulla di particolarmente innovativo è piacevole e rappresenta sicuramente il meglio di quanto visto durante l'ultimo anno. Un buon antipasto prima di gustare quello che è il vero progetto di Chris Robert (Freelancer), il simulatore spaziale online che vedrà la luce alla fine dell'anno appena iniziato.

Missioni complesse e profonde, è la stessa mano di Wing Commander, la storia raccontata attraverso FMV è molto piacevole, HUD ben realizzata, fa sentire a casa propria i fan di Wing Commander, effetti sonori al meglio, grafica sopra gli standard.
Meno originale e piacevole di Freespace 2, nulla di particolarmente innovativo, qualche bug minore, non molto longevo, effetti Force Feedback poco soddisfacenti, multiplayer poco innovativo.

Maggiori info: https://www.microsoft.com/games/da/starlancer/home.asp

Crimson Skies: L'ultima nomination di quest'anno va ad un titolo che rientra malamente in questa categoria, non essendo un vero e proprio simulatore ma un divertentissimo mix di azione e volo. Tuttavia qui a Multiplayer.it non ci siamo sentiti di escluderlo a priori, ed abbiamo optato all'ultimo momento per l'inserimento con una " green Card " nella categoria. Perché? Perché Crimson Skies è puro divertimento, pura azione e non può mancare nelle collezioni di chiunque sia interessato ai giochi di volo, anche se non è dotato assolutamente della profondità dei suoi concorrenti; ma soprattutto perché Crimson è uno dei giochi più originali dell'anno.

Bellissima la caratterizzazione del background, grande storia, grafica bellissima, gameplay originale, grande feeling con l'epoca di ambientazione, musiche ben realizzate.
Estremamente buggato, forse sarebbero serviti un paio di mesi di programmazione in più per un grande gioco, pochi aspetti simulativi, requisiti Hardware esosi, pessima interfaccia, tempi di caricamento lunghissimi, piuttosto instabile.

Maggiori info: https://www.crimsonskies.com/

Strategia in Tempo Reale

Command & Conquer: Red Alert 2: Il primo Red Alert ottenuto un successo mondiale ed è stato per lungo tempo il titolo di riferimento per il genere, fino all' uscita di Age of Empires e di altri titoli più raffinati; questo episodio arriva dopo la mezza delusione di Tiberian Sun, riproponendo la stessa formula bidimensionale, riportandola ad ottimi livelli.

E' Red Alert, il gioco che ha fatto innamorare milioni di persone, graficamente è molto curato anche nei particolari, è divertente e non è troppo difficile, è uno degli ultimi RTS bidimensionali, è il migliore della serie.
Non si discosta molto dallo schema che ha fatto la fortuna della serie, non ha nulla di originale, è solo per gli appassionati westwood, IA un pò deboluccia.

Maggiori info: https://www.westwood.com/games/ccuniverse/redalert2/

Dark Reign 2: Dark Reign riuscì qualche anno fa, con delle innovazioni di non poco conto, a reggere l' agguerrita concorrenza di Age Of Empires e Total Hannihilation e a conquistarsi un buon successo di pubblico. Sicuri che il futuro degli strategici sarebbe stato esclusivamente in 3d, i programmatori decisero di convertire, ed ampliare, il loro gioiello, attraverso la terza dimensione.
I risultati hanno dato luce a Dark Reign 2, uno dei giochi più attesi degli ultimi anni; tuttavia è forse troppo pesante la mano di restyling del primo episodio, poichè le innovazioni ( a parte l 'impostazione tridimensionale ) non sono poi così rilevanti.

Grafica ottima, divertente, schema di gioco collaudato, è il primo episodio in tre dimensioni, interfaccia solida e facile da usare.
Camera di gioco non perfetta, qualche Bug, pathing problems, innovazioni di gameplay quasi nulle.

Maggiori info: https://www.pandemicstudios.com/dr2/index.htm

Battlezone 2: Il primo Battlezone aveva provato a creare ( perfezionare sarebbe più corretto, perchè Uprising era stato il primo gioco in questo senso ) un mix di strategia tridimensionale in tempo reale ed azione; era giunto il successo della critica ma non quello del pubblico, forse non ancora pronto per qualcosa di così innovativo. Questo secondo episodio prova a conquistare l' affetto del grande pubblico.....ma ci riesce solo a metà, pagando dazio per un sistema ancora forse troppo complesso.

Grafica strepitosa, molto profondo, una volta padroneggiato è una droga, perfetto per chi ha già giocato il primo episodio.
Complesso da padroneggiare soprattutto all' inizio, qualche problema con l' IA, è in fondo una versione migliorata del primo episodio.

Maggiori info: https://www.pandemicstudios.com/bzii/

Ground Control: Quando tutti si erano stufarti di vedere giochi di strategia in tre dimensioni tutti uguali tra di loro, ecco spuntare quasi dal nulla Ground Control, il cui unico difetto è stato quello di comparire nel mercato contemporaneamente ad un gioco dall' aspetto molto simile ( ma dalle potenzialità ben diversa ): Hogs of war. Ground Contrl si dimentica volutamente dell' aspetto gestionale del tutto e vi immerge in delle battaglie perdifiato

Elementi strategici profondissimi, Multiplayer molto ben supportato, Engine di gioco perfetto e gestione della camera ottima, evoluzione del genere, se avete amato Myth non può non piacervi, impegnativo.
No in-game save ( ma è un difetto?), alcune pecche della IA, storia di fondo piuttosto mediocre, può non piacere a chi apprezza di più la parte gestionale in questo genere di giochi.

Maggiori info: https://sierrastudios.com/games/groundcontrol/

Sacrifice : Pubblicato solo alla fine dell' anno, Sacrifice esplode sui nostri monitor con tutta la genialità che gli aveva permesso di vincere svariati premi alle fiere dei mesi scorsi, quando si trovava ancora in una fase beta. Alla guida di un mago che potremo vedere in terza persona, dovremo girare per dei fantastici livelli alla ricerca di alcune fonti di mana che ci permetteranno di evocare il nostro piccolo esercito e sconfiggere i nemici: è difficile non innamorarsi di questo gioco.

