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Riders Republic, il provato a pochi giorni dall'uscita

Abbiamo provato Riders Republic a pochi giorni dall'uscita ufficiale su PlayStation 4, PS5, Xbox One, S|X, PC, Google Stadia e Amazon Luna

PROVATO di Luca Forte   —   24/10/2021

Reduci dal successo di Steep, Ubisoft Annecy ha deciso che, per il suo nuovo gioco, la formula trovata era quella vincente, ma limitarsi agli sport invernali e ad un modo "simulativo" di interpretarli poteva non essere la strada giusta. Servivano più colori, amici e velocità.

Riders Republic, in sintesi, sembra essere proprio questo: prende il cuore di Steep, lo espande includendo nuovi sport estremi e lo declina in modo più fracassone e adrenalinico.

A pochi giorni dall'uscita ufficiale, fissata per il 28 ottobre 2021 su PlayStation 4, PS5, PC, Xbox One, Xbox Series X|S, Google Stadia e Amazon Luna (sì, esistono ancora e sì, solo Switch è stata tenuta fuori) Ubisoft sta dando a tutti una settimana per immergersi in quel carrozzone colorato e divertente che risponde al nome di Riders Republic.

Sono 4 ore di divertimento spensierato, attraverso le quali grattare la superficie di questa nuova esperienza open world e cominciare a conoscere le valli e i segreti di questa folle repubblica.

Scopriamo Riders Republic nella nostra prova a pochi giorni dall'uscita.

Sport estremi

Gli sport estremi di Riders Republic
Gli sport estremi di Riders Republic

Se Steep si limitava agli sport invernali, con l'aggiunta del parapendio e della tuta alare a rendere più pepate le discese più folli, Riders Republic mantiene lo sci, lo snowboard e la tuta alare, ma aggiunge anche la mountain bike e una tuta a razzo per esplorare anche il fondo valle non innevato e soprattutto rendere includere nel gameplay anche le salite.

L'obiettivo che Ubisoft Annecy vuole ottenere è duplice: da una parte ha potuto scegliere un'ambientazione più iconica e variegata rispetto alle bellissime e affascinanti, ma comunque un po' monotone montagne innevate di Steep. In Riders Republic, invece, si potrà scorrazzare liberamente in una ampia mappa che mescola assieme alcuni dei più celebri parchi nazionali degli Stati Uniti. Non c'è il Gran Canyon, ma chiunque abbia visitato Bryce Canyon, Yosemite Valley, Sequoia Park, Zion, Canyonlands, Mammoth Mountain e Grand Teton difficilmente avrà difficoltà a riconoscere quei luoghi oltre che non apprezzare la scelta.

I sei parchi garantiscono 6 biomi molto diversi tra di loro, bellissimi sia da vedere sia da attraversare, non importa che sia sfrecciando con un jetpack o pedalando tranquillamente a bordo della propria mountain bike.

Il secondo obiettivo raggiunto dallo studio è quello di riuscire a sfruttare il 100% o quasi della mappa. Non si sarà più costretti ad affrontare solo le discese, ma con la mountain bike o il razzo gli stessi percorsi, in modo molto differente, possono essere attraversati anche al contrario. Questo pone l'accento anche sulle diverse velocità che è possibile trovare in Rider Republic: si può sfrecciare a tutta birra sfiorando le rocce e gli alberi con la tuta alare, magari in compagnia di una masnada di amici, tutti vestiti con abiti dai colori talmente sgargianti da fare invidia ad un addetto dell'ANAS, o scendere tranquillamente da una montagna innevata, fermandosi ogni due per tre ad osservare il paesaggio.

Caos zen

Il lato fracassone di Riders Republic
Il lato fracassone di Riders Republic

Uno degli aspetti sui quali gli sviluppatori hanno maggiormente lavorato è quello sociale. Se su Xbox One e PS4 si potranno iniziare gare con un limite di 20 giocatori, su tutte le altre piattaforme il numero massimo potrebbe arrivare a 50. Si tratta di un quantitativo di persone notevole, forse esagerato, ma che ben si sposa col carattere divertente e divertito di tutta la produzione.

Il caos, la voglia di esagerare - sia nelle traiettorie, che nel vestirsi - e di non prendersi mai sul serio sembrano essere più importanti della pulizia del gameplay, dell'ossessiva ricerca del record o della traiettoria migliore.

In questa ottica si può leggere anche la scelta di Ubisoft Annecy di optare per un gameplay ibrido, che non rinuncia ad un pizzico di fisica e "simulazione", nonostante voglia portare a schermo l'adrenalina e la velocità degli sport estremi. In maniera molto simile a quanto avveniva in Steep - sempre lui - è vero che gli atterraggi sono molto permissivi e le ginocchia dei personaggi molto più robuste di quelle dell'uomo da 6 milioni di dollari, ma il controllo dei veicoli non è completamente arcade e dovrà tenere conto dell'inerzia, di come si atterra e cose di questo tipo.

L'obiettivo resta comunque quello di arrivare per primi al traguardo, unendo la velocità allo stile, che mai non guasta.

L'altro modo di vivere Riders Republic non aveva molto bisogno di cambiamenti. Basta ignorare gli inviti e le richieste di personaggi più o meno cool e concentrarsi su ciò che ci circonda ed ecco che il gioco di Ubisoft mostra immediatamente un altro volto. Forse la cime delle alpi di Steep, con il vento in sottofondo aveva un fascino maggiore, ma anche Riders Replublic ha un suo indiscutibile charme.

Paesaggi

Alcuni dei paesaggi di Riders Republic
Alcuni dei paesaggi di Riders Republic

Merito, principalmente, di un motore grafico forse un po' pesante, ma in grado di offrire un colpo d'occhio notevole, soprattutto se goduto con PC e console di ultima generazione. Il resto lo fa la scelta di Ubisoft Annecy di aver riprodotto alcuni dei paesaggi più affascinanti non solo degli USA, ma dell'intero pianeta.

Il Bryce Canyon è già bello di suo, ma Riders Republic dà modo di esplorarlo in maniera che - fortunatamente - non sono possibili nel mondo reale. Un modo completo e molto viscerale, dalla terra al cielo, che nel mondo reale lascerebbe segni indelebili su questo delicato bioma.

In Riders Republic, invece, potrete schiantarvi ovunque e uscire dai tracciati senza il rischio che le vostre azioni vi facciano finire in galera.

Mancano poche ore dalla fine di questa prova gratuita di Riders Republic e dall'arrivo del gioco di Ubisoft nei negozi. Tutti coloro che conoscono Steep potrebbero avere un'idea di cosa aspettarsi da questa nuova opera di Ubisoft Annecy. Gli altri potrebbero scoprire un modo di intendere gli open world molto libero, in grado di adattarsi al vostro ritmo, non importa che siate animali sociali o esploratori solitari. In attesa della nostra recensione, avete ancora qualche ora per familiarizzare coi controlli e le modalità di gioco, ricordando che potrete portarvi tutti i progressi fatti nel gioco finale.

CERTEZZE

  • Ambientazione affascinante
  • Ritmo adatto a tanti giocatori diversi
  • Tante attività tra le quali scegliere

DUBBI

  • Controlli non sempre perfetti
  • Gameplay non adatto a tutti