La pax dei, ovvero la Pace di Dio, è un termine utilizzato in particolar modo nel medioevo per indicare un atto di un'autorità religiosa che in pratica metteva sotto protezione certi luoghi o certe persone da qualsiasi aggressione, pena la scomunica. Non vogliamo farvi una lezione di storia, lo promettiamo, ma è importante partire dal significato del termine per riuscire subito a capire quali sono i punti chiave di Pax Dei, il nuovo MMO di Mainframe Industries realizzato in Unreal Engine 5.
Se dovessimo semplificare il discorso, definiremmo Pax Dei come un MMO sociale sandbox in terza persona ambientato in un medioevo con un retrogusto fantasy dove i miti sono reali, i fantasmi esistono e la magia è considerata normale. Si tratta di un grande mondo, "immenso" dicono gli sviluppatori, nel quale ogni giocatore potrà decidere di giocare come meglio preferisce, creandosi un proprio ruolo insieme a migliaia di altri utenti, mentre si esplorano i territori, si crea una propria casa e si dà forma alla propria storia personale.
Pax Dei sarà disponibile tramite Steam (solo PC, niente Mac), ma in futuro arriverà su altre piattaforme. Attualmente sono aperte le registrazioni per l'alpha, ma non è nota una data di uscita precisa per l'MMO. Il team di sviluppo ha però svelato molte informazioni sul gioco e in questo articolo vogliamo spiegarvi tutto quello che è noto su Pax Dei.
Sicurezza, libertà ed esplorazione
Al centro della visione creativa di Mainframe Industries vi sono una serie di elementi. Prima di tutto, la creazione di un grande mondo che sembri vivo e vibrante, che nasce attorno a un'area nota come le Heartlands, dove il giocatore può sperimentare la pax dei. Si tratta, infatti, di una serie di zone sicure, un insieme di valli dove è possibile creare il proprio rifugio e radunarsi con gli amici così da creare una community. Le singole valli saranno separate e sarà possibile spostarsi da una all'altra per esplorare e trovare nuove comunità. Sul lungo termine, quello che il team si aspetta di vedere è la nascita di villaggi e città creati da migliaia di giocatori all'interno di queste regioni sicure. Più precisamente, ogni giocatore potrà reclamare un'area e costruire e ricostruire liberamente la propria casa al suo interno: più giocatori possono unire assieme i propri terreni così da avere uno spazio più grande per costruire assieme. Chiaramente sarà necessario recuperare i materiali, come legno e argilla, dall'ambiente. Se però un giocatore abbandona i diritti di una zona, l'edificio sarà di dominio pubblico e a un certo punto inizierà a rovinarsi. Di norma non è possibile danneggiare le proprietà altrui o prendere i loro oggetti: la pax dei vi protegge.
Anche in termini di vestiario e armature (fondamentali per quando si esce dalle Heartlands), ci saranno 11 strati di oggetti da indossare, tutti soggetti a una generazione procedurale di metalli e pelle per mostrare i danni e l'usura. Possiamo aspettarci elmi, spallacci, tre livelli per il busto (tuniche, cotte di maglia, pettorali), guanti, protezioni sopra i guanti, calzoni, armature per le gambe, scarpe/stivali, un mantello, più anelli, bracciali, collane e orecchini. In generale, anche se non si tratta di un gioco ambientato nella realtà, gli autori mirano a creare oggetti almeno in parte storicamente accurati, con un mondo medievale con tanti dettagli e grande fedeltà visiva.
Le Heartlands saranno solo però un assaggio di quanto Pax Dei può offrire e per lanciarsi nel PvE e nel PvP sarà necessario esplorare le regioni più lontane. Man mano che ci si addentra nell'ignoto, la difficoltà aumenterà e di conseguenza le ricompense diventeranno più interessanti. In questi luoghi troveremo creature e storie che sono basate su molteplici miti e favole provenienti da tutto il mondo. Mainframe Industries vuole creare un gioco nel quale apprezziamo la sicurezza e la bellezza della nostra casa nelle Heartlands, ma al tempo stesso siamo incuriositi da tutto quello che vi è là fuori, dalla sua oscurità e dalle avventure che potremmo vivere. La promessa è che saranno necessarie molte ore per scoprire tutto quello che è nascosto fuori dalla pax dei.
Tanti contenuti, quindi, all'interno di enormi mappe. Come è possibile creare un gioco del genere? La risposta sta nella (parziale) proceduralità del mondo di gioco. Mainframe Industries sta creando Pax Dei con Unreal Engine 5, per la massima fedeltà visiva, e sfrutta una tecnologia che gli permette di realizzare grandi mappe in modo semi-procedurale: gli sviluppatori definiscono una serie di fattori e inseriscono le parti più interessanti e importanti del gioco, mentre il computer si occupa di riempire gli spazi. Questo permette loro di cambiare grandi parti della mappa in pochi secondi. Ovviamente sarà necessario trovare un compromesso tra proceduralità e contenuti realizzati a mano: dovremo vedere quanto denso sarà effettivamente il mondo di gioco.