Assolutamente innovativo, grafica superba, interfaccia fantastica, avvolgente, estremamente longevo, buon manuale e ottimo tutorial, unico, singleplayer curato.
Forse qualche falla nel gameplay che lo trasforma alla lunga in un esperienza ripetitiva, qualche piccolo bug, estremamente difficile, parte strategica non profondissima.

Maggiori info: https://www.sacrifice.net/

Shogun Total War: Unire la parte strategica con una manageriale e gestionale non è mai stato semplice per dei programmatori, ma questa volta il risultato è quasi perfetto: Shogun è una ventata di aria fresca per il mercato ed una boccata di ossigeno per i gli appassionati di strategia. Shogun è ciò che è stato Homeworld per lo scorso anno: originalità e divertimento allo stato puro, e vi farà domandare perchè nessuno ha mai avuto un'idea del genere prima d'ora.

Grande atmosfera, sonoro ottimo ( anche se ripetivivo ), scontri eccezionali, modalità multiplayer divertentissima, perfetto bilanciamento tra strategia e tattica, ogni unità ha i propri vantaggi e svantaggi, grafica sopraffina anche se Bitmappata.
Interfaccia forse un pò complessa da gestire, parte manageriale molto labile, può non piacere l' ambientazione medievale giapponese del gioco, non è semplice, manuale deficitario.

Maggiori info: https://www.totalwar.com/

Close Combat 5: Invasion Normandy: La Microsoft sembra destinata a spremere fino all' ultimo il filone d'oro della serie, e quest'anno lo fa sulla scia del successo dello Spielberghiano " Soldato Ryan ", riportandoci sulle spiagge di Omaha Beach. Nonostante nessuna innovazione particolare, il gioco conquista comunque gli appassionati della serie per l' ennesima volta, focalizzando al massimo l' azione sulla fanteria e non sui mezzi.
Molto familiare ai seguaci della serie, grafica sempre molto curata, è sempre lo stesso gioco ma è migliorato, storicamente accurato / IA da raffinare, manca l' editor di missioni, nulla di originale, interfaccia per i comandi alla fanteria.

Maggiori info: https://www.clubssi.com/closecombat/

Star Trek Armada: Il primo strategico dedicato a Star Trek ( l' altro è New Worlds, che non ha avuto lo stesso successo ) ci regala un gioco che non si discosta molto dal classico schema accumularisorse/costruisciunità, ma che gode della licenza di uno degli universi più universalmente conosciuti ed in essa trova principalmente la sua forza; solo poche novità ( soprattuto riguardo alla caratterizzazione delle navi ) sono capaci di renderlo un gioco piuttosto solido e piacevole da giocare, senza però nessuna vera innovazione.

Numerose scripted mission, grafica notevole, restituisce il feeling con la serie dopo molti giochi pessimi, buona la storia in background.
Bugs, nulla di innovativo, estremamente corto, forse adatto solo per i fan della serie ( e sono molti ), modalità skirmish un pò limitata.

Maggiori info: https://www.st-armada.com/

Star Wars Force Commander: Un gioco dalla storia travagliata ( nato come bidimensionale e trasformato tridimensionale negli ultimi mesi ) arriva a riportarci nel fantastico universo di Star Wars dandoci la possibilità di schierarci dalla parte dell' Impero nella ennesima battaglia contro le forze del bene; qualche imperfezione tecnica di troppo lo penalizza eccessivamente, relegandolo tra le ultime scelte per le nominations di quest'anno.

E' Star Wars, si riesce ad intravedere un buon gameplay sotto un motore rappezzato, commento sonoro ottimo.
Interfaccia terribile, gioco mediocre, tecnicamente arretrato, non si spiega il passaggio al tridimensionale se non come manovra commerciale, è un'occasione sprecata.

Maggiori info: https://www.lucasarts.com/products/forcecommander/default2. htm

Sudden Strike: Finalmente la possibilità di combattere nella seconda guerra mondiale in tempo reale si fa realtà, grazie a questo titolo capace di ricreare perfettamente il feeling degli scontri senza eccedere nel realismo assoluto. La possibilità di vedere sullo schermo centinaia di unità rende perfettamente il feeling degli scontri vissuti centinaia di volte davanti ad un film di guerra sulla seconda guerra mondiale: da non sottovalutare troppo.

Originale ed in parte innovativo, eccellente supporto multiplayer, possibilità di mettere in pausa e dare degli ordini, centinaia di unità in azione allo stesso momento, grafica curatissima e animazioni eccellenti, numerosissime unità diverse tra loro.
Forse il modello di gioco è eccessivamente lento, molto difficile ( a volte frustrante ), è un ibrido tra wargamer ( realistici ) e rts ( non realistici ) che potrebbe non piacere eccessivamente, alcuni problemi nel pathfinding delle unità.

Maggiori info: https://www.rts-suddenstrike.de/

Strategia a turni

Battle Isle 4: The Andosia War: Nei primi anni 90 Battle Isle ed il suo seguito si issarono con merito a benchmark di ogni produzione futura, e quando nel 97 i programmatori della Blue byte sfornarono uno spin-off che stravolgeva il concetto originale ( regalandoci un gioco superbo, Incubation ), molte furono le grida di delusione dei fan della serie. Ma adesso lo spirito originario del gioco è tornato, condito da una grafica tridimensionale ricca di dettagli e molto definita: The Andosia War si pone un obiettivo molto ambizioso, creare un nuovo genere, la simulazione di conflitto, ma ci riesce in maniera non ottimale, fondendo la strategia a turni con la gestione delle risorse in tempo reale in un ibrido non perfetto ma comunque intrigante e di buona fattura.

