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Remothered: Broken Porcelain, anteprima

Abbiamo assistito a una presentazione di Remothered: Broken Porcelain, nuovo capitolo nella trilogia di giochi horror sviluppata da Stormind Games

ANTEPRIMA di Vincenzo Lettera   —   01/09/2019

Non dovrebbe stupire che, tra i vari endorsement ricevuti da Remothered: Tormented Fathers, ci sia stato quello di un'icona del genere horror come Keiichiro Toyama, storico creatore di Siren e Silent Hill. L'opera prima di Stormind Games e del suo director Chris Darril è tra quelle che più di tutti, in tempi recenti, è riuscita a riproporre e ammodernare l'anima dei suoi racconti, un certo tipo di esperienza horror che era tipica dei giochi più terrorizzanti usciti negli anni 90. Al netto di alcune imperfezioni da progetto esordiente, Remothered ha dimostrato avere una sensibilità per l'estetica dei nemici, per il carattere del sound design e per la cura degli ambienti che ha ben poco da invidiare a produzioni più popolari e dai valori produttivi ben più elevati. Dopo l'ottimo riscontro del primo episodio, e forte dei feedback ricevuti al debutto, Darril e Stormind Games hanno presentato alla Gamescom di Colonia il secondo tassello della trilogia. Previsto per il prossimo anno su tutte le principali piattaforme, Remothered: Broken Porcelain rappresenta un ulteriore avvicinamento a quel Clock Tower che è stato la principale ispirazione della serie, e da quello che gli sviluppatori ci hanno mostrato alla fiera tedesca si preannuncia non solo come un importante passo in avanti rispetto al primo episodio, ma anche uno dei più interessanti giochi horror in arrivo nel prossimo futuro.

Remothered Broken Porcelain 3

Nuova ambientazione, tra luce e oscurità

"In molti ci hanno detto che assomiglia a Ellie di The Last of Us", ci dice Darril indicando il primo piano di Jennifer, la protagonista di Remothered: Broken Porcelain. "Non abbiamo pensato direttamente a lei, ma l'idea non mi dispiace: trovo che Ellie sia un grande personaggio". Se la Rosemary del primo Remothered si rifaceva palesemente ai tratti di Clarice ne Il Silenzio degli Innocenti, con Broken Porcelain il team ha cercato di proporre un personaggio che avesse un fascino diverso, più giovane e dall'espressività più incisiva. Dalle occhiaie evidenti a un accenno di diastema che si intravede solo quando si morde il labbro o sorride per un istante, Jennifer ha tanti piccoli difetti che la rendono più umana e realistica. I lineamenti più morbidi, il volto costellato da lentiggini e il sopracciglio tagliato ricordano senza dubbio la star di The Last of Us, ma in Broken Porcelain, la ragazza protagonista si ritroverà ad affrontare un male assai diverso. Sebbene sia ambientato nello stesso universo narrativo, il nuovo capitolo non è direttamente collegato a Tormented Fathers. Certo, ci sono diversi riferimenti, nomi che fanno suonare qualche campanello, e l'avventura si apre con le note di una cantilena che riporta alla mente una certa suora rossovestita.

Remothered Broken Porcelain 2

A parte qualche strizzata d'occhio che li accomuna, i due episodi sono tuttavia pensati per essere giocati separatamente, con storia, personaggi e ambientazione ben diversa. Il racconto di Broken Porcelain ha infatti luogo tra le stanze e i corridoi dell'Ashmann Inn, un albergo ai piedi dell'Etna che con un risultato assolutamente unico mescola ispirazioni locali a influenze dalla cinematografia internazionale. Tra raffigurazioni sacre e antiquati mobili in legno, le ampie stanze dell'Ashmann ricordano effettivamente vecchie case di anziane signore dell'Italia meridionale, ma diverse scelte artistiche - tra continue simmetrie e pattern di moquette e parati - si rifanno dichiaratamente all'Overlook Hotel di Shining. Tuttavia l'ispirazione all'opera di Kubrick non si limita a qualche tappeto piazzato qua e là per l'albergo, e anzi si concretizza in un elemento assolutamente anomalo per il genere: "Il gioco sarà ambientato durante il giorno", ci spiega Darril mentre notiamo come la luce del sole illumini le stanze dell'albergo. Anche il primo Remothered lo era, ma fatta eccezione per un paio di momenti, l'intera avventura si svolgeva in un edificio buio, con le finestre sbarrate e le stanze illuminate da poche lampade. Darril ha approfondito questo punto: "Fatta eccezione per la parte finale, in Shining vediamo quasi sempre la vita dell'hotel durante il giorno, e questo crea un senso di inquietudine diverso da quello di altre opere horror. Per noi rappresenta anche una sfida: è sicuramente più facile terrorizzare con un gioco horror ambientato di notte, mentre un altro conto è riuscire a fare lo stesso con ambienti più illuminati". Si respirerà insomma un'atmosfera atipica, malinconica, e la consapevolezza che sia giorno metterà in evidenza alcuni dettagli che altrimenti potrebbero passare in secondo piano.