Come già indicato, Mainframe Industries vuole anche fare in modo che in Pax Dei si sviluppi una grande community, che renda vivo il mondo di gioco senza doverlo riempire di NPC. Sarà infatti compito dei giocatori vivere nella città e gestire negozi, occuparsi di alchimia, studiare la magia, curare campi per la coltivazione, creare oggetti e commerciare. Soprattutto sotto quest'ultimo punto di vista, Pax Dei mira a proporre un sistema molto libero, dove un nuovo giocatore può entrare e farsi regalare da un amico una serie di oggetti per diventare rapidamente potente e poter subito essere utile al proprio gruppo, senza dover recuperare decine e decine di ore di gioco per mettersi in pari.
Ogni giocatore potrà specializzarsi in qualcosa, così da coprire una specifica nicchia all'interno del mondo di gioco e avere uno scopo anche se gioca da poco. Non è nemmeno necessario giocare con altri utenti o preoccuparsi troppo delle sfide più avanzate, se si apprezzano le componenti più casual e sandbox di Pax Dei. L'idea è quindi dare modo a tutti i tipi di giocatori di trovare uno spazio e permettere a un nuovo utente di unirsi agli amici in qualsiasi momento.
Combattimenti, magia e PvP
Pax Dei sembra quindi un MMO massiccio e dalle grandi possibilità, ma per molti la parte più intrigante sarà combattere. Cosa possiamo aspettarci in tal senso?
Gli sviluppatori hanno spiegato che il sistema di combattimento sarà in tempo reale, ma non vi sarà un enorme focus sulla velocità di reazione. Ogni arma avrà le proprie mosse (le spade attaccano con i fendenti, le lance affondano...), in modo simile a molti giochi di ruolo in terza persona. Mainframe Industries mira a proporre battaglie che non si basino solo sul premere a ripetizione un singolo tasto, ma nemmeno che richiedano di eseguire attacchi e schivate perfette. Ci sarà spazio per migliorare, ma anche tutto ciò che viene prima degli scontri sarà molto importante.
La fase preparatoria, ovvero la scelta degli equipaggiamenti migliori e la comprensione delle debolezze dei nemici, sarà infatti centrale. Ogni giocatore potrà definire le proprie caratteristiche (abilità, specializzazioni, equipaggiamenti, consumabili, incantamenti, magie...) in modo personale. Non ci saranno classi preimpostate, ma starà alla community trovare le combinazioni migliori e definire un "meta" in modo naturale. Per quanto riguarda le magie, è ancora troppo presto per avere una presentazione completa, ma viene spiegato che non saranno unicamente legate alle battaglie.
Tutta questa preparazione servirà chiaramente per affrontare nemici in PvE, sia nel mondo di gioco aperto che all'interno di dungeon. Non mancheranno inoltre dei raid. L'idea è che starà al giocatore esplorare e scoprire quanto effettivamente difficile è un certo nemico o una certa area: in caso di fallimento, si dovrà riprovare o passare a una zona diversa. Viene spiegato che vi saranno NPC, ma non nel modo classico: non saranno lì pronti a dare missioni sempre uguali a tutti i giocatori. Sarà compito dell'utente esplorare e scoprire cosa fare. Ovviamente questo potrebbe rendere complesso le prime fasi di gioco, ma il team vuole creare tutorial e fidarsi della community per supportare nuovi giocatori. Le "missioni" saranno legate a note e artefatti che, una volta trovati, daranno informazioni su dove trovare dungeon ed edifici importanti. L'avanzamento non sarà quindi guidato e meccanico, ma si plasmerà attorno alle azioni e alle scelte dei giocatori.
Chiaramente gli altri giocatori non saranno solo un aiuto, ma diventeranno anche i nostri avversari con il PvP. Mainframe Industries spiega che sarà sempre chiaro quando si entra in zone che propongono PvP e non sarà obbligatorio dedicarsi a questa parte del gioco. I contenuti PvE saranno più che sufficienti. Le parti PvP avranno le proprie ricompense (non esclusive, si può ottenere tutto anche in PvE) e i giocatori che non vogliono affrontare tali zone possono mandare altri utenti più attrezzati e scambiare gli oggetti da loro ottenuti, oppure unirsi a loro e sfruttarli come scorta armata. Immaginate ad esempio un fabbro estremamente specializzato che non vuole (o può) combattere e un gruppo di guerrieri che mancano delle abilità per crearsi nuove armature: entrambe le parti guadagnano dalla collaborazione, in quanto il fabbro ottiene tanti materiali e poi una parte li spende per creare gli equipaggiamenti degli alleati.
Sarà anche possibile creare dei Clan, che saranno formati in modo naturale senza troppe limitazioni da parte degli sviluppatori. Gli utenti vorranno unirsi a un Clan con le persone di cui si fidano e di cui hanno bisogno e, di conseguenza, che possono aiutare. Come già detto, Pax Dei desidera creare comunità, prima di tutto.
Ciò che possiamo dire fino a questo punto è che Pax Dei è un progetto interessante, con idee molto precise e che paiono sempre e solo a servizio dei giocatori, della libertà e del divertimento. Ci sono però ancora delle domande senza risposta, su tutte il metodo di monetizzazione. Il gioco non includerà meccaniche "pay to win" e non saranno venduti dei "time skip" per velocizzare certe azioni, ma non è ancora chiaro quanto e come si dovrà pagare. Inoltre, fino a quando non avremo modo di dedicare tante ore al gioco, sarà impossibile capire se tutta questa libertà saprà reggere il peso delle scelte dei giocatori e se la varietà dei contenuti sarà sufficiente. Di certo è un progetto da tenere d'occhio, ma solo il tempo ci darà risposte definitive.