Grafica brillante, interfaccia complessa ma ben realizzata, ottimo manuale e buon tutorial, sicuramente innovativo nel suo campo, buono il supporto multiplayer.
Il nuovo genere, ibrido degli altri due, può non piacere a tutti, è per giocatori molto pazienti è riflessivi, gameplay molto lento, alcuni bug.

Maggiori info: https://www.bluebyte.net/battleisle-e/products/welcome.asp?id=

Civilization Call to Power 2: Il primo episodio aveva diviso l'opinione pubblica e la critica, ed era stato sconfitto alla distanza da Alpha Centauri ( il vero successore di Civilization ): questa volta i programmatori hanno cercato di correggere gli errori fatti, riproponendo in Call to Power2 tutto quello che l'originale avrebbe dovuto avere. Ma forse non basta ancora per vincere il confronto con il fantasma di Sid Meyer...

Alcune unità sono davvero interessanti, albero della tecnologia ben progettato, sistema diplomatico ben ingeniato, il vero antagonista di Alpha Centauri.
Forse troppo sbilanciato verso la parte di combattimento che verso quella manageriale, documentazione troppo scarsa, IA deficitaria, sensazione di deja vù, scarsa differenziazione di molte unità.

Maggiori info: https://www.activision.com/games/ctp2/

Combat Mission: Beyond Overload: Che tra le nominations potesse esserci un gioco che non è stato neanche distribuito attraverso i canali tradizionali ( i negozi ) ma solo Online nessuno lo avrebbe potuto prevedere, ma gli sforzi di una piccola Software House hanno prodotto un vero e proprio gioiello, più curato e raffinato di molti altri con più mezzi a disposizione. Combati Mission è il vero e proprio Outsider dell'anno, un titolo capace di emergere dal nulla e rubare il cuore a qualunque appassionato di strategia a turni: assolutamente da provare.

Curatissimo, molto personalizzabile, profondo e capace di riprodurre alla perfezione moltissimi particolari, rivoluzionario, estremamente longevo, storicamente molto accurato.
E'necessaria la carta di credito per comprarlo, l'interfaccia necessita di un po' di esperienza per padroneggiarla al meglio, l 'ambientazione così realistica può non piacere, è l'opposto di Red Alert.

Maggiori info: https://www.battlefront.com/products/worldwar/cm/

Star Trek Starfleet Command 2: L'anno scorso fece la sua timida apparizione un gioco per computer, esatta trasposizione di un gioco da tavolo basato sull'universo di Star Trek, raccogliendo un discreto successo tra gli appassionati. Quest'anno il seguito arriva ancora più in sordina, vuoi perchè la comunità di trekker in Italia non sia così consistente come oltreoceano, vuoi perchè si tratta di un gioco da tavolo davvero poco conosciuto da noi, ma riesce nel suo intento, cioè migliorare ed ingrandire il suo predecessore. L'aggiunta di un persistente mondo di gioco Online ( che necessita ad oggi ancora qualche cura ) è fantastica, e regala al giocatore il feeling di poter fare carriera nella federazione ( o nell'impero Klingon ! ); da riscoprire con un po'di pazienza.

Grafica migliorata e bellissima, perfetto feeling della serie originale, manuale molto curato, tutorial definito, molto tattico ed appassionante per i giocatori più pazienti, modalità online persistente.
Per gli appassionati del gioco ( da noi poco diffuso ) il gioco è perfetto ma per gli altri è molto difficile, è solo una espansione rispetto all'originale, curva di apprendimento impegnativa, non proprio user-friendly.

Maggiori info: https://www.interplay.com/sfcommand/sfc2/index.html

Space Empires IV: Il vero erede di uno dei giochi di strategia a turni più amati degli anni 90 ( Master of Orion ) arriva prepotentemente sulle scene, ricordando ai videogiocatori per l'ennesima volta che è sotto l'aspetto che il cuore del gioco capolavoro pulsa prepotentemente. Per innamorarsi di questo titolo è necessario imparare il concetto stesso di gestione e microgestione spaziale, ma il tempo che si dedicherà ad affinare la propria esperienza sarà direttamente proporzionale al divertimento ed alle soddisfazioni che si riceveranno.

Assolutamente customizzabile, concept di gioco solido ma innovativo allo stesso tempo, profondissimo, possibilità di affidarsi ai "ministri" e delegare loro la parte manageriale, per i giocatori più pazienti e riflessivi il titolo è una toccasana.
La grafica può apparire datata a chi ferma le proprie impressioni ai primi minuti di gioco, il manuale non è esplicativo come dovrebbe, può non piacere l'ambientazione, molta gestione micromanageriale.

Maggiori info: https://www.malfador.com/se4.html

Panzer General 3: Scorched Earth: Il primo titolo della serie, con il suo brillante mix di strategia a turni e gestione delle truppe, esemplificato anche per i più non esperti, ha ricevuto qualche anno fa consensi in tutto il mondo ( è stato convertito persino su PlayStation, per darvi un'idea...); quest'anno il terzo capitolo utilizza un motore grafico tridimensionale e va sul sicuro, riproponendo uno schema ormai collaudato. 

Adatto anche a chi a questo genere non si è mai avvicinato, motore grafico tridimensionale molto valido, bello il sistema di avanzamento delle unità.
Sembra più un'espansione che un titolo nuovo, pochissime le innovazioni, alcuni bug, non molta originalità nelle missioni, a volte ripetitivo, troppo semplicistico per gli esperti del genere, manuale scarno.

Maggiori info: https://www.panzergeneral3.com/

Sportivi

Sidney 2000: Nel passato molti titoli hanno provato a ricreare l'atmosfera unica che si respira in tutte le case del mondo quando vengono trasmesse le olimpiadi, ma pochi sono riusciti nel loro intento. Sydney 2000, nonostante alcune innovazioni, rivela la sua natura Console nel cuore stesso del gioco; ciò lo penalizza eccessivamente soprattutto nella scarsa varietà del gameplay e nella totale mancanza di un opzione multiplayer Online. Tuttavia il titolo rimane divertente, anche se oggi che sono passati quasi 6 mesi dalla chiusura dell' olimpiade, la voglia di ricreare le discipline potrebbe non esserci più.