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Quando Jennifer comincia a lavorare all'Ashmann, l'albergo non ha ancora aperto al pubblico. E allora perché la custode gira con un vassoio? Come mai la si sente parlare, se non c'è nessun altro? Perché alcune delle stanze sono chiuse a chiave? Quelle che altrove potrebbero essere scambiate per incoerenze o disimpegni di level design, in Broken Porcelain sono chiaramente il frutto di scelte ponderate per provocare una reazione nel giocatore fin dai primissimi minuti dell'avventura. Nel nuovo Remothered non mancheranno tuttavia ambienti più bui, e anzi il gioco sfrutterà proprio location come la cantina o stanze con le finestre chiuse (o magari del tutto prive di finestre) per destabilizzare chi gioca. Dalla demo mostrata alla Gamescom, Broken Porcelain si è presentato come un'avventura horror che nelle fondamenta non si allontana troppo dalla formula da stalker game dell'originale, ma la espande e la perfeziona. Jennifer ha molte più abilità e animazioni, può saltare gli ostacoli, attirare l'attenzione dei nemici, distrarli o piazzare delle trappole create combinando degli oggetti. Può nascondersi dietro gli angoli, aprire le porte lentamente e muoversi quatta quatta in maniera più naturale. Può anche spostarsi furtivamente, cogliere il nemico alle spalle e attaccarlo, magari con un grosso coltello: tuttavia, per non banalizzare il senso di pericolo del gioco, gli sviluppatori si vogliono assicurare che eliminare un avversario sia tutt'altro che un'impresa facile, e nella demo abbiamo visto Jennifer scappare da una stanza all'altra, nascondendosi e aspettando il momento giusto per approfittare di un'apertura e infliggere una coltellata, prima di darsela di nuovo a gambe. Ciliegina sulla torta, in alcune sequenze il giocatore si troverà a scappare da più di un nemico per volta, rendendo alcuni inseguimenti ancora più imprevedibili e angoscianti.

Per il suo autore, il primo Remothered è stato un vero parto, la concretizzazione di un progetto che ha attraversato un decennio di stravolgimenti, intoppi, posticipi e rivoluzioni, ma che alla fine ha preso la forma di un gioco horror capace di lasciare il segno e spianare la strada al resto della trilogia. Broken Porcelain, forte dei feedback ricevuti e delle tecnologie già costruite per l'originale, prova chiaramente a migliorare e arricchire l'esperienza ludica di Remothered, ma al di là di inseguimenti più dinamici, un gameplay più sofisticato e una realizzazione tecnica superiore, siamo interessati soprattutto a scoprire come proverà a espandere l'immaginario della serie, come frantumerà ancora le aspettative del giocatore, e quali disturbanti nemici prenderanno il testimone di quella maledetta suora rossa. Il trailer della Gamescom si concludeva con una terrorizzante figura dietro a uno specchio, e noi, quello specchio, non vediamo l'ora di attraversarlo, pur consapevoli che Jennifer non è Alice e quello, di sicuro, non è il Paese delle Meraviglie.

CERTEZZE

  • Intrigante e disturbante come (se non più) del primo capitolo
  • Affrontare più stalker alla volta aggiungerà un tasso di sfida inedito
  • Più sofisticato per gameplay e realizzazione tecnica

DUBBI

  • Il ritmo di gioco sarà migliore del primo Remothered?
  • Ci auguriamo più nemici all'altezza della suora rossa