Modalità singleplayer molto longeva ed impegnativa, multiplayer divertente, schiacciare ripetutamente le frecce della tastiera non è mai sembrato così divertente, grafica ed animazioni curate e ben realizzate, semplice da padroneggiare.
Ripetitivo come può esserlo un gioco del genere, frustrante in alcuni allenamenti, alcune discipline sono completamente inutili, l'hype generato dall' Olimpiade è passato in fretta..., sembra un' occasione male sfruttata, poca profondità nella caratterizzazione del personaggio, controlli monocorde.

Maggiori info: https://www.olympicvideogames.com/

Fifa 2001: Il migliore gioco di calcio disponibile per Pc torna nella sua veste più smagliante degli ultimi anni; se la serie vi piace, questo gioco a differenza di quanto successo l' anno scorso vi piacerà ancora di più. Un genere di gioco che non ha ancora trovato un vero rivale su Pc, e forse per questo poco spinto a cercare innovazioni importanti al proprio gameplay forse troppo arcade. Ma se il vostro cuore è già stato rapito da International Superstar Soccer per Playstation, probabilmente questa ennesima incarnazione di una delle serie più longeve, e vendute, del decennio, non vi dirà probabilmente nulla.

Grafica ed animazioni assolutamente eccellenti, possibili numerose configurazioni per ogni computer, più divertente e meno veloce dell' anno scorso, replay televisi ottimamente realizzati, molte modalità multiplayer possibili, creazione dei personaggi.
L'impostazione arcade può non piacere, o si ama o si odia, lontano anni luci dallo splendore simulativo di ISS per PlayStation, poche aggiunte di rilievo rispetto all' anno scorso, alcuni giocatori non sono caratterizzati graficamente come dovrebbero.

Maggiori info: https://fifa2001.ea.com/

Madden NFL 2001: Lo sport più amato dagli americani è anche uno dei meno conosciuti qui nel nostro Bel paese: Madden Nfl ha una lunga tradizione annuale di successi oltreoceano, ed è stato persino capace negli anni scorsi di rapire diversi cuori anche qui da noi. L' annuale incarnazione, senza offrire molte innovazioni degne di nota, ricalca la strada presa dai predecessori e punta i principali miglioramenti a livello grafico, sfiorando la perfezione in alcune animazioni e movimenti dei giocatori e diventanto il Benchmark dei titoli futuri.

Miriadi di statistiche, tutti gli schemi immaginabili, grafica splendida, animazioni perfette, sensazion di profondità importante per essere un gioco principalmente arcade, opzioni multiplayer ben realizzate, molto divertente una volta appresi gli schemi, modalità allenamento capace di fungere anche da tutorial.
Importanti Bug nella IA degli avversari in fase difensiva ed offensiva, fisica della palla a volte errata, poche innovazioni alla serie, qualche Bug di troppo, interfaccia macchinosa per alcuni aspetti, sistema di collisioni non molto levigato, non è una simulazione, è uno sport americano e molto poco italiano.

Maggiori info: https://www.easports.com/games/madden2001/pc.html

Tony Hawk Pro Skater 2: Se si fanno scorrere le classifiche dei giochi più venduti dell' anno scorso su Playstation, ci si meraviglierà come titoli classici quali Final Fantasy 8 e Gran Turismo 2 siano accompagnati sul podio dal primo episodio di Tony Hawk Pro Skater. Ma ogni meraviglia si trasforma in divertimento quando si prova a prendere il controllo del personaggio; evoluzioni acrobatiche che non si sarebbe mai sognato nessuno neanche di poter pensare, con questo gioco diventano realtà, e non si fa fatica a capire come mai il gioco, seppure semplicistico, abbia venduto così tanto: è divertente con la D maiuscola. E quando finalmente il seguito arriva anche su Pc, il gioco diventa irrestibile, immediato, veloce ma profondo, rilassante ma adrenalinico, il titolo diventa il migliore della categoria: non provatelo, potrebbe rubare tutto il vostro tempo libero.

La migliore azione Arcade dell' anno, animazione degli Skater ottime, very addictive, schema geniale, numerosissime evoluzioni possibil, controlli, tantissimi circuiti su cui gareggiare, se vi piglia non vi lascia più andare.
La colonna sonora può non piacere, alla lunghissima diventa ripetitivo, è in fondo un gioco da console, pessima presentazione, manuale molto scarso, è un genere lontano dai soliti schemi Pc, qualche Bug-crash di troppo.

Maggiori info: https://www.neversoft.com/THPS2/THPS2.htm

NHL 2001: Nonostante il gioco dell'hockey non sia in Italia diffusissimo e seguitissimo, la trasposizione videoludica di questo sport ha sempre ricevuto ottimi consensi di pubblico. Che sia per lo sport stesso, per la violenza che spesso scatena dagli scontri più duri, per il fenomeno di costume che ha generato nel corso degli anni, l' Hockey è diventato nel tempo appetibile alla maggior parte dei giocatori. Bisogna vincere le proprie resistenza contro uno sport che non si conosce, ma il divertimento che ne deriva vale assolutamente la candela.

Grande grafica nella migliore tradizione Ea, controlli virtualmente perfetti, moltissime opzioni, caratterizzazione dei giocatori ottima, il migliore della serie, finalmente più simulazione che arcade.
Nessuna innovazione importante nella peggiore tradizione Ea, parecchi bug lo rendono piuttosto instabile su alcune configurazioni, è necessario imparare le regole dello sport prima di capirlo, il gameplay necessiterebbe di una spolveratina.

Maggiori info: https://nhl2001.ea.com/

Links 2001: Dopo le flessioni dello scorso anno dovute soprattutto alla forte concorrenza, Links ritorna a riprendersi lo scettro di simulatori di golf a pieno merito, grazie soprattutto ad un motore grafico completamente rinnovato, capace di rendere l'azione fotorealistica in ogni suo aspetto. Seppure non porti con se molte innovazioni a livello di gameplay, questa edizione di uno degli sport videoludici più amati del secolo è capace di divertire. 

Editor di percorsi, nuovo motore grafico, il golf è uno dei giochi più vecchi mai simulati, addictive una volta padroneggiato, interfaccia molto ben realizzata, modalità multiplayer entusiasmanti, rilassante.
Un prezzo assolutamente pieno per quello che potrebbe essere scambiato dai meno esperti per un disco di espansione, può essere frustrante per quelli dotati di poca pazienza, è molto lento.

Maggiori info: https://www.microsoft.com/games/links2001/

I vincitori

Thinker Shooter: Hitman - Pagato per uccidere
Come poter non rimanere affascinati quando ci viene proposti di prendere i i panni di un killer professionista? No, non è possibile. Uno dei giochi più originali dell'anno viene premiato per aver saputo andare oltre ogni moralismo e aver dato la possibilità di fare del cervello la propria arma più tagliente.  Il secondo posto va con pieno merito ad un altro titolo attesissimo, quel Project Igi che ha entusiasmato i videogiocatori d'ogni dove, ma che probabilmente avrebbe avuto bisogno di ancora un mese o due di raffinamento prima della sua uscita.

Racing: Superbike 2001
Popolo di calciatori e corridori, quello Italiano è da sempre rimasto affascinato dalla possibilità di poter emulare le gesta dei propri beniamini sulle piste di tutto il mondo.  Ma come spiegare il primo posto di un simulatore di moto a discapito del concorrente più favorito, quel Grand Prix 3 aspettato come il messia da innumerevoli videogiocatori, che ha saputo solamente conquistare la seconda piazza? Semplice: Superbike 2001 prosegue quella splendida strada che il predecessore ha tracciato, dedicandosi anima e corpo alla più perfetta delle simulazioni, al contrario di quanto il terzo episodio di Crammond abbia deciso di fare ( forse per motivi commerciali ), cioè indirizzandosi verso la strada meno simulativa e più accessibile alla massa.

Simulatori di Volo: B17 Flying Fortress
In una delle categorie meno affollate vince sbaragliando la concorrenza il gioco più originale, quello che ha saputo in un modo o nell'altro proporre le idee più fresche e battere strade mai percorse da altri. Noi di Multiplayer.it siamo sempre fieri di poter porre con merito la corona di simulatore dell'anno ad un gioco originale e ben progettato, ma in questo caso lo siamo ancora di più, perchè B17 2 è uno dei pochi simulatori usciti quest'anno, e forse saprà convincere con la sua splendida fattura altri programmatori a percorrere una strada di questo genere.

Sportivi: Tony Hawk Pro Skater 2
Divertente, adrenalinico,immeditato: Tony Hawk Pro Skater 2 ruba lo scettro di miglior titolo del genere ad una serie che nel corso degli anni si è sempre imposta al pubblico di tutta europa raggiungendo numeri di vendita assolutamente entusiasmanti. Ma Tony Hawk supera lo scetticismo che una conversione del genere può portare con sè e con il suo spirito fresco e entusiasmante conquista la redazione tutta di Multiplayer.it, anche chi ha sempre pensato che il calcio fosse l'unica ragione di vita. Il re ( Fifa ) è morto, viva il nuovo Re!

Espansioni: Homeworld Cataclysm
Se c'è una categoria dove il confronto non è mai esistito, è quella delle espansioni, dove il titolo dedicato a quel fantastico gioco che è Homeworld vince a mani basso, polverizzando ogni tentativo di concorrenza ( anche quella di Cleopatra , l 'altra espansione più titolata ). Cataclysm è un gioco quasi completo, è persino più bello dell 'originale e forse anche più longevo, ed i suoi pochi difetti non gli tolgono comunque la possibilità di dominare in largo ed in lungo nella sua categoria. Se tutte le espansioni fossero come questa, potrebbero smetterla di produrre seguiti. Grazie, Cataclysm.

FPS: Soldier of Fortune
Soldier of Fortune, nonostante sia uscito prima di Elite Force, e per questo sia sotto alcuni aspetti meno curati e meno appagante, riesce a vincere il titolo di gioco del 2000 della sua categoria battendo a denti stretti proprio il titolo dedicato a Star Trek, che sembra non avere rapito che il cuore degli appassionati della serie. Soldier of Fortune è adrenalina allo stato puro, è divertentissimo e merita in ogni sua caratteristica questo riconoscimento, nonostante non abbia apportato nessuna novità di rilievo nel genere. Delusione per No One Lives Forever, che paghi forse in questo genere macho la caratteristica di avere una fanciulla come protagonista? Ai posteri l'ardua sentenza e ogni discorso morale: a noi il divertimento di Soldier.

Gestionali: The Sims 
Se qui a Multiplayer.it esistesse un ring, su questo ring sarebbero scesi due titoli per vincere il titolo di gioco del 2000: Zeus e The Sims. Ma uno di questi due giochi porta con sé un'arma micidiale, capace di sbattere al tappeto l'avversario nel giro di un paio di ring: l'originalità. The Sims non è un gioco, è una vera e propria esperienza di gioco, è originalità allo stato grezzo. Giocate questo gioco per più di tre ore di fila, e poi vi verrà da guardare in alto e chiedervi dove è la mano che comanda i VOSTRI movimenti.  Ma l'avversario è forte quasi quanto il vincitore, ed è solo perché calca un terreno poco innovativo che Zeus giace ora al tappeto: mai come in questo caso è appropriato il detto "onore ai vinti".

Platform - Puzzle Game: Sheep
Senza il minimo sforzo Sheep, si guadagna il titolo di gioco del 2000 nella sua categoria, anche perchè mai come quest'anno la concorrenza è stata così poco combattiva. Ma Sheep gode anche di luce propria, risultando tanto divertente quanto impegnativo, cosa che l'appassionato del genere cerca in ogni titolo. Longevo, originale, divertente, Sheep è capace di fare passare le ore più in fretta del dovuto, alla ricerca di quell'ultima pecora che proprio non ne vuole sapere di essere salvata. 

RPG: Deus Ex
Davvero credevate che l'impostazione in prima persona ed i numerosi elementi action avrebbero tolto il titolo di Rpg dell'anno a quello che è di fatto uno dei giochi più belli ed originali del 2000? Niente da fare, Deus Ex riesce a spazzare i pregiudizi che lo accompagnano ed a guardagnarsi il titolo a pieni voti; esperienza unica di gioco, totalmente avvolgente, Deus Ex esplode tutta la sua bellezza lentamente, come un buon vino, e per la prima volta in assoluto offre la possibilità al giocatore di poter affrontare la stessa azione tramite un percorso ed una modalità assolutamente personalizzabile. Grande gioco, grande Vincitore. Ma i due concorrenti sconfitti sul filo di lana non stanno certo a guardare: Baldur's Gate2 avvicina la propria stirpe in maniera spaventosa ad Ultima 7 e agli altri mostri sacri che hanno fatto la storia, e Diablo 2 conquista ancora i cuori, nonostante alcune pecce legate alla modalità online ed ad alcune scelte poco condivisibile, in maniera totale. Sicuramente la categoria più combattuta.

Strategia a Turni: Combat Mission
Magra annata sicuramente per quello che appare come il genere più malconcio e sempre più destinato ad un mercato di nicchia; solo pochi titoli, e tra essi solo uno capace di mettere d'accordo i giocatori di tutto il mondo. Combat Mission è un gioco fantastico, curatissimo in ogni suo aspetto, ed ha come unico, ENORME difetto, il fatto di non essere distribuito nei negozi o da una grande casa editrice; il fatto che sia necessario compralo Online, utilizzando la carta di credito, lo ha relegato solo per quei pochi fortunati che ne sono in possesso, che conoscono bene l'inglese, e si fidano ad utilizzare il cosidetto E-commerce. Forse l'anno prossimo potremo vedere il suo seguito anche nei negozi, se qualcuno solamente aprisse gli occhi. La seconda piazza è tutta di Battle Isle 4, che ,nonostante alcune scelte di programmazione non felicissime, è capace con la sua modalità multiplayer e con la sua grafica tridimensionale molto curata, di conquistare il cuore degli appassionati.

Strategia in Tempo Reale: Sacrifice
Fa molto piacere vedere come in questa categoria due dei titoli più originali dell'anno si siano contesi il trono a suon di votazioni; Shogun è un titolo straordinario, capace di ricreare quell'atmosfera così puramente tattica e misteriosa del mondo medioevale giapponese, ma cede di fronte al capolavoro grafico e stilistico di David Perry, quel Sacrifice che ha vinto la scorsa estate il titolo di miglior gioco all'E3 e che ha confermato in fase di Review ogni aspettativa. Emozionante, graficamente straordinario, epico, entusiasmante, originale: tutto ciò è Sacrifice, lo strategico più bello di quest'anno.

Avventura: Fuga da Monkey Island
Quanti di noi avrebbero scommesso sulla vittoria del nuovo episodio di una delle saghe più amate? Quasi tutti, direi. Ma per fortuna Monkey non vince solo per la qualità non eccelsa dei concorrenti ( soprattuto di quelli puramente adventure e scevri da ogni elemento action ), ma soprattutto per meriti propri, perchè è capace di riportare nuovamente la mente degli avventurieri ai giorni lieti della Lucas, quando il genere era così florido che regnava l 'imbarazzo della scelta. In seconda posizione, e staccata di solamente pochi voti, una serie di tre giochi, quella di Blair Withc Project, che ha cavalcato con una buona realizzazione l'entusiasmo generato dal film. Qui a Multiplayer onoriamo il genere adventure con la premiazione di Monkey, augurandoci che non possa essere il canto del cigno di un genere morente, ma solo un nuovo e smagliante inizio.

Action 3D: Rune
E così Lara è caduta, e la caduta è stata davvero abissale; se pensate che non ha ricevuto nemmeno un voto tra lo staff di Multiplayer.it, vi accorgerete che forse la sua è una serie che ha cominciato a stufare, e che soprattutto qui ci divertiamo a premiare i giochi più originali.  E Rune originale lo è di sicuro, perchè un combattimento all'arma bianca così divertente e curato non ce lo saremmo mai aspettato da un titolo nato come Rpg e lentamente trasformato in Action. Ci siamo chiesti se fosse stata la splendida grafica ad abbagliare le nostre menti e a farci votare per Rune, ma ci siamo ricreduti ripensando alle ore trascorse lanciando le asce ai nemici o spezzandole contro la loro testa con un ghigno disegnato sul volto. Rune è grandioso, è divertentissimo, ed è stato capace di catturarci con la sua azione adrenalinica. Lunga vita ai vichinghi di tutto il mondo!

Sacrifice: gioco dell'anno 2000

"...e come tutte le più belle cose, vivesti solo un giorno come le rose..."
Si, lo so, vi starete chiedendo come possa mai essere finita una citazione di De Andrè all'inizio dell'articolo che incorona il gioco dell'Anno 2000, proprio qui a Multiplayer.it?
Ieri stavo tornando a casa dal lavoro e riflettevo sul fatto di quanto avessi voglia di andare a comprare un paio di titoli (esattamente Sudden Strike e Project IGI) che non ho avuto l'occasione di provare durante l'anno appena trascorso per un motivo o per l'altro, e che ho scoperto (ri-scoperto, per l'esattezza) con estremo piacere durante la stesura del lungo articolo che ci ha accompagnato in questi ultimi dieci giorni.
Se Baldus, mio compagno di fatiche in questa occasione, è stato catturato, durante la ricerca di notizie e foto da corredo per l'articolo, da Messiah, oggi mi ritrovo a scrivere di come la mia videoludica voglia di divertirmi mi abbia più e più volte invogliato ad avvicinarmi ad alcuni giochi che mi erano, in qualche modo, sfuggiti.
E' stato molto bello scrivere questo articolo: quanto di più piacevole ed intenso mi sia mai successo da quando sono un umile timoniere alla guida del buon capitano Pucci, ed ora che devo concludere il tutto, mi sembra quasi che un bel sogno stia finendo. Sapete, uno di quei sogni che non vorreste finisse mai; di quelli, insomma, che si cerca di realizzare nella vita vera una volta svegliati.
Mi mancheranno le discussioni in casella di posta tra chi aveva scelto un gioco a dispetto dell'altro, tra chi esaltava l'originalità di un titolo e chi ne discuteva la giocabilità, e mi mancherà la possibilità di continuare a frequentare tutti quei bei giochi che hanno segnato l'annata videoludica appena trascorsa.
Ma adesso che tutti i membri della redazione hanno votato, scegliendo tra i tredici giochi che hanno vinto il rispettivo titolo di gioco della categoria per l 'anno 2000, è ora di tirare le somme, ed è ora di incoronare il migliore gioco dell'anno 2000.
Per cui mettiamo da parte le malinconie per l'avventura appena passata e schiariamoci la gola, perché, Signori e Signore, ecco entrare Sacrifice.

Imparare serve sempre nella vita

Sembra che qualcuno abbia imparato dai propri errori. 
Non ci credete? Ascoltate quello che vi voglio raccontare.
Circa tre anni fa, fu annunciato da David Perry, una delle menti più fervide e geniali del mondo videoludico, un gioco, Messiah, che a detta del programmatore capo avrebbe dovuto, sia per le doti tecniche che per quelle concettuali, rivoluzionare il mondo dei videogiochi. Come andò a finire, lo sappiamo tutti: il gioco uscì dopo innumerevoli ritardi dimostrando la sua età e non fu capace di mantenere le enormi ed esagerate promesse che nel frattempo si erano venute a creare intorno al gioco stesso. Nonostante l'idea brillante ed alcune caratteristiche notevoli, infatti il gioco risultò un mezzo flop per la Software House, che imparò una delle principale leggi di ogni mercato: mai creare aspettative troppo altre per i propri prodotti, la pubblicità esagerata potrebbe rivelarsi un arma a doppio taglio.  Legge che sembra avere dimenticato anche la Sony, che quest'anno ha deluso milioni di appassionati con una Playstation2 ombra dello splendore che sarebbe dovuta essere.
Con ciò non intendo dire né che Messiah sia un brutto gioco (anzi), né che la Playstation2 sia una bufala commerciale, solamente che entrambi i prodotti siano stati in qualche modo proposti al pubblico in maniera troppo insistente e esageratamente al di là di ogni limite, creando così (ad arte, l'Hype è spesso capace di fare vendere milioni di pezzi di qualunque cosa) un'aspettativa generale troppo difficile alla fine dei conti da soddisfare.
Ma perchè tutto questo bel discorsetto per parlare di Sacrifice?
Semplice, perché Sacrifice è figlio dello stesso Team di sviluppo del sopracitato Messiah; solo che, fortunatamente, in questo caso, la strategia pubblicitaria è stata molto differente.
Dobbiamo infatti tornare con la mente a maggio 2000, e più precisamente in quei giorni in cui all'E3, la fiera più importante dell'anno, le Software House stavano presentando alla stampa specializzata, ed al pubblico, alcuni titoli che avrebbero presto solcato le scene in cerca di maggior gloria.
E, tra tutti questi, uno fu capace di aggiudicarsi l'indiscusso ed unanime premio della critica come miglior gioco; si, si tratta proprio di Sacrifice, lo stesso Sacrifice che alla resa dei conti, cioè alla sua uscita commerciale avvenuta ai primi di dicembre, è stato assolutamente capace di confermare, ed in parte superare, tutte le splendide promesse intraviste in fase di preview.
Dovete però sapere che questo gioco venne, udite udite, ufficialmente presentato solo 2 mesi prima dell'E3 Losangelino, e che nonostante fosse già in sviluppo da più di due anni, nessuno alla Shini si era (anche perchè ai tempi Messiah non era ancora stato rilasciato) neanche lontanamente immaginato di rendere pubblica una notizia così importante: probabilmente Perry aveva già capito che la tattica pubblicitaria utilizzata per Messiah avrebbe causato qualche problema... e vide giusto.
Infatti Sacrifice, quando venne presentato, era già in fase avanzata di sviluppo, e con la sua grafica eccezionalmente bella, unita ad un concept di gioco tanto originale quanto ben realizzato, fu capace di attirare su di sè gli occhi dei moltissimi appassionati che erano alla ricerca di qualcosa che finalmente si allontanasse dal gruppo dei soliti giochi clone.
E questo fu il primo passo del successo di Sacrifice, successo che non fu, ed è, basato solo su una azzeccata scelta di marketing pubblicitario, ma che basa le sue fondamenta soprattutto sulla genialità del subject di gioco.

Tanti motivi per vincere

Quindi solo la buona pubblicità ha fatto di Sacrifice un gran gioco? No.
Infatti il popolo videoludico della seconda metà degli anni 90, e di questo primo scorcio del nuovo millennio per essere più attuali, si è ormai staccato di dosso quell'odiosa etichetta da "Nerds" che i media erano stati così bravi da ricamare ad arte fin dall'avvento dei personal computer, e rappresenta di fatto uno delle " popolazioni " più recettive ed intelligenti ad oggi presenti (a differenza, mi si scusi il paragone, di quella televisa, capace di bersi generalmente tutto quanto gli viene proposto), maturando nel corso degli anni. 
Basta guardare il calo di vendite degli ultimi due anni dei titoli "mediocri", ma molto sponsorizzati (tralascio qualunque riferimento), per rendersi conto che ad oggi, anche grazie alla diffusione di Internet, tanta pubblicità non serve che a stuzzicare ancora di più la voglia di critica, e che quindi spesso ha solo l'effetto di rendere manifesti i difetti del gioco in questione.
E allora, alla fine della fiera, perché Sacrifice vince il nostro premio, perché proprio lui?
Perché Sacrifice spacca il monitor per la sua originalità.
E' un gioco di strategia in tempo reale, ma alcune sue componenti lo rendono unico e difficilmente catalogabile nella categoria. E' un gioco di azione in terza persona, ma la possibilità di comandare con i proprio poteri un piccolo esercito lo rende difficilmente simile a qualunque titolo del genere.
E' un gioco dove per fare aumentare il proprio potere è necessario accumulare le risorse come in altri titoli, ma in questo caso le risorse non sono che... anime dei defunti!
E' un gioco dove lo standard è originale, è dove l'originale è standard.
E' un gioco dove le creature non assomigliano a nulla di quanto mai visto in nessun altro titolo, perchè sono state partorite dalla mente geniale da qualcuno e non sono la copia di mille appunti già visti.
E' un gioco dove la componente multiplayer è capace di farvi urlare e farvi detestare il nemico proprio come avevano fatto ai tempi Warcraft 2 e Command e Conquer.
E' un gioco capace di ricreare sui vostri monitor un mondo fantastico ed immaginario, un mondo talmente ben disegnato da rubarvi l'idea stessa di fantasia.
E' un gioco che alla vista sbadata di qualcuno può assomigliare a quegli strategici già visti milioni di volte, ma che agli occhi di chi sa davvero guardare è capace di sbalordire per alcune innovazioni proposte al genere stesso per la prima volta.
E' un gioco che non è un gioco, ma un perfetto mix di sè stesso.
E' un gioco per tutti e per nessuno, per tutti quelli che sceglieranno di credere in lui, e per nessuno di quelli che cercano gli stessi concept di giochi di anni passati.
E' un gioco che ci propone delle missioni che possono durare tre minuti in mano a qualcuno, e tre ore in mano ad un'altro, indifferentemente dalle risorse accumulate.
E' un gioco che può diventare ripetitivo, ma che nella sua ripetività trova forza per ore e ore di gioco.
E' un gioco che con le sue caratteristiche Rpg ci costringerà chi essere e chi diventare, di chi essere il servitore e di chi essere il padrone. Ok, basta.
Basta parlare di quanto Sacrifice sia bello.
Perché se voi credete in Multiplayer.it, vi basti sapere che questo è il più bel gioco dell'anno 2000, almeno per noi.

Onore ai vinti

Non ci può essere una premiazione senza la possibilità di onorare chi è arrivato fino alla fine e si è visto sfuggire il titolo, ed è per questo che la gloria ed il successo non può non onorare gli altri due titoli che hanno raccolto la maggioranza dei voti rimanenti: Deus Ex e The Sims.
Un grande tributo anche a loro, che sono stati capaci di lottare, per la loro grandissima originalità e per il divertimento appassionato che sono entrambi capaci di offrire, fino alla fine per il titolo.
Il fatto che non abbiano vinto non toglie però loro una certezza, in qualche maniera ancora più importante: quella di essere dei magnifici, stupendi, immortali, Capolavori senza tempo. Per cui... grazie. Grazie anche a voi.
Non conta se per qualche voto non c'è l'avete fatta, per noi conta solo che oggi come domani i vostri nomi rimarranno scolpiti nei cuori di chiunque possa avvicinarvi a voi.
E lunga vita all'originalità, che in tutti e tre i titoli ha fatto la parte del leone.
Grazie a tutti e tre.

Gioco dell'anno

Perché eleggere il gioco del 2000?
L'idea è venuta a me e Baldus durante una notte invernale, quando ci siamo ritrovati in Icq a discutere di quali siano stati i migliori giochi dell'anno appena trascorso.
Chiacchierando, ci siamo resi conto che questa è stata una annata in cui il videogiocare ha raggiunto una grandissima diffusione e con essa il riconoscimento del suo valore ludico, finalmente libero da ogni accezione negativa a cui è stato così legato negli anni passati. Non più il passatempo alienante spauracchio delle mamme di tutto il mondo, ma nuovo media del secolo nascente, capace di intrattenere e rapire tanto l'adolescente quanto l'affermato (e attempato) manager.
Durante il corso degli ultimi anni, l'aumentare della penetrazione in ambiente casalingo del supporto hardware, e la maggiore facilità d'uso, ha incrementato e differenziato il mercato dei fruitori dei videogiochi, e ciò ha creato a lungo andare una situazione paradossale. Infatti di fronte ad un numero così elevato di videogiocatori, la forzata risposta del mercato è stata quella di produrre innumerevoli quantità di giochi, sfornando titoli molto differenti tra di loro, sia come appartenenza ad un genere piuttosto che ad un altro, sia da un punto di vista prettamente qualitativo.
Davanti ad uno scenario così vasto e differenziato, la scelta del videogiocatore nasce da un mix di fattori quali l'intuito, i consigli degli amici, la lettura di recensioni, le impressioni dettate da fotografie, filmati o più semplicemente dalle immagini presenti sulla confezione. Il pericolo che può nascere da una situazione del genere è quello di perdere l'occasione di giocare, e quindi vivere, alcuni titoli che rappresentano lo stato dell'arte; qui su Multiplayer.it non ci sentiamo estranei a chi legge le nostre recensioni con la speranza di poter trovare il gioco ideale, perché anche noi, nonostante la possibilità di poter osservare la maggior parte dei giochi che vengono prodotti, siamo sempre alla ricerca di quel titolo che ci possa fare nuovamente entusiasmare e far rinascere in noi la mutevole passione del videoludere.
Il nostro intento, con la stesura di questo articolo, è quindi che possiate, leggendo e confrontandovi con titoli che avete ignorato per un motivo o per l'altro, scoprire un gioco (che sia stato eletto il migliore del suo genere non ha importanza) che, per l'ennesima volta, vi faccia reinnamorare del vostro passatempo preferito...
...forse il secondo passatempo preferito.